Re: I doveri di un cane da riporto

Se sei contento del tuo cane vuol dire che lo hai meritato, questo a prescindere dal rapporto che hai con il cane e dal sistema di addestramento da te usato. Se leggi attentamente quello che ho scritto in precedenza troverai tutte le risposte alle tue ultime affermazioni. In quanto al rapporto di dominanza hai le idee confuse, ti conviene metterle prima in ordine e dopo scrivere. Cosa vuoi dire quando scrivi: "la mia cagna è un alfa ed è rimasta così pur considerando me alfa ed ubbidendomi sempre". (Sempre non credo altrimenti non vedo il motivo dell'uso che fai del collare) All'interno del branco indifferentemente dalla sua conformazione ce ne solo uno al quale è devoluto la responsabilità dell'intera struttura sociale, anche se si parla di coppia alfa. Quando parli di dominanza devi parlare di istinti, devi parlare di sopravvivenza e di riproduzione, e non del fatto che il tuo cane ti porta il giornale o va a farti la spesa e rientra scodinzolando perchè sa che l'alfa sei tu. Il cane a caccia è guidato da impulsi che non hanno niente a che vedere dal comportamento del cane fuori dal suo contesto, di questo ne avevamo già parlato. Questi impulsi si controllano con la dominanza, il controllo lo si ottiene tramite un sistema basato su regole rigide. Quando dici: "il mio cane dopo aver eseguito esige le coccole che naturalmente prende". Sono regole che il cane non capisce, gli istinti atavici del cane non li controlli con le coccole. A te queste cose non ineressano tanto tu la sera gli fai le coccole e la mattina per farti ubbidire a caccia gli devi mettere il collare. Io che mi vergogno di mettere al cane anche la corda di ritegn certi atteggiamenti non posso permettermeli. Anche la ciotola messa nel modo che hai descritto è solo addestramento, il cane che aspetta il comando per mangiare è un sistema di controllo, non ha niente di naturale, al cane non devi spiegare niente, socializzare non è addestrare. Il rispetto del cane non lo si ottiene forzando il cane a farlo rimanere fermo sulla ciotola e dandogli il via per falo mangiare. Io non ho mai pensato e neanche detto che per addestrare il cane hai usato il manuale dei marines. Ho fatto delle supposizioni in base a quello che ho letto, mi sono basato da quello che tu hai scritto, non mi sono inventato niente. Ho detto: "il collare non mi piace ma non condanno chi lo usa". In quato all'uso del collare io non parlo per sentito dire, il collare ha fatto danni anche in mano a professionisti. IO so usare tutto ma per mia convenienza preferisco non usare niente. Quando punisci i rapporti con il cane cambiano e cambia anche il suo atteggiamento e il suo modo di muoversi. Io non premio mai in due secondi, i fautori del premio in due secondi sono gli stessi fautori del clicker, sinceramente la scatoletta dal rumore metallico la trovo controproducente, tutto quello che fa il cane o riceve deve passare attraverso me e tra me e il cane non ci deve essere niente, neanche il rumore dato a tempo zero dal cliker.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

germano56 ha scritto:
Se sei contento del tuo cane vuol dire che lo hai meritato, questo a prescindere dal rapporto che hai con il cane e dal sistema di addestramento da te usato. Se leggi attentamente quello che ho scritto in precedenza troverai tutte le risposte alle tue ultime affermazioni. In quanto al rapporto di dominanza hai le idee confuse, ti conviene metterle prima in ordine e dopo scrivere. Cosa vuoi dire quando scrivi: "la mia cagna è un alfa ed è rimasta così pur considerando me alfa ed ubbidendomi sempre". (Sempre non credo altrimenti non vedo il motivo dell'uso che fai del collare) All'interno del branco indifferentemente dalla sua conformazione ce ne solo uno al quale è devoluto la responsabilità dell'intera struttura sociale, anche se si parla di coppia alfa. Quando parli di dominanza devi parlare di istinti, devi parlare di sopravvivenza e di riproduzione, e non del fatto che il tuo cane ti porta il giornale o va a farti la spesa e rientra scodinzolando perchè sa che l'alfa sei tu. Il cane a caccia è guidato da impulsi che non hanno niente a che vedere dal comportamento del cane fuori dal suo contesto, di questo ne avevamo già parlato. Questi impulsi si controllano con la dominanza, il controllo lo si ottiene tramite un sistema basato su regole rigide. Quando dici: "il mio cane dopo aver eseguito esige le coccole che naturalmente prende". Sono regole che il cane non capisce, gli istinti atavici del cane non li controlli con le coccole. A te queste cose non ineressano tanto tu la sera gli fai le coccole e la mattina per farti ubbidire a caccia gli devi mettere il collare. Io che mi vergogno di mettere al cane anche la corda di ritegn certi atteggiamenti non posso permettermeli. Anche la ciotola messa nel modo che hai descritto è solo addestramento, il cane che aspetta il comando per mangiare è un sistema di controllo, non ha niente di naturale, al cane non devi spiegare niente, socializzare non è addestrare. Il rispetto del cane non lo si ottiene forzando il cane a farlo rimanere fermo sulla ciotola e dandogli il via per falo mangiare. Io non ho mai pensato e neanche detto che per addestrare il cane hai usato il manuale dei marines. Ho fatto delle supposizioni in base a quello che ho letto, mi sono basato da quello che tu hai scritto, non mi sono inventato niente. Ho detto: "il collare non mi piace ma non condanno chi lo usa". In quato all'uso del collare io non parlo per sentito dire, il collare ha fatto danni anche in mano a professionisti. IO so usare tutto ma per mia convenienza preferisco non usare niente. Quando punisci i rapporti con il cane cambiano e cambia anche il suo atteggiamento e il suo modo di muoversi. Io non premio mai in due secondi, i fautori del premio in due secondi sono gli stessi fautori del clicker, sinceramente la scatoletta dal rumore metallico la trovo controproducente, tutto quello che fa il cane o riceve deve passare attraverso me e tra me e il cane non ci deve essere niente, neanche il rumore dato a tempo zero dal cliker.

Come ho detto prima, ho gia' detto tutto, e mi pare che anche tu abbia detto tutto. Quindi ti concedo l'ultima parola, e ciao. Poi se vuoi continuare da solo, fa' pure.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

vi posso dire una cosa??' tutto quello che avete detto è giusto ma nn totalmente.....se il cane si mette a pancia all'aria è vero che è segno di dominanza ma nn è detto che il cane nn sia sottomesso al padrone (io il mio cane lo coccolo, ma a caccia sa cm si dv comportare e obbedisce agli ordini efficacemente); poi chiedere tutte quelle cose che diceva giovanit al cane è possibile ma io nn lo farei:bisogna lasciare un poco di discrezionalità al cane che alcune volte sa molto meglio di noi dove è caduto un selvatico mentre noi pretendiamo di saperlo meglio di lui; rimane il fatto che l'unico metodo di educazione del cane è il premio associato alla coercizione....diffido molto dei metodi alternativi che alcuni dresseur impiegano negli ultimi tempi.....
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Premio e coercizione è il classico addestramento "bastone e carota" è un tipo di addestramento anche abbastanza veloce. Non è nè meglio nè peggio dipende da come viene applicato. E' inutile negarlo che spesso il cane viene punito solo perchè chi doveva spiegargli non è stato all'altezza di farlo: il cane si è rifiutato solo perchè non aveva capito cosa doveva fare, in questo caso la punizione data confonde il cane e fa perdere molto tempo al padrone, spesso per schiodarsi dalla situazione è conveniente per lo stesso esercizio cambiare totalmente tecnica in modo da aggirare l'ostacolo. Se vuoi lasciare discrezionalità al cane in modo da farlo pensare prima di agire è meglio premiare che punire, solo così il cane può assumersi gli obblighi che ha verso il suo padrone. Giammi un cane che ha degli obblighi nei confronti del padrone è un cane ben socializzato, con questo tipo di cane per portarlo a caccia basta pochissimo addestramento, un cane che viene prontamente alla chiamata è un cane ben collegato, quando è nell'esercizio delle sue funzioni collabora spontaneamente con il padrone, non ha bisogno dell'ordine di "porta" lu sa a chi deve riportare. Alcuni tipi di addestramento solo se ritentiti necessari vanno fatti, un cane se non sa come deve comportarsi su di un riporto "cieco" cioè dove non ha visto cadere il selvatico perde molto tempo e il tempo in alcune circostanze è prezioso. Per questo per alcuni lavori occorre per forza addestrare. Dopo bisogna anche dire che il cane non giura sottomissione eterna, se il padrone sbaglia il cane da sottomesso si trova dominante. Giammi, il cane se è dominante è dominante, non può essere dominante o sottomesso allo stesso tempo. Il fatto che a caccia non vuole le carezze e spesso rifiuta anche il cibo non vuol dire che si è sottomesso, lui ha deciso che in quel contesto la selvaggina è più importante del cibo e delle carezze.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

sarei curioso di sapere come l amico ha insegnato tutte quelle cose.
penso che molti di voi abbiano fatto un poca di confusione sui metodi di insegnamento e alla fine fate un "misto",
poi può portare a un risultato ma il cane va in confusione...come minimo!
Del resto non ho mai capito perchè tanti vanno col cane in un campo a farlo addestrare ..sanno già tutto!
:-?
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Beh direi che nel vostro discorso manca il risultato finale ovvero se con la coercizione fisica o con il metodo gentile citato dal grande Felice Delfino si riescono a realizzare i punti dei doveri del cane sopra citati in entrambi i casi non e' sicuro il risultato ma credo vi riferiate ad una percentuale di cani che con un metodo o con l'altro non subiscono miglioramenti sul campo anche perche' i riferimenti con i lupi sono errati infatti il lupo tenta sempre di sottomettere il capobranco per prendere il suo posto ricordate il lupo ferito non mostra il dolore agli altri gia' sa cosa avverra' in tal caso mentre per il cane voi sarete sempre il punto di riferimento anche quando starete poco bene.Rispettiamo i nostri compagni di vita.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Scusa bretonnina, forse non hai letto tutto con attenzione, forse avevi già la risposta pronta e non hai ritenuto opportuno cambiarla. Se le risposte date sui lupi sono errate, per meglio dire non corrispondenti alle tue teorie o opinioni, cita l'autore che ha commesso l'errore, non fare di tutta l'erba un solo fascio. Se ricordo bene ho scritto: il cane non giura mai sottomissione eterna. Forse ho voluto dire che se per lui non siamo più credibili è giusto che il cane prende l'iniziativa e si assume le sue responsabilità. Il lupo ferito che non mostra dolore vuol dire che è ancora in grado di tenere la situazione sotto controllo, ma questo lo deve dimostrare con i fatti, non è solo perchè maschera il dolore ad assicurargli la leadership, lui viene valutata a prescindere dalla ferita. Dopo un capo branco a cui è devoluto la sopravvivenza dell'intero branco difficilmente viene esposto a pericoli. Ci sono cani che non hanno punti di riferimento, eppure cacciano lo stesso e anche con buoni risultati. Sono cani dominanti che sono stati costruiti con l'addestramento a comportarsi secondo la volontà del padrone, collaborano per costrizione, se l'addestramento è stato fatto bene pochi si accorgeranno che il cane non collabora per devozione. A voler essere giusti il 70% dei cacciatori caccia con cani dominanti, cioè sono loro a dare la collaborazione al cane, ma questo per il carniere non comporta eccessive penalizzazioni.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

centoxcento ha scritto:
Sergio non ho capito bene il tuo discorso .....puoi essere piu' chiaro ??
Se ti riferisci all addestramento intendevo dire che mi sembra che taluni facciano confusione,
come tanti vuoi per l esperienza(sottolineo il mio punto di vista,aver avuto tanti cani non significa conoscerli..)vuoi spizzichi e bocconi presi da internet,amici ecc ecc,
quando si trovano col cane non hanno bene le idee chiare su come si incomincia un lavoro col cane,
studio del soggetto,obiettivi,un protocollo di lavoro serio per raggiungere un risultato,
per l amico dai "100 comandi"mi sembra un tantino esagerato....viste anche le nuove scoperte sull apprendimento del cane,
cmq bravi e mi piacerebbe sapere quale addestramento ha usato,in particolare per la differenza degli oggetti.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Sono abbastanza daccordo con te ...anche se l'esperienza gioca un ruolo abbastanza importante e non va sottovalutata , è anche vero che ci sono cacciatori che hanno avuto decine di cani e ancora non ci hanno capito un ****. Detto questo io resto sempre della mia convinzione ci sono cani che per meta' si addestrano da soli e qualcuno che ti fa sudare sangue...fermo restando che il metodo premia sempre.Per quanto riguarda il ns amico dell'Alaska ....ma che dire ...ha i suoi metodi e convinzioni , non credo che cambi idea ,visti i suoi risultati ,...oddio piu' che visti , scritti e quindi ci dobbiamo fidare .Personalmente manca il tempo per fare un addestramento come vorrei ...e mi mancano un po' anche le capacita'.....a dir il vero mi manca anche un po' di pazienza......oddio non lascio certo il cane a se stesso e quel minimo riesco a condurlo per la caccia ( bonta' anche del cane ) . Certo per i 100 comandi mi vedo un po' incasinato ultimamente, e non intendo usare il collare elettrico, quindi mi sa' che giornale e affini me li debba andare a prendere da solo !!
 
Re: I doveri di un cane da riporto

germano56 ha scritto:
A voler essere giusti il 70% dei cacciatori caccia con cani dominanti, cioè sono loro a dare la collaborazione al cane, ma questo per il carniere non comporta eccessive penalizzazioni.


E su questo sono daccordo !!...ma non soltanto dominanti , un'alta percentuale il cane finche' non ha fatto i suoi comodi non se li caga proprio , e comincia a collaborare quando lui ritiene piu' opportuno.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

centoxcento ha scritto:
Sono abbastanza daccordo con te ...anche se l'esperienza gioca un ruolo abbastanza importante e non va sottovalutata , è anche vero che ci sono cacciatori che hanno avuto decine di cani e ancora non ci hanno capito un ca**o. Detto questo io resto sempre della mia convinzione ci sono cani che per meta' si addestrano da soli e qualcuno che ti fa sudare sangue...fermo restando che il metodo premia sempre.Per quanto riguarda il ns amico dell'Alaska ....ma che dire ...ha i suoi metodi e convinzioni , non credo che cambi idea ,visti i suoi risultati ,...oddio piu' che visti , scritti e quindi ci dobbiamo fidare .Personalmente manca il tempo per fare un addestramento come vorrei ...e mi mancano un po' anche le capacita'.....a dir il vero mi manca anche un po' di pazienza......oddio non lascio certo il cane a se stesso e quel minimo riesco a condurlo per la caccia ( bonta' anche del cane ) . Certo per i 100 comandi mi vedo un po' incasinato ultimamente, e non intendo usare il collare elettrico, quindi mi sa' che giornale e affini me li debba andare a prendere da solo !!
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Re: I doveri di un cane da riporto

sergiolabrador ha scritto:
centoxcento ha scritto:
Sono abbastanza daccordo con te ...anche se l'esperienza gioca un ruolo abbastanza importante e non va sottovalutata , è anche vero che ci sono cacciatori che hanno avuto decine di cani e ancora non ci hanno capito un ca**o. Detto questo io resto sempre della mia convinzione ci sono cani che per meta' si addestrano da soli e qualcuno che ti fa sudare sangue...fermo restando che il metodo premia sempre.Per quanto riguarda il ns amico dell'Alaska ....ma che dire ...ha i suoi metodi e convinzioni , non credo che cambi idea ,visti i suoi risultati ,...oddio piu' che visti , scritti e quindi ci dobbiamo fidare .Personalmente manca il tempo per fare un addestramento come vorrei ...e mi mancano un po' anche le capacita'.....a dir il vero mi manca anche un po' di pazienza......oddio non lascio certo il cane a se stesso e quel minimo riesco a condurlo per la caccia ( bonta' anche del cane ) . Certo per i 100 comandi mi vedo un po' incasinato ultimamente, e non intendo usare il collare elettrico, quindi mi sa' che giornale e affini me li debba andare a prendere da solo !!
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A Roma si dice, "Che, ce sformi?" :mrgreen: No, carissimo, il collare elettrico non l'ho mai usato per insegnare cose che uno che sa allevare e addestrare i cani (e che e' fortunato da avere un cane intelligente) puo' e deve fare senza il collare. Perche, vedi, da cio' che tu e altri dite, e' chiaro che del collare elettrico non ne sapete molto sebbene ne parliate tanto (cosa normale in qualsiasi forum). Il collare elettrico non si usa per insegnare. Per insegnare si usano altri sistemi, e ci vuole tempo e pazienza, che per fortuna io ho sempre avuto (le tre cose piu' belle dell'insegnamento sono giugno, luglio e agosto!). Il collare elettrico si usa per redarguire quando il cane sbaglia nel fare una cosa che gli e' gia' stata insegnata o quando il cane (se e' testardo) rifiuta di fare immediatamente cio' che gia' sa come fare. Se uno cerca di insegnare a un cane a suon di scosse cio' che il cane ancora non sa lo confonde e lo rovina. Quindi, da cio' che leggo qui, e' meglio che quelli di voi che, nonostante cio' che ho ripetuto almeno dieci volte, ancora credono che il collare elettrico sia usato per insegnare ai cani non ne usino mai uno. Se proprio volete rovinare un cane la bastonata o la schioppettata a piombo dei vostri nonni fino costano molto di meno, visto che un buon collare elettrico costa dai 200 dollari in su, mentre un pezzo di legno si trova gratis, e una cartuccia costa pochi centesimi...
 
Re: I doveri di un cane da riporto

giovannit. ha scritto:
sergiolabrador ha scritto:
centoxcento ha scritto:
Sono abbastanza daccordo con te ...anche se l'esperienza gioca un ruolo abbastanza importante e non va sottovalutata , è anche vero che ci sono cacciatori che hanno avuto decine di cani e ancora non ci hanno capito un ca**o. Detto questo io resto sempre della mia convinzione ci sono cani che per meta' si addestrano da soli e qualcuno che ti fa sudare sangue...fermo restando che il metodo premia sempre.Per quanto riguarda il ns amico dell'Alaska ....ma che dire ...ha i suoi metodi e convinzioni , non credo che cambi idea ,visti i suoi risultati ,...oddio piu' che visti , scritti e quindi ci dobbiamo fidare .Personalmente manca il tempo per fare un addestramento come vorrei ...e mi mancano un po' anche le capacita'.....a dir il vero mi manca anche un po' di pazienza......oddio non lascio certo il cane a se stesso e quel minimo riesco a condurlo per la caccia ( bonta' anche del cane ) . Certo per i 100 comandi mi vedo un po' incasinato ultimamente, e non intendo usare il collare elettrico, quindi mi sa' che giornale e affini me li debba andare a prendere da solo !!
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A Roma si dice, "Che, ce sformi?" :mrgreen: No, carissimo, il collare elettrico non l'ho mai usato per insegnare cose che uno che sa allevare e addestrare i cani (e che e' fortunato da avere un cane intelligente) puo' e deve fare senza il collare. Perche, vedi, da cio' che tu e altri dite, e' chiaro che del collare elettrico non ne sapete molto sebbene ne parliate tanto (cosa normale in qualsiasi forum). Il collare elettrico non si usa per insegnare. Per insegnare si usano altri sistemi, e ci vuole tempo e pazienza, che per fortuna io ho sempre avuto (le tre cose piu' belle dell'insegnamento sono giugno, luglio e agosto!). Il collare elettrico si usa per redarguire quando il cane sbaglia nel fare una cosa che gli e' gia' stata insegnata o quando il cane (se e' testardo) rifiuta di fare immediatamente cio' che gia' sa come fare. Se uno cerca di insegnare a un cane a suon di scosse cio' che il cane ancora non sa lo confonde e lo rovina. Quindi, da cio' che leggo qui, e' meglio che quelli di voi che, nonostante cio' che ho ripetuto almeno dieci volte, ancora credono che il collare elettrico sia usato per insegnare ai cani non ne usino mai uno. Se proprio volete rovinare un cane la bastonata o la schioppettata a piombo dei vostri nonni fino costano molto di meno, visto che un buon collare elettrico costa dai 200 dollari in su, mentre un pezzo di legno si trova gratis, e una cartuccia costa pochi centesimi...


Ti voglio tranquillizzare.....non usero' mai ne collare ,ne bastone , per la fucilata credo che non andrebbe neanche scritto...visti i nemici sempre in agguato ! ..... Io non cerco di farti cambiare idea .....ma un cane che non risponde sistematicamente alla chiamata in nessun frangente ( cio' anche senza distrazioni ) è un classico dell'uso del collare . ....voglio dire Giovanni come fara' un'addestratore a metterti il cane a posto in 20 gg ...togliendo tutti i difetti (poi per quanto non si sa ) . Ti chiamo non vieni ......picchia una scollarata e una serata chiuso al buio in una stanza . il giorno dopo è un'altro cane ...se ti è andata bene il cane ti obbedira' per paura ... se ti è andata male segni il cane per tutta la vita . A me non va di rischiare e non ci troverei neanche soddisfazione personale, la tua Labrador sono sicuro non avrebbe avuto bisogno del collare , un retrivier femmina (almeno di casi particolari ) si addestra in scioltezza . Se avessi un Breton maschio come ho io , cosa fai l'attacchi all' alta tensione !!!
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Gian Luca, complimenti per quello che hai scritto, fa solo una piega. Labrador o breton non centra, la differenza la fa il soggetto e il padrone del cane. Ci sono labrador con caratteri molto forti, che non hanno niente da invidiare ai breton.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Caro Giovanni, che il collare non insegna niente è cosa saputa e risaputa, che le correzioni il cane le subisce senza capirle anche, che il collare è un mezzo che serve a far risparmiare tempo anche è risaputo. Che in alcune mani è come se fosse un revolver in mano a un bambino di 4 anni e anche risaputo. Giovanni, per cercare di evitare di mettere il collare bisogna pianificare la vita del cane fin da dopo lo svezzamento. Ho amici che lo usano, non ho nulla in contrario, ma devi anche ammettere che il collare equivale ad una tua dichiarazione di resa nei confronti del cane. Stai dicendo al cane che hai esaurito tutti gli argomenti a tua disposizione e sei passato alle vie di fatto, non ti confronti più ad armi pari con il cane. Io sono molto esigente nelle cose, se devo risolvere un problema lo voglio fare nel modo migliore. Un problema di riporto con la costrizione lo posso risolvere in una settimana, ma preferisco non costringere e lasciare al cucciolo tutto il tempo perchè lui lo possa fare spontaneamente senza nessuna forma di costrizione.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Scusa tu germano 56 se hai voluto puntualizzare ma non era la risposta pronta della quale parlavi tu ma essendomi documentato precedentemente non potevo essere d'accordo dopo aver letto questo articolo sui lupi che posto : lupo grigio, o grigio lupo (Canis lupus , noto anche come il lupo di legno, o semplicemente il lupo, è il più grande canide selvatico, con altezze che vanno dal 0,6-0,95 m (26 -- 38 pollici) e peso 20-65 kg (44-150 libbre), con un record di 86 kg (189 lb). Il lupo grigio si è evoluta nel tardo Pleistocene, circa 300. 000 anni fa, ed è un superstite della glaciale scorso periodo, durante il quale gran parte dell'Eurasia e del Nord America sono state coperte in bicchieri di ghiaccio. areale originario Il lupo grigio si estendeva in tutta la maggior parte dell'Eurasia e del Nord America, ma è stato estirpato tra molto, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa.

I lupi sono animali sociali che cacciano in branco, con una media di otto membri. Come ci si potrebbe ricavare dalla loro nome, i lupi grigi sono per lo più grigio, anche se hanno versato il loro cappotti in primavera o estate, dando loro un tono pallido lattiginoso. Alcuni gruppi hanno una grande varietà di colori del cappotto, che spaziano attraverso l'intero spettro dei colori canina, tra cui bianco, rosso, marrone e nero. Desert sottospecie del lupo è l'anno Lattea tono di tutto l'anno. A parte l'Italia, dove circa un quarto dei lupi sono neri, i lupi grigi neri si trovano solo in Nord America.

altamente adattabile, il lupo grigio può prosperare nelle foreste temperate, montagne, deserti, taiga, tundra, praterie, e di alcune aree urbane. Hanno il muso più lungo e più potente di canidi selvatici, che possono essere utilizzati per distinguerli dagli altri canidi come coyote e sciacalli, che hanno un muso più stretto. Rispetto ai cani domestici (che sono classificati come una sottospecie del lupo grigio), hanno le gambe più lunghe, occhi gialli, grandi zampe e denti più grandi. Un lupo può mordere con £ 1. 450 di forza per pollice quadrato.

Il lupo grigio è estremamente territoriale e abbastanza spietata. La confezione, che di solito consistono in una coppia e dei loro figli, caccia insieme, ed è in grado di prendere le grandi animali come il cervo o di bufalo. Quando i cani della confezione raggiungere la maturità sessuale, le tensioni aumentano, e in alcuni casi i figli uccidono i genitori o viceversa. Lupi che agiscono insolite, come i lupi epilettici, o lupi feriti sono spesso uccisi dai membri della loro confezione. Uno studio di lupi in Minnesota scoperto che 14-56% dei decessi erano dovuti al lupo predazione da parte di altri lupi.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Sui lupi si è scritto di tutto e di più, ognuno si sbizzarrisce come più gli fa comodo sapendo che difficilmente potrà essere smentito. I branchi dei lupi sono stati studiati quasi sempre dall'esterno e in lontananza, alcune cose sono state scoperte indirettamente mettendo insieme le varie ricerche. Io ti ho solo detto se potevi citare quello che secondo te ha detto delle cose errate in riguardo ai lupi.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

germano56 ha scritto:
Gian Luca, complimenti per quello che hai scritto, fa solo una piega. Labrador o breton non centra, la differenza la fa il soggetto e il padrone del cane. Ci sono labrador con caratteri molto forti, che non hanno niente da invidiare ai breton.


Non sono daccordo anche se ho sempre detto che quello che conta non è la razza , ma il soggetto.....ma tra le due razze(in linea di massima ovviamente ) c'è una certa differenza di indole......parlo di retriever in genererale. La differenza di indole esiste fra le razze ...mai un carlino si comportera' come un chihuahua , magari troverai anche un carlino piu' monello e vivace di un chihuahua....ma in linea di massima è il contrario. Non credi ?
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Beh germano dei lupi ne parlavi tu a pagina 2 chiedevo solo di non accostare i cani da caccia ai lupi per le enormi differenze di comportamento che sono avvenute nei millenni dunque tu metti in discussione i testi degli etologi che ho postato precedentemente mentre bastava ammettere che tutti possiamo sbagliare.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

centoxcento ha scritto:
germano56 ha scritto:
Gian Luca, complimenti per quello che hai scritto, fa solo una piega. Labrador o breton non centra, la differenza la fa il soggetto e il padrone del cane. Ci sono labrador con caratteri molto forti, che non hanno niente da invidiare ai breton.


Non sono daccordo anche se ho sempre detto che quello che conta non è la razza , ma il soggetto.....ma tra le due razze(in linea di massima ovviamente ) c'è una certa differenza di indole......parlo di retriever in genererale. La differenza di indole esiste fra le razze ...mai un carlino si comportera' come un chihuahua , magari troverai anche un carlino piu' monello e vivace di un chihuahua....ma in linea di massima è il contrario. Non credi ?
L indole è un altra cosa,
definirei le diversità in base alle caratteristiche di razza dettata dalla selezione di tipicità,
sicuramente sono diversi.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

bretonnina ha scritto:
Beh germano dei lupi ne parlavi tu a pagina 2 chiedevo solo di non accostare i cani da caccia ai lupi per le enormi differenze di comportamento che sono avvenute nei millenni dunque tu metti in discussione i testi degli etologi che ho postato precedentemente mentre bastava ammettere che tutti possiamo sbagliare.
Io non metto indiscussione niente, in discussione si mettono gli etologi, spesso quello che scrive uno è in netto contrasto di quello che scrive l'alto. Io posso avere la mia opinione e farmi delle idee in base a quello che hanno trattato gli etologi. Migliaia di anni di selezione e di convivenza con l'uomo non sono bastati a tirare fuori dalla mente del cane il lupo che è ancora radicato in lui, Bastano poche generazioni vissute lontano dall'uomo per farlo ritornare quello che era miglia di anni fa. La struttura di un branco di cani selvatici è la stessa di quella di un branco di lupi. I segnali di dominanza e sottomissione dei cani sono uguali a quelle dei lupi, gli studiosi su questo punto sono abbastanza in sintonia.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Bretonnina, ho riletto quello che avevo scritto a pag. 2 non mi sembra di aver scritto delle castronerie. Se vuoi ne possiamo discutere. Ci sono cani da caccia che per istinto predatorio e ferocia sono peggio dei lupi.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

centoxcento ha scritto:
germano56 ha scritto:
Gian Luca, complimenti per quello che hai scritto, fa solo una piega. Labrador o breton non centra, la differenza la fa il soggetto e il padrone del cane. Ci sono labrador con caratteri molto forti, che non hanno niente da invidiare ai breton.


Non sono daccordo anche se ho sempre detto che quello che conta non è la razza , ma il soggetto.....ma tra le due razze(in linea di massima ovviamente ) c'è una certa differenza di indole......parlo di retriever in genererale. La differenza di indole esiste fra le razze ...mai un carlino si comportera' come un chihuahua , magari troverai anche un carlino piu' monello e vivace di un chihuahua....ma in linea di massima è il contrario. Non credi ?
Si in linea di massima è come dici. E' anche giusto quello che ha scritto Sergio. Io però ho detto che ci sono dei labrador (non tutti) che non hanno niente da invidiare per carattere a quello di qualche breton. L'addestrabilità del cane è riferita alle sue attitudini in campo lavorativo.
 

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