Si ma metti che per culo uno ha veramente quei componenti e si fa male...non rischierei così killer
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GP ha scritto:Salve a tutti.
A mio avviso, il problema di pressioni che abbiamo rilevato al banco con l'utilizzo delle borre Steel, non è solo dovuto al fatto che queste sono costruite con una plastica più spessa e che non presentano quasi mai i tagli delle alette, ma all'assenza dell'ammortizzatore e soprattutto al ridotto spazio fra base polvere e piombo.
In alcuni casi poi questo spazio si riduce a zero, essendoci fra polvere e piombo solo una suoletta di plastica rigida.
Ciò è emerso anche durante la gara della cartuccia d'oro, dove Avion ha confezionato una cartuccia con borra tubo (non ricordo il tipo) con all'interno una serie di sugherini di piccolo calibro, creando a tutti gli effetti un ammortizzatore e difatti la cartuccia ha dato pressioni normali e sovrapponibili ad una che utilizza una normale borra.
Naturalmente concordo in pieno con quanto detto precedentemente sulla pericolosità di dette borre e sulla necessità di verifica al banco per un corretto utilizzo delle stesse.
Il problema invece della mancanza delle alette, essendo queste borre il più delle volte costituite da un tubo di plastica, risiede nel fatto che il contenitore all'uscita della canna ha ancora tutti i pallini dentro.
Appena fuori dalla canna, parte dei pallini fuoriescono dal contenitore, l'aria si incunea dentro di esso inclinandolo e a questo punto il peso del piombo ancora dentro il contenitore (quasi tutto), cappotta il contenitore che arriva al bersaglio in questo modo.
Sulla placca troveremo qualche pallino sparso qua e là e un buco perfetto quasi al centro.
In una precedente discussione ci si è chiesti perche queste borre funzionassero con i pallini di acciaio e non con quelli di piombo, e abbiamo fatto le più svariate ipotesi.
La verità in effetti è molto semplice, i contenitori tubo vengono pretagliati in fase di caricamento.
Ciao
Gianni
avion ha scritto:cut
Prima. Come ho già scritto in altri interventi, non ho ancora capito dove si raggiunge la pressione massima nella canna. Se, come credo, si sviluppa ancora all'interno del bossolo, l'attrito che causa il picco è l'attrito tra bossolo e borra (per semplificare direi nel contatto plastica-plastica), mentre l'attrito borra (plastica) e canna (acciaio) dovrebbe intervenire in una fase successiva. Forse la curva di pressione potrebbe aiutare a capire meglio il fenomeno.
Seconda. Non voglio fare il precisino, anzi solamente comprendere un po' meglio quando scrivi che l'attrito tra borra e canna è volvente: la mia ignoranza mi suggerirebbe che è un attrito radente e quindi la forza antagonista che si sviluppa è funzione del coefficiente d'attrito e della pressione ortogonale alla superficie di contatto (proprio l'ipotetica compattazione dei pallini).
Ciao
G.G. ha scritto:Io non credo dipenda dall'assenza di molleggio, abbiamo già visto che le sovrapressioni avvengono anche con borre steel dotate di molleggio.
In merito sto pensando esattamente come Giovannit all'effetto della compattazione dei pallini in piombo durante il colpo d'ariete.
I petali plissettati delle borre steel credo abbiano un effetto trappola allo scorrimento della massa del piombo già compattata, questo effetto comporta una forte pressione radiale che significa attrito all'avanzamento dell'insieme borra piombo.
Questo effetto è tanto maggiore quanto più elevata è la pressione e l'entità del colpo d'ariete, infatti non credo sia un caso che l'effetto si evidenzia e rafforza con cartucce di tipo magnum e baby magnum in cui alla forte pressione tipica si aggiunge una colonna del piombo decisamente più alta e quindi una maggior superficie in attrito volvente al passaggio in canna.
Con l’acciaio ed il notoxic, la compattazione sotto il colpo d’ariete è infinitamente minore, perché la durezza dei pallini è enormemente maggiore e non permette una deformazione ed uno schiacciamento così marcato della massa dei pallini e quindi lo sviluppo di una forte pressione radiale.
Io credo che la chiave di volta sia da ricercare in un esponenziale aumento dell'attrito di scorrimento in canna, legato alla struttura speciale dei petali della borra.
Questi se tagliati diminuiscono il loro effetto ed infatti non portano a valori elevatissimi come con borre tubo lasciate intere.
Cordialità
G.G.
Valerio ha scritto:Caro Gianluca,
ho bisogno di chiederti una cortesia ... ricordi la mia 42 grammi dell'anno scorso ???? .... una cartuccia certamente sperimentale (utilizzo della JK6/B ) però caricata con innesco CX 50, orlo tondo ma sopratutto con borra steel da 43 ....
Bene ... se è vero quanto da me riscontrato e da te ipotizzato nelle tue frasi da me evidenziate in neretto ( colpo d'ariete ) dovresti provare in canna manometrica caricando delle cartucce utilizzando un innesco leggero ed orlo tondo ...
A proposito di orlo tondo, la mia munizione aveva evidenziato una sensibilità alla profondità di quest'ultimo che, credo, sia da rapportare alla vivacità del propellente in relazione all'intasamento ...
Valerio ha scritto:Ricordi i valori normali, nonostante la borra steel, della medesima cartuccia caricata con MBx36 (gr. 1,95) sempre con CX 50 ?????
Grazie
P:S: - Per favore le dosi indicate NON SONO DA ADOTTARE IN MODO ASSOLUTO essendo solo sperimentali e prive del necessario collaudo di sicurezza !!!!
GP ha scritto:Questa è un'interessante foto Gianluca, che forse ci permetterà di capire cosa è successo, peccato che manca la parte del fondello.
Il bossolo mi sembra tagliato di netto e in modo piuttosto preciso, come se si fosse troncato proprio nel punto dove finisce il fondello, che probabilmente era di tipo 5.
Non ho capito se i 43mm sono relativi all'intero bossolo rimasto o fino al bordo della stellare, puoi controllare?.
Inoltre sembra che vi sia anche un accenno, sul bordo troncato, del foro di prelevamento dei gas o quello che ne rimane, che se non ricordo male Gualandi ha a 25mm.
Se si fosse troncato in quel punto la cosa sarebbe piuttosto normale perchè il fondello sotto pressione avrebbe fatto, nel punto dove finisce, da taglierina.
Sarebbe inoltre interessante capire il tipo di borra e dove si è tranciata e lo si potrebbe capire solo tirandola fuori.
Dalla foto sembra che non sia una borra pretagliata perchè si vede solo un taglio laterale.
Ciao
Gianni
Valerio ha scritto:cut
Da tutto ciò, quindi, cosa si può evincere ???? più pressione abbiamo dietro la coppetta della borra più è forte l’attrito radiale trasmesso dai pallini in corrispondenza del piano generico dei pallini ai diversi livelli dell’altezza del piombo …. Quindi ….. in ultima analisi maggiore dispersione del piombo all’uscita della canna ….Dopo tutto non è questa maggiore pressione di efficace ausilio nel confezionamento delle cartucce dispersanti ?????
Quindi sempre ben chiaro in me è stato il concetto:
pressioni progressive modulate con un carattere regressivo della polvere = rosata ben distribuita e compatta .
In ultima analisi, quindi : cerca di tenere basse le pressioni con uno sviluppo progressivo nel momento in cui si ha l’accensione della polvere da sparo a volume costante .
Chiaramente una borra provvista di un molleggio elastico perdona di più, compensando, rispetto ad una borra rigida in una combustione resa pronta e immediata da un innesco forte ma ….. in linea generale …. sarebbe da preferire un tempo di canna relativamente lungo per ottenere rosate omogenee e compatte oppure utilizzare polveri (come le odierne Baschieri) un po’ sorde alla forza incendiva ….. ecco perché, secondo me, le Baschieri a prescindere permettono di ottenere ottime rosate ….
cut
Però se ben ricordi Gianluca, dopo aver provato quella munizione erroneamente descritta utilizzante borra “SUPER G MAGNUM” in vece di Steel da 43 mm, fu provata una munizione identica ma assemblata con polvere MBx36 alla dose di 1,95 x 42 sempre con innesco CX 50 e borra steel da 43 di cui non esiste il certificato per aver guardato i valori solo a Video …. se non ricordo male erano più che accettabili tanto che, se avessi partecipato con quest’ultima, avrei potuto raccogliere una vittoria nella categoria.
In considerazione di tutto ciò ritengo più che mai attuali gli inneschi medi e medio-leggeri nel confezionamento di buone cartucce con borraggio in plastica .
Al contrario, giustamente utile, è l’utilizzo degli inneschi forti solo in condizioni estreme di crisi del propellente come alto tasso di umidità o forte freddo.
Secondo me una rivalutazione degli inneschi medio-leggeri aprirebbe un “filone” di pensiero utile per ottenere munizioni equilibrate, con giuste rosate ben distribuite e compatte soprattutto nel caso di una colonna dei pallini molto alta come nell'utilizzo delle borre steel proprio così come avviene nei piccoli calibri.
Scusandomi per il prolisso discorso ringrazio Gianluca e gli amici per l’attenzione prestatami . :lol: :lol: :lol: