Progetto sanitario tordi e uccelli da richiamo

La cecità negli uccelli da richiamo è un problema annoso e a tutt'oggi poco compreso, le cause sono state ricercate in moltissimi ambiti ma molto probabilmente si tratta di una patologia multifattoriale.Negli anni sono stati indagati i sistemi di illuminazione, l'alimentazione e forme infettive ottenendo risultati spesso discordanti e di certo poco soddisfacenti. Un tempo si pensava che una delle principali cause di cecità negli uccelli da richiamo fosse da ricercare nella pratica della chiusa o nell'utilizzo di lampadine a incandescenza per il fotoperiodo, poi si sono incolpati i neon con starter per lo sfarfallamento che producono. Certo è che tutti questi sospetti non sono mai stati confermati. E' sicuro che tutti e tre gli aspetti elencati in precedenza sono problematici per l'occhio degli uccelli e per la salute psico-fisica stessa degli animali, ma, ad oggi, non è chiaro quale sia il loro ruolo nei casi di cecità. Anche i problemi alimentari (deficit vitaminici e di altri nutrienti) possono portare a patologie oculari, e spesso la dieta dei nostri richiami non è adeguata a tutte le loro esigenze (anche se delle migliori marche), ma l'ipotesi che, da soli, gli squilibri alimentari possano portare a cecità con la frequenza riscontrata negli allevamenti fatica a stare in piedi. Esistono dei patogeni come Clamydophila psittaci che sovente causano patologie oculari, che se non trattate possono portare alla cecità gli animali. Come espresso in sintesi tutte e tre le cause principalmente indagate hanno in parte la possibilità di causare cecità nei richiami e molto probabilmente agiscono in sinergia colpendo soggetti più deboli o (è solo un'ipotesi) geneticamente predisposti come accade in alcune razze di canarino.
Il termine cecità racchiude sotto di se numerose patologie dell'occhio, che hanno come termine ultimo la perdità della vista dell'animale, quelle che più frequentemente si riscontrano sono la cataratta (opacamento del cristallino) e le forme infiammatorie di congiuntiva e cornea, il primo fenomeno una volta avviato è quasi irreversibile mentre le forme infiammatorie possono essere risolte con successo se prese per tempo. E' utile ricordare anche che spesso la cataratta colpisce taluni soggetti semplicemente per senilità in quanto i nostri richiami vivono molto più a lungo che in natura.
In definitiva cosa fare per prevenire o ridurre il rischio di cecità nei richiami?
- Curare bene l'igiene dell'ambiente di allevamento
- Preferire il fotoperiodo alla chiusa o comunque ridurre al minimo gli sbalzi luminosi (meno stressante per gli animali)
- Utilizzare sistemi di illuminazione adeguati (potenza adeguata alla stanza e assenza di "sfarfallamento")
- Integrare l'alimentazione con composti vitaminici o con frutta fresca
- Monitorare costantemente gli animali per intervenire alla comparsa dei primi sintomi di patologia oculare

In caso di sintomi evidenti occorre rivolgersi ad un medico veterinario affinchè possa essere identificato il processo patologico. Nel caso di un infezione si procederà ad identificare il patogeno e a trattarla opportunamente, nel caso di cataratta non c'è purtroppo molto da fare, ma si stanno mettendo appunto delle tecniche per risolvere chirurgicamente il problema.

Spero di esser stato esaustivo anche se molto sintetico, resto adisposizione per qualsiasi dubbio.

Buona serata,

Dr. Manuel Maschio
ringrazio molto.saluto
 
In questo caso una foto, anzi un video, sarebbe molto utile, comunque con una sintomatologia simile mi viene da pensare ad una patologia respitratoria, magari una sinusite che produce un po' di scolo che va ad essiccarsi tappando le narici. I sasselli sembrano particolarmente soggetti a queste problematiche. In primis c'è da capire com'è fatta la stanza, la ventilazione della stessa e con che frequenza vengono fatte le pulizie dato che spesso queste problematiche son legate a fattori ambientali. La gabbia del tordo è sulle file più basse di gabbie? Il problema dopo aver tolto le crosticine si ripresenta?L'animale ha altri disturbi (tosse, starnuti, muove la coda a ritmo col respiro)?Ci sono altri animali colpiti?
Non visitando l'animale trovo molta difficoltà nel formulare delle ipotesi diagnostiche ma con le informazioni richieste sopra potrei farmi delle idee più chiare.
Resto a disposizione,
buona serata,

Dr. Manuel Maschio
 
Buonasera, il trattamento effettuato va bene per facilitare la rimozione delle scaglie ed ha un effetto blando sugli acari. Un trattamento più efficace è sicuramente l'applicazione di ivermectina diluita 1:9 con glicole propilenico da effettuarsi almeno tre volte consecutive a sette giorni l'una dall'altra. A lei conviene togliere le scaglie, disinfettare bene con tintura di iodio, attendere che la zampa cicatrizzi del tutto e poi fare il trattamento con ivomec.
Resto a disposizione,
cordiali saluti,
Dott. Manuel Maschio

- - - Aggiornato - - -



Buonasera, per mia regola in genere consiglio sempre di buttare i farmaci che hanno raggiunto l'anno perchè il calo di efficacia è notevole. Detto questo l'ivermectina così diluita è un ottimo antiparassitario da usare sulle zampe ed anche sugli animali in toto. Generalmente la uso un po' come gli antipulci per i cani, ne applico cioè una goccia o due sul dorso tra le ali avendo cura di soffiare le piume di modo che vada diretta sulla pelle. Il tarttamento da ripetere almeno due volte l'anno sia sugli uccelli che sulle zampe prevede tre applicazioni consecutive a sette giorni l'una dall'altra ed è efficace contro gli acari della cute e delle penne. In queste dosi e modalità l'ho utilizzato su molte specie di uccelli senza alcun effetto avverso.
Resto a disposizione,
cordiali saluti,

Dott. Manuel Maschio

Perfetto, grazie mille per i velocissimi consigli.
saluti
 
Una domanda postata da un utente in questa stanza magari ci puo' dare una risposta:

Buongiorno a tutti, oggi mentre facevo la solita sistemazione e pulizia gabbie ho notato che un sassello in muta teneva il becco aperto e starnutiva di continuo...e da fuori ho notato subito che non riusciva a respirare bene quindi preso in mano l'animale con molta calma ma allo stesso tempo rapido per non stressarlo gli ho pulito le narici...ed e tornato tutto tranquillo.Volev chiedervi quali sono le cause e se vi e capitato con quali animali perche a me solo con sasselli e volevo sapere se la causa e il mangime che crea polveri o la cheratina della muta o altro!
 
Dottore buongiorno la ringrazio in primis per l'interessamento e le dico subito che nella mia stanza e' il primo caso che ho....un altro l'ho avuto da un sassello di un mio amico che me lo ha lasciato per accudirlo per il periodo di caccia chiusa e gia presentava il problema che starnutiva pero' questo aveva solo una narice atturata ed aveva finito la muta gia da un po....lui premetto che li tiene nel garage vicino alla porta con spifferi d'aria ed e uno che non ci perde molto tempo dietro alle gabbie!!!Mentre il mio ha incominciato da una 10 di giorni fa quando ho fatto la disinfestazione stanza che li ho messi tutti fuori per 1 ora e mezza mentre io pulivo,penso che essendo completamente pelato dalla testa fino a fine collo abbia preso qualche colpo d'aria perché devo dire che sta avendo una muta molto forte rispetto agli altri e più lunga...comunque io nella mia stanza ho in alto un estrattore che mi butta fuori aria dal garage,mentre in basso diciamo a terra ne ho due di estrattori a buttar dentro aria buona...questo sassello sta a un 1.50 di altezza con sotto vassoio di alluminio non credo che sia la ventilazione a nuocergli casomai dovevano avere problemi quelli più bassi,io comunque li pulisco ogni 2 giorni tutti i giorni capito per controllarli e per pulirli a fondo gabbia se si creano cumuli di feci i beverini li pulisco un giorno si e uno no con una pistola da compressore che li lustra e li pulisce perfettamente..purtroppo ho ancora problemi di umidita' i giorni di tramontana ho 70% in stanza e giorni come ieri 85% ho anche un deumidificatore se ci dovessero essere picchi di umidita'.Cerco di tenerli il meglio possibile i miei ragazzi dottore.RINGRAZIO PRETE CHE HA POSTATO TUTTO E LEI DOTTORE PER TUTTI I CHIARIMENTI IN MERITO GRAZIE:eek:
 
Dottore buongiorno la ringrazio in primis per l'interessamento e le dico subito che nella mia stanza e' il primo caso che ho....un altro l'ho avuto da un sassello di un mio amico che me lo ha lasciato per accudirlo per il periodo di caccia chiusa e gia presentava il problema che starnutiva pero' questo aveva solo una narice atturata ed aveva finito la muta gia da un po....lui premetto che li tiene nel garage vicino alla porta con spifferi d'aria ed e uno che non ci perde molto tempo dietro alle gabbie!!!Mentre il mio ha incominciato da una 10 di giorni fa quando ho fatto la disinfestazione stanza che li ho messi tutti fuori per 1 ora e mezza mentre io pulivo,penso che essendo completamente pelato dalla testa fino a fine collo abbia preso qualche colpo d'aria perché devo dire che sta avendo una muta molto forte rispetto agli altri e più lunga...comunque io nella mia stanza ho in alto un estrattore che mi butta fuori aria dal garage,mentre in basso diciamo a terra ne ho due di estrattori a buttar dentro aria buona...questo sassello sta a un 1.50 di altezza con sotto vassoio di alluminio non credo che sia la ventilazione a nuocergli casomai dovevano avere problemi quelli più bassi,io comunque li pulisco ogni 2 giorni tutti i giorni capito per controllarli e per pulirli a fondo gabbia se si creano cumuli di feci i beverini li pulisco un giorno si e uno no con una pistola da compressore che li lustra e li pulisce perfettamente..purtroppo ho ancora problemi di umidita' i giorni di tramontana ho 70% in stanza e giorni come ieri 85% ho anche un deumidificatore se ci dovessero essere picchi di umidita'.Cerco di tenerli il meglio possibile i miei ragazzi dottore.RINGRAZIO PRETE CHE HA POSTATO TUTTO E LEI DOTTORE PER TUTTI I CHIARIMENTI IN MERITO GRAZIE:eek:

Ciao Muscolo, mi spieghi come fai con la pistola da compressore?, ciao.
 
Buonasera a tutti, per quanto riguarda il mantenimento di un buon livello di igiene all'interno delle stanze dei richiami basta tenere presenti poche regole che sono, però, fondamentali.
La regola d'oro è che quando entriamo in stanza non ci deve essere cattivo odore (chiuso, stantio o altri odori), questo testimonierebbe nel migliore dei casi un ricambio d'aria insufficiente e nel peggiore una cattiva gestione igienica degli animali, in entrambi i casi gli uccelli vivrebbero in condizioni sub-ottimali e quindi sarebbero esposti a malattie di vario genere, oltre ad essere impossibilitati nell'esprimere al meglio le loro doti canore. Quindi è necessario curare in modo quasi maniacale la pulizia di gabbie e ambiente, rimuovendo le deiezioni e pulendo le gabbie il più spesso possibile. Oltre alla cura dell'igiene è bene disporre di sistemi di aerazione tali da consentire un ricircolo dell'aria ottimale, il più comodo è sicuramente l'estrattore dell'aria a muro collegato ad un timer, che funzioni giornalmente per un tempo tale a garantire sempre aria fresca agli animali, ma può bastare anche tenere una finestra parzialmente aperta durante la giornata (anche se spesso questo è difficile perchè interferisce con la gestione dell'illuminazione). Altro aspetto fondamentale nella cura della qualità dell'aria è la gestione dell'umidità ambientale che non dovrebbe mai superare il 70% è che è ottimale attorno al 60%, per ottenere questo il deumidificatore è il mezzo più comodo almeno d'inverno, ma possono essere usati sistemi alternativi come i sali contro l'umidità che sono in grado di ridurla in media del 5%. Una volta curati l'igiene, il ricambio d'aria e l'umidità ambientale si è già a buon punto nell'allestimento di un microclima ideale in stanza. Per quanto riguarda gli altri parametri ambientali la temperatura non è di particolare importanza per i nostri richiami che resiston molto bene anche a climi ben più rigidi del nostro e penso di poter sorvolare sul fotoperiodo dato che gli utenti del forum sono ben ferrati sull'argomento.
Spendo qualche parola in merito all'igiene di beverini e mangiatoie che andrebbero lavati e disinfettati anche solo con acqua e varechina almeno 1 volta a settimana avendo la cura di risciaquarli molto bene dopo la disinfezione, questo è fondamentale soprattutto per il tipo di beverini utilizzati nelle gabbie dei richiami.
Seguendo questi accorgimenti si possono ridurre di molto le problematiche di origine batterica e micotica in allevamento ottenendo soggetti più sani robusti e performanti.
Spero di essere stato esaustivo nella mia risposta.
Resto a disposizione,

Dr. Manuel Maschio
 
Grazie Dott. Manuel, tutto chiaro, pensavo che il lavaggio abbeveratoi e mangiatoie fosse sufficiente almeno ogni venti gg. invece mi sbagliavo,provvedo, per quanto riguarda ricambio d'aria nella stanza e' consigliabile farla durante tutte le 24 ore della giornata a fasi alterne oppure solo quando e' in funzione la luce per fotoperiodo?
 
Per i soggetti diciamo datati, tenuti nella stanza da qualche anno, quale e' secondo lei il periodo migliore per effettuare dei controlli campione, fine muta, periodo di canto,riposo o quando....... e se e' necessario farli anche se non si notano a vista diciamo dei problemi parassitari.
 
In genere è bene far funzionare il ricambio d'aria nell'arco delle 24h , il rumore della ventila non dovrebbe creare problemi agli uccelli neanche di notte soprattutto se ci sono già abituati.

Dr. Manuel Maschio
 
Ciao M.B. GUARDA E' COMODISSIMA E' LA PISTOLA QUELLA CHE SI UTILIZZA PER IL COMPRESSORE PER SOFFIARE ARIA....LA COLLEGHI AL TUBO DELL'ACQUA CON UNA FASCETTA E NON CREI PANTANI D'ACQUA IL GETTO D'ACQUA PULISCE IL BEVERINO ALLA GRANDE SENZA SCHIZZARE E IL BECCO DELLA PISTOLA COMODISSIMO E FINISSIMO LUNGO DAI 23 AI 25 CM E' FANTASTICO...L'HO VISTA DAL MIO ALLEVATORE E L'HO COMPRATA SUBITO,SONO 15 EURO SPESE BENISSIMO [36]
Ciao Muscolo, mi spieghi come fai con la pistola da compressore?, ciao.
iO PRENDO UN SECCHIO DA TINTURA DA 20 LITRI E CI APPOGGIO UNA GABBIA PER VOLTA E A PRESSIONE CON LA PISTOLA GLI PULISCO IL BEVERINO VENGONO LINDI..NON SI SCHIZZA L'ANIMALE NON SI BAGNA PER TERRA COSA DIRE E' DA PROVARE
 
Bion giorno dottore/i ...mi chiedevo se ci sono alcune categorie di penne in un turdide che crescono una sola volta all'anno...esempio: se vengono tolte dall'uomo o tolte dal soggetto tramite grattamento,queste ricrescono come quelle della coda ??? se si quali sarebbero ???
per penne tolte intendo proprio levate dal follicolo...o dalla loro sede., non riscchiate dagli acari..o rotte.grazie
 
In questo caso una foto, anzi un video, sarebbe molto utile, comunque con una sintomatologia simile mi viene da pensare ad una patologia respitratoria, magari una sinusite che produce un po' di scolo che va ad essiccarsi tappando le narici. I sasselli sembrano particolarmente soggetti a queste problematiche. In primis c'è da capire com'è fatta la stanza, la ventilazione della stessa e con che frequenza vengono fatte le pulizie dato che spesso queste problematiche son legate a fattori ambientali. La gabbia del tordo è sulle file più basse di gabbie? Il problema dopo aver tolto le crosticine si ripresenta?L'animale ha altri disturbi (tosse, starnuti, muove la coda a ritmo col respiro)?Ci sono altri animali colpiti?
Non visitando l'animale trovo molta difficoltà nel formulare delle ipotesi diagnostiche ma con le informazioni richieste sopra potrei farmi delle idee più chiare.
Resto a disposizione,
buona serata,

Dr. Manuel Maschio





Dottore buongiorno la ringrazio in primis per l'interessamento e le dico subito che nella mia stanza e' il primo caso che ho....un altro l'ho avuto da un sassello di un mio amico che me lo ha lasciato per accudirlo per il periodo di caccia chiusa e gia presentava il problema che starnutiva pero' questo aveva solo una narice atturata ed aveva finito la muta gia da un po....lui premetto che li tiene nel garage vicino alla porta con spifferi d'aria ed e uno che non ci perde molto tempo dietro alle gabbie!!!Mentre il mio ha incominciato da una 10 di giorni fa quando ho fatto la disinfestazione stanza che li ho messi tutti fuori per 1 ora e mezza mentre io pulivo,penso che essendo completamente pelato dalla testa fino a fine collo abbia preso qualche colpo d'aria perché devo dire che sta avendo una muta molto forte rispetto agli altri e più lunga...comunque io nella mia stanza ho in alto un estrattore che mi butta fuori aria dal garage,mentre in basso diciamo a terra ne ho due di estrattori a buttar dentro aria buona...questo sassello sta a un 1.50 di altezza con sotto vassoio di alluminio non credo che sia la ventilazione a nuocergli casomai dovevano avere problemi quelli più bassi,io comunque li pulisco ogni 2 giorni tutti i giorni capito per controllarli e per pulirli a fondo gabbia se si creano cumuli di feci i beverini li pulisco un giorno si e uno no con una pistola da compressore che li lustra e li pulisce perfettamente..purtroppo ho ancora problemi di umidita' i giorni di tramontana ho 70% in stanza e giorni come ieri 85% ho anche un deumidificatore se ci dovessero essere picchi di umidita'.Cerco di tenerli il meglio possibile i miei ragazzi dottore.RINGRAZIO PRETE CHE HA POSTATO TUTTO E LEI DOTTORE PER TUTTI I CHIARIMENTI IN MERITO GRAZIE
 
Dottore la ringrazio...gentilissimo,come dovrei fare per sapere se ha parassiti interni o esterni?infatti sto somministrando multivitaminico al soggetto!!Grazie:D

Buonasera, per la ricerca di parassiti interni è sufficiente un esame delle feci, dal quale spesso si evidenziano anche parassiti esterni. Il solo esame delle feci è già un ottimo mezzo diagnostico e può essere eseguito a distanza, volendo essere scrupolosi si potrebbe fare un raschiato cutaneo ma per quello bisogna visitare l'animale.
Resto a disposizione,

Cordiali saluti,
Dr. Manuel Maschio

- - - Aggiornato - - -

Una domanda: cosa mi sa dire della spirulina che ha molteplici proprietà, grandi apporti proteici, facilmente assimilabile, rinforza il sistema immunitario ecc. ecc.
Anche le ditte di mangimi non la considerano, se non come integratore a parte.
Grazie
Maurizio

Buonasera, la spirulina è molto utilizzata nell'allevamento degli uccelli (canarini, fringillidi ed estrildidi), è un'integratore naturale molto completo, apportando vitamine, potenziando il sistema immunitario e garantendo un piumaggio ottimale. Per quanto mi rigurda la uso personalmente nel mio allevamento con ottimi risultati. Purtroppo è vero, le industrie mangimistiche non la integrano nella formulazione dei mangimi ma va aggiunto come integratore. Può essere somministrato serenamente anche ai tordi, magari spolverandone un po' sulla frutta fresca che non dovrebbe mai mancare nell'alimentazione dei nostri richiami.
Resto a disposizione,

Cordiali saluti,
Dr. Manuel Maschio
 
è anni che la usoper svezzare i nidiacei nel pastoncino d'imbecco una punta di cucchiaino e diventa verde petrolio puzza un po quindi metterla fresca ogni giorno è d'obbligo per almeno una decina di gg dalla nascita poi a quelli di muta disolito la do nel pastoncino alla frutta o nel beverino una puntina e la lascio 24 ore per poi risciaquare per bene e di solito lo faccio ogni 4 mesi circa
ritengo che sopratutto nei nidiacei faccia benissimo per gli "adulti" non fa male di sicuro ma non ho trovato diversità rispetto a quelli di mio padre a cui non la do saluti a tutto il forum
 
Riposto qui la domanda dell'utente Bregoscia per vedere se lei dott. Tonetto riesce a dare risposta in merito:

[h=2]Problema con tordo sapete cos'ha?[/h]





Ho cercato nel forum ma non ho trovato la risposta che cercavo quindi provo facendovi vedere le foto per sapere il da farsi. Mio zio e mio compagno di caccia ha questo tordo che sembra abbia delle vesciche piene d'acqua sulla testa mi ha detto che una se ne era andata ma poi è ricomparsa il tordo a parte le vesciche sembra stia bene mangia normalmente e anche le fatte sono normali. Qualcuno sa di cosa soffre questo tordo se è possibile curarlo e come, se è contagioso e quindi se va isolato.
Vi ringrazio anticipatamente Bregoscia.





Buonasera, caso veramente strano, non mi è mai capitato di vedere una condizione simile, sembrerebbe una grave blefarite con pneumoderma, le bolle sembrerebbero piene d'aria. Non avete tentato nessun trattamento?in quanto sono cresciute così, fa rumori mentre respira? gli occhi lacrimano? Mi piacerebbe visitare di persona questo soggetto, ne uscirebbe un bel caso da studiare. Senza altre informazioni purtroppo non saprei che consigliare, ripeto solo avendolo in mano potrei azzardare qualche terapia.
Cordiali saluti

Dott. Manuel Maschio

- - - Aggiornato - - -

Bion giorno dottore/i ...mi chiedevo se ci sono alcune categorie di penne in un turdide che crescono una sola volta all'anno...esempio: se vengono tolte dall'uomo o tolte dal soggetto tramite grattamento,queste ricrescono come quelle della coda ??? se si quali sarebbero ???
per penne tolte intendo proprio levate dal follicolo...o dalla loro sede., non riscchiate dagli acari..o rotte.grazie

Buonasera, l'unico modo perchè le penne e le piume ricrescano è proprio quello di rimuoverle dal follicolo, altrimenti bisogna aspettare una nuova muta. In genere tutti i tipi di penne e piume tendono a ricrescere se rimosse, ma bisogna valutare la quantità di penne che si rimuovono, solo spiumature estese vengono riparate nell'immediato. Spiumature marginali vengono rimediate con la muta successiva. Qualora un animale spiumato stentasse a riimpiumarsi dovremo valutare attentamente la sua condizione fisica, perche un tale ritardo può, facilmente, essere segno di disagio. Occorre valutare soprattutto la dieta operando opportune integrazioni vitaminiche e minerali.
Cordiali saluti,

Dott. Manuel Maschio
 
Buongiorno, per quanto riguarda i controlli sui parassiti è bene eseguirli annualmente, anche se non si vedono segni di malattia per la natura subdola delle infestazuioni parassitarie. Per quanto riguarda il momento migliore per il campionamento nei soggetti datati si può scegliere, per pura comodità, di farlo nel momento in cui si fa ai nuovi acquisti, dato che dovrebbe più o meno coincidere con la fine della stagione venatoria, e quindi con la muta dei soggetti (periodo in cui sono più suscettibili alle infestazioni parassitarie).
Resto a disposizione,

Dr. Manuel Maschio
 
Cosa ci consiglia in merito ad una buona igiene ambientale e un corretto microclima nella stanza dei ns. richiami Dott. Manuel.Qualcosina ne sappiamo gia' ma un parere da un esperto non fa mai male.Grazie.Chiedo in merito a richiami in gabbia a fotoperiodo.
 
Riposto qui la domanda dell'utente Bregoscia per vedere se lei dott. Tonetto riesce a dare risposta in merito:

[h=2]Problema con tordo sapete cos'ha?[/h]



Ho cercato nel forum ma non ho trovato la risposta che cercavo quindi provo facendovi vedere le foto per sapere il da farsi. Mio zio e mio compagno di caccia ha questo tordo che sembra abbia delle vesciche piene d'acqua sulla testa mi ha detto che una se ne era andata ma poi è ricomparsa il tordo a parte le vesciche sembra stia bene mangia normalmente e anche le fatte sono normali. Qualcuno sa di cosa soffre questo tordo se è possibile curarlo e come, se è contagioso e quindi se va isolato.
Vi ringrazio anticipatamente Bregoscia.




 
Buongiorno, dal post riesco a capire pochino, ovvero il soggetto è anziano e quanto descritto può essere compatibile con l'età avanzata ma vorrei vedere una foto della zampa per capire bene di che problema si tratti. Il tutto potrebbe nascere da un ipercheratosi che impedisce il corretto movimento della zampa, da una riduzione dell'afflusso vascolare all'arto o a problemi di gotta articolare. Alla base potrebbero esserci l'età, un' infestazione parassitaria o un alimentazione troppo proteica. Se fosse una semplice ipercheratosi il trattamento descritto con olio di vaselina er pulizia dalle croste potrebbe essere risolutivo ma andrebba fatto il prima possibile.
Resto a disposizione,
cordiali saluti,

Dott. Manuel Maschio
_____________________________________________________________________________________________________________

Buonasera dottore e grazie per la risposta che purtroppo ho visto soltanto adesso.
Tornando al tema del sassello, purtroppo non posso mettere foto in quanto sono poco"tecnologico"..cerhcerò quindi di spiegare meglio la sostanza.
L'età sicuramente è una complicazione fondamentale trattandosi di un richiamo che và oltre le dieci primavere....l'infestazione parassitaria e una dieta troppo proteica (siamo nel periodo di fine muta,dove non "esagero"con proteine/vitamine e quant'altro) non credo in quanto è l'unico soggetto che desta queste difficoltà nonostante siano tutti insieme e tutti alimentati allo stesso modo.
Detto questo, il richiamo quando si mette sulla stecchetta, stenza a chiudere le dita della zampa che però si presenta a prima vista normale, come l'altra.
Potrebbe trattarsi di una patologia riconducibile all'artrosi?
Eventualmente, per togliere ogni dubbio, se volessi essere sicuro che non si tratti di un parassita,come mi dovrei comportare?

Ciao e grazie per la disponibilità:p
 
Buongiorno, dal post riesco a capire pochino, ovvero il soggetto è anziano e quanto descritto può essere compatibile con l'età avanzata ma vorrei vedere una foto della zampa per capire bene di che problema si tratti. Il tutto potrebbe nascere da un ipercheratosi che impedisce il corretto movimento della zampa, da una riduzione dell'afflusso vascolare all'arto o a problemi di gotta articolare. Alla base potrebbero esserci l'età, un' infestazione parassitaria o un alimentazione troppo proteica. Se fosse una semplice ipercheratosi il trattamento descritto con olio di vaselina er pulizia dalle croste potrebbe essere risolutivo ma andrebba fatto il prima possibile.
Resto a disposizione,
cordiali saluti,

Dott. Manuel Maschio
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto