Il viaggio è conoscenza, così dall’ultimo viaggio in terra Daunia la curiosità del sapere mi ha fatto conoscere ingredienti e frutti a me sconosciuti come i caroselli, i barattieri, formaggi particolari, ma una cosa su tutti che merita un’attenzione particolare per la sua storia è “la farina di semola di grano arso”. Un ingrediente arrivato per bisogno o povertà, figuratevi andare a “spigolare” o raccogliere nei campi di stoppie bruciati “arsi” le spighe o i chicchi di frumento rimasti dopo la trebbiatura. Le massaie, mescolando questa farina brunita e affumicata con la semola bianca ne ottenevano un impasto gradevole per preparare la pasta desiderata. Oggi si trova ancora questa farina dal sapore particolare…. Per cui , ieri, domenica……..in quel di Varese.
2 parti di semola bianca con una di semola di grano arso
La sfoglia viene stesa on facilità, elastica, ciò denota la qualità della farina
Non avendo ancora imparato a fare le orecchiette o cavatelli....chiedo scusa... ho preparato delle lasagnette
scolate al dente e condite con un sugo tirato di pomodori freschi e basilico, il formaggio da grattugiare e peperoncino a richiesta.
Il risultato è stato...... straordinario per la Qualità della pasta e il suo delicato sapore evidenziato dalla semplicità del condimento.... Un Signor Piatto Domenicale.
GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO COLLABORATO ALLA RIUSCITA DI QUESTO PIATTO!!! Un abbraccio.
PS: La prossima volta Troccoli e Cozze.