Re: restaurazione di un calcio
Ma secondo te sul benelli super 90 è possibile che abbiano utilizzato la gomma lacca?
I legni non erano rovinati anzi sembrava nuovo, gli ho messo l' olio solo per scurirli perché non mi piacciono i legni chiari.
Ho fatto una stronzata?
Ciao.
Anche io mi sono spesso cimentato in lavori sui legni dei fucili, e forse qualche cosa posso diretela anche io, fatto presente che hai avuto quasi tutte le risposte in merito, per fare un bel lavoro.
Io premetto che non uso mai la gommalacca se non per i mobili, proprio per via della delicatezza che, usando il fucile in mezzo ai boschi e per le campagne, va a farsi benedire in poco tempo.
Io in genere lo rimpiazzo con del semplice olio di lino crudo, che polimerizza molto lentamente, ma che ha il vantaggio di darmi gradatamente l'effetto che desidero, senza essere nè opaco nè eccessivamente riflettente.
Perciò, se non hai un Franchi Montecarlo, penso sia una buona cosa.
per la tinta le sorprese si hanno quando si svernicia il tutto, perchè spesso i legni non si incontrano in tonalità tra calcio e astina, e poi perchè addirittura in certi casi sono legni differenti. Mi è toccato vedere dei Franchi e dei Benelli ultima generazione con calcio in noce e astina in pioppo!!!!!!!
Va da se che legni differenti, hanno assorbimenti differenti, risposte differenti a finiture e riflessi.
Perciò, se hai invece i legni che una volta sverniciati si incontrano piuttosto bene, ritieniti fortunato.
Io non dò quasi mai tinte scurenti, perchè mi piace tantissimo la tinta chiara del legno, al limite tendente un pò al rosso. E le tinte me le faccio io con degli ossidi di ferro.
Ma questo solo se i legni sono dei legnacci, che magari devo coprire perchè sono anonimi e non hanno venature.
Altra cosa, che è quella che tu richiedi in ultima istanza, la tinta che hai dato.
Ora hai fatto penetrare la tinta nel legno, e spero che sia venuta nella maniera più omogenea possibile. In genere io la stendo a pennello e la passo subito con un panno.
Questo fa si che non si creino delle sfumature molto fastidiose a vedersi e soprattutto........difficilissime da mandar via.
Infatti, se adesso ti gira di dare una passata con la paglietta o con la carta finissima il calcio, perchè magari ci sono delle sbavature o delle colature, otterrai un effetto tigrato ORRENDO, che per mandarlo via bisogna asportare diverso legno con un carteggio profondo.
Quindi: valuta un pò il risultato finale. Se ti soddisfa, non toccare le tinte e dacci di finitura.
Questi sono lavori che bisogna cominciare con calci brutti e sperimentali.
ALtro vantaggio della finitura ad olio di lino crudo: la possibilità , ancora maggiore della finitura a truoil, che è sempre a base di olio di lino crudo, ma che al suo interno ha altre componenti fissanti e brillantanti, di ravvivarlo quando, con l'uso, ti capiterà di strisciarlo.
Non fai che prendere una paglietta finissima e passarlo con olio paglierino, che non polimerizza. Questo ti permette di aprire i pori del legno.
Poi sgrassi con un decerante blando, e ci dai di spugna bagnata, impregnando tutto il legno di acqua.
Aspetti che si asciughi, e se necessario ripeti l'operazione con l'acqua più volte.
Come per magia vedrai che i segni spariranno, se non sono fondi. E non ti resta che dare un'ultima mano a olio di lino crudo, e aspettare che asciughi.
Se i segni sono profondi, o sono delle vere e proprie botte, nel limite del possibile, compi la stessa operazione, solo che dopo aver bagnato il legno ci tieni sopra un ferro da stiro caldo, con in mezzo (mi raccomando) uno strato di come minimo mezzo centimetro di lino.
ciao