Re: Radio Migratoria "Isole" 2012/2013
Re: Radio Migratoria "Isole" 2012/2013
Ciao ragazzi,
sono incazz come una belva dopo aver ricevuto la chiamata da mio padre che sono stati fermati dalla forestale mentre si trovavano ad un rientro per tordi...ebbene sì sono stati quasi multati per non aver sparato con munizioni non tossiche.
Premetto che la zona si trova in un altopiano calcareo privo di fiumi, laghi ecc ecc e sul calendario venatorio solo in questi ambienti viene bandito il piombo...tale zona è una SIC sito interesse comunitario e non ZPS o ZCS.
Io andrò comunque poichè sul calendario venatorio non è riportato niente di ciò e li aspetterò al varco per mandarli a quel paese.
Saluti Marco
Caro Marco,
me la aspettavo questa storia della contestazione dei pallini in acciaio nelle nostre zone.
Purtroppo devo dire che a rigore di norma regionale (ancorché illegittima, per i motivi che ti dirò) gli agenti della Forestale non hanno tutti i torti. Perché, nonostante sul sito della Regione non compaiano gli aggiornamenti delle ZPS, un decreto dell'ex Ministro Prestigiacomo (a dire il vero favorito anche da molti sindaci che pensavano di ricevere fondi) ha esteso il numero delle ZPS, inserendo tutte le aree dei "Supramonti" della Sardegna e molte altre (Decreto Ministero Ambiente del 19 giugno 2009 - Gazzetta Ufficiale n.157 del 9 luglio 2009). Per cui, praticamente tutto il territorio di Baunei e Urzulei, per fare un esempio, è ZPS. La Regione Sardegna, poi, con l'Assessore Oppi ha promulgato il calendario venatorio che ha esteso l'obbligo della cartuccia non tossica a tutte le ZPS, a prescindere dalla presenza di zone umide.
(Art. 12: "E' sempre vietato:.....
- l’utilizzo di munizionamento a pallini di piombo all’interno delle Zone di protezione speciale
(ZPS) e delle zone umide (laghi, stagni, paludi e lagune d’acqua dolce, salata, salmastra). E’
vietato altresì sparare, con l’utilizzo di tale munizionamento, in direzione delle stesse zone ad
una distanza inferiore a centocinquanta metri").
Scusami se sono lungo, ma la materia è così e i rappresentanti dei cacciatori hanno dimostrato di non capirci un *****, perciò bisogna arrangiarsi e studiare. Quindi, se ti annoia, interrompi qui, perchè per far finire la commedia ci vuole un po'.
Allora, la Legge italiana prevede l'obbligo per le zone umide, siano dentro o fuori dalle ZPS (Decreto del Ministero dell'Ambiente n° 184/2007 e Legge n. 66 del 6 febbraio 2006 recante la obbligatoria “Adesione della repubblica Italiana all’Accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori dell’Africa – Eurasia, con allegati e tabelle, fatto a L’Aja il 15 agosto 1996”.
Ripeto: Tale normativa prevede il divieto di utilizzazione dei pallini di piombo per la caccia in tutte le zone umide siano esse dentro o fuori le ZPS.
Non prevede l'obbligo all'interno delle ZPS tout-court. E' un obbligo che si è inventato l'Assessore Oppi e la Regione Sardegna.
La Regione, quindi, ha imposto un obbligo nuovo, ma (qui viene il bello) non ha indicato la sanzione. Dovrebbe essere quella della Legge quadro nazionale sulla caccia n.157, dove si parla di "Mezzi vietati"? Difficile. Anche il più scarso leguleio dimostra che il materiale diverso tra un pallino e un altro non indica un "mezzo vietato", la legge si riferisce ad altro (a mezzi, non al caricamento delle cartucce).
Perciò, c'è un obbligo ma non una sanzione. Però il rischio che la Forestale sanzioni usando l'argomento dei "mezzi vietati" c'è. Anche se il ricorso è di facile vittoria, ritengo. Ma un ricorso fa perdere tempo, perciò andare in giro informati è la cosa migliore. perchè la forestale, di fatto, applica comunque la norma con il divieto regionale e non è tenuta alle interpretazioni. Magari li aiutiamo noi.
Per finire, una recente ordinanza del TAR della Sardegna (un mese fa circa, N. 00353/2012 REG.PROV.CAU) su un ricorso contro il calendario venatorio per una serie di motivi, tra cui il fatto che non è previsto l'uso di munizione non tossica anche per il cinghiale, ha chiarito che "... la disciplina concernente l’uso delle munizioni esula dei contenuti tipici del calendario venatorio come definito dall’art. 50 della L.R, n. 23/1998".
Quindi, non può la Regione dire quali sono i materiali con cui sparare.
Per estensione io lo interpreto anche all'uso dei pallini in acciaio nelle ZPS. La legge nazionale (l'unica titolata a indicare il tipo di munizionamento) prevede l'obbligo solo per le zone umide.
Ma, finché la Regione non si adegua, rimane quell'obbligo (a questo punto, ritengo illegittimo) che la Forestale può sanzionare, sbagliando.
Ora, io credo che questi collegamenti e questi studi non li abbia fatti nè la Regione, né la Forestale. Perciò io giro con questi documenti in tasca per provare a convincerli. Se non ci riesco (ma dovrebbero ammettere di essere degli idioti) vinco il ricorso e li denuncio per omissione di atti d'ufficio.
Scusa la lunghezza e la noia dell'argomento, ma non c'è miglior rappresentante dei cacciatori di chi si rappresenta bene da solo.
Intanto io mercoledì ho sparato a un cinghiale che è andato via ferito, forse morto perchè i cani sono tornati subito indietro, ma era un posto in cui era difficile cercarlo dopo. Peccato!
A presto