Oggi è 09 febbraio 2015 ed è l'onomastico di:

Sant' Apollonia - Vergine e Martire

Auguri a tutti quelli che si chiamano così!

Capiamo chi era..

Apollonia (in greco Ἀπολλωνία; ... – Alessandria d'Egitto, 249 circa) è stata una martire cristiana, venerata dalla Chiesa cattolica come santa.

La tradizione vuole che le furono cavati i denti di bocca e per questo viene considerata patrona dei dentisti, igienisti dentali e odontotecnici. La memoria liturgica viene festeggiata il 9 febbraio.

La storia del martirio di Apollonia ci è giunta tramite il racconto da Eusebio di Cesarea (265-340), il quale riporta un brano della lettera del vescovo Dionigi di Alessandria († 265), indirizzata a Fabio di Antiochia, in cui si narrano gli avvenimenti dei quali era stato testimone. Tra il 248 ed il 249 in Alessandria d'Egitto scoppiò una sommossa popolare contro i cristiani, eccitata da un indovino pagano. Apollonia, un'anziana donna cristiana non sposata che aveva aiutato i cristiani e fatto opera di apostolato, venne catturata tra gli altri e venne percossa al punto di farle cadere i denti. Secondo la tradizione popolare le furono divelti i denti con le tenaglie. Venne poi preparato un gran fuoco per bruciarla viva se non avesse pronunciato delle bestemmie. Riuscita a liberarsi con un'astuzia dalle mani della plebe, si lanciò da sé tra le fiamme, dove morì, ritenendo senza dubbio che il suicidio non costituisse una colpa in quella situazione, temendo che le venisse violata la castità con lo stupro o che ulteriori torture prima del rogo le avrebbero fatto vacillare la fede. Il corpo della martire, secondo alcuni racconti, sarebbe stato ridotto in cenere. Alcune fonti dicono che morì durante il regno di Filippo l'Arabo, il presunto imperatore cristiano: se ciò è vero, Apollonia morì non dopo la primavera del 249.

Una Passio latina, invece, trasferisce questo martirio in Roma, durante il governo dell'imperatore Giuliano: ciò lo posticipa almeno al 331, ben ottantadue anni dopo.

Papa Pio VI, volendo mettere ordine nel culto delle reliquie, fece raccogliere in tutta Italia presunti denti di santa Apollonia, riempiendo uno scrigno di tre chili di peso buttato successivamente nel Tevere.

La sua festa si celebra sin dall'antichità il 9 febbraio.

A causa della tradizione secondo la quale le furono estirpati i denti, santa Apollonia è raffigurata nell'iconografia come una giovane vergine che tiene in mano una tenaglia che stringe un dente.

E' patrona di: chi soffrono di malattie ai denti e dei dentisti; è patrona dei seguenti comuni italiani:

Catania, compatrona
Ariccia (RM)
Asso (CO)
Bellaria-Igea Marina (RN)
Camporotondo di Fiastrone, (MC), compatrona
Cantù (CO)
Camponogara (VE)
Cantalupo (Cerro Maggiore) (MI), compatrona
Cuccaro Monferrato (AL)
Rallo (TN) compatrona
Rivolta d'Adda (CR), compatrona
Spera (TN)
Silvelle, fraz. di Trebaseleghe (PD), compatrona
Viganò, ((Provincia di Lecco))
A Vitigliano (frazione di Santa Cesarea Terme) (LE) vi erano molti devoti alla santa, come dimostrano le sue raffigurazioni nella Chiesa di San Michele Arcangelo, negli affreschi degli altari laterali. Inizialmente importantissima, la devozione a questa santa (considerata protettrice del paese) è stata progressivamente sostituita da quella rivolta a san Rocco e all'Assunta.
 
Oggi è san Melezio vescovo, auguri. E' il giovedì prima di carnevale il giovedì grasso da noi detto Berlingaccio, un detto: "per berlingaccio chi non ha ciccia ammazzi il gatto" si sono persi un po' gli usi e i costumi, ma era una giornata grassa per abbondanza di carne e di dolci in previsione della quaresima, oltre ai cenci anche il Berlingozzo dolce tipico toscano, un ciambellone con crosta croccante che mia madre e mia nonna infornavano su carta gialla.
 
Oggi è 12 febbraio 2015 ed è l'onomastico di:

Santa Eulalia - Vergine e Martire in Spagna

Auguri a tutti quelli che si chiamano così!

Capiamo chi era..

Sant' Eulalia di Barcellona, (Aulaire, Aulazia, Ollala, Eulària) (Barcellona, 290 – Barcellona, 12 febbraio 303), è stata una fanciulla che subì il martirio a tredici anni sotto Diocleziano, venerata come santa e patrona di Barcellona. A tutt'oggi vi sono delle discussioni in merito alla possibilità che si tratti della stessa santa conosciuta come Eulalia di Mérida, la cui storia è simile.

Poiché rifiutava di rinnegare la sua fede cristiana, Eulalia fu sottoposta dai romani a 13 torture fra cui:

Fu chiusa in un barile pieno di chiodi (o pezzi di vetro) e fatta rotolare in una strada identificata dalla tradizione con l'attuale Baixada de Santa Eulalia ("discesa di Sant'Eulalia).
Le furono tagliati i seni
Fu crocifissa su una croce a forma di X
Alla fine fu decapitata
Si narra che una colomba volò dal suo petto alla fine del martirio a simbolo della sua anima. Questa è un'altra somiglianza con la storia di Eulalia di Mérida, di cui però si narra che la colomba spiccò il volo dalla bocca. Esistono inoltre delle sovrapposizioni fra le torture attribuite all'una ed all'altra santa.

A Barcellona Eulalia è ricordata da varie vie e statue. Il suo corpo fu sepolto originariamente a Santa Maria de les Arenes (oggi Santa Maria del Mar); fu nascosto durante la conquista araba della Spagna nel 713 e ritrovato solo nell'878. Nel 1339, fu collocato in un sarcofago d'alabastro nella cripta della nuova Cattedrale di Sant'Eulalia.

Il Martirologio Romano la riporta al 12 febbraio; i festeggiamenti in onore della santa hanno luogo a Barcellona nella settimana che comprende questo giorno.
 
Oggi è 13 febbraio 2015 ed è l'onomastico di:

Santa Fosca - Martire
Santa Maura - Martire

Auguri a tutti quelli che si chiamano così!

Capiamo chi era..

Fosca (Sabrata, prima metà del III secolo – Sabrata, 250-251) fu una cristiana, vissuta durante il proconsolato di Quinziano. Dalla Chiesa cattolica viene venerata come santa, vergine, e martire.

Della vita di santa Fosca non si hanno notizie certe, a parte quelle, incontrollabili, che compaiono nei martirologi tardomedievali. La leggenda di Santa Fosca compare in versioni differenti tra loro in diversi codici medioevali. Tra le varie versioni si segnala per ampiezza quella contenuta nel Codex Carthusiae Coloniensis.

Secondo la tradizione, Fosca e la sua nutrice Maura sarebbero vissute a Sabrata, una città della Libia, nel III secolo. Fosca, figlia di genitori pagani, giunta all'età di quindici anni volle farsi battezzare, contro il parere della sua famiglia. Venuto a conoscenza del battesimo, il padre denunciò Fosca e Maura al prefetto Quinziano affinché le arrestasse. I soldati inviati a trarle in arresto le trovarono in casa in compagnia di un angelo, cosicché non osarono condurle con sé. In seguito le due donne si consegnarono spontaneamente alle autorità.

Poiché entrambe si rifiutavano di abiurare il Cristianesimo, furono prima torturate ed infine uccise con un colpo di spada nel fianco, un 13 febbraio.

Quando la Libia fu conquistata dai musulmani, le loro spoglie furono portate a Torcello, un'isola della laguna veneta, da un marinaio di nome Vitale.

Il martirio di santa Fosca viene ricordato, congiuntamente a quello di santa Maura, il 13 febbraio.

Secondo un calendario liturgico veneziano del secolo XI (Kalendarium venetum), il 3 novembre viene ricordato il miracoloso ritrovamento delle reliquie di santa Fosca da parte del marinaio Vitale, che poi le avrebbe portate a Torcello.

Sulla base delle cronache storiche possiamo affermare che il suo culto si diffuse a partire dal XII secolo. In quell'epoca la Repubblica di Venezia si stava affermando nello scenario mediterraneo. La sua politica di potenza passava anche per l'acquisizione di prestigio religioso. Quest'ultimo veniva conseguito anche mediante l'acquisizione delle reliquie del maggior numero possibile di martiri. Di certo, comunque, il più antico libro degli anniversari della basilica di Aquileia, codice scritto a partire dalla fine del XIII secolo, riporta, sotto la data del 13 febbraio e con la mano del primo copista (che termina le sue registrazioni nel 1308), la seguente frase: Fusce virg. et mart. passio.

In questo clima di "corsa alle reliquie" si colloca anche l'arrivo in Laguna dei corpi delle sante Fosca e Maura. Con ogni probabilità essi provenivano effettivamente dal Nord Africa, come sostiene la leggenda. I nomi stessi delle due martiri suggeriscono questa origine. Infatti, pare che non si tratti di nomi propri di personaggi storici realmente esistiti, bensì di nomi "ricostruiti" sulla base della provenienza geografica delle reliquie. Siccome queste provenivano da terre africane, è abbastanza evidente perché le due donne fossero state chiamate Fosca (cioè “scura”) e Maura (cioè "originaria della Mauritania").

Dalla laguna veneta il culto di santa Fosca si diffuse verso l'entroterra. Esso rimase sostanzialmente limitato entro i confini della Repubblica di Venezia.

È la forma femminile di Mauro, che significa sia "abitante della Mauretania" che "scuro di pelle", "moro".

Va notato che Maura è omografo con Maura, un'anglicizzazione di Máire, la forma irlandese di Maria[5]; questo nome, portato da una martire del V secolo, è stato associato anche al gaelico mór (da cui deriva, invece, il nome Mór).

L'onomastico viene festeggiato il 13 febbraio in memoria di santa Maura, nutrice di santa Fosca e martire con lei a Sabrata.
 
Oggi è 14 febbraio 2015 ed è l'onomastico di:

San Valentino - Martire

Auguri a tutti quelli che si chiamano così!

Capiamo chi era..

San Valentino, detto anche san Valentino da Terni o san Valentino da Interamna (Interamna Nahars, 176 circa – Roma, 14 febbraio 273), è stato un vescovo romano, martire.

Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e successivamente dalla Chiesa anglicana, è considerato patrono degli innamorati e protettore degli epilettici.

La più antica notizia di san Valentino è in Martyrologium Hieronymianum, un documento ufficiale della Chiesa dei secc. V-VI dove compare il suo nome e anniversario di morte. Ancora nel secolo VIII un altro documento, Passio Sancti Valentini, ci narra alcuni particolari del martirio: la tortura, la decapitazione notturna, la sepoltura a Terni ad opera dei discepoli Proculo, Efebo e Apollonio, il successivo martirio di questi e la loro sepoltura.

È tuttavia incerto se si tratti di un martire diverso dal presbitero che, secondo un'altra storia Acta SS Marii, Marthae et sociorum subì il martirio sotto Claudio il Gotico (quindi prima del 270, anno del decesso di questo imperatore), dato che questo fu sepolto a Roma, nelle catacombe al II miglio della via Flaminia che portano il suo nome. Con molta probabilità si tratta della stessa persona; alcuni storici ritengono che il presbitero Valentino di Roma non sia mai esistito.

Nato in una famiglia patrizia, fu convertito al cristianesimo e consacrato vescovo di Terni nel 197, a soli 21 anni.

Nell'anno 270 Valentino si trovava a Roma, giunto su invito dell'oratore greco e latino Cratone, per predicare il Vangelo e convertire i pagani.

Invitato dall'imperatore Claudio II il Gotico a sospendere la celebrazione religiosa e ad abiurare la propria fede, rifiutò di farlo, tentando anzi di convertire l'imperatore al cristianesimo. Claudio II lo graziò dall'esecuzione capitale affidandolo a una nobile famiglia.

Valentino venne arrestato una seconda volta sotto Aureliano, succeduto a Claudio II. L'impero proseguiva nelle sue persecuzioni contro i cristiani e, poiché la popolarità di Valentino stava crescendo, i soldati romani lo catturarono e lo portarono fuori città lungo la via Flaminia per flagellarlo, temendo che la popolazione potesse insorgere in sua difesa. Fu decapitato il 14 febbraio 273, a 97 anni, per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell'imperatore Aureliano.

La festa di san Valentino ricorre annualmente il 14 febbraio, ed oggi è conosciuta e festeggiata in tutto il mondo. È molto probabile che le sue origini affondino nel IV secolo, per sostituire la festa pagana dei Lupercalia.
Tale tradizione fu poi diffusa dai benedettini, primi custodi della basilica dedicata al santo in Terni, attraverso i loro monasteri prima in Italia e quindi in Francia ed in Inghilterra. Molte tradizioni legate al santo sono riscontrabili nei paesi in cui egli è venerato come patrono.

La figura di Valentino come santo patrono degli innamorati viene tuttavia messa in discussione da taluni che la riconducono a quella di un altro sacerdote romano, anch'egli decapitato pressappoco negli stessi anni.

La città di Terni invoca san Valentino come principale patrono. In provincia di Verona il paese di Bussolengo lo invoca come santo patrono. Patrono del paese di Sadali (CA), considerato protettore dei matrimoni, san Valentino, la cui chiesa fu forse edificata da monaci bizantini, viene qui ricordato non a febbraio, ma ad ottobre e la festa sarda dura tre giorni. Il santo è anche patrono del paese lucano di Abriola (PZ) e di Vico del Gargano in provincia di Foggia. In provincia di Brescia il paese di Breno lo invoca come patrono ed è festeggiato a Cossirano, la frazione di Trenzano. È festeggiato inoltre a Quero in Provincia di Belluno: in un pendio annesso all'oratorio, dopo la messa, vengono fatte rotolare delle arance che i fedeli cercano di raccogliere prima che finiscano nel canale sottostante. Si onora come patrono anche nella cittadina che dal santo trae il proprio nome San Valentino Torio (SA) e durante i festeggiamenti c'è la sagra della purpetta e pastenaca (polpetta di carote). In provincia di Teramo il paese di Fano Adriano lo invoca come patrono, e dove fino agli anni '90 veniva festeggiato la prima settimana di settembre. È anche il patrono del paesino "Chiasiellis di Mortegliano" in provincia di Udine, è raffigurato da una statua di un prete molto giovane, e si festeggia la prima domenica dopo il 14 febbraio.Inoltre è patrono anche della città di Limana, un paese in provincia di Belluno dove ogni anno si festeggia con una festa in piazza.
 
Auguri, oggi è la festa degli innamorati in tutto il mondo, l'amore una fonte di contraddizioni che per fortuna smuove grandi sentimenti.

" Amor, ch'a nullo amato amar perdona"

Si tratta di uno dei versi più belli e celebri della letteratura italiana, Francesca una "donna" del tempo coinvolta dalla passione segue l'istinto e il cuore con una forza ed un impeto talmente grande che fa trionfare l'amore su tutto.
 
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