Vella conferma che ci si può discostare dall Ispra,quindi il parere Ispra é consultivo e qualcuno ha mandato al ministero Dell ambiente pezzi di carta fasulli dicendo che l Ispra doveva divenire vincolante.tutto ciò scopre altra roba altre zozzerie.
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Complimenti alla Briano, ma la risposta di Vella nasconde tutta la verità su quanto la politica itajana non vuole la caccia e la comunità europea non potrà avvallare i calendari regionali che si discosteranno dai k.c. Leggete bene.
Concordo con quello che affermi ma io intendevo in senso generale, ossia la Germania è quella brava, diligente, ecc. Ecc .. L'Italia insieme alla Grecia ed altre nazioni come la Francia sono come Pierino ossia disubbidienti fannullone ecc. Ecc...Il problema non è l'Europa in se, ma i funzionari Italiani messi là dalla politica italiana.
Complimenti alla Briano, ma la risposta di Vella nasconde tutta la verità su quanto la politica itajana non vuole la caccia e la comunità europea non potrà avvallare i calendari regionali che si discosteranno dai k.c. Leggete bene.
Non capisco la tua affermazione.
[h=2]NUOVA INTERROGAZIONE UE BRIANO SULLA CACCIA ALLA MIGRATORIA[/h] giovedì 2 aprile 2015 | |
Così l'ex assessore regionale alla caccia ligure intende affrontare il nocciolo della questione della difesa dei calendari venatori italiani in relazione al procedimento EU Pilot 6955/14/ENVI, che ha messo in discussione le date italiane di chiusura della caccia ad alcune specie migratorie. Alla richiesta di argomentazioni come supporto delle scelte italiane (che è insita nel procedimento Pilot), come sappiamo, il Governo ha risposto chiudendo in anticipo al 20 gennaio la caccia a tordo, cesena e beccaccia. Senza quindi tentare di difendere le Regioni, che hanno applicato il diritto europeo correttamente (secondo diverse sentenze della giustizia amministrativa). L'interrogazione Briano chiede appunto alla Commissione se valuta legittimo l'utilizzo del paragrafo 2.7.10 della Guida alla Disciplina della Caccia UE, che permette di discostarsi dai Key Concepts nazionali, utilizzando i dati disponibili sulle migrazioni. "E' valutato dalla Commissione un riferimento legittimo e utilizzabile dalle Regioni degli Stati Membri?" chiede la Briano. Tutto questo "considerando che il territorio dello Stato italiano si estende per 1300 km da Nord a Sud, e che le scelte delle Regioni italiane sui calendari venatori, attuate anche attraverso l’utilizzo dei paragrafi 2.7.3 e 2.7.10 della Guida alla Disciplina della Caccia UE, e con supporto di studi scientifici pubblicati, sono statevalutate corrette dalla Magistratura Amministrativa Italiana, che necessarimente prende in esame anche il diritto Comunitario ( es. :TAR Liguria, Sez. II, 28.7.2014 n. 1206; TAR Liguria, Sez. II, 16.5.2014 n. 772; CDS su Cv Liguria 27.11.2013 n. 4683; TAR Lazio, Sez. I ter, 17.2.2014 n. 1845; TAR Toscana, Sez. II, ord. 17.10.2013 n. 523; TAR Calabria, Sez. II, 25.7.2013 n. 835; TAR Veneto sez I, ord n..700 del 30/11/2012, TAR Veneto sez I, ord n.478 del 20.09.2013)". |
[h=2]VELLA RISPONDE A BRIANO: POSSIBILE DISCOSTARSI DAI KEY CONCEPTS[/h] venerdì 8 maggio 2015 | |
La risposta di Vella è importante perchè smentisce tutta la linea tenuta dal Ministro Galletti, che alla fine della scorsa stagione ha imposto (con l'ausilio del potere sostitutivo esercitato dal Governo) la chiusura anticipata della caccia ai migratori (tordo bottaccio, sassello, cesena, beccaccia) al 20 gennaio, intimando il rigido rispetto dei key concept italiani previsti dalla Direttiva Uccelli. Tutto questo, era stato ricordato dallo stesso Ministro, al fine di scongiurare l'apertura di una infrazione comunitaria visto il caso Eu pilot 6955 su alcuni calendari venatori italiani. Quello che Galletti non ha considerato, e che ovviamente il diritto comunitario prevede, è il punto 2.7.10 della Guida alla disciplina della caccia (la Direttiva Uccelli), che, appunto, permette di adeguare i prelievi venatori ai dati effettivi disponibili sulle migrazioni regione per regione, permettendo lasovrapposizione del periodo di caccia con quello della migrazione di ritorno di alcune specie. "In conformità del punto 2.7.10 - risponde infatti il Commissario Vella - , le date delle stagioni venatorie regionali possono essere diverse da quelle previste dal documento sui “concetti fondamentali”stabilito a livello nazionale soltanto se è possibile dimostrare, ricorrendo a dati scientifici e tecnici, che nella regione interessata la nidificazione termina prima o la migrazione di ritorno inizia più tardi. In ciascun caso occorre dimostrare l’esistenza di regioni chiaramente distinguibili, nelle quali, sulla base di chiare prove scientifiche sul periodo della migrazione prenuziale e/o della riproduzione, siano giustificabili date di apertura e di chiusura differenziate". Un ultimo punto nella risposta di Vella sembra ancora una volta restituirci il quadro dell'incompletezza dei dati trasmessi dal governo italiano all'Europa, chiaro segnale, purtroppo, della strenua difesa della guida Ispra ai calendari venatori. "Per quanto concerne l’indagine in corso nei confronti dell’Italia e sulla base delle informazioni disponibili - scrive infatti il Commissario Ue all'ambiente - , non paiono sussistere le suddette condizioni che ammettono la sovrapposizione di calendari venatori regionali differenziati con i dati nazionali sui concetti fondamentali". Ovvero quei dati scientifici che le Regioni italiane hanno utilizzato, e che, ora è certo, non sono stati trasmessi alla Commissione come prova della legittimità del calendari venatori italiani. Vai all'interrogazione dell'eurodeputata Renata Briano |
Il problema non è l'Europa in se, ma i funzionari Italiani messi là dalla politica italiana.
ma possibile che cè la dobbiamo prendere sempre in quel posto? non cè modo d'intervenire?non cè modo di far rispettare i nostri diritti?
Concordo con quello che affermi ma io intendevo in senso generale, ossia la Germania è quella brava, diligente, ecc. Ecc .. L'Italia insieme alla Grecia ed altre nazioni come la Francia sono come Pierino ossia disubbidienti fannullone ecc. Ecc...
Allora io mi domando ma possibile ke la Germania non sbagli mai nulla così come i paesi scandinavi?
Mi pare che più ke Europa si possa chiamare Impero Tedesco/Scandinavo.
E di dittature ne abbiamo avuta una e sappiamo bene com'è finita......
Io farei marcia indietro!!!
Tanto mi pare che con questo euro non è ke ci vada bene,anzi.... Speriamo solo che se tornassimo alla vecchia e amata lira non si raddoppino i prezzi un'altra volta!!!!