Ma se ci sono regioni che non si sono ancore adeguate alla 157/92 per quanto riguarda l'istituzione degli ATC, la scelta della forma di caccia (Toscana in primis), quindi cosa vogliamo parlare di un calendario unico, la traccia c'è già, i dettami li indica la legge nazionale.
 
Il problema e" a monte di tutto cio", ci vuole un unico calendario nazionale e basta, non 22 calendari cosa veramente assurda. Se io pago come il cacciatore Bellunese perché io devo avere più" limitazioni di lui………...vedi calendario delle Marche dove sparano addirittura la tortora dal collare e sicuramente accadra" che in tante regioni non spari neanche quelle selvatiche. Un unico calendario Nazionale e basta, non 22 galli che cantano come gli pare in base alla loro convinzione animalista o meno o al colore politico.
 
Il problema e" a monte di tutto cio", ci vuole un unico calendario nazionale e basta, non 22 calendari cosa veramente assurda. Se io pago come il cacciatore Bellunese perché io devo avere più" limitazioni di lui………...vedi calendario delle Marche dove sparano addirittura la tortora dal collare e sicuramente accadra" che in tante regioni non spari neanche quelle selvatiche. Un unico calendario Nazionale e basta, non 22 galli che cantano come gli pare in base alla loro convinzione animalista o meno o al colore politico.


Sarebbe bello.....a patto che quell'unico calendario non fosse simile a quello piemontese....
E cmq bisognerebbe cambiare la costituzione.....in quanto è scritto nella costituzione che sono le singole Regioni a dovere regolamentare la caccia nel rispetto delle leggi dello stato...
 
A mio avviso (pur essendo un nostalgico) non sarebbe impossibile e poi tanto sbagliato cambiare alcuni punti della costituzione in special modo l"art, 1 che dice che l"Italia e" una repubblica democratica fondata sul Lavoro. Ormai la vecchia costituzione se ne bella e che andata a f...…….. in tanti punti. Saluti
 
La 157/92 non fu fatta dal PDL, ma fu fatta all'ultimo secondo della legislatura dalla DC e dal PCI (leggasi Rosini Federcaccia e Fermariello Arcicaccia).
E' veroci fu tolto febbraio, ma in cambio avevamo avuto fringuello e peppola, poi tutti sappiamo come è andata a finire. Ho scritto questo per onor del vero, in quanto il PDL con la 157 non c'entra nulla-

c'entra però con l'art. 42 della legge comunitaria
 
Ma alla fine della fiera questo calendario che fine ha fatto ?? Sorvoliamo sul fatto che fosse già pronto e mandato in stampa a Marzo '18.....
Qualcuno sa nulla in merito ?
Lo scorso anno se non sbaglio di questo periodo era già stato pubblicato...
 
La costituzione si può cambiare, si è provato ad aprire la strada con la conferma della riforma elettorale con il principio cardine dell'abolizione del senato, ovvero 300 e passa parassiti in meno, ma sono saliti tutti sul carro dei difensori di una " carta " che già dall'art. 1, come dici tu,è bella che " straccia ".
 
Memoria lunga e memoria corta. Oppure chi ama criticare per appartenza politica o per preconcetti. Chi vede il bicchiere mezzo vuoto e chi mezzo pieno. Sta di fatto che dall'entrata in vigore dell 157 firmata pdl e precisamente dalla berlusconiana Prestigiacomo ministro dell'ambiente del fu governo bunga bunga, i presidenti regionali filo animalisti nei loro poteri in materia venatoria, sono stati " aiutati " nelle decisioni anti popolo venandi da quel parere consultivo che ha fatto diventare dei " ponzio pilato " i governatori di turno attenti più alle campane delle dirigenze nazionali metropolizzate, piuttosto che dalle richieste locali soprattutto in quelle regioni, come l'abbruzzo, con profonda cultura rurale. In poche parole, invece di disattendere le ragioni ispra argomentandole, come, per esempio, toscana, marche, liguria ecc., si preferisce, appunto lavarsene le mani. La comunitaria ha conferito un potere all'ispra, che nell'intento della legge, nell'arco temporale della 157, non ha di fatto ... ma così è. Però, forse molti si sono scordati di quegli anni, dal 1992, che la preapertura non è stata fatta.... Nel Lazio, a memoria sono stati almeno 3. Oppure quelle preapertura annullate con un ricorso per motivi siccità o incendi, ma anche vero che, a calendario emanato con start alla terza di settembre, sono state concesse preaperture con atti regionali in zona cesarini per evitare i tempi dei ricorsi. Spero che per il Lazio, quest'anno sia così, vorrei pensare che lo fosse. La mossa di Ispra data dall'input di Costa, non faccia diventare Zingaretti o altri governatori i ponzio pilato della situazione. Certo sarebbe stato meglio approfittare dell'occasione di un ministro antibracconaggio, lavorare più sul controllo del rispetto delle normative, piuttosto che cavalcare l'odio preconcetto del suo braccio destro della Lipu, perchè a vederla tutta potrebbe essere l'inizio di ulteriori pareri restringenti, che rimarranno sempre pareri, ma purtroppo ben seguiti da alcune ( per ora poche ) regioni. Sinceramente, preferisco un Costa seppur nemico ma fedele ai suoi ideali piuttosto che l'inutile Galletto arrogante ed imprevedibile. Conosci il tuo nemico e la vittoria è certa ! Preapertura concessa in deroga con decreto dell'ultima ora. Dajeeeeee [36]
 
Alla fine della fiera domani leggerete il calendario del "lazietto" se già non lo avete fatto. Apertura al 16/09 e nessuna preapertura. Con dati aggredibili da possibili ricorsi poiché quel testa di quiz dell'ufficio caccia regionale ha inserito su molte specie migratrici la diminuzione sui numeri di nidificanti senza contare che la caccia si svolge sui soggetti svernanti. Sarà opportuno alzare polvere e maretta nei prossimi giorni. L'estensore del calendario venatorio al quale ho chiesto il motivo della presa in considerazione dell'atto del min. dell'ambiente (non avente rilievo giuridico né scientifico ai fini della stilatura del calendario venatorio regionale) sulla tortora mi ha risposto che politicamente non poteva NON tenerne conto. Quindi se d'ora in avanti il min. dell'ambiente produrrà atti similari sulle date di chiusura o apertura delle varie specie, alcune regioni ne terranno conto al di là dei reali dati scientifici , tecnici e giuridici prodotti da studiosi, istituti riconosciuti e tecnici. Le scelte politiche, ora ufficialmente, supereranno anni di studi, rilievi, e dati di ogni genere.
 
La dimostrazione che le aavv non possono fare nulla se non indire manifestazioni di civile protesta, mentre noi possiamo fare molto quando veniamo chiamati a votare.
Però ce danno la deroga per la preapertura. Dajeeeeeeeeeee !!!
P.s.: Speriamo che i nastrini vengano ora tolti da chi li ha messi, altrimenti meritiamo tutto questo.
 
Rimane comunque la porcata di averci tolto - da veri banditi - le 5 gg continuative al mese di Ottobre ..... e la Super Porcata di richiedere ancora di segnare sul tesserino subito dopo l'abbattimento.
Qui le Aavv hanno dimostrato- laddove servisse - tutti i loro limiti. Le abolissero.... tanto oramai la caccia sta chiudendo. O no ?!
La vedete in forma ??!!
 
Nella nostra regione esiste la concreta realtà che salti la pre apertura. Il calendario, credo, è già stato firmato escludendola, perche' "impressionati" dalla letterina del ministero dell'ambiente, e non sanno come uscirne[17][17]. Precedentemente l'ispra per il Lazio ha fornito parere positivo alla tortora. Il 3 luglio il ministero scrive, con volo pindarico, di evitarla... Regna grande confusione all'interno dell'ufficio caccia..chi vorrebbe chiedere chiarimenti al ministero, chi invoca la cartomante, ma nessuno si legge cio' che prevede l'art 18..e sentenze ....Dai prendiamola ridere....[Trilly-77-24.gif][Trilly-77-24.gif]
 
Il problema e" a monte di tutto cio", ci vuole un unico calendario nazionale e basta, non 22 calendari cosa veramente assurda. Se io pago come il cacciatore Bellunese perché io devo avere più" limitazioni di lui………...vedi calendario delle Marche dove sparano addirittura la tortora dal collare e sicuramente accadra" che in tante regioni non spari neanche quelle selvatiche. Un unico calendario Nazionale e basta, non 22 galli che cantano come gli pare in base alla loro convinzione animalista o meno o al colore politico.

Forse perrche' ogni regione ha territori diversi, biodiversita' diverse, il cacciatore Bellunese caccia in zona Alpi e caccia selvaggina che in Sicilia non esiste, le regioni possono stipulare i loro calendari nel rispetto della 157/92 ma non dovrebbero entrarci dentro con discorsi a bischero animalari e cazzabbubboli vari, visto che i calendari NON dovrebbero essere impugnabili da nessuno e poi arriva un grullino qualsiasi e comincia a fare terrorismo mediatico nei confronti di tutti
 
Bravo Alessandro....hai toccato il punto saliente della questione che in molti qui fanno finta di non vedere...
ISPRA ha dato parere favorevole per la pre apertura alla tortora a tutte quelle Regioni che l'hanno inserita nel proprio calendario venatorio....molte Regioni hanno già deliberato legittimamente....
Il documento del ministero dell'ambiente dà piena legittimità al parere ISPRA e al piano di gestione europeo in atto sulla tortora. Se c'è qualche Regione che prende come imposizione un semplice scritto senza alcuna valenza lo fà solo ed esclusivamente per un proprio tornaconto politico....questo deve essere chiaro ed è contro questi governatori...e non contro AAVV o governo...che eventualmente vanno indirizzati i nostri improperi.
Poi che al ministero dell'ambienta prevalga la linea ambientalista mi pare scontato....ma un conto è una linea ministeriale altra cosa quella di governo.
La realtà tragica è che ci sono politici regionali che non vedono l'ora di limitare la caccia senza "sporcarsi" le mani...in perfetto stile pilatesco. Questo è il dramma o...come dice Alessandro...il comico....
 
Aggiungo pure, che a seguito di questa lettera, i pareri ispra successivi alla stessa son cambiati, fornendo piu' o meno le stesse indicazioni, concludendo.. Che a seguito della lettera del ministero si da parere negativo all'apertura per la tortora, mi son ribaltato dal ridere[rofl.gif][rofl.gif]..Chiaramente puntano verso quelle regioni, deboli politicamente, le altre disattendono il parere ispra argomentando e concedono la preapertura. Ho sentito di regioni spaventatissime per la lettera dandole un profilo legislativo che non ha.....ozannagh, piu' veder l ora di vietare, perché l'art 18 comma 2 da facoltà alle regioni di farlo o meno, e' una scelta..la vedo piu' come un tentativo di far genuflettere al volere centrale dello stato piu' regioni possibili, poi arriveranno a chiedergli di aprire al 1 ott. di non fare la post chiusura...le regioni, quella lettera la devono considerare, adatta a far dei rotoli di carta da appendere al bagno.
 
Ha ragione Cicalone quando dice che i territori sono diversi, ma l'idea di un calendario venatorio unico è giusta, quanto meno per gli aspetti fondamentali.
non è possibile che le norme di legge vengano interpretate diversamente da regione a regione. (vedi l'uso di apparecchiature elettroniche, l'attivita venatoria nei SIC, la disciplina degli extraregionali, preapertura e proroga al 10 febbraio, deroga storno, ecc. Ecc)
Questo non solo crea confusione per chi vuole recarsi fuori regione ma crea evidenti disparità di trattamento.
Anche secondo me si dovrebbe partire da un calendario comune e poi diversificare SOLO per le specificità della regione. ISPRA dovrebbe esprimersi sulla bozza unica e poi le regioni apportare le modifiche del caso e tutte le regioni potrebbero emanare il calendario venatorio nei termini stabiliti.
 
Rimane comunque la porcata di averci tolto - da veri banditi - le 5 gg continuative al mese di Ottobre ..... e la Super Porcata di richiedere ancora di segnare sul tesserino subito dopo l'abbattimento.
Qui le Aavv hanno dimostrato- laddove servisse - tutti i loro limiti. Le abolissero.... tanto oramai la caccia sta chiudendo. O no ?!
La vedete in forma ??!!

Pur nell'incertezza di ricorsi ( o deroghe ), limitazioni degli abbattimenti per un pugno di speci ( allodola soprattutto ), considerando che anche più di 20 anni fa per un lustro ci fu vietata la preapertura, e considerato che dal 92 ad una manciata di anni fà la decade di febbraio ( anche se limitata a poche speci ) era diventata un sogno, io la caccia non la vedo così malmessa se non fosse per un solo e grave problema al quale reputo veramente colpevoli le nostre associazioni, ovvero il ristringimento assurdo del territorio cacciabile tra oasi ed afv o atv ( di cui ne sono a volte gestori proprio i nostri attivi rappresentanti sindacali o loro prestanomi e coinvolgono spesso territori vocati alla caccia della migratoria come quasi tutta la sabina ).
Riguardo l'assurda pretesa di segnare il selvatico all'abbattimento, questa è figlia della nostra mancanza di rispetto delle vecchie norme.
W la patata ..... sempre !!!
 
Non capisco cosa centra il territorio diverso, con tempi e specie cacciabili, orari, e compagnia bella. Se un tordo va in amore il 20 gennaio (quello che dicono loro ) lo stesso tordo va in amore sia in Sicilia che in toscana. E perché" una va al 20 gennaio e l" altra il 31? Una fa la preapertura l"altra no, e questo e solo un esempio si potrebbe fare un"elenco lunghissimo di discrepanze inutili tra una regione e l"altra. Il Piemonte per esempio e" stato massacrato anni a questa parte e non e" giusto in quanto i cacciatori piemontesi pagano le stesse tasse (esempio )di quelli toscani.
 
Grande novità in arrivo.
Aspettiamo che qualcuno posti il Pdf....ma tenetevi liberi il 1 e il 2.


Questo il succo del pdf:

Proposta N. 13087 del 13/08/2018.
Specie cacciabili: cornacchia grigia, ghiandaia, gazza, merlo e tortora.
Giornate di caccia 1 e 2 settembre.
Orario 5,35 - 19,45.
 
La caccia e sotto attacco e non ci vogliamo rendere conto ancora, piano piano senza fare tanto rumore ce l'ho mettono in quel posto, oggi consiglia di non aprire la Tortora domani Consiglia altro e il gioco è fatto. Pensiamo anche al prossimo anno con Ispra dalla loro parte.
 
Possiamo disquisire all'infinito ma la.sostanza é ben chiara. Due avvertenze dal ministero dell'ambiente ed entrambe animaliste: sia sulla preapertura che sull'abbattimento dei predatori in sovrannumero. D'altronde se così non fosse stato il ministro dell'ambiente non si sarebbe accompagnato dal massimo esponente di una delle più note associazioni anticaccia.
 
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