Re: temperatura del piombo
pipposcolopax ha scritto:
scusatemi tanto ma a me pare che alla fine si stia dicendo tutto e il contrario di tutto ma un'avevate detto che i pallini un si scaldavano?
Dove sta scritto?
pipposcolopax ha scritto:
prima bisognava riscaldare le cartucce ora bisogna raffeddare il piombo? le temperature a cui ho fatto riveriferimento non sono ne basse ne troppo calde da fonderlo mi riferisco ad una temperatura "OTTIMALE" che permetta al piombo di mantenere una velocita' tale da conferire la miglior resa balistica possibile quindi senza cicatrizzare ne fondere .
Questo dipende primaditutto anche dalla lega di piombo che usi. Ci sono pallini piu' buoni e meno buoni....
Ma in ogni caso penso proprio che per i pallini per armi a canna liscia non sia alta perche' dopo una certa temperatura (che io penso non sia superiore a 120-150 gradi) le proprieta' che ti servono per ammazzare una preda si degradano sempre piu' in maniera "avvertibile". Per questo ho sparato 80 gradi prima...
La differenza che c'e' tra 20 e 80 gradi non e' la stessa che c'e' tra 80 e 140! Nel primo caso non c'e' da preoccuparsi nel secondo forse si....
pipposcolopax ha scritto:
un corpo caldo apre meglio o peggio l'aria di uno freddo?
E' una cosa poco rilevante ai fini pratici e poi, volendo, si puo' compensare variando la dimensione dei pallini di mezza taglia, una taglia ed anche due!! Dipende dai casi...
pipposcolopax ha scritto:
per me si e siccome il grafico postato mi sembra eloquente non mi sembra di averla buttata tanto di fuori :mrgreen: scannatemi!!!!! ahahahahah saluti
Intanto quel grafico e' piu' riferito al proiettile di una pistola, a giudicare dai dati e dalle parole (un pallino si chiama pellet e non bullet, in inglese). La scelta di considerare una sfera e' solo per semplificare un po' il problema senza perdere in generalita'. Infatti la temperatura iniziale considerata e' guardacaso identica (267 gradi) a quella misurata per il proiettile del 5.56 NATO del link di prima....
Per il resto sostenevi che la rosata porta pallini caldi e pallini freddi, ed io credo proprio che lo intendevi nel vero senso della parola da quanto hai scritto, quando le differenze tra i vari pallini saranno ridotte, se tutto funziona!! Di certo non ci sara' un pallino a 270 gradi ed un altro a temperatura ambiente.....
Poi sostenevi che quelli caldi erano piu' letali di quelli freddi.
Ma comunque pur ammettendo che all'interno della rosata ci siano differenze di temperatura notevoli, un pallino freddo secondo me e' meglio! Un pallino freddo, diciamo con temperatura non superiore a 80 gradi e' certamente meglio di uno caldo a 200 gradi perche' il pallino caldo si "ammorbidisce" e cedera' la sua energia piu' rapidamente, a parita' del resto ( che e' gia' difficile e poco realistico perche' un pallino che si scalda di piu' ha come minimo piu' probabilta' di deformarsi gia' prima di uscire dalla canna!!). Si deforma cedendo energia piu' rapidamente e per forza di cose avra' meno penetrazione. Poi e' ovvio che dipende anche dall'ostacolo che incontra e da quanto dovrebbe penetrare. Per cui, senza sapere ne' leggere e ne' scrivere, preferisco quello freddo ( o meno caldo possibile, se vuoi) sempre ed in ogni caso!
Siccome ci sono troppe variabili che non conoscerai mai, in primis perche' il rendimento di una cartuccia cambia se la temperatura atmosferica e' 0 gradi o 30 gradi e l'abbattimento di un selvatico con una rosata e' una questione PURAMENTE statistica, secondo me e' inutile farsi tante pippe e la strada migliore e' quella di sempre: accertarsi che la cartuccia funziona bene alla placca e poi provarla sul campo. O, se vuoi, direttamente sul campo.
Ciao