I tordi migrano con venti favorevoli a rendere il viaggio meno fatechiso, ma entrano con vento in petto. Io ho notato che durante la migrazione notturna, alle prime luci dell'alba il passo si blocca, poi qualche tordo posato nelle vicinanze " sblocca " e all'alba comincia il movimento dei tordi che si sono fermati dopo la migrazione notturna ( dovranno pur mangiare questi amici intenti ad affrontare in poche settimane migliaia e migliaia di km !!! ) Ebbene questi migratori, dopo l'alba comincia ad entrare per cercare pasture e come tutti i migratori cercheranno di farlo col vento in petto per essere agevolati nella " posata " che avverà anche sugli alberi a mò di sosta. Ecco che uccelli ancora in migrazione col vento in culo, affronteranno uno spostamento a ritroso. Quelli fermi sulle coste, risaliranno brevi tratti nell'entroterra.
Venti forti da qualsiasi quadrante sarebbero ostacolo per i migratori, già provati dalla " missione " dettata dall'istinto.
Ecco che io, cacciando sulla costa tirrenica, oggi sono stato agevolato dal vento da nord nord/est esattamente contrario nel tratto di costa frequentato, all'affilo dell'entrata.
Cacciando in Salento, ed avendolo fatto per anni, spesso mi trovavo, nello stesso posto, a guardare l'entrata dei tordi che provenivano dall'adriatico con i venti di ponente e guardare l'entrata dalla calabria con i venti opposti, fermo restando che l'alta pressione con i venti deboli che girano come il sole ( notte nord, mattina est e giorno fatto sud ) è l'ideale per la migrazione in genere .Per questo che io col vento da nord, in giornate come oggi, vedo tanto movimento alle prime ore del mattino avendo l'appostamento rivolto a sud ed il mio caro amico Roberto, a poche decine di km, comincia a vederlo dopo, avendo i canali d'entrata nel sito ove caccia rivolti a maestrale.
Ovvio è comunque che poi spesso ci facciamo tante pippe mentali ed i tordi sfilano quando meno ce lo saremmo aspettato. Loro solo sanno quando e come transitare riempiendo le nostre giornate, ma comunque dopo 35 anni a correre dietro al passo, la mia esperienza sul campo mi ha fornito le considerazioni espresse, ciò non toglie che i migratori affrontano lunghe tappe con venti favorevoli alla direzione presa. Poi l'entrata, il tracheggio è tutt'altra storia visto che il 90% della migrazione in sè si svolge di notte
Un grazie per le tue osservazioni ed esperienze forse potrebbero confermare alcune mie teorie sballate.
Quella cartina di migrazioni Tordi che visualizzai molti anni fa e non ricordo purtroppo dove(ho allegato uno schizzo fatto male all'inizio della discussione) dopo avere letto il tuo post forse potrebbe avere un senso.
Aggiungerei pero' una cosa, oltre quelli che atterrano già di notte o alle prime luci dell'alba il passo secondo me non si ferma ma continua e varia in base ai venti presenti sulla nostra penisola al momento dell'"atterraggio"in Italia, sempreché ci sia stato un discreto passo notturno.
Ovviamente come hai scritto tu la prima regola del passo notturno è l'alta pressione estesa fino l'Est Europa con venti deboli di direzione variabili cielo stellato e visibilità cristallina per permettere una facile migrazione direzione Nord-Est Sud-ovest questa è la situazione ideale,ma possono anche verificarsi anche altre condizioni, deviazioni accidentali dei flussi migratori per persistenti pertubazioni che magari possono sommare due linee di migrazione a beneficio poi di chi ne gode,ma dopo l'alba che succede?
All'alba come specificavi tu quando si fa giorno cercheranno "terra" per la famosa pausa di ricreazione in alcuni casi
la sosta potrà protrarsi a lungo sulla nostra penisola per la felicità di noi cacciatori.
Quelli sul mar Adriatico abbasseranno di quota ed entreranno in base al giusto vento sulle coste(tu dici Nord-Ovest/Ponente non escluderei anche lo scirocco puro Sud-Est tendente a levante) e poi via verso l'interno, quelli che stanno sorvolando l'italia e vedono il mare (Il Tirreno) rientreranno sulla costa risalendola un po' e poi anche loro nell'entroterra per diversi chilometri.
Per cui diventa una "variazione" di passo da quello notturno a quello diurno Tordi Allodole Fringuelli e altro che a volte entrano per tutto il giorno per me è passo oppure se vogliamo possiamo anche chiamarlo lungo "traccheggio".
I venti in questo caso sono fondamentali perché non si tratta solo di posarsi ma ci saranno anche quelli che dovranno proseguire il loro viaggio verso l'entroterra per diversi chilometri per fermasi poi dove troveranno le condizioni ottimali.
Escluso Colombacci e Quaglie (forse anche le tortore)che riescono a migrare anche con vento di coda(le quaglie non ricordo bene forse 30° dalla coda) gli altri volatili che a noi interessano hanno bisogno del vento contro.
Ma non proprio contro se lo hanno al becco non deve essere forte (tranne qualche eccezione) ma generalmente dai 25° gradi fino hai 45° gradi al becco anche perché il vento non ha mai una direzione fissa e costante ma varia di diversi gradi,poi entrano in gioco per il "galleggiamento"in volo anche i venti di risalita dei valichi e delle vallate, ed è per questo che alcuni posti caratteristici si prestano meglio di altri perché diventano "affili di passo",non escluderei infine le termiche specie sulle prime colline e sui rilievi della costa quando questa è interessata dal flusso migratorio.
Penso per chi caccia nel Tirreno e anche per me che sto nell'entroterra (Siena)i venti migliori sono Nord/Nord-Est/Est (devo ancora verificare il Sud-Est)e come dicevi tu con alta pressione la mattina diventa brezza di levante anche se in base a dove è posizionata la cellula anticiclonica potremo avere direzioni di vento favorevoli o meno per il passo.
A questo punto il sasso l'ho buttato .....
aspetto rettifiche critiche o conferme dai forumisti su questa mia strampalata teoria,del resto siamo qui per confrontarci su questa materia a tutti noi sconosciuta.
Aggiungo per chi è amante della lotteria del tordo un buon sito simile ma forse più completo di Ventusky si tratta di
www.windy.com
P.S.
Fortunato tu che hai la doppia entrata nel Salento.