Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Intanto oggi eravamo a Imola e c'era una gara di moto, velocità impressionanti, avevo paura per i motociclisti, penso di portarci mio figlio in primavera a vedere qualche gara di qualsiasi cosa..quando c'è la F1 a imola?
 
Pagelle:



Vettel 10


Il tedesco vede sfumare la pole per 1 decimo e la partenza in seconda posizione era tutt’altro che una posizione privilegiata. Nonostante lo sporco riesce a scattare meglio di Hamilton, passarlo e involarsi dettando il ritmo alla corsa. Trascorre gran parte dei 60 giri con la minaccia negli scarichi, non ha vita semplice, quella del Canada per intenderci. Resta concentrato, sfrutta al meglio la RB9 e il resto è una logica conseguenza. Spezza il digiuno in Germania e a luglio: metà dell’opera iridata l’ha portata a termine. La pressione adesso è tutto per chi insegue.

Raikkonen e Grosjean, 9


Sono una spina nel fianco costante per Vettel. Meritano lo stesso voto perché in fasi diverse della gara hanno confermato la bontà della monoposto.
A voler esser pignoli, forse è Grosjean a guadagnarsi un mezzo voto extra per come gestisce le gomme morbide nel primo stint e per la prestazione “inattesa”. Lui che da troppo tempo non rinfrescava la memoria degli appassionati con risultati alla sua portata. Resta sempre valida la convinzione di un gran pilota, troppo altalenante.
Di Raikkonen non puoi che dire bene, perché in classifica si fa sotto e mette nel mirino Alonso. Arrivano le gare calde dell’anno, la Lotus ha risolto l’enigma Drd che nel 2012 le fece perder tempo decisivo e in Ungheria arriverà da favorito.

Alonso, 7

Sposa con convinzione la causa ferrarista al sabato, difendendo la strategia su gomme medie. Al giro 12 cala il sipario sulle velleità di vittoria sue e della Ferrari. Quelle gomme che sarebbero dovute durare per almeno 20 giri non danno il vantaggio sperato. Lo stint finale sulle morbide è solo un’illusione per tenere viva la fiammella di uno stravolgimento dei valori che per l’intera gara non è mai iniziato.
Con la Lotus più brava a far funzionare le Pirelli e, soprattutto, più veloce, a Maranello non regge la teoria dello scaricare le colpe della prestazione sottotono sulle coperture. Al lavoro, servono aggiornamenti. Alonso, in questo quadro, fa quel che può e il quarto posto finale purtroppo non è abbastanza per arginare un Vettel al momento in fuga.

Massa, 3
In tv tutti a cercare il guasto, l’anomalia, l’imprevisto. Invece, Felipe Massa si autoeliminato dal gran premio bloccando il retrotreno in frenata, errore da pivello che non aiuta la posizione del brasiliano.
C’è chi spinge per un cambio a fine stagione ed è difficile resistere alla tentazione. Dopo la prestazione convincente in Inghilterra, Massa torna un bersaglio “facile”, perché se continui a sbagliare come troppo spesso sta facendo Felipe, allora è davvero dura proteggere un sedile che sarebbe dovuto sfuggirgli di mano già l’anno scorso.

Hamilton 7, Webber 7 e 1/2
Gino parte male. Mark impeccabile. Si capovolgono i ruoli al via, così Webber gira secondo Hamilton terzo. Brutto inizio per il pole-man, che terrà in piedi la baracca Mercedes nel gran premio di casa, mentre Rosberg passeggia per i boschi dell’Eifel. Il pit-stop sbagliato costa a Webber un podio quasi certo, perché l’australiano al Nurburgring aveva dalla sua la statistica e la velocità simile al compagno di squadra.
La safety car lo compatta al gruppone, poi è la solita rimonta grazie a una Red Bull perfetta. Ma devi pur sempre impegnarti per arrivare a punti e il settimo post finale gli vale una promozione piena.
Button, 7
Siamo ormai abituati alle lotte ruota a ruota con Perez. Il più delle volte è il messicano a spuntarla e anche ieri, al primo tentativo, Checo ha scavalcato Jenson. Ma ha gran testa l’inglese, quella per gestire al meglio le gomme, impostare il passo regolare e restituire con gli interessi il sorpasso al compagno di team.
A fine gara si tiene dietro Webber e cede a Hamilton: bottino soddisfacente per quella che è la McLaren 2013.
Perez si prende un 6 e 1/2 per le due posizioni indietro rispetto a Jenson, ma impreziosisce la prestazione con quella grinta già narrata.

Rosberg, 5
Se tenessimo conto anche delle dichiarazioni post-qualifica andrebbe al 3 secco, perché non puoi sottolineare l’errore del tuo team nel calcolare i tempi di uscita. Poco importa che sia la realtà, ma un team vince e perde sempre insieme. Alla domenica non fa niente di eclatante e la nona posizione è risultato mediocre, tanto più guardando le due McLaren davanti.

Hulkenberg, 6 e 1/2
Arriva dove t’aspetteresti di trovare una Force India. Il Nurburgring regala un punticino che è davvero poco in confronto alle potenzialità che aveva la Sauber nel 2012, ma tant’è. Hulkenberg lotta con il coltello tra i denti e non lascia strada a chi, in teoria, doveva giocarsi il podio: Hamilton. Sempre corretto, fa la sua corsa e porta a casa un piccolo premio.
 
Chiudo questo post con un riepilogo dei risultati che vedono la vittoria indiscussa di Vettel stabilendo tra l'altro un record di vittorie consecutive su ben 9 gare. La Red Bull ha dominato indiscussa il campionato ponendo al 1° e 3° i suoi piloti... che dire una vera macchina ed un bel team.
La Mercedes con i suoi piloti hanno conquistato il 2° posto nella classifica costruttori ed un 4° in quella piloti con Lewis Hamilton.
La Ferrari con Alonso ha fatto solo 2 vittorie giungendo 2° nella classifica piloti e 3 in quella costruttori.
Ringrazio tutti gli iscritti che hanno partecipato alle discussioni, alimentando con dovizia di particolari questo thread.
Rimandando il continuo di questo appuntamento all'apertura della prossima stagione.
Grazie Francesco
 
per domani la vedo molto dura,per la rossa.la vittoria è cosa tra vettel e raikkonen,le mercedes faranno soltanto da tappo fino al primo pits,poi si perderenno per strada,come al solito.grade Nico R. sempre davanti al compagno di turno(a quando sulla rossa?).Se alonso esce vivo alla prima curva subito dopo il via,al max potrà arrivare quarto,ci vuole un miracolo per la terza posizione.Paracarro Massa ,non pervenuto.Vabbè la sfortuna,però credo sia ora di cambiare aria,non se ne può più....PS bella la nuova grafica,e i nuovi colori,l'arancio spicca parecchio.complimenti agli AMMINISTRATORI.[up.gif][40][40]
 
Rimonta??Secondo me è quello che c'era davanti che ha gestito la gara (e lo dico da ferrarista)....Una Ferrari che dovrebbe vincere il mondiale non può partire ne in seconda ne in terza fila!!!Purtroppo siamo indietro e molto (oppure sono avanti gli altri)e partendo così indietro molte gare le si corre solo da spettatore...Speriamo nelle prossime.....

Concordo, e' importante partire in pole, le qualifiche sono importantissime............
 
Ohhh finalmente una buona notizia...il brasilero go home!!!!!Bene è da quando è in Ferrari che lo sto dicendo.....adesso come avete già detto Voi un po' di pulizia anche ai box,nella "stanza dei bottoni" e vedremo se l'anno prossimo ci saranno risultati...speriamo...
FORZA FERRARI!!!SEMPRE.
 
Gara tra luci ed ombre x la ROSSA,con Massa...lasciamo stare!!! Ottimo secondo x Fernando,ma bisogna migliorare e alla svelta..gli altri lo hanno fatto e lo stanno facendo!!!!
FORZA ROSSA
MARCO
 
orari-tv-gp-corea-2013-e-meteo.jpg


ORARI TV SABATO E DOMENICA:

Sabato 5 ottobre 2013
4:00 – 5:00 Prove libere 3 in diretta su Derapate.it; dalle 3:45 diretta tv su Sky Sport F1
7:00 Qualifiche GP Corea 2013 – diretta su Derapate.it; dalle 6:00 diretta tv su Sky Sport F1
13:45 Differita Qualifiche su Rai 2
Domenica 6 ottobre
8:00 GP Corea F1 – diretta su Derapate.it; dalle 6:30 diretta tv Sky Sport F1
14:00 Differita GP Corea F1 su Rai 1


Per noi cacciatori gran premio da dimenticare...............:D
 
GP India F1 2013: ordine di arrivo
1. Vettel Red Bull-Renault 1h31:12.187
2. Rosberg Mercedes + 29.823
3. Grosjean Lotus-Renault + 39.892
4. Massa Ferrari + 41.692
5. Perez McLaren-Mercedes + 43.829
6. Hamilton Mercedes + 52.400
7. Raikkonen Lotus-Renault + 1:07.900
8. Di Resta Force India-Mercedes + 1:12.800
9. Sutil Force India-Mercedes + 1:14.700
10. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari + 1:16.200
11. Alonso Ferrari + 1:18.200
12. Maldonado Williams-Renault + 1:18.900
13. Vergne Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
14. Button McLaren-Mercedes + 1 lap
15. Gutierrez Sauber-Ferrari + 1 lap
16. Bottas Williams-Renault + 1 lap
17. Chilton Marussia-Cosworth + 2 laps
18. Bianchi Marussia-Cosworth + 2 laps
19. Hulkenberg Sauber-Ferrari + 6 laps
Giro più veloce: Raikkonen, 1:27.679
F1 2013, classifica Piloti dopo 16 GP
1. Vettel 322
2. Alonso 207
3. Raikkonen 183
4. Hamilton 169
5. Webber 148
6. Rosberg 144
7. Massa 102
8. Grosjean 102
9. Button 60
10. Di Resta 40
11. Huleknberg 39
12. Perez 33
13. Sutil 28
14. Ricciardo 19
15. Vergne 13
16. Gutierrez 6
17. Maldonado 1
F1 2013, classifica Costruttori dopo 16 GP
1. Red Bull-Renault 470
2. Mercedes 313
3. Ferrari 309
4. Lotus-Renault 285
5. McLaren-Mercedes 93
6. Force India-Mercedes 68
7. Sauber-Ferrari 45
8. Toro Rosso-Ferrari 32
9. Williams-Renault 1
 
Sapendo che Rory Byrne è al lavoro sulla macchina per il 2014, e con due piloti fortissimi finalmente il prossimo anno dovrebbe vincere il mondiale o Kimi o Fernando, sempre che il genio della Red Bull non trovi un altro asso nella manica che consenta a Vettel di correre con 4 marce in più degli altri.
 
Anche stavolta san Fernando ci ha messo una pezza.....da ottavo ha lottato per il podio fino all'ultima curva....purtroppo la macchina non lo aiuta, e di più era veramente impossibile.......

Complimenti alla lotus e a Kimi che si dimostra un pilota con tutte le carte in regola per passare alla red bull l'anno prossimo e sfidare Vette per il titolo mondiale.

Forse mi sbaglierò ma sui sorpassi mi sembra di aver notato un pò da arrendevolezza su Vettel e le lotus,mentre quando è toccato ad Alonso ( parlo del sorpasso su Hamilton) c'è stato più ostinatezza.......bha......

Massa????????????????..................non pervenuto neanche stavolta.....domenica scorsa lasciava presagire qualche miglioramento...oggi è stato l'unico a ritirarsi........


ciao,Marco
 
Vettel 10:Ha la fortuna di poter fare un giro extra al sabato, ma la sfortuna di trovarsi un Hamilton ultraterreno in qualifica. Niente lode, anche se il ritmo in gara e l’autorevolezza con cui comanda il gran premio sono da primo della classe. Attacca subito la Mercedes sul rettilineo del Kemmel, sbarazzandosene e facendo il ritmo: attenzione anche a Monza, una Red Bull così veloce sul dritto è una novità.

Alonso 9/5:

Sì, d’accordo, tutti bravi a dire: “Merita 10 e lode!”. Ma un week end di gara non si fa solo della gara domenicale e se Nando fa saltare tutti sulla sedia per la partenza e la grinta delle fasi iniziali, con un recupero dei suoi, non va scordato il testacoda in qualifica che l’ha privato di un ulteriore giro veloce, quello che l’avrebbe fatto partire più avanti rispetto alla piazzola 9.
Prima della sosta estiva avevamo pronosticato due gare “favorevoli” alla rossa, adesso ci sarà Monza, più critica per le ripartenze da fermo dopo le chicane, mentre il vero banco di prova sulla crescita della F138 sarà a Singapore. In tutto questo, lo spagnolo dimostra di saper rispondere con i fatti alle polemiche interne (peraltro innescate da alcune sue dichiarazioni). Una nota da leggere tra le righe: sul traguardo non è passato sotto al muretto box. Si è rotto qualcosa nei rapporti con il team?

Hamilton 8:


Gino prende un voto alto per la qualifica da marziano. Interpreta meglio di chiunque altro le condizioni mutevoli e sa ricavarne il massimo. Al via scatta bene ma è impotente davanti a una Red Bull superiore. Porta a casa il podio e sta davanti a Rosberg. Non è stata la Mercedes delle ultime apparizioni, con il dubbio che le temperature basse ne possano aver condizionato le prestazioni.

Rosberg, 6
E’ il primo degli impalpabili. Parte e arriva quarto, senza mai un acuto. C’è poco da commentare sulla gara del tedesco, con Hamilton che si sta prendendo la ribalta dopo il periodo magico di Nico. Svegliaaaaaaa!

Webber, 5 e 1/2
Ennesima partenza da cancellare, poi Mark prova a recuperare terreno. I tempi al venerdì lasciavano sperare in qualcosa di più da parte della seconda Red Bull, ma così non accade e il quinto posto è insufficiente.

Button, 6
Nel segno del sei: qualifica, arrivo in gara e voto. La McLaren va meglio nel week end tra le Ardenne di quanto non abbia fatto finora, poi in gara Jenson è il penultimo a effettuare la sosta. Strategia senza grandi benefici, ma c’è pur sempre un elemento importante: essersi tenuto dietro Massa fin sotto la bandiera a scacchi. Con le differenze prestazionali tra le due macchine non è poco.

Massa, 6 e 1/2
Avesse continuato il gran premio con il piglio dei primi giri, avremmo dato uno zero e lo status di “Inadeguato”. Felipe recupera qualche posizione dopo il cambio di volante e fa quel che può. Certo, con il riferimento di Alonso è difficile spuntare voti alti… Comunque vada l’ultima parte della stagione, per il brasiliano è da tempo arrivato il momento di cercare nuovi lidi, stimoli e sfide.

Grosjean, 5 e 1/2
La sosta unica non paga e Romain chiude nelle zone basse della top ten. Poco da commentare anche sulla sua gara e su una Lotus che tradisce le attese.

Sutil, 6 e 1/2
Prende la paga da Di Resta in qualifica, ma a differenza dello scozzese, lui, Adrian, porta a casa 2 punti. Da cineteca il “levati da lì” rifilato al buon Gutierrez, che esegue diligentemente nella discesa che porta all’Eau Rouge. Ha la fortuna di scansare la follia di un Maldonado che ancora non ha capito cosa puoi e cosa non puoi fare in pista.

Ricciardo, 8
La Toro Rosso a Spa era da prime file in qualifica, ma per Vergne e Ricciardo la tagliola cade già in Q1. Daniel rimonta bene e assicura un punticino iridato, confermando che è l’uomo giusto per stare accanto a Vettel in Red Bull senza creare troppi problemi. Da promuovere (in tutti i sensi).
 
31 anni senza Gilles Villeneuve............

Sono 31 anni che Gilles non c’è più. Dall’8 maggio 1982. Nel giro di rientro ai box nelle qualifiche del gran premio del Belgio a Zolder, Gilles tirava come non riusciva a non fare, e volò ruota su ruota sulla March di Jochen Mass. La sua Ferrari si impennò e nel ricadere al suolo lo sbalzò fuori dall’abitacolo. Gilles Villeneuve finì contro un paletto delle reti di protezione (allora queste si usavano…) e si spezzò l’osso del collo.
Questa storia, e tutte le altre avvicenti storie di Gilles, le conoscono in molti e in questi giorni le riportano in tanti. Noi vogliamo provare a capire meglio cosa ha rappresentato Gilles per la Formula 1 e perché a detta di molti ha lasciato un vuoto incolmabile, un’assenza che nessun pilota è stato più in grado di colmare. Eppure Gilles è stato portatore di valori che oggi nessuno vuole più difendere, condividere e riproporre. Vediamo quali sono.

[h=2]Vincere o Morire[/h]Il primo grande confronto di Gilles è con Niki Lauda, pilota che sostituisce alla Ferrari. Lauda è il bicampione del mondo che ha riportato il titolo a Maranello dopo un decennio di sconfitte. Lauda è il sopravvissuto al rogo del Nurburgring ma è anche il pilota che nel diluvio del gran premio del Giappone del ’76, sul circuito del Fuji, si ritira per paura di avere un incidente, lasciando il titolo mondiale a James Hunt. Per il popolo ferrarista, e per Enzo Ferrari stesso, è un atto di codardia che neppure il successivo titolo mondiale del ’77 riesce a cancellare.
Gilles arriva a sostituire Lauda alla fine del 1977, quando mancano due gare alla fine del campionato e l’austriaco è già matematicamente campione del mondo. E ci arriva da perfetto sconosciuto: un pilota di motoslitte contro il campionissimo. Gilles vince il confronto con Lauda nel cuore dei tifosi ferraristi e prima di tutto nell’animo competitivo di Enzo Ferrari proprio per il coraggio che saprà dimostrare lungo tutta la sua carriera. Il Drake vede in lui un pilota d’altri tempi, consapevole di giocarsi la vita in ogni momento senza per questo essere pazzo, una maniera di vivere e morire che già alla fine degli anni ’70 molti trovavano inconcepibile e che oggi suona completamente assurda. Per questo non stupisce la schietta consapevolezza con cui Gilles dimostra di sapere che in ogni momento si gioca la vita e che non intende tirarsi indietro per nulla.
GP Giappone – Fuji 1977
La prima dimostrazione di questa lucidità è proprio nel suo secondo gran premio, Giappone 1977, quando a seguito di un incidente con il suo idolo Ronnie Peterson, la Ferrari di Gil impazzita finisce in mezzo al pubblico, che stava in realtà in una zona interdetta. Muoiono 4 persone: il commissario di pista Kengo Yiasa, il fotografo Kazuhiro Ohashi e 2 spettatori
Gilles dichiara: “Noi piloti rischiamo la vita in ogni istante e l’errore può sempre capitare, non possiamo preoccuparci anche degli spettatori. Sono comunque terribilmente triste per le persone che hanno perso la vita, ma erano in un posto dove non avrebbero dovuto stare e non mi sento responsabile per la loro morte, quelle persone non dovevano trovarsi lì”.
Quale pilota mai oggi dichiarerebbe una cosa del genere?
Paradossalmente l’ultima vittima civile della Formula 1 è il commissario di pista australiano, Graham Beveridge, falciato dalla Bar di del figlio di Gilles, Jacques Villeneuve, nel gran premio di Melbourne del 2001.

[h=2]Fino all’ultimo millimetro[/h]GP Francia – Digione 1979
Al contrario del piloti ragionieri tanto acclamati oggi, per Gilles la Formula 1 finisce all’ultimo millimetro. L’ultimo millimetro in staccata, come a Digione nel 1979, quando con Renè Arnoux su Renault, diede luogo al più bel duello della storia della Formula 1. Gilles aveva sempre più millimetri di tutti in staccata.

GP Spagna – Jarama 1981
C’è l’ultimo millimetro prima della linea del traguardo, come a nel gran premio di Spagna del 1981 a Jarama, dove Gilles tiene dietro di sè per decine di giri cinque macchine più veloci di lui. Gli inseguitori si alternano nel tentare il sorpasso ma nessuno riesce a batterlo.

Questi due episodi sono una grandissima lezione di guida per chi oggi si lamenta che non si riesce a sorpassare in Formula 1. Gilles ha dimostrato come fare un sorpasso oltre il limite e come non farne fare nemmeno uno.
Poi c’è l’ultimo millimetro della macchina. Villeneuve era uno che avrebbe portato la macchina al traguardo anche a spinte (lo fece Nigel Mansell, ma questa è un’altra storia).
GP Olanda – Zandvoort 1979
Nel 1979 Zandvoort, nel gran premio d’Olanda, mentre era in testa alla gara arrivò all’ultimo millimetro delle gomme e uscì di pista per un testacoda innescato da una derapata in uscita di curva. Pur con una gomma stracciata, fece retromarcia e cercò di raggiungere la pitlane affidandosi al solo cerchione. Procedendo a una velocità folle per quelle condizioni, distrusse la sospensione posteriore, ma riuscì comunque a rientrare ai box dove pretese che i meccanici gli aggiustassero la macchina, cosa ovviamente impossibile
GP Canada – Montreal 1981
Nel 1981 a Montreal nel gran premio del Canada, sotto un diluvio, Villeneuve rovina l’ala anteriore in un tamponamento. L’alettone si piega e va a oscurare completamente la visuale del pilota. Ma Gilles continua seguendo al millimetro la riga bianca ai bordi della pista, e fa segnare fra i tempi migliori al giro. Dopo un po’ l’alettone vola via e il pazzo Gilles conquista il terzo posto, riuscendo a controllare la macchina senza carico aerodinamico sotto la pioggia.

Gilles era così, voleva correre fino all’ultimo millimetro e ne trovava sempre uno in più degli altri.

[h=2]Lealtà e fedeltà[/h]Oggi si discute tanto di ordini di scuderia e di prima e seconda guida. Per Gilles c’erano solo due cose: la lealtà verso il compagno di squadra e la fedeltà alla scuderia. Fu così che a Monza nel 1979 Gilles avrebbe potuto passare Scheckter che era in testa e rimanere in corsa per il titolo mondiale. Invece rimase al secondo posto, proteggendolo dagli avversari e facendogli vincere il campionato. Ma soprattutto Gilles non si lamentò mai di essere una seconda guida.
GP San Marino – Imola 1982
Per questo pensiamo che Gilles sia morto non l’8 maggio 1982, ma due settimane prima a Imola, quando il suo compagno alla Ferrari, Didier Pironi, lo tradisce con un sorpasso all’ultimo giro, dopo che la scuderia aveva esposto il cartello SLOW a entrambi, che significava mantenere le posizioni e portare la macchina al traguardo.
Un tradimento inaccettabile per Gilles. Siamo dispiaciuti per lui che sia morto triste e ferito più dal suo comapagno che dal fatale incidente di Zolder.
Oggi ancora, con soli sei gran premi vinti e nessun titolo mondiale, secondo noi Gilles Villeneuve rimane l’emblema del pilota di Formula 1, rimane la più grande leggenda di tutti i tempi della massima serie, e nemmno i record di Michael Schumacher, la suprema maestria di Ayrton Senna, il professionalismo di Alain Prost, Niki Lauda e Juan Manuel Fangio, la velocità di Jim Clarke e di Jackie Stewart, riescono ad avvicinarsi alla leggenda.
Come disse Enzo Ferrari “Io in fondo gli volevo bene”
 
Giornata così.....andrà meglio la prossima...un pò tutto sottotono,la classica "giornata no".Restando in tema di motori vedremo stasera il Rossi nazionale cosa ci combina.
 
Come avete già scritto tutti non v'è dubbio sulla notevole prestazione della Ferrari e dei due Piloti Alonso e Massa. Alonso ha fatto una rimonta bellissima negli ultimi giri dopo che si è fermato ai box ed è subentrata la Sefety Car per l'esplosione della gomma di S. Vettel.
Massa pure ottima performance sia dopo che ha subito lo scoppio della ruota è riuscito a classificarsi al sesto posto.
Neo della gara le gomme che hanno creato un notevole scompiglio in casa Red Bull e Mercedes.
GP riaperto per fortuna visto che ora il distacco tra Alonso e Vettel è a soli 21 punti. Speriamo che nel prossimo GP di Germania si riesca a vedere trionfare la Rossa
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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