Re: Uccide il ladro e viene arrestato! Vi sembra giusto?
Un altro argomento nel forum che mi dice (come se ce ne fosse ancora bisogno) che ho fatto benissimo a lasciare l'Idaglia quasi 36 anni fa. Da noi (Alaska e tantissimi altri stati) vige la "dottrina del castello." E' una legge che rende impossibile la prosecuzione penale e cause civili contro chi uccida un intruso che gli entra dentro casa--armato o no. Se un intruso forza la serratura, o rompe una finestra, ed entra nel "castello" dove il padrone di casa o chi per lui e' presente, si presume che voglia o ucciderlo o fargli del male grave. Quindi e' legittimo usare forza letale. E il difensore del suo castello non puo' essere processato, ne' puo' la famiglia dell'aggressore ucciso fargli causa. Questa e' liberta'. Questa e' tutela dei cittadini e dei loro diritti. Ma attenti: se uno torna a casa e vede che un paio di loschi figuri gli stanno svaligiando la casa e li vede portarsi via TV, computer, gioielli, ecc. magari se ha una pistola puo' provare ad effettuare un "citizen's arrest" (arresto da parte di cittadino civile) ma se i ladri se la danno a gambe guai a sparare. Ovviamente non c'e' imminente pericolo di vita o di integrita' fisica--a meno che i malviventi non affrontino il cittadino. La proprieta' non vale mai una vita umana, e quelli che hanno un po' di cervello assicurano cio' che hanno a casa. Quindi non c'e' necessita' di uccidere i ladri. E la forza letale e' ugualmente giustificata fuori di casa se si e' aggrediti in maniera tale da far temere pericolo di vita o integrita' fisica da un rapinatore, uno stupratore, o qualsiasi malintenzionato, armato o no. Dopotutto, un giovane rapinatore diciottenne che passa ogni serata in palestra puo' picchiare a morte o storpiare a vita il cittadino medio, e puo' violentare qualsiasi donna. Ma se il Signore ci ha fatti diversi, la Colt ci ha resi tutti uguali...
Ma anche qui non e' che puoi impunemente sparare il mariuolo che ti infila la mano in tasca e scappa col tuo portafogli. Ed e' giusto.
Un altro argomento nel forum che mi dice (come se ce ne fosse ancora bisogno) che ho fatto benissimo a lasciare l'Idaglia quasi 36 anni fa. Da noi (Alaska e tantissimi altri stati) vige la "dottrina del castello." E' una legge che rende impossibile la prosecuzione penale e cause civili contro chi uccida un intruso che gli entra dentro casa--armato o no. Se un intruso forza la serratura, o rompe una finestra, ed entra nel "castello" dove il padrone di casa o chi per lui e' presente, si presume che voglia o ucciderlo o fargli del male grave. Quindi e' legittimo usare forza letale. E il difensore del suo castello non puo' essere processato, ne' puo' la famiglia dell'aggressore ucciso fargli causa. Questa e' liberta'. Questa e' tutela dei cittadini e dei loro diritti. Ma attenti: se uno torna a casa e vede che un paio di loschi figuri gli stanno svaligiando la casa e li vede portarsi via TV, computer, gioielli, ecc. magari se ha una pistola puo' provare ad effettuare un "citizen's arrest" (arresto da parte di cittadino civile) ma se i ladri se la danno a gambe guai a sparare. Ovviamente non c'e' imminente pericolo di vita o di integrita' fisica--a meno che i malviventi non affrontino il cittadino. La proprieta' non vale mai una vita umana, e quelli che hanno un po' di cervello assicurano cio' che hanno a casa. Quindi non c'e' necessita' di uccidere i ladri. E la forza letale e' ugualmente giustificata fuori di casa se si e' aggrediti in maniera tale da far temere pericolo di vita o integrita' fisica da un rapinatore, uno stupratore, o qualsiasi malintenzionato, armato o no. Dopotutto, un giovane rapinatore diciottenne che passa ogni serata in palestra puo' picchiare a morte o storpiare a vita il cittadino medio, e puo' violentare qualsiasi donna. Ma se il Signore ci ha fatti diversi, la Colt ci ha resi tutti uguali...
Ma anche qui non e' che puoi impunemente sparare il mariuolo che ti infila la mano in tasca e scappa col tuo portafogli. Ed e' giusto.