La prima doppietta da me acquistata fu una Beretta 424, ordinata con calcio all'inglese e monogrillo nel 1980. Mi ci sono trovato subito bene, imparando anche a selezionare velocemente la canna da sparare ed è probabilmente l'arma che ho più usato nei primi anni della mia "carriera" venatoria. L'unica cosa che, a mio parere, stonava in quel fucile era proprio l'estetica del monogrillo. La guardia con monogrillo Beretta di quegli anni era piccola, con un prolungamento di lunghezza ambigua, vite a croce, insomma era veramente brutta e stonava con il resto dell'arma. Nella serie 620 la Beretta credo che abbia posto rimedio a questa mancanza.
Ne faccio, quindi, una questione puramente estetica, più che funzionale. Al contrario ci sono armi anche datate quali, per esempio, qualche Westley Richards d'epoca, già dotate di monogrillo (modelli da tiro) ma molto armoniose nel complesso.
Per quanto riguarda l'esplosione contemporanea di due colpi, è un evento che si verifica per l'abitudine di tenere due dita, indice e medio, sui due grilletti del bigrillo. Anch'io, quando nei primi anni di licenza utilizzavo il bigrillo, sparavo le due canne con dita diverse, riuscendo a doppiare il colpo con grande velocità. Successivamente, ho capito che quell'impostazione mi impediva di impugnare l'arma correttamente e, in definitiva, comportava più svantaggi che vantaggi, oltre al rischio di far partire i colpi insieme.