Ciao Califfo, nelle condizioni meteo che hai descritto, si verica un evidente abbassamento di pressione e velocita' nelle cartucce che di conseguenza impedisce gli abbattimenti su distanze medio-lunghe e lunghe ma non influisce sui tiri a breve distanza, considerato pure che paradossalmente le rosate tendono a regolarizzarsi nella distribuzione anziche' a disperdersi come avviene in condizioni meteo diametralmente opposte.
La regola generale da seguirsi a mio avviso a prescindere dal cal o dalla marca del fucile usato e' quella di sparare in condizioni meteo avverse quelle cartucce abbastanza "pompatelle" ( anche nel peso di carica)ossia tutte quelle munizioni che in condizioni estive tendono a "bussare " vistosamente fornendo rosate talvolta eccessivamente disperse. Nel periodo caldo farai il contrario, ossia scenderai di peso di carica dando la preferenza a quelle cartucce che ti sembrano molto leggere alla spalla.
Altra cosa importante, quando si usano i calibri inferiori al 12 , dato che lanciano sempre modeste quantita' di pallini, per infoltire le rosate meglio preferire piombi piu' piccoli possibile che rientrano nella carica in gran numero, entro certi limiti naturalmente.
Non caccio con il cal 20 ne' con calibri piu' piccoli, credo che non lo farei neanche se mi pagassero. Essendo fissato sto' sempre alla ricerca del massimo delle prestazioni balistiche, che naturalmente i piccoli calibri non potranno mai darmi.
Ultimissimo consiglio;
Le cartucce che hai esposto al freddo e all'umidita' durante una giornata di caccia evita di riportarle il giorno successivo. Lasciale invece a casa per almeno 48 ore in ambiente asciutto alla temperatura di circa 20° ed umidita' 60%, la conservazione e' determinante......