Re: Quale è il miglior calibro ..........
Se si tira entro 300 metri, una .30-06 e' precisa e versatile, e ci si possono caricare palle da 100 (per i varmints) a 220 grani, dal capriolo e camoscio al cinghiale. Oltre i 300 metri non si tira con qualsiasi calibro. Punto e basta. E certi "cacciatori" che sparano soltanto due o tre colpi all'anno da una comoda panca con sacchetti di sabbia al poligono e poi vanno a caccia non dovrebbero sparare neanche oltre i 100 metri.
Voglio poi sfatare la leggenda del calibro grosso = carne rovinata. Sono i calibri piccoli ed esuberanti e le palle leggere che fanno scempio. Io caccio da tanto i cervi Sitka Blacktail (grandi come un daino) con una Ruger Mod. 77 cal. .338WM con palle Nosler Partition da 250 grani che io carico "spinte" a 2800 piedi al secondo. E non rovinano quasi niente, anche se colpiscono un osso.
Con una .30-06 in Italia userei palle Barnes (molto piu' dure) per caprioli e camosci, Nosler Partition da 180 per il cervo, da 220 per il cinghiale. E se qualcuno desse una bella guardata alle tabelle balistiche, troverebbe che i calibri esuberanti dalla tanto esaltata radenza colpiscono, alle distanze maggiori, soltanto due o tre pollici al di sopra di dove colpirebbe una .30-06. All'atto pratico tanto rumore e tanta polvere bruciata, e tanta usura della canna, e tanta carne rovinata per guadagnare che? Tre pollici? Ma siamo seri!