Taratura carabina (2 utenti stanno leggendo)

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Tramagau
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Tramagau

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Buonasera a tutti, essendo nuovo del rigato ho ancora molti dubbi e curiosità. Ho tarato la mia Argo in 308 win a 50 metri con delle fiocchi da 165 grani, ora volendo usare a caccia anche delle power max bonded da 150 grani che mi sono state consigliate, dovrei tarare nuovamente l’arma? Tengo a precisare che sparo con mire metalliche e a distanze che vanno da 2 a massimo 30/40 metri.


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Buonasera a tutti, essendo nuovo del rigato ho ancora molti dubbi e curiosità. Ho tarato la mia Argo in 308 win a 50 metri con delle fiocchi da 165 grani, ora volendo usare a caccia anche delle power max bonded da 150 grani che mi sono state consigliate, dovrei tarare nuovamente l’arma? Tengo a precisare che sparo con mire metalliche e a distanze che vanno da 2 a massimo 30/40 metri.


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Troverai la risposta in un pezzo di carta attaccato a un albero a 50 metri, dopo aver sparato un paio di colpi con la nuova palla. Facile, no?
 
Facile senza ombra di dubbio, la domanda era volta a sapere da chi più esperto qualcosa in più in attesa di riuscire a fare tutte le prove del caso.


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Facile senza ombra di dubbio, la domanda era volta a sapere da chi più esperto qualcosa in più in attesa di riuscire a fare tutte le prove del caso.


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Io sono non un "esperto," come ce ne sono tanti in qualsiasi forum, la maggior parte dei quali esperti da tastiera, ma uno che ha fatto tanta esperienza con i rigati (dal 1978) , e ti posso dire che ogni carabina reagisce in modo differente al cambio di munizioni. Non ci sono regole. Chiunque ti dica che la cartuccia piu' leggera spara piu' in alto o piu' in basso, o piu' a detra o piu' a sinistra alla distanza alla quele spari non sa di che cosa parla. L'unico sistema e' tirare al bersaglio. A quella distanza, poi, la differenza sara' comunque minima. O puo' essere pure che non ci sia differenza. O che ce ne sia troppa. Tutto e' possibile. Spara.
 
Io sono non un "esperto," come ce ne sono tanti in qualsiasi forum, la maggior parte dei quali esperti da tastiera, ma uno che ha fatto tanta esperienza con i rigati (dal 1978) , e ti posso dire che ogni carabina reagisce in modo differente al cambio di munizioni. Non ci sono regole. Chiunque ti dica che la cartuccia piu' leggera spara piu' in alto o piu' in basso, o piu' a detra o piu' a sinistra alla distanza alla quele spari non sa di che cosa parla. L'unico sistema e' tirare al bersaglio. A quella distanza, poi, la differenza sara' comunque minima. O puo' essere pure che non ci sia differenza. O che ce ne sia troppa. Tutto e' possibile. Spara.

Grazie farò come mi hai consigliato..👍🏻


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Per coscienza è giusto che tu provi ma a 40mt o meno la differenza è quasi sempre irrisoria. Io tre gg fa ho sparato a 50mt con 2 cartucce da caccia diverse al poligono e la differenza era praticamente nulla.
 
Per coscienza è giusto che tu provi ma a 40mt o meno la differenza è quasi sempre irrisoria. Io tre gg fa ho sparato a 50mt con 2 cartucce da caccia diverse al poligono e la differenza era praticamente nulla.

E se gli capita un tiro a 150 metri? Una differenza a 50 metri in teoria e' doppia a 100.e tre volte di piu' a 150.
 
E se gli capita un tiro a 150 metri? Una differenza a 50 metri in teoria e' doppia a 100.e tre volte di piu' a 150.

Ha detto che i tiri vanno da 2 a 40mt. E comunque se volessimo essere precisi se capita un tiro a 150 mi dovrebbe comunque, per essere preciso, avere una taratura adatta ai 150 mt. Tu mi insegni che le carabine da caccia in battuta si tarano a 50 mt (i punti Rossi anche a 35mt) quindi indipendentemente dalla cartuccia sarebbe comunque “starato” ergo non preciso.
 
Per coscienza è giusto che tu provi ma a 40mt o meno la differenza è quasi sempre irrisoria. Io tre gg fa ho sparato a 50mt con 2 cartucce da caccia diverse al poligono e la differenza era praticamente nulla.

Hai sparato cartucce con palle di diverso peso?


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Hai sparato cartucce con palle di diverso peso?


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Si,165gr/150 gr. Nello specifico una PowerPoint e una Ballistic tip e le differenze erano trascurabili a 50mt.

Ad ogni modo è preferibile che tu faccia una prova. Poi ci dirai com’è andata.
 
Si,165gr/150 gr. Nello specifico una PowerPoint e una Ballistic tip e le differenze erano trascurabili a 50mt.

Ad ogni modo è preferibile che tu faccia una prova. Poi ci dirai com’è andata.

Si certo proverò sicuramente e vedrò come va. Sono molto molto curioso


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Ovviamente inutile sottolineare che per essere valida la prova l’appoggio deve essere stabile, in modo che l’errore ipotetico del tiratore venga minimizzato. Fossi io tirerei tre colpi con una cartuccia e tre colpi con l’altra avendo cura di lasciar freddare un poco la canna dopo i primi tiri. Saluti
 
Buonasera a tutti, essendo nuovo del rigato ho ancora molti dubbi e curiosità. Ho tarato la mia Argo in 308 win a 50 metri con delle fiocchi da 165 grani, ora volendo usare a caccia anche delle power max bonded da 150 grani che mi sono state consigliate, dovrei tarare nuovamente l’arma? Tengo a precisare che sparo con mire metalliche e a distanze che vanno da 2 a massimo 30/40 metri.


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https://m.youtube.com/watch?v=LKNKy2DyMog

giusto per farti un idea...;)
 
Nel video tra la 150 e la 165 la differenza è veramente poca..a brevi distanze non dovrebbe incidere più di tanto. Naturalmente come ha detto nel video sparando a lunga distanza la cosa cambia parecchio.


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Tutte le carabine vanno tarate in modo che la parabola ideale di tiro ti permetta di colpire bene un selvatico a tutte le distanze canoniche (vedi quella che i tedeschi chiamano GEE e gli inglesi MRD) salvo tarature per distanze normalmente + lunghe. Questi dati li trovate su tutte le cartucce RWS; dati indicativi e sempre da controllare comunque.
La parabola sarà perfettamente coincidente in due distanze (quelle che intersecano la linea di mira): quella più vicina (35/50 ml) e la più distante (150/200 ml) ; il tutto a seconda del calibro, velocità, coefficiente balistico e/o peso del proiettile e/o altezza della linea di mira.
Anche palle dello stesso peso , ma di diversa marca o struttura , impattano sul bersaglio in maniera diversa (pur mantenendo la stessa rosata) altre (cartucce non idonee) sfarfallano alla meno peggio...
PERCIO' NON RESTA CHE PROVARE !
I "san tommaso" come me lo fanno sempre ... :) ad ogli ricarica e cambio polvere/palla/innesco.
Waidmannsheil !
 
Tutte le carabine vanno tarate in modo che la parabola ideale di tiro ti permetta di colpire bene un selvatico a tutte le distanze canoniche (vedi quella che i tedeschi chiamano GEE e gli inglesi MRD) salvo tarature per distanze normalmente + lunghe. Questi dati li trovate su tutte le cartucce RWS; dati indicativi e sempre da controllare comunque.
La parabola sarà perfettamente coincidente in due distanze (quelle che intersecano la linea di mira): quella più vicina (35/50 ml) e la più distante (150/200 ml) ; il tutto a seconda del calibro, velocità, coefficiente balistico e/o peso del proiettile e/o altezza della linea di mira.
Anche palle dello stesso peso , ma di diversa marca o struttura , impattano sul bersaglio in maniera diversa (pur mantenendo la stessa rosata) altre (cartucce non idonee) sfarfallano alla meno peggio...
PERCIO' NON RESTA CHE PROVARE !
I "san tommaso" come me lo fanno sempre ... :) ad ogli ricarica e cambio polvere/palla/innesco.
Waidmannsheil !

.Quoto! Nel Montana, dove i tiri lunghi erano comunissimi, io taravo la mia .30-06 in modo che colpisse 3 pollici piu' in alto del punto mirato a 100 yarde. Fino a 300 yarde non dovevo preoccuparmi di alzo , sparando dietro la spalla.
 
Ha detto che i tiri vanno da 2 a 40mt. E comunque se volessimo essere precisi se capita un tiro a 150 mi dovrebbe comunque, per essere preciso, avere una taratura adatta ai 150 mt. Tu mi insegni che le carabine da caccia in battuta si tarano a 50 mt (i punti Rossi anche a 35mt) quindi indipendentemente dalla cartuccia sarebbe comunque “starato” ergo non preciso.

Non precisamente. Se la carabina colpisce un po' piu' in giu' del punto mirato (distanza fra l'asse della canna e quello dell'ottica o punto rosso) a 2 metri, ed esattamente nel punto mirato a 40, a 100 metri potrebbe colpire un pochino piu' in alto, e a 150 di nuovo nel centro. L'ottica o punto rosso non sarebbe "starato" al punto di compromettere l'abbattimento. Comunque bisogna sempre controllare anche a una distanza maggiore di quella a cui si spara quasi sempre, perche' il tiro lungo si puo' sempre presentare. In genere tutti i cacciatori a palla esperti (con un po' di vanagloria mi annovero fra loro) tarano l'ottica in modo che non si debba tirare a indovinare con l'alzo e che la palla sia nella zona vitale da 0 a 250-300 metri. Naturalmente parlo di calibri abbastanza radenti, non di traettorie a forma di arcobaleno del .444 Marlin o .45-70. Poi un cinghiale colpito (a scendere) nei polmoni, nelle aorte, o nel cuore lo troverai comunque. A distanze brevi, a fermo, allora si puo' sparare al collo o alla testa. Con un calibro adeguato (lasciamo perdere i calibrini da capriolo e nocivi) una differenza di due o tre pollici in su o in giu' non sara' mai notata da un cinghiale. Una palla di .223 che colpisce l'apofis del collo lo stordira' temporaneamente, ma si rialzera' e correra' via. Una palla cal. 30 che colpisce nello stesso punto ha una maggiore probabilita' di provocare danni permanenti e gravi alla colonna vertebrale e fermare l'animale. Magari richiedera' un colpo di grazia, se e' paralizzato ma ancora vivo, ma non andra' da nessuna parte.
Quello che bisogna controllare bene da 0 a 200 o piu' metri e' la deriva laterale della palla. Se il "windage" non e' ben tarato a breve distanza l'errore sara' maggiore a distanze lunghe. Non vogliamo aggiungerlo alle variazioni di alzo dovute alla distanza. Ma diciamo che in linea di massima si colpisce il centro a 50 metri, vai bene almeno fino a 200, anche se c'e' un piccolo errore di taratura. Naturalmente il punto rosso, che e' al minimo di 1 M.O.A. a 100 yarde e in diverse marche anche 2 M.O.A.'s non ti permette la precisione chirurgica a 150 metri che ti permetterebbe un reticolo di ottica, specialmente un duplex, ma di nuovo, entro i 200 metri non me ne preoccuperei affato, se si tira alla "caldaia,"
 
Non precisamente. Se la carabina colpisce un po' piu' in giu' del punto mirato (distanza fra l'asse della canna e quello dell'ottica o punto rosso) a 2 metri, ed esattamente nel punto mirato a 40, a 100 metri potrebbe colpire un pochino piu' in alto, e a 150 di nuovo nel centro. L'ottica o punto rosso non sarebbe "starato" al punto di compromettere l'abbattimento. Comunque bisogna sempre controllare anche a una distanza maggiore di quella a cui si spara quasi sempre, perche' il tiro lungo si puo' sempre presentare. In genere tutti i cacciatori a palla esperti (con un po' di vanagloria mi annovero fra loro) tarano l'ottica in modo che non si debba tirare a indovinare con l'alzo e che la palla sia nella zona vitale da 0 a 250-300 metri. Naturalmente parlo di calibri abbastanza radenti, non di traettorie a forma di arcobaleno del .444 Marlin o .45-70. Poi un cinghiale colpito (a scendere) nei polmoni, nelle aorte, o nel cuore lo troverai comunque. A distanze brevi, a fermo, allora si puo' sparare al collo o alla testa. Con un calibro adeguato (lasciamo perdere i calibrini da capriolo e nocivi) una differenza di due o tre pollici in su o in giu' non sara' mai notata da un cinghiale. Una palla di .223 che colpisce l'apofis del collo lo stordira' temporaneamente, ma si rialzera' e correra' via. Una palla cal. 30 che colpisce nello stesso punto ha una maggiore probabilita' di provocare danni permanenti e gravi alla colonna vertebrale e fermare l'animale. Magari richiedera' un colpo di grazia, se e' paralizzato ma ancora vivo, ma non andra' da nessuna parte.
Quello che bisogna controllare bene da 0 a 200 o piu' metri e' la deriva laterale della palla. Se il "windage" non e' ben tarato a breve distanza l'errore sara' maggiore a distanze lunghe. Non vogliamo aggiungerlo alle variazioni di alzo dovute alla distanza. Ma diciamo che in linea di massima si colpisce il centro a 50 metri, vai bene almeno fino a 200, anche se c'e' un piccolo errore di taratura. Naturalmente il punto rosso, che e' al minimo di 1 M.O.A. a 100 yarde e in diverse marche anche 2 M.O.A.'s non ti permette la precisione chirurgica a 150 metri che ti permetterebbe un reticolo di ottica, specialmente un duplex, ma di nuovo, entro i 200 metri non me ne preoccuperei affato, se si tira alla "caldaia,"

Purtroppo questa teoria è lontana dalle mie competenze per poterti dare una mia considerazione. Io ti posso dire cosa avviene in pratica dalle mie parti, fermo restando che non ho motivo di dubitare sulla bontà delle tue affermazioni. Le battute al cinghiale si svolgono nel fitto, anche se hai una carabina in battuta non si tira mai oltre i 50mt(e già questa distanza è un miraggio) indi per cui io taro la carabina per essere preciso entro questa distanza. Sul fatto che una palla tarata a 50 metri sia altrettanto precisa a 150mt personalmente mi sembra difficile perché su parabole tese se sono in centro a 50, a 150/200/300 sarò 99,9% delle volte più basso(poi di quanti cm è da vedere)..ad ogni modo se parliamo di teoria è tutto possibile ma se parliamo di pratica un animale in corsa a 150 mt con tacca di mira non dovresti nemmeno puntarlo per una questione etica. Se poi parliamo di animali a fermo con ottiche e ingrandimenti, cartucce specifiche ecc.. questo è un altro discorso. Tornando al topic senza andare OT ripeto dalla mia modestissima esperienza a 40/50mt le distanze anche con palle di grammature diverse sono trascurabili.
 
Scusate la mia ignoranza in materia, se la carabina viene tarata a 50 mt, a 10-15-20-30 ecc sparerà più alta o più bassa?


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