Re: STAMPI TOGLIERLI OGNI VOLTA?
buongiorno a tutti, il tema è di particolare interesse per chi ama questa forma di caccia e se ne dicono veramente di tutti i colori, difficile arrivare a dire cosa sia corretto fare e cosa non lo sia per niente, credo che sia tutto molto relativo, soggettivo, condizionato certamente da luoghi e selvatici che caratterizzano ogni circostanza, e non per ultimo dagli orientamenti di ognuno di noi in materia, frutto dei propri eventi passati e di fiumi di parole e concetti espressi nel confrontarsi con gli altri.
io mi sono comportato in entrambi i modi, ho lasciato gli stampi per alcuni tempi e in altri li ho tolti a fine cacciata, qui di seguito le motivazioni delle mie scelte, in maniera schematica:
Stampi fissi
- quando il luogo me lo permetteva, nel senso che ero sicuro che nessuno li avrebbe toccati ,il che sappiamo non è sempre scontato
- c'è chi sostiene che sia sconsigliato lasciare il gioco tutto l'anno perchè i selvatici, si parla di svernanti, potrebbero abituarsi e conseguentemente alle fucilate subite evitare come birilli gli appostamenti, condizione che si verifica ad esempio nelle botti a Lesina dopo i primi periodi dove le folaghe e anche le anatre (che svernano) conoscono perfettamente le posizioni delle botti e sanno quando prendere quota e quando poter riscendere, praticamente a distanza di sicurezza dagli appostamenti! lasciando con un palmo di naso i cacciatori che invece si erano acquattati nella botte sino a vedere appena il cielo! non serve, gli animali hanno ormai pianificato i loro passaggi futuri, ormai non lo fanno perchè hanno avvistato il cacciatore, ma per abitudine. Nella mia zona di questi problemi, purtroppo per noi, non ce n'erano, gli animali che incontravamo erano sempre di spostamento locale o di passo. Quindi i concetti affermati da qualcuno, che condivido, erano per me un dettaglio trascurabile contestualizzandoli al mio caso. Per gli stessi motivi modificavo di rado la posizione degli stampi, le mie modifiche erano più che altro riguardanti le specie, a secondo della loro presenza in determinati periodi
- per me lasciare gli stampi era più una comodità, erano pochi e non sarebbe stato certamente un problema levarli e metterli ogni volta, ma ero sicuro che nessuno li avrebbe toccati e quindi mi semplificavo la vita
- aspetto fondamentale invece era che la zona in cui cacciavo, essendo di modeste dimensioni, non mi permetteva di posizionare il gioco la notte, avrei, com'è successo le prime volte, sentito partire le anatre che erano in loco, restando con l'amaro in bocca, sperando che qualcosa di nuovo potesse rientrare, difficilmente quei selvatici sarebbero ritornati per l'alba dello stesso giorno
- cacciando in zone non estese come le valli degli amici veneti e romagnoli, come le lagune o ancora come i grandi chiari, nel mio caso ho notato che lasciare gli stampi, se mi avvantaggiava per alcuni aspetti sopra riportati, mi svantaggiava per altri, la credibilità del mio gioco era vanificata (non sempre per fortuna) per le anatre entrate di notte perchè molto probabilmente si erano accorte dell'artifizio perchè avvicinatesi e di conseguenza se ne guardavano bene dal venire ai miei richiami mattutini, nè in alcuni casi curavano alle prime luci, preferendo starsene in disparte in zone del chiaro più distanti o sorvolare a debita distanza quando poste in aria; secondo me c'è da dire che in alcuni casi, probabilmente la maggior parte, poteva trattarsi di anatre che avevano già avuto esperienze con stampi e cacciatori, e che quindi accortesi dell'artificiosità del gioco, preferivano per ovvi motivi starsene alla larga; per fortuna ogni tanto capitavano anche le credulone, che erano state distanti per tanto tempo (osservate a lungo con il binocolo) e poi alle prime luci venivano a farsi abbattere, ma sinceramente ho riscontrato che erano più le volte che non venivano o che erano piuttosto diffidenti e si presentavano sempre a tiro forzato di quelle invece in cui venivano
Stampi mobili:
- abbandonando la zona in cui ero tranquillo nel lasciarli lì per più giorni ho dovuto abbandonare anche la comodità a cui mi ero abituato, quindi ogni mattina portavo con me gli stampi e in silenzio li posizionavo, anche godendo dell'estensione maggiore della zona, che mi ""assicurava"" di non far volare via tutti i selvatici giunti nella notte, che ai primi rumori avrebbero potuto allontanarsi a nuoto e scegliere la zona in cui sentirsi maggiormente sicuri, anche in virtù di una vegetazione circostanze più adatta. Probabilmente qualche anatra sarà pure andata via, magari qualcuna di quelle che sapeva già leggere e scrivere, ma con quelle si sa, c'è poco da fare
- in fine così facendo non potrò godere di uno dei benefici del gioco fisso, far fermare in zona i selvatici che transitano quando non sono presente
Ecco le motivazioni principali che mi hanno condizionato negli anni passati, considerazioni personali, frutto delle mie esperienze, certamente discutibili che probabilmente potranno risultare sbagliate per qualcuno, ma che mi auguro possano contribuire ad alimentare positivamente questa bella discussione.
Come detto all'inizio, è tutto molto relativo!
Cordialità