Re: SCATTI MEMORABILI 2009/10
Allora diciamo che sono nato capannista, invece mio padre cacciava principalmente con il cane da ferma e in montagna.
Circa una decina di anni fa' per una disgrazia sul lavoro e' venuto a mancare il mio braccio destro per la caccia al capanno a cui ero molto unito, non mi divertivo piu' come prima ed allora ho cambiato caccia almeno in parte per dare un po' un taglio al passato, e di coppia con mio cugino almeno per i mesi di ottobre e novembre mi dedico esclusivamente alla caccia con i setter in montagna per galli cotorne e bianche.
Quando finisce la caccia in montagna ridivento capannista al 100%.
Forse complici un po' le nostre zone infatti pur abitando praticamente sul mare in circa 35/40 minuti sono a 2000 metri ed il fatto di avere anche il permesso di caccia Francese e la carta di caccia francese di un ottima zona delle Alpi Marittime, mi sono molto appassionato a questa caccia.
L'apertura della caccia di solito e' ai primi di ottobre e si puo' cacciare mediamente max 2 giornate in Italia e 3 in francia logicamente con limiti di carniere e piani di abbattimento ben fissati sulle basi di censimenti che vengono fatti sia in primavera "al canto" sia in agosto con i cani sulle covate.
E' una caccia molto faticosa e di scarsissimi risultati, ma che riempie e appaga sia per la bellezza dei posti che per la sfida con questo selvatico scaltrissimo.
Ad inizio stagione, almeno nelle mie zone , i galli vanno cercati sui versanti piu' ombrosi e umidi e nel bosco piu' fitto dove trovano piu' refrigerio specialmente con le temperature ottobrine di questi ultimi anni, man mano che la stagione avanza vanno cercati sempre piu' in alto dove "picchia" prima il sole all'alba, quindi al limite fra i boschi e le praterie alpine.
Il cane deve essere molto ubbidiente infatti nelle prime settimane di caccia si riesce a fermare qualche gallo ma piu' si va avanti e piu' diventano difficili e scaltri allora deve entrare in ballo il gioco di squadra e se si e' in due il tiratore migliore si deve impostare nella zona dove si presume passi il gallo e l'altro fa il giro con il cane, in questi frangenti il cane deve stare molto a contatto con il cacciatore e non allungare troppo dato che anche se riesce a fermare, il gallo reggera' pochissimo.
E' uno spettacolo certe mattine in quota sentire i galli che cantano, e poi arrivati sul posto non trovare nulla, spariti come fantasmi, e poi magari mentre rientrate sconsolati ma sazi vi sorprendono a pochi metri con il loro frullo poderoso e vi lasciano con un palmo di naso senza nenche il tempo di imbracciare.
Mi ritengo molto fortunato ad avere l'occasione di poter cacciare questi splendidi animali in posti cosi meravigliosi, e poi riesco anche a dar sfogo alla mia vecchia passione nei mesi di Dicembre e Gennaio anche qui avendo la fortuna di cacciare in zone ricche di oliveti e boschi di querce quindi ottimi per lo svernamento dei tordi e alle volte piu' ricche in questi due mesi (come si sta' verificando in questi giorni) che nel periodo del passo canonico.
Adesso non vi tedio piu' alla prossima puntata.
Ciao/N
