Re: Uccide il ladro e viene arrestato! Vi sembra giusto?
Il discorso è lungo ed esteso. Le leggi sulle armi ed il loro uso, si accavallano in maniera mostruosa. In primis vorrei partire dal possesso e il detenere un'arma dopo che la si è comprata.
La legge italiana e i vari T.U.L.P.S., Prevedono che per acquistare e detenere un'arma, (parliamo di arma corta) basta essere magiorenni, aver espletato il servizio militare o avere un certificato di maneggio armi che rilascia il tiro assegno nazionale. Qui la prima bega...non si richiede nessun tipo di conoscenza di leggittima difesa o di uso leggittimo delle armi, (cosa, a mio avviso indispensabile e obbligatoria). Quando per la licenza di caccia si deve sostenere un esame venatorio per sapere a quale uccello si può o non si può sparare. Il benzinaio (esempio), che con un semplice nulla osta o con p.d. di pistola, compra una pistola e la detiene o la porta addosso, di leggi come usarla non ne sanno una mazza. Il reato di furto o rapina, in se stesso, comporta vari reati, violazione di domicilio, sequestro di persona,minaccia a mano armata,(se il ladro è armato), agressione ecc....
In tutti questi casi, l'agredito ha diritto di difendersi facendo uso delle armi, onde difendere la propria vita o quella altrui e fermando la continuazione del reato.
Nel caso in cui (e tutti gli esempi che ho letto di casi citati nei post precedenti rientrano in questo) il ladro, perpetua il furto, ed è in fase di fuga (anche se non ha commesso il furto), non vi è il caso di leggittima difesa e quindi l'egredito non ha ragione di temere per la propria vita o quella di altri. Se lo stesso spara è uccide commette il reato di omicidio volontario (se l'agressore muore) tentato omicidio se l'agressore cade ferito.
Amenochè, l'agressore scappando, spara colpi di arma da fuoco in direzione dell'agredito.
Se invece il fatto, avviene dentro casa o comunque nelle pertinenze e semprechè il reato si stia compiendo. L'agredito ha facoltà di difendersi.
Che poi venga incriminato dal PM, non vi meravigliate di tanto, perchè il PM applica l'azione penale obbligatoriamente, è un atto dovuto. Sarà poi il GIP, (giudice indagini preliminari) a valutare e archiviare o rimandare a giudizio. Se poi si sceglie la strada del rito abreviato sarà lui a decidere ecc.....(non inoltriamoci oltre).
Secondo la mia modesta opinione, a monte di tutto ciò, vi è una GROSSA responsabilità del legislatore, che non ha normato la detenzione ed il porto di un'arma corta, richiedendo una certa preparazione in materia di uso legittimo delle armi.
Chiedero ad avvocatob di intervenire e spiegare meglio di me, la normativa sulla legittima difesa e uso legittimo delle armi.