L'unico compito del postaiolo è guardarsi intorno?
Perdonami Andrea, ma credo che tu, visto anche come cacciate, non sia molto al corrente di come funziona la cosa. Ma non te ne faccio certo una colpa visto che parecchi cosiddetti postaioli la pensano esattamente come te: arrivano alle nove e aspettano che si parta e quando tornano pigliano la parte e se ne vanno. Si guardano intorno insomma. Ma secondo te le squadre si reggono in piedi guardandosi intorno?
Fra l'altro il fatto in se dello "stare alla posta" non è affatto scontato e certamente non si riduce al guardarsi intorno. C'è posta e posta.
 
Nel bosco tirando a pochi metri, qualsiasi accessorio crea solo svantaggi, ma le condizioni di tiro le conosci solo tu...Se fate battute nel bosco e raramente avete la possibilità di tirare in spazi aperti, ò'uso dell'ottica è decisamente invalidante.
Personalmente non caccio quasi mai il cinghiale in battuta, ma quando lo faccio le zone interessate sono sempre molto boscate e i tiri vanno dal metro ai 15 metri al massimo, va da se che in tali condizioni un qualsiasi sitema di puntamento è solo di intralcio.
 
dalle mie parti la battuta avviene in condizioni molto particolari....è quasi una girata "volante"
ti ci puoi ritrovare in un calanco aperto.... o ai margini di un campo e nel giro di mezz ora immerso in una pineta o nel sottobosco di lecci.... quindi davvero non riuscirei a fare una statistica..... i tiri sono dei piu vriabili esistenti.....infatti ho tirato sia nelle stradelle che tra i pini a 1 metro o meno.... e poi a oltre 100 metri... una cosa è certa.... montagna non ce n'è al massimo qualche calanco
forse mi sono fatto un po ingannare dal marketing quando nelle pubbliità le chiamano "compagno idealie per la battuta al cinghiale" ma non ho mai avuto modo di provarne :(

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preciso che la mia scelta di completarmi con un ottica è solo perche con essa farei a meno degli occhiali....ma non ho bisogno di migliorare le prestazioni... anzi magari andasse sempre cosi!!
pero sempre a patto che possa trovarmi a mio agio in tutte le situazioni di caccia al cinghiale.... parliamoci chiaro... se devo recuperare un animale fuori battuta a 80/90 metri e poi perdere quello della mia posta che passa tra le frasche a 10 metri come un razzo..... preferisco sparare con le metalliche!
 
...... per quanto mi riguarda sono soddisfattissimo del Nikon, la serie Monarch secondo me è spettacolare ed ha ben poco da invidiare ai suoi simili.
Non da paragonare a Swarovski o Zeiss, naturalmente, ma niente da invidiare al resto...... io ne possiedo due, dopo aver provato Leupold e Burris!!! non li uso in battura ma per la selezione.
 
l età media dei componenti è tra i 40 e i 50 anni
ora ti allego qualche foto dei miei risultati...1002399_594714273896317_674123195_n.jpg questa è la migliore sagoma che mi è riuscita 4 palle calibro 12 a 50 metri.... in 4 cm circa...

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toperone vuoi dire che tutti gli animali a 40 metri vengono abbattuti sul colpo? il ferimento fa parte della caccia in battuta....
se si ha la possibilità di tirare un animale fermo in operazione di controllo li l etica dovrebbe essere al massimo! e ti darei ragione
 
il gusto della caccia non e' sparare ad animali per provare e lasciar in giro feriti... Gli esseri viventi, come tali, meritano rispetto ed il prelievo deve avvenire senza infliggere inutili sofferenze. Sparare ad un pezzo di carta o ad una sagoma inanimata, anche se scarseggiata (per il rigato il termine non mi piace affatto), non comporta alcuno strascico morale...
Carissimo Andrea, chi mi conosce mi reputa un buon tiratore ma puo' anche testimoniare che pur conscio dei miei mezzi nessuno mi ha mai visto azzardare un tiro se non avessi avuto la piu' che ragionevole certezza che fosse risolutivo... ed anche cosi facendo i miei ferimenti li ho fatti, eccome se li ho fatti! perche' le variabili sono infinite: dal ramoscello non visto sulla linea di volo della palla all'animale che scarta proprio al momento del tiro. Ricorda che dall'altra parte del fucile c'e' un essere vivente e se per noi la caccia e' uno sport per lui e' ragione di vita o di morte. Se morte deve essere, senza ipocrisia, la stessa deve arrivare con la minima sofferenza. Ed in caso di fermento BISOGNA intervenire con un binomio cane da traccia e conduttore per evitare inutili prolungate sofferenze all'animale. E bisogna sempre controllare l'esito del tiro... Caccia e tiro sportivo sono due mondi diversi.
weidmannsheil,
paolo

Concordo pienamente con Paolo. Massimo rispetto per la preda prima di tutto. Anzi subito dopo la sicurezza.
Proprio la scorsa settimana ho avuto la fortuna di abbattere il mio primo daino (un fusone). Con la prima fucilata l'ho ben colpito (fegato) ma l'animale è rimasto in piedi pur manifestando di aver accusato il colpo (era come paralizzato). Ho preferito tirare un altro colpo per evitargli inutili sofferenze. Secondo me questo dovrebbe essere sempre lo spirito con cui facciamo partire una fucilata.
 
Andrea perdonami, ma una foto di un bersaglio messo così non dimostra un gran che...vogliamo vedere un tuo filmato mentre tiri ad una sagoma in movimento a 100 metri.
Di foto come la tua te ne posto un milione e poi ti dico che il bersaglio era in movimento a 1000 yard ei io tiravo di imbracciata con una mano dietro la schiena!
 
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