A chiappe se dici la mia lo accetto..........la vs. non so cosa sia, ma vostra di chi?........come al solito non hai capito niente.......anarco insurrezionalista salviniano che non sei altro (ossimoro o contraddizione in termini o che altro?)...ahahahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!
Tua che dici d'esse de destra ma parteggi pe' 'sti 4 pagliacci che governano al momento,tua che credi in un europa che ti schiaccera' come un bacarozzo, tua che non hai capito che quel cojone de salvini seppur con tutti i suoi scheletri nell'armadio qualcosa per la ruralita' e la caccia e pure le armi magari ce lo concedeva....io salvini non me lo so' mai
[email protected] la soglia del seggio non la varco piu' da decenni...mo' te posto er mio de manifesto..quello che campeggia sur muro de casa mia :
IL RIBELLE
Il Ribelle di jungheriana memoria è l’uomo della società contemporanea che rivendica il diritto a determinare autonomamente la propria vita opponendosi al controllo capillare del Potere attraverso una presa di coscienza che lo porterà ad una scelta senza ritorno: passare al bosco, dissociandosi per sempre dalla società, e varcare il meridiano zero. E’ dentro questi schemi che si sviluppa tutto il volume e prende vita la “ribellione” jungeriana al potere: Junger , appartenendo alla sua epoca, individua il momento significativo di questa presa di coscienza individuale nel rifiuto della scheda elettorale (mediante astensione) o nel voto contrario che dovrebbe innescare una specie di sabotaggio del meccanismo elettorale da sempre strumento di qualsiasi potere e, particolarmente, dei poteri totalitari. La domanda è opportuna: non è forse la democrazia moderna, come la conosciamo attualmente in Occidente, il regime totalitario per eccellenza? Non è forse proprio l’utopia democratica , con le sue regole, le sue norme, le sue leggi, a creare le condizioni per la più tangibile forma di controllo e asservimento di un popolo? Scritto in un’epoca dominata dai grandi sistemi totalitari , nel momento di massimo scontro tra i sistemi instaurati nell’Europa occidentale dal Fascismo e ad Est dal Comunismo, il Ribelle jungeriano mal si adatterebbe alla prevaricazione occulta che viene propinata quotidianamente – attraverso una variopinta gamma di mode e costumi, musiche e arti, modelli di riferimento e stereotipi culturali e sociali funzionali alla conservazione e al rafforzamento del Potere democratico – contro il singolo individuo nelle società democratiche moderne. Ecco perchè il “Trattato” risulta estremamente attuale e condivisibili ne sono le linee guida e le indicazioni per una prassi politica che voglia seriamente fuoriuscire dagli schemi; da tutti gli schemi. Occorre dirlo con chiarezza e senza nascondersi: nella società dell’omologazione consumista e dell’assimilazione, nell’insieme disorganico di soggetti deambulanti depauperizzati da decenni di rin@oglonimento massmediatico e dal fallimento delle ideologie del Novecento, l’unico modello autenticamente rivoluzionario riproducibile e adeguato alla ‘battaglia’ senza schemi e senza regole rimane l’Anarca di jungeriana memoria. L’Anarca è il singolo braccato dal vuoto post-nichilista della società senza valori contemporanea. E’ il ribelle che sceglie , quale atto volontario, di darsi alla macchia per non accettare compromessi con un potere troppo forte e troppo tecnicamente superiore per essere affrontato a viso aperto, nell’arena politica o elettorale. E’ il gesto affatto disperato ma lucido, razionalmente e fanaticamente lucido, di colui che – da Uomo Libero – rifiuta le imposizioni e le regole di un sistema che avverte iniquo e ingiusto e i limiti imposti da un ordine sociale e politico che quotidianamente esige un controllo sempre maggiore delle attività individuali. Probabilmente Junger non avrebbe mai immaginato che all’inizio del terzo millennio il suo “Ribelle” potesse ancora rappresentare un modello di riferimento per quanti hanno ancora la forza, il coraggio e la consapevolezza di “dire no”.
Mo' se hai capito....bene ! Se no' fa come ca@@o te pare.