Lipu: Uccelli in declino causa agricoltura e perdita di habitat

Re: Lipu: Uccelli in declino causa agricoltura e perdita di habitat

Torno a ripetere , che all'interno della Lipu c'è gente in gamba senza preconcetti ed ho specificato anche che fà comunque parte delle ass. estremiste , ma i dati che riporta in alcuni ricerche sono dati scentifici , come dimostra lo studio sugli uccelli in declino . Poi se gli studi passano all'ispra e vengono fuorviati è un'altra questione .

ora ti cerco qualcosa poi ne parliamo....
 
Re: Lipu: Uccelli in declino causa agricoltura e perdita di habitat

la sede lipù di massaciuccoli è composta da ragazzi ,e il capo è un biologo,sono ragazzi che non rompono le scatole,a volte li trovi in padule ti salutano cordialmente e magari ti chiedono se ai visto feniccotteri cicogne o gru.un anno portarono dei componenti delle rivista airone a fare delle foto in padule(era presente mio fratello) al nostro chiaro c'era di tutto limicoli,trampolieri e anatidi,allora il biologo disse:questi uccelli ci sono perchè i cacciatori tengono sfalciato e pulito i loro siti, nell'area del parco non ci sono assolutamente trampolieri e limicoli perchè nessuno sega le cannelle.
 
Re: Lipu: Uccelli in declino causa agricoltura e perdita di habitat

Finalmente una cosa sensata da parte di una associazione animalista!!!!!! Chissà che esploda una guerra rivolta a tutte le multinazionali fitofarmaceutiche che avvelenano ogni giorno migliaia di uccelli, e che distruggono l'habitat naturale dei nostri migratori per ottimizzare le rese delle produzioni!
MAGARI SI TORNASSE A 40 ANNI FA! Meno inquinamento, più lavoro per tutti quindi economia in crescita e più caccia!!!!!!
L'industria in larga scala ci ha rovinato!

Ogni tanto dicono qualcosa di sensato basta pesticidi e più culture a perdere e la fauna riaumenta
 
Re: Lipu: Uccelli in declino causa agricoltura e perdita di habitat

Torno a ripetere , che all'interno della Lipu c'è gente in gamba senza preconcetti ed ho specificato anche che fà comunque parte delle ass. estremiste , ma i dati che riporta in alcuni ricerche sono dati scentifici , come dimostra lo studio sugli uccelli in declino . Poi se gli studi passano all'ispra e vengono fuorviati è un'altra questione .

Cè sicuramente perchè uno lo conosco di persona è alla Lipu di Parma, ornitologo professionista, figlio di cacciatore, senza preconcetti, mangia tordi, andava a caccia col padre, appassionato di uccelli come noi, che ha fatto la scelta di studiarli invece che di cacciarli, rispettabilissimo.
Nei nostri discorsi fiume sugli uccelli, mi disse che "se continua così la caccia chiuderà, perche non cè nessuno che li contrasta, le vostre AAVV sono silenti ed accondiscendenti".

 
G

Gianni

Un nuovo rapporto della Lipu, realizzato in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, evidenzia che 12 specie di uccelli agricoli (sulle 26 analizzate) hanno subito un andamento in ribasso dal 2000 al 2010. La colpa è imputabile al consumo di suolo, alla meccanizzazione e intensificazione dell’agricoltura, dell’uso di pesticidi, al degrado degli habitat. In particolare emergono pericoli per la calandrella (-14,4% il decremento medio annuo, -66% dal 2000 al 2010, in Pericolo di estinzione nella Lista Rossa), l’allodola (-2,9% annuo, – 30% sul decennio, Vulnerabile in Lista Rossa), l’averla piccola (-3,6% annuo e -42% sul decennio, Vulnerabile in Lista Rossa), la rondine (-30% nel decennio), i passeri (-40%), il torcicollo (-56%), la cutrettola (-38%) e il cardellino (-34%). In aumento invece, tra le specie che vivono in ambienti agricoli, gazza, cornacchia grigia, gheppio, ortolano, rigogolo, usignolo, upupa, tortora selvatica, luì bianco e strillozzo.

Il rapporto ha studiato diversi gruppi di specie a seconda dell’appartenenza all’habitat di riferimento: ad ognuno di questi è stato abbinato un indice di biodiversità, quali il Farmland Bird index (specie ambienti agricoli), Woodland Bird Index (specie ambienti boschivi), e l’All Common Species index (tutte le residue specie comuni non rientranti nei precedenti due). Tra le specie boschive invece del Woodland Bird Index sono risultate in declino regolo, cincia mora e ciuffolotto, mentre in aumento il picchio rosso maggiore, il fiorrancino, lo scricciolo, il rampichino comune, il pettirosso e la cinciarella.

"I tre indici - spiega l'associazione in un comunicato - sono stati calcolati per ognuna delle sei zone ornitologiche identificate: alpina, rilievi prealpini e appenninici, sistemi collinari, pianure, rilievi mediterranei, steppe mediterranee. Il Farmland Bird index è risultato negativo nelle zone di pianura, a dimostrazione di come agli effetti dell’industrializzazione dell’agricoltura si sommi il grave fenomeno del consumo di suolo: cementificazione e sottrazione definitiva di habitat si traduce in un danno per la biodiversità e in particolare un declino degli uccelli in questi ambienti. Un fenomeno, questo, che in collina sono di solito meno accentuati, grazie al fatto che le zone agricole sono caratterizzate da un mosaico di ambienti". Nel rapporto Lipu la caccia non è citata tra i pericoli per la biodiversità avicola, segno più che evidente che alcune campagne oltranziste della stessa associazione, basate più che altro su posizioni prettamente animaliste, non hanno in realtà alcun fondamento scientifico che le sostenga. Non è un caso che le specie in declino sono proprio quelle non sottoposte a prelievo venatorio e che, al contrario, specie inserite nei calendari venatori registrano una situazione di stabilità e in alcuni casi di incremento (tortora).

Vai al rapporto LIPU Uccelli comuni in Italia



[h=2]LIPU: UCCELLI IN DECLINO CAUSA AGRICOLTURA E PERDITA DI HABITAT[/h]
giovedì 3 maggio 2012
 
Re: Lipu: Uccelli in declino causa agricoltura e perdita di habitat

Finalmente una cosa sensata da parte di una associazione animalista!!!!!! Chissà che esploda una guerra rivolta a tutte le multinazionali fitofarmaceutiche che avvelenano ogni giorno migliaia di uccelli, e che distruggono l'habitat naturale dei nostri migratori per ottimizzare le rese delle produzioni!
MAGARI SI TORNASSE A 40 ANNI FA! Meno inquinamento, più lavoro per tutti quindi economia in crescita e più caccia!!!!!!
L'industria in larga scala ci ha rovinato!

Straquoto alla grande su tutto!!!!!!!!!![eusa_clap.gif]
L'uomo si ammazza sempre con le proprie mani!!!
 
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