axel69

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L’Anpam (Associazione nazionale produttori armi e munizioni sportive e da caccia) ha pubblicato un comunicato nel quale smorza i toni delle polemiche suscitate dalle dichiarazioni della eurodeputata Lara Comi dopo il voto del comitato Imco sulla bozza di direttiva europea “disarmista”
L’Anpam (Associazione nazionale produttori armi e munizioni sportive e da caccia) ha pubblicato un comunicato nel quale smorza i toni delle polemiche suscitate dalle dichiarazioni della eurodeputata Lara Comi dopo il voto del comitato Imco sulla bozza di direttiva europea “disarmista”.

“A seguito della votazione della proposta della Direttiva Armi in Commissione Imco”, si legge nel comunicato, sono emerse eccessive e ingiustificate strumentalizzazioni nei confronti di alcuni parlamentari membri della commissione, tra cui l’On. Lara Comi, che si sono sempre dimostrati disponibili a ogni confronto sul tema. Il testo di mediazione sul quale si è votato è frutto di un complesso e lungo percorso teso a evitare quante più limitazioni e restrizioni proposte dalla Commissione europea. Infatti, qualora il sopracitato testo di mediazione non fosse stato approvato, il nostro settore sarebbe andato incontro a una serie di criticità tra le quali per esempio il completo bando delle armi della categoria B7, l’inserimento dei caricatori nel novero delle parti essenziali e con maggiori limitazione rispetto a quella contenute nel compromesso finale. Di conseguenza l’Anpam ritiene che il testo votato a dicembre in Consiglio non poteva che non essere confermato in Imco in questa fase. Come avviene in questi casi non è pensabile ottenere un accoglimento totale delle richieste del settore soprattutto in considerazione del fatto che la controparte del trilogo è rappresentata dai Governi di 28 stati membri, dalla Commissione europea e da alcuni gruppi politici avversi al nostro settore. Pertanto, l’Anpam non può condividere che, nello svolgimento delle proprie attività a favore del comparto, vengano attaccati soggetti istituzionali o parlamentari, come avvenuto in questi giorni con l’On. Comi, che fin dall’apertura del processo legislativo si sono resi disponibili ad ascoltare e contribuire al sostanziale miglioramento del testo proposto dalla Ce”.

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Polemiche sul dopo-Comi, interviene Stefano Fiocchi

Scarica gli allegati:
http://www.armietiro.it/moduli/arti...omunicato-stampa-stefano-fiocchi-03022017.pdf

di Massimo Vallini


Le dichiarazioni entusiastiche sulla bozza di direttiva europea “disarmista” da parte dell’eurodeputata Lara Comi hanno innescato un turbine di polemiche che, ormai, sta coinvolgendo tutti gli attori della vicenda. In particolare, la dichiarazione di Anpam che invitava a smorzare i toni delle polemiche nei confronti della Comi è stata accolta con rabbia dal popolo degli appassionati, a tal punto da determinare l’intervento diretto del presidente della stessa associazione, Stefano Fiocchi, che è anche il presidente della nota azienda di munizioni. “Leggo con rammarico i vostri commenti”, si legge nel comunicato, “personalmente non sono d’accordo con la versione della direttiva come è stata votata e, per chiarezza, voglio precisare che la Fiocchi munizioni non c’entra nulla con i contenuti della stessa, né tanto meno la condivide visto che non fa altro che creare inutili restrizioni. La Fiocchi ha sempre tenuto (e tiene sempre) in grande considerazione gli interessi degli appassionati del settore, perché prima di tutto Voi siete i nostri clienti! Come presidente Anpam, vi dico e vi assicuro che si è fatto il possibile (ed anche oltre) per modificare la proposta iniziale della Commissione europea ed infatti, rispetto alla prima stesura, che era “draconiana”, la stessa è stata migliorata tantissimo. Certo non è come l’avremmo voluta! Purtroppo la politica a volte richiede dei compromessi e l’attuale versione votata in Imco è frutto di complesse mediazioni di cui sono stato personalmente testimone a Bruxelles, e che purtroppo non accontenta nessuno! Vi assicuro che continueremo a lavorare in difesa di tutto il settore come abbiamo sempre fatto, ottenendo risultati concreti ed evitando molte volte fughe in avanti a livello nazionale, ma senza clamore e proclami”.

Il comunicato è stato accolto con ulteriori commenti rabbiosi e già c’è chi soffia sul fuoco parlando di boicottaggio dei prodotti italiani o dei prodotti Fiocchi. Non aiuta, certo. Aiuterebbe, però, che l'eurodeputata Comi parlasse davvero con il settore con la volontà di comprendere le ingiustizie perpetrate non solo agli appassionati, ma anche alle aziende produttrici italiane. E, se proprio non le scappa l'autocritica, almeno si rendesse disponibile per le prossime votazioni che la vedranno protagonista e che, eventualmente, potrebbero migliorare la direttiva. Siamo certi che gli appassionati, allora, cambierebbero decisamente atteggiamento
 
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