e ora perchè c'è la guerra altrimenti qualche beccaccia e anatra nell'est moriva anche fino al 15 di maggio............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!
Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Nota: This feature may not be available in some browsers.
Da pochi giorni, inutile negarlo, sappiamo che la comunità europea ha chiesto ai paesi membri di non aprire la caccia alla tortora, anche dopo l’approvazione del piano faunistico avvenuto in Italia. Naturalmente molti si sono risentiti di ciò, però, quello che dobbiamo far sapere a tutti i cacciatori che, inutile negarlo, vedranno anche quest’anno molto probabilmente l’impossibilità di cacciare la tortora. Purtroppo la nostra Nazione o meglio alcune regioni, tra le quali il Lazio, è dietro anni luce da tutta Europa. Specialmente sulla caccia in deroga, i quali cacciatori laziali non si sono mai visti riconoscere la possibilità di poter esercitare l’attività venatoria in deroga ad esempio al piccione o allo storno, come appunto succede quasi in tutta la comunità europea. Le cacce in deroga, sono sempre più praticate, tranne in alcune zone della nostra Nazione facciamocela qualche domanda e chiediamo ai nostri rappresentati delle associazioni venatorie di pressare per far aprire i primi di settembre la caccia in deroga alle due specie che fino ad ora non abbiamo potuto predare e presenti in grandi quantità sui nostri territori. Forse questo ragionamento non piacerà a molti, ma potrà dimostrare che in cospicui casi prevale l’ideologia progressista che ben sappiamo del “contro a prescindere” di una determinata area politica e non l’obiettivita che tutti noi dovremmo avere. La Regione che include la capitale italiana, è molto arretrata su determinati ragionamenti per preconcetto e per partito preso, ma i sindacati venatori se veramente hanno intenzione di difenderci siano avanguardia sarebbe ora.
Vittorio Venditti
Ho copiato ed incollato l'articolo perchè trovo veramente straziante questo dover aprire la pagina del blog per leggere e poi replicare sul forum alcuni punti dell'articolo
Intanto il titolo "caccia sia sempre Europa ", che significa ? infatti è Europa perche la stessa ci chiede un piano di prelievo delle spece in criticità numerica. Non un piano faunistico ( approvato ? ), ma di prelievo basato sugli abbattimenti che il cacciatore Italiano si guarda bene di segnare correttamente, rendendo ingiustificato un carniere ridotto al 50% della media degli abbattimenti passati che porterebbero a 1 tortora ogni 3 cacciatori che hanno fatto la preapertura, perchè tante sono le tortore rilevate sui tesserini.
Caro Vittorio il male della caccia siamo noi, non l'Europa ne le associazioni che ci rappresentano, perchè l'immagine che diamo ai media è di ignoranza e menefreghismo. Così sulla caccia alle deroghe, fattela qualche domanda, chiedi alle associazioni venatorie per quale motivo nel Lazio non vengono applicate. Non è difficile arrivarci, basta anche solo telefonare a qualche dirigente di associazioni venatorie come la Federcaccia, sempre disponibile, e capirai perchè. Non devi interpellare il presidente del circoletto del paesetto che pensa solo a distribuire cappellini e polli colorati, ma chiamare chi è impegnato a tentare di produrre documenti per poter continuare ad esercitare una caccia dignitosa, ma se poi i documenti non sono correttamente compilati dai numerosi pistamentucce sparatori, se il mondo agricolo preferisce soprassedere ai danni della fauna perchè significerebbe avere più danni per il contenimento, oppure perchè,non siamo per esempio la Francia ... dove i danni della fauna sono rimborsati tramite autotassazione dei cacciatori a patto che vengano coinvolti nel contenimento, oltre ad autotassarsi per coltivazioni a perdere, allora vedrai che la caccia sarebbe diversa.
In alcune regioni italiane se il cacciatore non si impega in giornate ecologiche non consegue l'autorizzazione alla caccia in determinati comprensori, in quelle regioni si caccia lo storno a maggio, la tortora dal collare ed il piccione a ridosso delle culture, quindi il problema della nostra regione è un problema non legato alla politica, ma semplicemente alla mancanza di richieste da parte del mondo agricolo.
Poi Vittorio, ti invito a leggerti le quasi 100 pagine del documento Ispra.
Ispra chiamata a redigere il piano faunistico venatorio del Lazio ( con una netta opposizione della cabina di regia ). Il documento detta le linee guida per il prossimo piano faunistico. Leggilo e vedrai che ci sono molte risposte alle tue domande.
In linea invece generale, riguardo il futuro della caccia in Italia, calcola che quanto richiesto per la Tortora dalla comunità europea, verrà richiesto anche per altre specie. Quindi invece di appellarsi alle associazioni, comincia ad appellarti ai colleghi che se continuano a non trascrivere correttamente gli abbattimenti, vedremo presto toglierci : Allodola, Quaglia, Beccaccia, Beccaccino, Codone, Fischione, Mestolone e Canapiglia.
Il motivo non sono solo le segnature delle catture
I motivi sono tanti, soprattutto politici, ma noi ci mettiamo del nostro. Per cosa ? Ed oltre i tesserini ci metto anche l'invasione di appezzamenti agricoli giorni prima dell'apertura, contro ogni regola. In Francia, in Spagna, gli agricoltori i proprietari terrieri portano i cacciatori sul palmo della mano.
Lo sai quali sono i nostri slogan ? Tanto chi li leggi i tesserini ? Io pago ed entro dove mi pare.
A 60 anni, 42 di licenza, certi atteggiamenti non li sopporto più
Il motivo più in voga per l'Europa è il cattivo stato di conservazione della specie...
tale stato è constatato anche per Francia e Spagna dove i cacciatori sono ligi come dici tu...
Domanda...come è arrivata l'Europa a tale considerazione?
Quali studi?..quali metodi?
Strano perché la tortora è specie Africana, da noi si affaccia e nidifica...
Lo studio viene fatto in quale periodo della primavera e dell'estate?..
A queste domande non saprai rispondere neanche tu, perché non ha risposta neanche l'Europa...
Mi dispiace ma le segnature non tengono altrimenti la Spagna e la Francia l'avrebbero cacciata...
Il motivo più in voga per l'Europa è il cattivo stato di conservazione della specie...
tale stato è constatato anche per Francia e Spagna dove i cacciatori sono ligi come dici tu...
Domanda...come è arrivata l'Europa a tale considerazione?
Quali studi?..quali metodi?
Strano perché la tortora è specie Africana, da noi si affaccia e nidifica...
Lo studio viene fatto in quale periodo della primavera e dell'estate?..
A queste domande non saprai rispondere neanche tu, perché non ha risposta neanche l'Europa...
Mi dispiace ma le segnature non tengono altrimenti la Spagna e la Francia l'avrebbero cacciata...
Non avendo nulla da nascondere segno e ho sempre segnato tutti gli abbattimenti - sicuramente mi attardo a farlo durante lo spollo - ma finito quello posso andare alla macchina a testa alta... ma detto ciò.... davvero credete che ci sia qualcuno che legga quei dati ? Lo chiedo perchè nel Lazio avevamo il benefit di poter cacciare al passo - e solo d'appostamento fisso - 5 giornate. Poi anni fa - tanti anni fa - ce lo tolsero dicendo che sui tesserini non c'erano riportati i dati degli abbattimenti... Ora di anni ne son passati...immagino che i dati siano nettamente aumentati a beneficio degli eventuali studi.... ma le 5 gg non sono più tornate...
E poi... a fine anno da parte della Regione o degli uffici competenti ...mai una statistica ... mai un report.... uno studio.... un riferimento.... una parola su quei "dati"..... Quindi ?
Ribadisco : continuerò a segnare tutto come ho sempre fatto....ma solo per evitare una multa perchè quello credo sia l'unico scopo della segnatura.
Ancora a 'sto punto sei ? Ti faccio presente che in Spagna sono state le associazione dei cacciatori a chiedere ed ottenere la moratoria. Perchè, invece di criticare ad alzo zero, qualche volta non ascolti i dirigenti che odi ? Sono anni che viene richiesta la raccolta delle ali. Quello non è uno studio ? E perchè secondo te ?
Se non sai ancora come e quando vengono fatti gli studi in Europa sulla tortora, dopo anni che se ne è scritto anche su mygra, mi fai cadere le braccia e soprattutto capire a quale fine siamo destinati.
p.s.: Mi raccomando, anche tu ... tesserini vuoti, tanto chi vuoi che li legga ... e poi 'sti caxi se mettono l'obbligo della segnatura all'abbattimento ..... non controlla nessuno .... e chissà perchè se ne sono usciti con l'infame decisione di segnare subito.
Avanti Popolo [dwarf.gif]
Tutto sto casino per la tortora ? Dove stavate quando 10 anni fà hanno tolto dal calendario la moretta ? E poi il Moriglione e la pavoncella ? Tutti muti, a cominciare da chi scrive certi articoli puerili come quesllo d'introduzione alla discussione o come altri che chiedono convegni in occasione delle manifestazioni fieristiche, però quando è cominciata la guerra ai calendari con limitazione di specie, tutti 'sti fenomeni che scrivono oggi dove erano ?
Un grande studioso, Michele Sorrenti, ha combattuto e sta combattendo battaglie in solitaria, senza che nessuno sappia chi sia e cosa sta facendo, riuscì anche a far riammettere la pavancella tra le cacciabili dopo un paio di anni che la tolsero. Chiede supporto, sui social lancia appelli, anche qui vengono riportati, ma nessuno che se ne cura, salvo però, quando tocca alla tortora, ma l'andazzo è partito prima, con la base muta.
Mi ripeto, qualcuno sà il motivo per cui la moretta è stata tolta ormai lustri fà dal calendario venatorio del Lazio ? Lo sà Vittorio ? Lo sanno gli amici intervenuti in questa discussione ?
Oppure, siccome della moretta, del Moriglione o della Pavoncella non interessa, si svegliano quando toccano la preapertura.
Tira una brutta aria in Europa, e la soluzione è anche in alcuni punti delle linee guida dettate dall'odiosa Ispra sul documento di quasi 100 pagine redatto quale base per il prossimo piano faunistico della regione Lazio. Purtroppo, se non cambiamo noi, accettando alcuni sacrifici non venatori, ma di formazione, verremo bastonati e di brutto.
Intanto il documento Ispra non lo legge nessuno fin quando non uscirà il piano venatorio senza prima averlo concertato.
Andatelo a leggere, notate alcuni punti interessanti. Uno per tutti, la possibbilità del raddoppio delle quote di prelievo dell'allodola, ma a delle condizioni. Oppure il maggior valore della figura del cacciatore che deve essere costantemente formato. La tutela degli habitat, le culture a perdere, il contenimento anche nelle zone di divieto ed il contenimento delle specie alloctone ( tortora dal collare, pappagalli ecc. ). Lo dice l'Ispra, ma alla base di tutto c'è la preparazione a cominciare dalla sacrosanta richiesta di un rapido aggiornamento dei prelievi
I greci Luigi si sono svegliati ora che stanno togliendo la tortora anche a loro.
Dovresti sapere benissimo che da quando vengono raccolti dati a quando questi raggiungono la validazione passano come minimo 2/3 anni,a patto che questo dati diano raccolti da personale qualificato e diano risultati ripetitivi x almeno 3 anni.
Provate a chiedere a Sorrenti quanto ci ha messo a farsi validare i suoi sulla tortora nel pressoché totale disinteresse della quasi totalità dei cacciatori italiani....
Ha provato x anni a limitare a 3/5 capi x poche giornate di preapertura, quando alla UE hanno chiesto il dimezzamento degli abbattimenti gli scheletri sono usciti uscii armadi.