I tordi quest'anno in Spagna sono decisamente pochi, ma quando diciamo "Spagna" non è che parliamo di 5 ettari di terra. Come succede in tutte le parti del mondo, quando in un determinato anno i migratori sono di meno per vari e a volte imponderabili motivi, sono privilegiate e popolate alcune zone piuttosto che altre, e tutti noi si parla giustamente di presenze a "macchia di leopardo".
Questo significa, ovviamente che chi va a caccia in quelle zone, o becca la macchia "nera" (che comunque non sarà mai nera come quando è anno d'invasione) o va in "bianco".
Mai come in queste situazioni è fondamentale conoscere bene l'operatore al quale ci affidiamo. Per prima cosa, si deve conoscere il numero di riserve che ha a disposizione; non devono essere meno di 15 o 20 e vi spiego il perché in un semplice conteggio: classica battuta di caccia 3 giorni, che sono esattamente 6 postazioni, 3 al mattino e 3 al rientro. Una volta utilizzate le 6 riserve, non ci si deve cacciare per almeno 10 giorni perché altrimenti non si spara a nulla o poco. Nella stessa settimana, l'operatore ha certamente un'altra squadra che arriva il giorno stesso che noi si riparte, oppure il giorno dopo. Quindi significa che in una settimana ci sono 2 squadre a caccia, ben 12 postazioni utilizzate. E se un anno in alcune delle riserve i tordi proprio non ci sono, ecco che a distanza di una settimana si deve risparare nelle prime 6 riserve. Per questo il minimo indispensabile per sperare che spariamo in postazioni fatte raffreddare è quello che ho appena detto e cioè 15 meglio se 20 riserve. Poi in secondo luogo ci vuole la serietà, cioè accontentarsi di prendere qualche squadra in meno per lasciare riposare le riserve, ma questa purtroppo non si vede.