Se c' è un'indole innata in ognuno di noi cacciatori e/o tiratori è proprio la mania ad avere l'arma superiore.
Da questa deriva la ricerca della perfezione, ricerca che certe volte si spinge fino al mistico. Ho sentito che in passato, qualcuno ha fatto benedire dal prete compiacente il proprio schioppo. A che pro non è chiaro!
Però ciò che mi lascia un po' perplesso è il fatto che molti continuino in questa affannosa ricerca della canna dalle doti soprannaturali, soprattutto oggi che la logica pian piano prende il posto delle credenze ... Del resto sono in tanti ancora alla ricerca del Graal, quello Santo, nel quale bevendoci dentro la vita diventa eterna. Ma ne vale veramente la pena? C' è una legge di economia che associa il valore alle cose in proporzione alla loro quantità: quantità e valore sono inversamente proporzionali. Quindi che me ne farei della vita eterna? Se in essa gli affetti, le emozioni, i sogni e ogni cosa perderebbe di valore.
Tornando alla balistica e da notare che nessuno mai, neanche i più esperti e blasonati esponenti di questa materia, è riuscito a dare un'indicazione, anche in linea di massima, di che cosa una canna dalle "grandi doti" possa palesarsi rispetto al comune tubo che lo sprovveduto e ignaro cacciatore acquista insieme al suo fucile. Mah, sono ancora in attesa di aggiornamenti...
Mentre per il cacciatore il chiodo fisso è la canna dalle doti superbe, come se questa possa in qualche modo sopperire ad alcuni suoi deficit, il tiratore invece, ha superato da un pezzo questa ossessione, memore forse delle migliaia e migliaia di cartucce esplose. Ma non si può pensare che le manie e tutte le paranoie per lui non esistano. Anzi!!!
Per lui il vero punto dolente è il calcio. E’ qui che si apre tutta una “giurisprudenza” su
come un “vero” calcio deve essere fatto. Ho usato il termine
giurisprudenza perché le opinioni di tiratori che hanno un piattello in più – come media –, pesa come un macigno. Peggio di una sentenza della Cassazione a sezioni unite.
Mentre per i cacciatori i nomi delle canne magiche suonano familiari, lo stesso discorso vale per i tiratori. Per questi i nomi dei calcisti tipo Tucci, Rivetta ed altri (senza escludere nessuno) sono all'ordine del giorno. Il calcio deve essere allineato, lungo quanto basta, comodo - ma non troppo -, deviato il giusto, pistola chiusa, scavato con bugna, il pitch ... Non toccate l’argomento pitch su un campo da tiro, rischiate di saltare la cena!
La maggior parte dei tiratori in giornata no, a differenza del cacciatore non da colpa alle cartucce, sa che sarebbe poco credibile, ma da la colpa sempre a qualche “regolazione” che non è al “punto giusto”. Tra una serie e l’altra, nel cofano della vettura, posto di solito adibito a officina portatile, si consuma l'ennesima modifica. Dalla sostituzione del calciolo, alla regolazione dell’altezza. Le cose si complicano se il fucile ha il calcio regolabile. Se ha pure il grilletto regolabile, allora c’ è da impazzire! Ho visto splendide radiche, dal costo di un fucile nuovo, massacrate a colpi di raspa manco il peggior legno di pino ...
Detto questo, non sarebbe il caso di fare un pochino di autocritica e accettare con serenità qualche prestazione mediocre? Non sarebbe il caso di lasciare un po’ in pace il nostro attrezzo che in fin dei conti ci regala gioie e delusioni in proporzione al nostro stato fisico e mentale?
In fondo si tratta di sport.