Grazie a tutti per le risposte ieri mentre parlavo con l'armaiolo che mi ha sostituito il gruppo di scatto di un vecchio Beretta, per fortuna ne aveva uno identico, mi diceva che la cosa fondamentale è sparare al poligono e possibilmente con un insegnante che avvicini al rigato , dove, a suo dire all'inizio, abituati alla liscia, si tende a strappare sul grilleto con conseguenze negative.
E parlava anche della diferenza del sistema di puntamento.
Che dire, se farò il passo vi terrò informati, il guaio e allo stesso tempo il bello, è che non si finisce mai di imparare l'importante è trovare persone preparate e seguire i loro consigli.
Beccaccione
 
Messaggi
776
Punteggio reazioni
263
Punti
163
Ben trovati a tutti come sempre.
Premesso che non voglio assolutamente entrare nella polemica fra un sistema e l'altro e che riconosco la pericolosità delle palle in calibro 12 o 20, per i potenziali rimbalzi.
Vorrei sapere da chi ha fatto il passo se si è trovato in difficoltà o se invece ha subito grossi "traumi" con relative padelle.
Nella squadra dove vado a cinniale, ho notato che molti nonostante armi ottime, sistemi di puntamento dei più disparati, etc, sbagliano molte volte e che non hanno avuto miglioramenti con la migrazione alla carabina.
Secondo alcuni la colpa è dell'ottica da battuta magari tarata ad un certa distanza che non aiuta su distanze minori o maggiori.
Insomma ne sento e ne vedo di tutti colori e vi sarei grato di qualche chiarimento in merito, basato sulla vostra personale esperienza;il prossimo anno vorrei passare al rigato.
Francamente con la mia vecchia cilindrica breda R calibro 12 mi trovo benissimo, anche perchè le distanze d'ingaggio non sono mai esagerate, ma questo problema della sicurezza non mi garba affatto.
Il fucile a canna liscia mi pare che abbia dalla sua , specie se è un 20, un miglior brandeggio e in macchie fitte dove il tiro e veloce e senza troppi fronzoli il suo sporco lavoro lo svolge egregiamente.
Grazie
Beccaccione
 
Personalmente quando nel 1997 passai dal cal. 12 alla carabina mi cambiò il mondo. Prima prendevo un cinghiale ogni tanto, su quelli a cui tiravo. Dopo ne padellavo uno ogni tanto.
Poi anche con la carabina ho fatto le mie belle padelle, quest'anno poi, ggggggrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr.
Comunque un fucile specifico per una caccia è sempre un fucile specifico.

Ciao

Claudio - siena
 
Personalmente sono passato al "rigato" diversi anni fa. Comprai la carabina non perché col 12 mi trovavo male, ma forse per pura curiosità e anche perché ero convinto, e lo sono tutt'ora, che un'arma costruita per tirare a palla, dovesse avere un'impostazione diversa da una per tirare a pallini. Un'impostazione appunto, atta a tirare a palla.
Mi sono trovato subito bene, forse migliorando un pochino le mie prestazioni.
Quanto alle padelle...faccio le mie :), come tutti del resto. Dopo svariati anni di pratica ho visto e constatato che chi ci piglia, ci piglia. E chi non ci piglia può cambiare fucile, può montare quello che vuole e non farà altro che alimentare lo stato mentale che lo fa padellare. Perché le padelle sono nella testa e non negli strumenti.
Certo che se hai le canne storte :)..... insomma per dire che il fucile ti deve tornare, altrimenti certo che padelli.
 
Grazie Malavizio non fai che confermare quanto pensavo, l'ultimo cinniale abbattuto con il breda, correva abbastanza ma per buona sorte non mi sono fatto prendere dall'ansia e dopo averlo "incannato" e anticipato di un bel pezzo è caduto con un centro in testa.
Le padelle le faccio per carità e manco poche, ma se rimango freddo in molte situazioni, porto a casa l'animale.
Per quanto mi riguarda mi ero orientato su una Browning bar composite calibro 308 (shorth track)spero di non aver sbagliato il nome. Molti dicono che le B. rispetto alle Benelli siano più spartane ed affidabili.
Tu che ne pensi?
 
ciao beccaccione
ho iniziato col cinghiale nel 76 ma non ho mai sparato colla canna liscia, della quale perciò non ho esperienza
però farei alcune considerazioni basilari:
anticipo: se ne parla poco ma conta molto; la carabina (308, 30/06 e analoghi, non calibri lenti come 45/70 ecc) ne richiede pochissimo se non nulla, e questo aiuta molto
bilanciatura e brandeggiabilità: molte carabine "vengono su" come doppiette da beccaccia; tutto sta a trovare quella che ti vien meglio - provando e riprovando troverai quella che ti consente tiri fulminei
tutti quelli che conosco passando dal 12 alla carabina si sono trovati benissimo
mire: bisogna abituarsi, bisogna sparare un bel po': ci sono cartucce da training in 308 o 30/06 che costano meno di 1 E al colpo e permettono di acquisire dimestichezza
micidiallità: la carabina ha almeno 1 marcia in più data dall'alta velocità di rotazione delle palle che causa la dispersione centrifuga delle schegge nel corpo dell'animale, anche di questo si parla poco, ma è importante. nel corso degli anni di cinghiali, feriti col 12, seguiti a lungo e poi persi ne ho visti. con la carabina molto meno.
uccidere in modo pulito è per me un imperativo etico.
quanto agli organi di mira con l'ottica mi sono sempre trovato bene, questione d'abitudine e d'allenamento - certo l'ingombro da fastidio
 
Ciao Lupo zoppo e grazie per la tua risposta
con il 12 l'anticipo che dò è molto
mi dicono i carabinati che loro con la rigata quasi non ne danno
per me quei cinniali che ho preso con il 12 sono rimasti a terra, magari a qualcuno ho dato il colpo di grazia anche se con i cani vicino è sempre un rischio, però ripeto non posso dire di essermi trovato male.
In ogni modo se il prossimo anno passo ad una browning, voglio prima andare al poligono per cercare di familiarizzare con questa nuova tipologia d'arma;
quando insegnavo fotografia dicevo ai ragazzi che un obiettivo si comincia a capire dopo un anno di utilizzo costante e con le armi immagino non sia troppo diverso , affinchè diventino un prolungamento del tuo braccio e della tua mente, ci devi sparare sparare e ancora sparare.[si.gif]
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto