Questo pezzo è ripreso da " leggi e regolamenti" da me scritto:
Con la legge n°799 del 1967 viene istituita l' assicurazione obbligatoria e sancisce che la caccia apre l' ultima domenica di agosto e chiude il 31 marzo con possibilità di proroga alla seconda domenica di maggio (per un massimo di tre anni dall' entrata in vigore).
Viene Introdotto il Regime di Caccia Controllata, con limitazione di tempo di luogo di specie e di numero di capi da abbattere, sostanzialmente si passa ad un regime di caccia in LIBERTA' VIGILATA e CONDIZIONATA.
Con la legge n° 968 del 27 dicembre 1977 la caccia passa sotto la competenza regionale, vengono istituiti i tesserini unici regionali (contro i tesserini provinciali) e vengono ridotte drasticamente le giornate di caccia, non più di tre settimanali anche a libera scelta. Il martedì e venerdì diventano giornate di silenzio venatorio, un divieto assurdo unico al mondo, si passa ad una caccia in LIBERTA'- VIGILATA-CONDIZIONATA e LIMITATA.
Decreto Spadolini-Fabbri del 1982, si attaccano le ns. tradizioni sono proibite altre 12 specie di uccelli migratori (in totale saranno 36).
Con la legge 157 del 11 febbraio 1992 è passata una drastica riduzione del periodo di caccia, vengono istituiti i C.A e gli A.T.C.che se utili per la stanziale, (se funzionano) sono la negazione della caccia alla migratoria la quale presuppone come essenza stessa di caccia la possibilità di spostamento del cacciatore. Viene introdotta la forma di caccia in via esclusiva (tipo arresto domiciliare, una assurdità unica al mondo) la caccia è bella in uguale misura in tutte le sue espressioni, con il presupposto di mettere i cacciatori l' uno contro l' altro. Per la violazione della 157 vengono in alcuni casi introdotte sanzioni penali assurde senza giusto rapporto fra infrazione e sanzione, non rispettare uno stop è amministrativa e uccidere per errore una pispola è penale, non è paragonabile la gravità delle due azioni.
Su tutto questo aleggia il cappello Europeo che pur lasciando margini ampiamente discrezionali e risolutivi attraverso direttive nazionali che ancora latitano in materia grazie ai nostri politici, è tuttavia argomento di terra di conquista da parte di certi politicanti nostrali di turno sia Europei che Nazionali, dove con la potente complicità mediatica è facile cavalcare l' onda di facili consensi. Se a questo aggiungiamo le varie associazioni contro, con noti personaggi, metaforicamente frustrati alla ricerca del solo possibile obbiettivo, la soluzione finale del problema. La situazione è così assurda e irreale talmente fuori dalla realtà dei processi culturali per il mio vissuto che credo sia importante sperare e credere ancora di organizzarci scientificamente per avere dati e ricerche tali da poter contrastare l' ipocrisia imperante, la convenienza, la corruzione, la superficialità unica condizione certa per poter continuare ad alimentare la nostra grande " Passione "
Presidente della Repubblica Cossiga, presidente del consiglio dei ministri Andreotti, visto del guardasigilli Martelli. Direttive 79/409 CEE del 2 aprile 1979, 85/411 CEE del 25 luglio 1985 e 91/244 CEE del 6 marzo 1991, recependo la convenzione di Parigi del 18 ottobre 1950 resa esecutiva con legge 24 novembre 1978 n° 812 e della convenzione di Berna del 19 settembre 1979 resa esecutiva con legge 5 agosto 1981, dopo i lavori preparatori iniziati il 2 luglio 1987 arriviamo alla 157/92 del 25 febbraio che tutti noi conosciamo, la quale dice che a decorrere dall'anno 1992 preso il ministero del tesoro è alimentata una addizionale, questa disponibilità del fondo è ripartita il 4% per il funzionamento del Comitato tecnico faunistico nazionale, l'1% l'adesione dello stato al consiglio internazionale della caccia e della conservazione della selvaggina, il 95% diviso fra le associazioni venatorie nazionali riconosciute in proporzione agli associati. Le associazioni venatorie devono avere determinati requisiti, avere finalità ricreative, formative e tecnico-venatorie, ordinamento democratico con una stabile organizzazione a carattere nazionale anche con rappresentanze periferiche con un numero di iscritti minimo. Con questa legge vengono istituiti gli ATC ambiti territoriali di CACCIA, una porzione di territorio agro-silvo-pastorale con la gestione del comitato stesso formato da 10 membri di cui:3 rappresentanti di associazioni venatorie riconosciute,(pochi) 3 rappresentanti di organizzazioni agricole, 2 appartenenti alle associazioni di protezione, 2 eletti dalla provincia, il primo limite caccia con solo 3 rappresentanti. Restano in carica per il piano faunistico e possono essere riconfermati una sola volta, è corrisposto un gettone di presenza, 400€ per il presidente. Sono la risposta politicizzata a chi aveva promosso i referendum sull'abolizione dell' 842 contro la privatizzazione dell' attività venatoria, sono veri e propri carrozzoni che si aggiungono allo sperpero come nelle nostre migliori tradizioni italiane e prima com'era? Prima era demandato alla provincia la quale coinvolgeva anche i comuni e come ora funzionava o no assecondo le isole che incontrava, ma soprattutto erano ancora i volontari per la stanziale che contribuivano gratuitamente al funzionamento. Potevano per questo essere magari provinciali per un certo risparmio, si poteva intervenire in maniera mirata sulla stanziale, la migratoria lo dice la parola stessa.... ma soprattutto il concetto dominante di legare il cacciatore al territorio diventa ridicolo a fronte della possibilità di globalizzazione. Considerando che noi paghiamo una concessione allo stato che permette di attraversare terreni altrui, una concessione per la nostra regione, mi sembrerebbe logico pensare che noi almeno per la migratoria avere la possibilità di muoversi liberamente in tutta la regione assecondo del tempo del meteo delle conoscenze. Se è vero che al peggio non c'è mai fine, infs assorbita poi nell'Ispra le cui prove allergiche venatorie sono altamente positive, con la complicità di personaggi politici di parte e la facilità processuale ricorrente sono le spine nel fianco che credevamo con il compromesso della 157/92 avere sistemato.