Salvini difende i Cacciatori ! (1 utente sta leggendo)

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Qualcuno potrebbe obiettare che i pomodori tu non andresti a raccoglierli, con una retribuzione all'altezza, un orario di lavoro non disumano ed un alloggio che non sia una stalla, probabilmente si.
Di rimbalzo potrebbe obiettare che regolarizzando la mano d'opera il prezzo dei prodotti crescerebbe, fa niente che qualsiasi evento meteo è buono per far si che i prezzi siano sempre alti al dettaglio mentre a chi li produce danno due dita negli occhi.

Si, ma sarebbe una obiezione falsa: il problema è che, più che il prezzo al dettaglio che cresce (più di tanto non può crescere per banali logiche di mercato, la gente coltiverebbe la verdura sul balcone o andrebbe dai tanti fruttivendoli che spesso vendono direttamente), ciò che si rischia invece realmente è semplicemente una diminuizione dei margini e del guadagno della grande distribuzione.
Incidentalmente, sai chi è che controlla la gran parte della grande distribuzione, in Italia? Sono due entità: il PD (coop, ipercoop etc) ed i Francesi (Carrefour, auchan, simply etc).

Ma ovviamente vogliono i migranti perché sono taaanto umani...
 
A chiappe se dici la mia lo accetto..........la vs. non so cosa sia, ma vostra di chi?........come al solito non hai capito niente.......anarco insurrezionalista salviniano che non sei altro (ossimoro o contraddizione in termini o che altro?)...ahahahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
A chiappe se dici la mia lo accetto..........la vs. non so cosa sia, ma vostra di chi?........come al solito non hai capito niente.......anarco insurrezionalista salviniano che non sei altro (ossimoro o contraddizione in termini o che altro?)...ahahahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!

Tua che dici d'esse de destra ma parteggi pe' 'sti 4 pagliacci che governano al momento,tua che credi in un europa che ti schiaccera' come un bacarozzo, tua che non hai capito che quel ****one de salvini seppur con tutti i suoi scheletri nell'armadio qualcosa per la ruralita' e la caccia e pure le armi magari ce lo concedeva....io salvini non me lo so' mai [email protected] la soglia del seggio non la varco piu' da decenni...mo' te posto er mio de manifesto..quello che campeggia sur muro de casa mia :
IL RIBELLE






2XhPo.jpg

Il Ribelle di jungheriana memoria è l’uomo della società contemporanea che rivendica il diritto a determinare autonomamente la propria vita opponendosi al controllo capillare del Potere attraverso una presa di coscienza che lo porterà ad una scelta senza ritorno: passare al bosco, dissociandosi per sempre dalla società, e varcare il meridiano zero. E’ dentro questi schemi che si sviluppa tutto il volume e prende vita la “ribellione” jungeriana al potere: Junger , appartenendo alla sua epoca, individua il momento significativo di questa presa di coscienza individuale nel rifiuto della scheda elettorale (mediante astensione) o nel voto contrario che dovrebbe innescare una specie di sabotaggio del meccanismo elettorale da sempre strumento di qualsiasi potere e, particolarmente, dei poteri totalitari. La domanda è opportuna: non è forse la democrazia moderna, come la conosciamo attualmente in Occidente, il regime totalitario per eccellenza? Non è forse proprio l’utopia democratica , con le sue regole, le sue norme, le sue leggi, a creare le condizioni per la più tangibile forma di controllo e asservimento di un popolo? Scritto in un’epoca dominata dai grandi sistemi totalitari , nel momento di massimo scontro tra i sistemi instaurati nell’Europa occidentale dal Fascismo e ad Est dal Comunismo, il Ribelle jungeriano mal si adatterebbe alla prevaricazione occulta che viene propinata quotidianamente – attraverso una variopinta gamma di mode e costumi, musiche e arti, modelli di riferimento e stereotipi culturali e sociali funzionali alla conservazione e al rafforzamento del Potere democratico – contro il singolo individuo nelle società democratiche moderne. Ecco perchè il “Trattato” risulta estremamente attuale e condivisibili ne sono le linee guida e le indicazioni per una prassi politica che voglia seriamente fuoriuscire dagli schemi; da tutti gli schemi. Occorre dirlo con chiarezza e senza nascondersi: nella società dell’omologazione consumista e dell’assimilazione, nell’insieme disorganico di soggetti deambulanti depauperizzati da decenni di rin@oglonimento massmediatico e dal fallimento delle ideologie del Novecento, l’unico modello autenticamente rivoluzionario riproducibile e adeguato alla ‘battaglia’ senza schemi e senza regole rimane l’Anarca di jungeriana memoria. L’Anarca è il singolo braccato dal vuoto post-nichilista della società senza valori contemporanea. E’ il ribelle che sceglie , quale atto volontario, di darsi alla macchia per non accettare compromessi con un potere troppo forte e troppo tecnicamente superiore per essere affrontato a viso aperto, nell’arena politica o elettorale. E’ il gesto affatto disperato ma lucido, razionalmente e fanaticamente lucido, di colui che – da Uomo Libero – rifiuta le imposizioni e le regole di un sistema che avverte iniquo e ingiusto e i limiti imposti da un ordine sociale e politico che quotidianamente esige un controllo sempre maggiore delle attività individuali. Probabilmente Junger non avrebbe mai immaginato che all’inizio del terzo millennio il suo “Ribelle” potesse ancora rappresentare un modello di riferimento per quanti hanno ancora la forza, il coraggio e la consapevolezza di “dire no”.



Mo' se hai capito....bene ! Se no' fa come ca@@o te pare.
 
Tua che dici d'esse de destra ma parteggi pe' 'sti 4 pagliacci che governano al momento,tua che credi in un europa che ti schiaccera' come un bacarozzo, tua che non hai capito che quel ****one de salvini seppur con tutti i suoi scheletri nell'armadio qualcosa per la ruralita' e la caccia e pure le armi magari ce lo concedeva....io salvini non me lo so' mai [email protected] la soglia del seggio non la varco piu' da decenni...mo' te posto er mio manifesto..quello che campeggia sur muiro de casa mia :
IL RIBELLE



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Il Ribelle di jungheriana memoria è l’uomo della società contemporanea che rivendica il diritto a determinare autonomamente la propria vita opponendosi al controllo capillare del Potere attraverso una presa di coscienza che lo porterà ad una scelta senza ritorno: passare al bosco, dissociandosi per sempre dalla società, e varcare il meridiano zero. E’ dentro questi schemi che si sviluppa tutto il volume e prende vita la “ribellione” jungeriana al potere: Junger , appartenendo alla sua epoca, individua il momento significativo di questa presa di coscienza individuale nel rifiuto della scheda elettorale (mediante astensione) o nel voto contrario che dovrebbe innescare una specie di sabotaggio del meccanismo elettorale da sempre strumento di qualsiasi potere e, particolarmente, dei poteri totalitari. La domanda è opportuna: non è forse la democrazia moderna, come la conosciamo attualmente in Occidente, il regime totalitario per eccellenza? Non è forse proprio l’utopia democratica , con le sue regole, le sue norme, le sue leggi, a creare le condizioni per la più tangibile forma di controllo e asservimento di un popolo? Scritto in un’epoca dominata dai grandi sistemi totalitari , nel momento di massimo scontro tra i sistemi instaurati nell’Europa occidentale dal Fascismo e ad Est dal Comunismo, il Ribelle jungeriano mal si adatterebbe alla prevaricazione occulta che viene propinata quotidianamente – attraverso una variopinta gamma di mode e costumi, musiche e arti, modelli di riferimento e stereotipi culturali e sociali funzionali alla conservazione e al rafforzamento del Potere democratico – contro il singolo individuo nelle società democratiche moderne. Ecco perchè il “Trattato” risulta estremamente attuale e condivisibili ne sono le linee guida e le indicazioni per una prassi politica che voglia seriamente fuoriuscire dagli schemi; da tutti gli schemi. Occorre dirlo con chiarezza e senza nascondersi: nella società dell’omologazione consumista e dell’assimilazione, nell’insieme disorganico di soggetti deambulanti depauperizzati da decenni di rinn@oglonimento massmediatico e dal fallimento delle ideologie del Novecento, l’unico modello autenticamente rivoluzionario riproducibile e adeguato alla ‘battaglia’ senza schemi e senza regole rimane l’Anarca di jungeriana memoria. L’Anarca è il singolo braccato dal vuoto post-nichilista della società senza valori contemporanea. E’ il ribelle che sceglie , quale atto volontario, di darsi alla macchia per non accettare compromessi con un potere troppo forte e troppo tecnicamente superiore per essere affrontato a viso aperto, nell’arena politica o elettorale. E’ il gesto affatto disperato ma lucido, razionalmente e fanaticamente lucido, di colui che – da Uomo Libero – rifiuta le imposizioni e le regole di un sistema che avverte iniquo e ingiusto e i limiti imposti da un ordine sociale e politico che quotidianamente esige un controllo sempre maggiore delle attività individuali. Probabilmente Junger non avrebbe mai immaginato che all’inizio del terzo millennio il suo “Ribelle” potesse ancora rappresentare un modello di riferimento per quanti hanno anc ora la forza, il coraggio e la consapevolezza di “dire no”.



Mo' se hai capito....bene ! Se no' fa come ca@@o te pare.

A chiappè, possono pure dì de esse liberali, liberisti, liberini, de scansà la falce cor martello, ma quanno li leggi so più Rossi de Valentino, che Rossi suo malgrado c'è nato. Chiamali come te pare, sò comunque quelli che la Fornero ja fatto 'na pippa [28]
 
minchia come mi hai impressionato...anarcoinsurrezionalistasovranistaribelleechissàcosaltro...certo è una brutta malattia...però l'istituto superiore di sanità ha detto che non è contagiosa...telethon invece dice che l'inserirà tra le malattie più uniche che rare per la ricerca di una soluzione...ma la vedo dura...comunque l'importante è che tu sia felice e soddisfatto...auguroni o meglio bacioni che va tanto di moda.
 
.certo è una brutta malattia...però l'istituto superiore di sanità ha detto che non è contagiosa...telethon invece dice che l'inserirà tra le malattie più uniche che rare per la ricerca di una soluzione...ma la vedo dura..

Vedi sipe il tuo considerarlo una malattia,seppur per cercare di schernirmi,altro non fa' che denotare la tua totale appartenenza al sistema a cui credi d'esser servito a qualcosa mentre t'ha solo illuso : sei stato solo un numero con la qualifica,forse, di cane del padrone all'apice della tua carriera magari cominciata come onesto operaio ed elevatasi poi col passare del tempo a poter decidere del destino lavorativo di qualche altro essere......ma d'altronde per l'ordine delle cose servono anche tali figure,spero per te che non ti sia costato troppo a livello di compromessi vari.....tanto meno con la tua coscienza.

Anche se ormai fuori dal sistema che t'ha cmq privilegiato riconoscendoti una pensione per i servizi resi che altri non vedranno mai seppur sfruttati molto e piu' di te,resta l'abitudine d'abbaiare ..... ma si riduce ormai ad un semplice latrato.

comunque l'importante è che tu sia felice e soddisfatto

No : ne' felice...ne' soddisfatto....ma non dispero....il caos potrebbe esser dietro l'angolo.

auguroni o meglio bacioni che va tanto di moda.

Bacioni anche a te [11].
 
Fra Salvini, la Meloni e i berlusconiani, alle prossime elezioni i Trinariciuti e i Cinquestallatici finiranno nella pattumiera della storia italiana, dove avrebbero dovuto essere gettati da tanto!

Purtroppo con il fatto che si vota ogni cinque anni anche se si formano maggioranze strane con giochi di palazzo, per mantenere le poltrone, possono governare anche contro la volontà popolare ( con la complicità del Presidente della Repubblica ). Bisognerebbe cambiare le leggi e dare più potere decisionale al popolo in modo da avere una vera democrazia e la piena sovranità popolare.
 
Guardate.... io ormai non credo più a niente. Prova ne è quando in tempi sospetti asserivo di vivere in una democrazia-dittatoriale e così è senza ombra di dubbio, altrimenti non si spiegherebbe del perchè il PD è al governo, visto che la stragrande maggioranza degli italiani, (anche di sinistra) non li voleva più.
Non si spiegherebbe che i "cilindrici" (leggi 5*) si sono associati, (per delinquere) con il PD, quando prima si sparavano a vista......(la poltrona...il potere).
Ancora non hanno capito, questi nuovi alleati, che farebbero bene a fare come fece Berlusconi allora .....ritirarsi, tanto se sono sicuri di quello che dicono, ritorneranno! Intanto hanno preso uno schiaffone dagli Umbri e ancora non lo capiscono..... dicono che non contano niente, che sono il 2% di tutta la popolazione...... Bravi! Altra zappa sui piedi!
Secondo me la botta finale l'avranno in Emilia... gli Emiliani non sono stolti, benché quasi tutti di sinistra, credo che non vedano questa sinistra per come si aspetterebbero, specialmente vedendoli a braccetto con i grillini! E quindi avremmo 13 regioni governate dalla destra.
Credo che avanti la destra tornerà al potere, ma non vi aspettate chissà che cosa. Sono in tre che devono decidere e si sa....la pentola in comune non bolle mai!
Almeno potremo dire che tra i due mali abbiamo scelto il minore!
 
Purtroppo con il fatto che si vota ogni cinque anni anche se si formano maggioranze strane con giochi di palazzo, per mantenere le poltrone, possono governare anche contro la volontà popolare ( con la complicità del Presidente della Repubblica ). Bisognerebbe cambiare le leggi e dare più potere decisionale al popolo in modo da avere una vera democrazia e la piena sovranità popolare.

Hai ragione ma da sempre e in tutto il mondo l'ultima cosa che la sinistra vuole fare e' dare piu' potere decisionale al popolo e creare una vera democrazia con sovranita' popolare. Se gliene fregasse qualcosa della volonta' popolare gli attuali governanti avrebbero dato le dimissioni e chiesto elezioni anticipate. Invece hanno radici massicce che gli escono dal cu10 e si attorcigliano alle poltrone del potere. E appena li contraddici o presenti un programma per sanare i tanti mali dell'Italia, sei un fascista, un razzista, un mentecatto.
 

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