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secondo me, prima dovrebbero fare dei miglioramenti ambientali, io prenderei esempio dagli inglesi come delineazione delle zone protette, vidi un video dove mostravano questi lunghi "corridoi" di almeno un kilometro, con la parte centrale, larga una 10m, con recinsione ai lati, per farci abituare i fagiani, starne, pernici, lepri, con mangiatoie e acqua e il resto del corridoio laterale, largo un centinaio di metri, diviso dal libero con delle siepi alternate a felci e colture a perdere e ogni 15/20 metri una quercia, alternandole da ambo i lati, così da aumentarne il numero. lì corvidi e volpi le possono abbattere tutto l'anno. qui, se cambiassero la legge e si potessero cacciare tutto l'anno o, per lo meno, nei periodi degli amori, della cova e dello sfalcio (da febbraio a luglio) e soprattutto senza limiti di carniere, in modo da ridurre un bel po' il numero di gazze, cornacchie, ghiandaie e volpi. andrebbero riviste le ZRC e alcune ZRV (che sembrano messe a caso, solo perchè vanno messe).intanto le ZRV dovrebbero essere poste entro i 100/150m da gruppi di case di campagna e non in mezzo a campi, talvolta abbandonati da anni, se poi il paesaggio lo consente, andrebbero unite le ZRC, con i corridoi recintati, con mangiatoie e abbeveratoi e alberi e siepi per dormitori e colture a perdere e altri 50/100m di terreno in divieto di larghezza, così da poter avere una presenza massiccia di fagiani, lepri, starne, pernici.
abbattimenti tutto l'anno di nocivi, con la possibilità di poter lasciare in maniera fissa i capanni per i corvidi e le volpi, uniformandosi a livello europeo per la caccia a queste tipologie di animali.
per quanto invece riguarda l'agricoltura, chiedere che siano installate sui trattori le barre da involo e, in accordo con i contadini, fare dei censimenti prima della mietitura, per evidenziare eventuali covate ancora in loco, con uova nel nido (così da evitare che il trattore ci passi sopra e vicino) e risarcendo il contadino per quella striscia di grano non mietuta. chiedere che siano realizzati dei fossetti di 20/30 cm ogni 50/100m, in modo da garantire riparo e la presenza di acqua, anche dopo le piogge, ed lasciare un po' di incolto nelle vicinanze. inoltre, realizzare i confini tra le varie proprietà usando siepi fitte, magari con piante che producono anche bacche e spine, così da fornire anche un giusto riparo per la migratoria (come merli, tordi). inoltre finanziare la realizzazione di invasi d'acqua, non troppo profondi, così che possano usarla sia gli animali sia i contadini/allevatori quando necessitano per le coltivazioni in estate e per abbeverare pecore, mucche e capre.
e poi chiudere per due/tre anni la caccia a pernici e starne, vietare di tirare alle starne quando volano in brigata e vietare di tirare le femmine di fagiano o consentirlo in numero limitato (assegnando 2/3 capi a cacciatore)
Caro mio sono parole sante le tueio ho 33 anni e lo so sono giovane ma fidati che di queste cose da me ne abbiamo fatte e rifatte, la mia memoria ricorda di annate nel mese di marzo a picchettare recinti con corrente a 12 V e ripopolamenti di 100naia e 100naia di fagiani, il maggior numero femmine, ricordo le covate e le schiuse il mese di giugno e luglio, ma ricordo anche di persone che rincorrevano i pulcini e addirittura rubavano le uova nei nidi, ricordo le battaglie con cornacchie gazze e volpi… ricordo le mazzette ( divine di euro) dati ai proprietari terrieri per coltivare orzo grano e graminacei vari a perdere per stanziare gli animali e non fatli andare altrove a cercare cibo, ricordo le litigate a fine stagione con altri agricoltori che venivano e pretendevano di raccogliere le semente da noi messe. Quante ne posso raccontare con solo 33 anni di esperienza e vissuto per la caccia…Ricordo mio padre che con sacrificio tutte le sere scendeva per vedere se la corrente funzionasse, per evitare le stragi nella notte! Tutto invano, tutto denaro e tempo sprecato, non tanto per colpa degli animali ma per colpa nostra, di noi esseri umani che non capiamo nulla, non sappiamo preservare, è se vediamo una starna in una gabbia con cibo e acqua dobbiamo o aprire o danneggiare, anche solo per fare un dispetto… quindi con questa mentalità quello che hai scritto da noi non si può fare, purtroppo!
Io ripeto sono costretto a farlo dentro i terreni privati circostante la mia abitazione, e vi ripeto sono venuti a sparere dentro la casa a 50 metri… con queste persone dovresti vestirti da giudice, quindi di che stiamo parlando?
 
E dove la mette ?? Se parliamo di quaglie e starne dovremmo essere in un campo aperto....
Troppo aperto...
Si potrebbe fare, le due gabbie sono nei rovina mezza altezza legate e incatenate per bene a una pianta, sospesa praticamente, quindi a meno di 10 metri potrei mettere una fototrappola, però pensandoci, ok compro la fototrappola ( costo di una discreta su internet 70 e) la piazzo, il rischio che la vedano anche nascondendola bene e te la rubino, è butti 70 e , oppure trovi le foto e i video, poi che fai? Lo denunci? —-> contro denuncia e a caccia con il fucile scordatelo! Gli metti le mani addosso? —->Idem …
Quindi evito tutto ciò, tiri fuori 15 e e compri un’altra starna!
 
guarda, qui del vedere prendere i pulcini non l'ho mai sentito, infatti quando fanno i ripopolamenti SE fanno i ripopolamenti nei mesi giusti e nei posti giusti, gli animali covano e all'apertura si trovano, anche parecchi, e qui i contadini devo dire che spesso passano con i trattori solo pochi giorni prima della semina, lasciando parecchie stoppie e qualche animale dura (l'anno scorso a novembre inoltrato feci una lepre di 3,5kg e un maschio di fagiano, ma le ho ritrovate anche anche dopo la chiusura e hanno figliato). capisco che non tutte le realtà sono uguali purtroppo e mi dispiace che alcune realtà non siano per niente belle, qui sono fissati con i cinghiali (che tirano 12 mesi l'anno, in selezione e in braccata) e con i caprioli e se potessero andare in braccata anche a settembre, ci andrebbero.
 
Buona entrata oggi con diversi incontri
Domani si riprova
Calabria tirreno centrale
Buona entrata oggi con diversi incontri
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Calabria tirreno centrale
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Calabria tirreno centrale

Me l’ho diceva poco fa mio fratello…Calabria tirrenica buona entrata…Da me nel lazio confine Marche zero
 
secondo me, con questo caldo, anche se ci sono, i cani le sentono male, dovrebbe piovere un po' e allora le cose dovrebbero cambiare. io entrambe quelle prese è perchè ce le siamo trovate davanti, mentre facevo delle stoppie e fossetti e l'hanno sentite all'ultimo, quasi davanti il muso
 
Nord Salento ,pomeriggio, uscita con i cani fermi ai box da marzo, terreno duro non piove da giugno ottime stoppie alte 40 cm, cani faticano a sentirle per il caldo e asciutto, diversi incontri e sfrullate almeno 4/5 avanti al galoppo dei cani,sentiti almeno 10/12 volte sparare da collega distante qlk centinaio di metri, raggiunta quota, ieri e oggi ottimi ingressi.
 
Mariuccio purtroppo ho dovuto cancellare dei tuoi post e i successivi di altri che stavano creando confusione, cercate nei post di non dare adito a “interpretazioni” ricordate che il nemico ci osserva.😎🙋‍♂️
Tranquilli… capisco benissimo, delle volte si sbaglia a scrivere determinate cose e a caricare molto quello che si scrive con conclusioni sbagliate, ci si può fraintendere!
Un saluto a tutti 👍🏻👋🏻
 
Buongiorno abbastanza credibile e plausibile che le rotte migratorie sono cambiate soprattutto per le quaglie. Il passo e le Line di migrazione si sono spostate più verso est, tagliando dalla Grecia e passando più dalla Puglia, parte della Basilicata, poca Calabria. Quelle che sono al di là dell’Adriatico Croazia, Macedonia etc scendono più a sud per poi attraversare dalla Grecia. Sono quindi attendibili i tanti incontri nei paesi ex jugoslavia e poi di sfioro il tacco, e la pianta dell’Italia passano da noi. La parte occidentale del ns Paese rimane un po’ più esclusa. Sarà vera sta teoria?
 
Buongiorno abbastanza credibile e plausibile che le rotte migratorie sono cambiate soprattutto per le quaglie. Il passo e le Line di migrazione si sono spostate più verso est, tagliando dalla Grecia e passando più dalla Puglia, parte della Basilicata, poca Calabria. Quelle che sono al di là dell’Adriatico Croazia, Macedonia etc scendono più a sud per poi attraversare dalla Grecia. Sono quindi attendibili i tanti incontri nei paesi ex jugoslavia e poi di sfioro il tacco, e la pianta dell’Italia passano da noi. La parte occidentale del ns Paese rimane un po’ più esclusa. Sarà vera sta teoria?
Io penso che se si miete a fine giugno ed a meta' luglio è gia' tutto arato è difficile trovare le quaglie a settembre.......Tralasciando diserbanti ed altro.....
 
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