Io il 12 lo uso a minilepri nel periodo di ottobre quando fa caldo e anche ad allodole sempre nello stesso periodo, il 13 l avevo preso sempre per le allodole ma è meglio il 12
 
Ecco diciamola tutta, perché il 1°settembre sono teneri tortorotti allora il 10 va bene, ma quando nelle aperure di agosto erano toste matricine se non tiravi 8 o 7 1/2 le famose AZ20 Maionchi sai quante tortore facevano passata finendo lunghe nel girasole e le perdevi.
E chi le ha mai viste le aperture agostane?!
Io sò un ragazzetto quando ho preso il pda agosto era già un sogno proibito :(
 

rada

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salve a tutti,,,,,

ho un casino di cartucce piombo 10, 32 e 31 gr......
vorrei utilizzarle per questa preapertura.......
non vorrei spendere soldi per prendere cartucce con piombo piu grande....... per poi sparare come al solito 3/4 tortore.
voi amici che dite ce qualcuno che usa pb 10 alla tortora???????
 
Anche con i rigati, ogni abbattimento e' un caso a se' stante, per quanto riguarda la micidialita' dell'impatto. La stagione passata, ho sparato ad un cervo whitetail di dimensioni modeste (un fusone), colpendolo dove li colpisco sempre, cioe' nella scapola, alla radice del collo. Questo tiro, con un calibro molto performante come quello che uso (.338 WM), garantisce la caduta immediata dell'animale in quanto compromette il sistema nervoso centrale e la parte anteriore dei polmoni, che vengono trafitti in molteplici punti da schegge di osso e cartilagine. Eppure questo fusone, invece di cadere sul posto e' riuscito a correre per una ventina di metri prima di cadere. Una volta sparai ad un Sitka Blacktail (a Kodiak) dietro la spalla. Per la fretta (stava per dileguarsi) lo colpii dietro la spalla, ma in basso. Parti' come una freccia e corse per una cinquantina di metri o anche piu'. Aspettai un po' e andai a cercarlo, seguendo l'ingente traccia di sangue. A pochi metri dal punto d'impatto trovai l'intero cuore, tagliato di netto dalla palla espansa che ne aveva reciso l'aorta e gli altri vasi sanguigni. Col cuore staccato, l'animale era riuscito a correre altri 30 o 40 metri. Lo trovai fra i cespugli. La palla ne aveva aperto la parte inferiore del petto, un buco nel quale avrei potuto infilare comodamente il pugno e dal quale era caduto il cuore. Certo, a volte qualche uccello cade e allo spennamento non si trova alcuna ferita. Una volta, nel Montana, sparai ad un bel fagiano (veramente selvatico) decisamente fuori tiro, forse 60 metri, col piombo del 6. Cadde come un sasso. Lo andai a raccogliere, e appena lo presi per il collo si risveglio' e con gli artigli mi graffio' bene bene il polso, prima che lo finissi. Un pallino deve averlo preso in testa stordendolo. Questi sono aneddoti. Fatti isolati che non fanno regola. L'abbattimento pulito di un selvatico e' sempre causato dallo shock. Se non c'e' shock l'uccello continua a volare finche' le ferite riportate e la conseguente emorragia non tagliano sangue e ossigeno al cervello. Ma per ottenere questo shock i pallini devono colpire con abbastanza forza, e se hanno abbastanza forza penetreranno pure. Un altro episodio? Una volta disalai un'anatra che cadde in acqua a 40-45 metri. Grazie agli inefficietissimi pallini di ferro che usavo a quell'epoca (poi passai al tungsteno) nessuna delle cinque o sei schioppettate che le indirizzai mentre nuotava, tutte perfettamente centrate (facile vederlo sull'acqua) la fermarono. Un pescatore su un canotto di gomma me la acchiappo' col retino e me la porto'. Allo spennamento trovai almeno una ventina di lividi e ammaccature sulla pelle, dove i pallini di ferro del 3 l'avevano colpita. Ma i pallini di ferro perdono velocita' e penetrazione molto piu' presto di quelli di piombo. Ma l'avavano colpita sempre abbastanza forte da crare livisi, ematoma, e ammaccature, che secondo il mio dotto omonimo l'avrebbero dovuta ammazzare col solo shock e che invece non l'ammazzarono per niente. Ma non posso controbattere una teoria con un solo aneddoto, sebbene molte teorie lascino il tempo che trovano. La mia umile opinione e' che per abbattere pulitamente un uccello e' meglio colpirlo con cinque pallini del 10 che con uno solo del 5, perche' e' stato provato empiricamente che molteplici impatti (che pero' penetrino bene) provocano uno shock molto maggiore di un solo impatto, in proporzione geometrica. Ma naturalmente i pallini devono penetrare nel corpo. Il solletico non basta...
Io non sono ne' Mori ne' un gran tiratore di pedana, ma ho soltanto al mio attivo, qualche annetto di caccia e qualche selvatico abbattuto--da quando avevo 8 anni. Ne ho 70. E ho cacciato in Italia e in quattro stati U.S. Quanti animali ho abbattuto sia di liscio che di rigato? Non lo so, ma penso che forse siano stati molti piu' di quanti qualche illustre nembrotte da tavolino e pedana ne abbia mai visti o sperato di vedere. E di tutti i tipi e specie, dal cardellino alla pispola al tacchino e al cervo, passando per tordi, merli, storni, starne, fagiani, anatre, oche, cornacchie, lepri linci, coyotes, ecc. Ma io non voglio insinuare di saperne piu' degli altri e mettermi in cattedra, sminuendo cio' che dicono gli altri. Ognuno deve basare le sue teorie sulle sue esperienze. Ma penso che la quantita' e il peso delle esperienze conti qualcosa, no?
Tornando a bomba: tortore col 10? Perche' no? se sono a tiro e la cartuccia va bene e la strozzatura e' adatta, e i pallini penetrano bene e le tortore cadono "pulite, " bene. Altrimenti 8 o 7 1/2. Tanti vanno a pavoncelle col 9 e le pavoncelle sono molto piu' dure delle tortore. Ho ucciso germani con pallini dell'8 quando andavo a starne e i germani frullavano da qualche stagno mentre passavo. A Kodiak andavo a lepri col 7 1/2. Spari nel folto, all'infrascata, come a beccacce, e piu' pallini si hanno nella rosata, meglio e', perche' rami e rametti se ne "mangiano" tanti. In California uccisi una lepre a 40 yarde col piombo dell'8. E'vero che corse una trentina di metri. Poi si sedette, si inclino' di fianco, e cadde morta. Ho ucciso un coyote vicino casa a 40 metri col piombo del 6. Quindi (e dopo tanti messaggi non ricordo che ha iniziato) spara pure le tue cartucce del 10 alle tortore, ma portati anche una discreta scorta di cartucce del 7 1/2. Se il 10 non funge, cambia cartucce.
 
Io comunque alle tortore tiro dal 7 al 9, il 10 và bene ma per tiri corti.., se passano lunghe non cadono

Anche io uso la stessa numerazione di piombo. Generalmente 9 in prima canna e poi un 8/7 in seconda.
Spesso uso le cartucce da piattello sporting o trap del 7,5 28 gr. Veloci e affidabili con temperature alte.

Comunque dipende tutto dalla distanza di tiro.
 
Se usi canne strozzate sufficientemente lunghe puoi abbattere le tortore col 10 anche a 30-35m, ma devi tirare bene centrato per evitare di colpire con la periferia della rosata. Io con il 10 ci ho fermato di tutto anche fagiani
 
Il problema della preapertura è che in alcune zone non sai mai cosa ti passa, perchè se passa un colombo sarebbe meglio sparare anche il 6-5-4... io nel dubbio metto 8/6/4 o 8/4/4...:D
 
Si,e' una canna camerata 76 mm con 18.3 di partenza..la monto sul mio urika 1^ serie ed e' originale con bindella di 6 mm

Ok grazie per la risposta,io pensavo fosse per la serie 300,anche il riferimento alla breda 72.4 magnum era per quelle serie di armi.
Comunque canna molto interessante la tua,peccato per la bindella da 6mm che non mi piace su di una canna lunga,ovviamente è riferito al mio gusto personale.
 
Anche mio padre.
"Spolvero" per l'esattezza.

La parola "spolvero" mi ricorda qualcosa al TAV Lazio quando si sparava al piccione.
Qualcuno faceva lo spolvero. Ovvero caricava cartucce con questo tipo di piombo per "vendere" agli scommettitori il piccione colpendolo appositamente per mandarlo via con qualche penna staccata. Purtroppo, quando il piccione girava e veniva colpito a distanza più vicina, a qualche tiratore gli è caduto stecchito.
Sarà stato lo schock?
…. in quel caso doppio, non solo non ha riscosso nulla bancandosi ma ha dovuto pagare anche un bel po'.
 
Lo shock nervoso di cui io e Palomba 70 parliamo e' causato non dalla gravita delle firite superficiali, ma dal fatto che quando una serie di pallini toccano contemporaneamente uno o piu centri nervosi, il selvatico muore per collasso cardiocircolatorio come se prendesse una scarica elettrica. Chi non e' mai andato a caccia, non conosce questo fenomeno, che peraltro capita di frequente nei tiri unghi.
 
Io spero che ti possa rendere conto di cosa stai scrivendo...se il pallino colpisce un selvatico senza far ferita e' molto probabile che sia gia' oltre il fuori tiro o poco meno(oppure indossi il gap)...quindi dimmi in termini di percentuale come puo' essere possibile che il selvatico possa essere investito da serie di pallini in un unico o piu' centri nervosi...io ho pochissima esperienza rispetto a veterani navigati e probabilmente poche prede raccolte e quindi esaminate,perche' spesso (non sempre) mi piace esaminarle...tranne acquatici e uccelli di prato ho raccolto un po' di tutto...lepri con pallini piccoli fermi nel sottopelle ormai integrati chi sa' da quanto,colombacci con "ceci" avvolti nel loro piumino e piantati a qualche millimetro nel petto ormai cicatrizzato...boh!...io animali morti con i lividi e basta non mi sono mai capitati...vuoi sapere quanto vado a caccia?..in Toscana si puo' scegliere 3 giornate su cinque...io ne scelgo 5 su 7...io vado a caccia stai sicuro e pure sereno...scrivo per passare il tempo e leggo per imparare
 
Be, cartucce con 33 gr di polvere potrebbero essere un po'.....fortine forse
 
Ciao a tutti.
Personalmente ritengo che per ogni selvatico vada utilizzato il piombo più appropriato in base alla distanza di tiro e alla durezza dello stesso.

I pallini del 10 e dell'11 hanno potere lesivo fino a circa 40 metri su prede delle dimensioni di un'allodola e di un tordo, colombi e anatre sono un'altra cosa.
Che poi capiti che con una "cartuccetta" per una botta di fortuna si riesca a fare una volta tanto un tiro lungo su qualche selvatico importante può capitare ma è sempre e solo una eccezione.

Pensare di usare abitualmente pallini così piccoli su animali così schivi e coriacei, secondo me è illogico (con tutto il rispetto per chi lo fa).
Chi pratica abitualmente la caccia da appostamento ad anatre, colombi e peggio ancora cornacchie state certi che non gli spara il 10.
Chi fa queste cacce sa benissimo che questi selvatici anche se centrati con cartucce di tutto rispetto e con piombo del 5 e del 6 sovente cadono vivi, allungano le traiettorie e, a volte, se ne vanno, tanto sono coriacei.

Anche in quegli appostamenti dove spesso gli animali vengono a tiro sui 20/25 metri, si può azzardare un primo colpo con il numero 8 ma i successivi saranno sicuramente con pallini più grandi.
Del resto colpire un selvatico con 20 pallini del 10 che poco più che gli bucano la pelle, sperando che qualcuno lo colpisca nel collo o nella testa, (gli unici punti vitali per quel piombo) mi sembra anche antisportivo dal momento che si fanno sicuramente una marea di feriti e pochi morti.

Poi, anche se siamo un popolo di santi, se mentre stiamo cacciando i tordi allo schizzo ci esce un colombaccio sui 30/35 metri la fucilata col 10 gliela diamo tutti ... perché non si sa mai ....
ma con la quasi certezza di fare solo rumore.


Un saluto


Maurizio
 
Anche a me è capitato di abbattere colombacci con cartucce piombo 12 sui 30 metri non una sola volta ma mai andrei a caccia con piombo non adatto al selvatico da insidiare se passa ci provo ma non mi aspetto chi sa cosa .però è vero delle volte capitano cose che a raccontare si passa per pallonari una volta con m1 canna 47 un tordo sui 35 40 metri tirato per scherzo e caduto spento un solo pallino preso nell' occhio non ci credevo neanche io.
 
. Un altro episodio? Una volta disalai un'anatra che cadde in acqua a 40-45 metri. Grazie agli inefficietissimi pallini di ferro che usavo a quell'epoca (poi passai al tungsteno) nessuna delle cinque o sei schioppettate che le indirizzai mentre nuotava, tutte perfettamente centrate (facile vederlo sull'acqua) la fermarono. Un pescatore su un canotto di gomma me la acchiappo' col retino e me la porto'. Allo spennamento trovai almeno una ventina di lividi e ammaccature sulla pelle, dove i pallini di ferro del 3 l'avevano colpita. Ma i pallini di ferro perdono velocita' e penetrazione molto piu' presto di quelli di piombo. Ma l'avavano colpita sempre abbastanza forte da crare livisi, ematoma, e ammaccature, che secondo il mio dotto omonimo l'avrebbero dovuta ammazzare col solo shock e che invece non l'ammazzarono per niente.

Giovanni,anche a me è capitato di tirare i pallini d'acciaio alle cornacchie,li sentivi sibillare in aria sentivi l'impatto sui corvidi e questi andavano via meglio di come erano venuti,cartucce veramente penose.

Allo stesso tempo una mattina ad allodole con il cal.20 con delle zanoletti pb10 ne feci 7/8 tutte con passata e recuperate lontano,poi mi accorsi alla pulizia che erano state centrate.

Io non mi pongo il problema di come ho abbattuto un selvatico,l'ho abbattuto e mi va bene,ma visto che la selvaggina la spenno io,mi piace controllare in determinate situazioni come è andato l'abbinamento canna/cartuccia,e dico che mi è capitato di pennare della selvaggina senza notare fori ma solo dei piccoli ematomi che mi han fatto presupporre che il discorso riportato da centro 67 non sia cosi delirante come sembrerebbe.

In genere evito di riportare episodi personali perchè la linea dei discorsi deve avere una certa logica e quindi bisogna rimanere entro determinati parametri,pero mi è capitato molte volte di discutere sui tiri più o meno lunghi e alla fine ho constatato che non tutti hanno lo stesso parametro di giudizio nel considerare le distanze,quindi nella maggior parte dei casi le considerazioni sono molto soggettive.

Non mi piacciono i discorsi estremamente tecnici,anche se determinate nozioni di base è buono averle,in quanto adoro la caccia nella sua forma poetica e spensierata,e quando subentra la tecnicità nella sua esasperazione si varca un confine a me sgradito.
 
Lo shock nervoso di cui io e Palomba 70 parliamo e' causato non dalla gravita delle firite superficiali, ma dal fatto che quando una serie di pallini toccano contemporaneamente uno o piu centri nervosi, il selvatico muore per collasso cardiocircolatorio come se prendesse una scarica elettrica. Chi non e' mai andato a caccia, non conosce questo fenomeno, che peraltro capita di frequente nei tiri unghi.

Di antipatico sei antipatico, te ne vanti e vabbeh, ma quando scrivi teorie non tue devi essere almeno preciso, perché il fenomeno di morte per shock va attribuito alla cessione di energia accumulata dal pallino di piombo ( o palla per liscio/rigato) , la quale energia( cinetica) è influenza sia dalla massa che dalla velocità, anzi dal quadrato della velocità; quindi più energia si riesce a scaricare sul selvatico colpito, più probabilità di morte per shock si avrà, e quindi la tua farlocca teoria del pallino 10 che fa i miracoli va a farsi benedire, perché a parità di velocità un pallino numero 8 cederà più energia con maggiori possibilità di abbattimento.
Con antipatia...[rk01_matrix_02.gif]
 
Un passo del Mori

Il meccanismo dell'energia non e' sufficiente a spiegare il motivo per cui il selvatico viene ucciso anche a distanza doppia sebbene colpito da un numero ridotto di pallini che talvolta penetrano di poco sotto la cute.
Il vero meccanismo e' stato scoperto facendo esperimenti scientifici su animali: si e' cosi' visto che lo stesso animale che rimaneva fulminato da una scarica di pallini che appena bucavano la pelle, quasi non riportava danni se veniva colpito mentre era narcotizzato.Si e' percio concluso che la morte non deriva direttamente dalle ferite, di per se lievi, ma dallo shock nervoso cagionato dal fatto che piu pallini colpiscono contemporaneamente piu terminazioni nervose sparse sul corpo. In medicina legale questo fenomeno e' conosciuto come "morte per inibizione riflessa" che talvolta puo verificarsi anche per una sollecitazione improvvisa di una singola piccola ridotta regione del corpo (gli atemi delle arti marziali o la morte improvvisa di chi si butta in acqua).
per uccidere il selvatico e' percio' necessario che venga colpito da un sufficiente numero di pallini che scatenino questo riflesso e paralizzino il cuore. Sotto questo aspetto puo' essere piu letale una scarica di pallini piccoli che una di pallini grossi , sempre che i pallini piccoli abbiano energia sufficiente a produrre ferite sotto cute.
Ovviamente un numero di pallini minore che penetrino in profondita entro il selvatico sono idonei ad ucciderlo ,se colpiscono punti vitali e provocano emorragia , o ad immobilizzarlo se spezzano arti.............................................. ................etc etc etc

PS

Adesso parlate pure, io mi reggo la panza:D

bye bye
 
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