Seeeee, se dovessi tirare alle allodole solo quando gli vedo gli occhi, non sparerei mai. Oggi, cacciandole alla borrita, il tiro piu corto e' a 35m ad inizio stagione , e 50m a stagione inoltrata
 
...mi sa che tutti i fucili 76-89 puoi mischiare le cartucce di varia lunghezza. o almeno, io lo faccio.
l'importante è non mettere una 89 in un 12-70 :D

comunque, perchè invece non mi calcola nessuno riguardo la resa di cartucce corte in camere lunghe?
pure quello è una sega mentale ballistica?


A detta dei produttori di schioppi, le coppette in plastica delle borre attuali, garantiscono una perfetta tenuta dei gas, e probabilmente hanno anche ragione.
Questa volta sono d’accordo con i sacri testi, a mio parere, il miglior rendimento si ottiene quando la cartuccia è della stessa lunghezza della camera di scoppio.
 
Purtroppo Gianni, pecca assai nel relazionarsi creando un immagine di se stesso ben diversa dalla realtà. Checchè se ne dica è molto preparato. E' stato il primo che ho letto qui sul forum a dare importanza al calcio, molti anni fà già dai suoi primi interventi da nuovo iscritto. Grazie a lui ho scoperto quanto fossero importanti le pieghe ed il vantaggio e mi si accese la lampadina, perchè col calibro 20 sparo molto meglio che col 12 ? Perchè il 20 fù il primo fucile dopo quasi 30 anni di licenza, fatto su misura. Me lo fece capire la lettura dei messaggi sempre ripetitivi di Centro, tanto che, fatto anche il calcio su misura al 12 ..... cavolo, sparo bene e l'amico Gianni mi ha anche suggerito atteggiamenti, quando ci incontravamo al tiro ed ora senza sparare migliaia di cartucce, sparo assai meglio di lui [Trilly-77-24.gif]. Ovviamente non è vero, Gianni è un eccellente colpitore e come tutti gli eccellenti colpitori, ci coje e se ce coji l'animale l'abbatti ... altro che canna.
Mi allineo quindi ai precedenti interventi di A.le, non lo faccio per difendere Centro67, ma per difendere il forum perchè perderebbe un'eccellente iscritto, sempre attivo, con una miriade di difetti, ma sempre pronto a partecipare ed aprire discussioni interessanti come questa.
Gianni non è stato ovviamente bannato, ma da come è stato attaccato comprenderei benissimo il suo spontaneo allontanamento, perchè, parliamoci chiaro, nella discussione l'attrito creatosi tra Centro è Lando ha portato ad atteggiamenti scorretti ed offensivi reciprochi, e se esistesse una bilancia del dare ed avere in termini di offese, quelle rivolte a Centro, da sempre, da parte di molti, e non certo in questa sola discussione sortirebbero effetto catapulta.
Io mi sono scontrato una miriade di volte contro Centro, mi viene da pensare alle numerose diatribe del 20 vs 12, confronti duri, ma mai e poi mai, si è arrivati all'offesa reciproca. Poi un'altra nota stonata del rapporto che si instaura con gli scritti di Centro, è quello che a priori, ogni volta che Gianni esprime un concetto, viene in automatico attaccatto e sbeffeggiato, e mi meravoglio come lui continui a dare contributi ( seppur a volte scorretti ) su queste pagine. Quello che dice è sbagliato ? Allora perchè insistere a rispondere. Nella sua testa dure le sue convinzioni rimangono universali, ormai sappiamo che la caccia alla borrita è la regina tra le cacce [cry.gif], perchè incurcagli quella a capanno ? Prendiamo da ognuno di Noi il buono ed il bello che riesce a dare per la comunità di mygra.
Buon fine settimana a tutti
 
commentata
21/02/20, 15:09
Sicuramente ciò che influenza di più la distribuzione della rosata è la strozzatura, non solo in funzione del valore di strozzatura ma anche per quanto riguarda le geometrie e l'accuratezza della lavorazione con cui è realizzata.

Riprendo il commento di Mauro b per cercare di ottenere qualche risultato tangibile da una discussione che poteva essere interessante se fosse stata avulsa da interessi personali. Lo riprendo per porre a Mauro b, a Maurizio e ad altri volenterosi un quesito a cui vorrei dare una risposta non dettata dalla mia esperienza ma con un supporto “scientifico” diciamo....il quesito è questo: perché passando da una canna Beretta A301 71** 18,4 ad una canna A301 67*** 18,3 le prestazioni non sono diminuite né in distanza nè in lesività nè in distribuzione di rosata? Eppure se si deve dar credito alle affermazioni scritte in questa discussione una canna rosicchiata di ben 4 cm dovrebbe essere usata come sostegno per i pomodori....
Confesso che è stato PAOLO ( sfiamma) a farmi ricordare di questo mio dilemma ormai archiviato , quando nel suo post ha citato la canna 67*** del suo A300 , infatti mi sono ricordato di averlo ancora il mio A301 con la stessa canna , ormai da 20 anni lasciato a riposare in armadio a favore del cal.20; insomma mi ha preso la curiosità di capire come mai accorciando la canna i risultati sono stati uguali se non migliori.🙋‍♂️

La butto là, prima cosa che mi viene in mente.
I gradi di strozzatura indicano la differenza, in decimi di millimetro, tra la foratura della canna e quelle alla volata.
Dal momento che ** corrisponde a differenze di 7 o 8 decimi, mentre *** corrisponde a differenza di 4 o 5 o 6 decimi, uno strozzatore con foratura 17,7 corrisponderà a un due stelle sulla canna forata 18,4 e a tre stelle su quella forata 18,3.

Stavi sparando con lo stesso strozzatore, molto probabilmente.
 
Avrei voluto non parlarne più, ma trovo in quello che scrivi grosse verità.
E' evidente che quando interloquisci sul forum con una persona che conosci dal vivo, sei portato ad essere più tollerante su eventuali "scivoloni" perché magari sai capire meglio cosa avesse voluto intendere; se invece non la conosci, devi fidarti di quello che leggi e valutare di conseguenza, col rischio di farti un'idea non del tutto corretta.
PERO'...
Però questo vale per tutti, vale per me, vale per te e vale per Gianni. C'è reciprocità nel confronto.
E il confronto deve (DEVE) restare all'interno di binari ben precisi di un modo di rapportarsi che è per forza di cose caratteristico dell'ambiente virtuale e può essere diverso dal modo di rapportarsi che si usa di persona.
Non ci sono alternative; una volta si usava il termine "netiquette" per definire le regole di confrono virtuale, ma è un ternine che non sento da un po'.
Resta il significato, resta la doverosa necessità di sapersi rapportare correttamente con gli altri utenti (cosa che ho appena contestato anche a Magnum).

Ieri sono stato abbastanza diretto con Gianni, gli ho scritto cosa penso del suo modo di stare sul forum, che è il motivo che ha creato attrito tra di noi.
Putroppo non lo conosco di persona e se dovesse decidere di tornare, non cambierò atteggiamento, non potrà avere nessuno "sconto", ma gli verrà richiesto, nuovamente, di rapportarsi con gli altri in maniera più consona.



Ciao Stefano, intervento da incorniciare il tuo, da appendere sopra il computer e da leggere prima di incominciare a battere le dita sulla tastiera.

Tenere un sano e civile comportamento fra di noi è fondamentale per evitare che prima o poi volino stracci.

Uno dei motivi per il quale io mi altero facilmente sono quegli interventi - spesso intrisi di frasi brevi e banali - che non dicono nulla e non servono a nulla perché non spiegano nulla.

Se uno deve esprimere un concetto o criticare le affermazioni di qualcun'altro lo faccia con chiarezza procaccia miseria.
Invece di buttare la una frase del tipo "dico, non dico" "io so ma non spiego" "chi è alla mia altezza comprenderà" usi il linguaggio semplice - che tutti noi possediamo - e chiarisca le sue ragioni.

Questo eviterà che sorgano fra noi quei fraintendimenti che sono le fondamenta dei futuri litigi.

Io credo che si debba intervenire sul forum SOLO se si riesce a dare una spiegazione plausibile di quanto si afferma. Se si seguisse questa semplice regola sono convinto che molte incomprensioni sparirebbero - e con loro gli attriti che ne derivano.

Il sapere non è la supposta saccenza di chi pensa che - per ergersi sopra la massa - sia sufficiente proporsi con frasi altisonanti - spesso non sue - che fanno crescere solo il suo ego.

Il sapere non è la lezioncina imparata a pappagallo, né l'ostentazione di discorsi banali tipo che "per chiappacce bisogna cogliece".

Il sapere è la piena consapevolezza di un argomento che non solo si è letto, ma che soprattutto si è CAPITO.
E proprio perché si è capito - si è in grado di criticarlo o di trasmetterlo ad altri.

Un saluto

Maurizio
 
...mi sa che tutti i fucili 76-89 puoi mischiare le cartucce di varia lunghezza. o almeno, io lo faccio.
l'importante è non mettere una 89 in un 12-70 :D

comunque, perchè invece non mi calcola nessuno riguardo la resa di cartucce corte in camere lunghe?
pure quello è una sega mentale ballistica?

Frengo, per la miseria, ci stai chiedendo di calcolare l'aliquota di gas dispersi a causa della differenza tra bossolo e camera di scoppio, valutare a causa di questa dissipazione il decadimento di pressione e velocità ed infine dedurne un gap di resa.

E che siamo, la NASA? :)

Stavolta vai sulla fiducia: se è ovviamente vero che tirando bossoli adeguati alla camera non si sbaglia, è altrettanto vero che usando borre in plastica, il gap di resa non è influente.
 
Spariti i Tordi nel Crotonese ? Stai scherzando ? Casabona, Umbriatico, Cirò, Punta Alice, Roccabernarda, Cerenzia, San Nicola dell'alto, Capo Rizzuto (la Pidocchiella e San Costantino). E oltre ai colombacci, quaglie e beccacce cosa puoi cacciare altro ?
 
La butto là, prima cosa che mi viene in mente.
I gradi di strozzatura indicano la differenza, in decimi di millimetro, tra la foratura della canna e quelle alla volata.
Dal momento che ** corrisponde a differenze di 7 o 8 decimi, mentre *** corrisponde a differenza di 4 o 5 o 6 decimi, uno strozzatore con foratura 17,7 corrisponderà a un due stelle sulla canna forata 18,4 e a tre stelle su quella forata 18,3.

Stavi sparando con lo stesso strozzatore, molto probabilmente.

Stefano non ho mai misurato effettivamente i decimi di strozzatura delle due canne, quindi è possibile quello che dici, ho dimenticato di scrivere che le strozzature sono fisse , pensavo fosse palese, comunque resta il fatto che nonostante la minore lunghezza i risultati non sono cambiati.😉🙋‍♂️
 
Cari Colleghi,
posso solo dire che ognuno est libero e meglio in tanti contributori in un forum, ma essere educati e rispettosi delle altrui idee ed esperienze vale ancor di più, tanto più non conoscendosi de visu e/o personalmente quasi mai. Maximo rispetto quindi, ma reciproco, sempre.
Giusto sdrammatizzare, giusto talvolta scrivere banalità, ma ironie e troppe minchiate vanno appostate in stanze e argomenti dedicati, NON sistematicamente in dibattiti un po’ controversi, irrisolti de facto anche da produttori, tecnici, appassionati, studiosi, cacciatori, ecc..
Io sono ignorante di ricarica e non scrivo, ma magari leggo; io sono ignorantissimo della rigata e neppure mi interessa leggere; ..... del tiro, me ne frego totalmente e mai ho scritto o scriverò pur essendo stato amico ed andato a Caccia nel passato con Campioni del mondo o frequentando talvolta gente della nazionale italiana di elica o trap attualmente.
Del tiro me ne frego totalmente, li ammiro, li guardò, gli parlo, ecc. ma mi piacciono di più e li valuto con attenzione a Caccia e sono questi personaggi stessi ad avermi trasmesso con grande umiltà in molti di loro l’evidente verifica delle divergenze tra tiro e caccia, tra armi da tiro e armi da caccia, di munizioni diverse, di choke diversi x esigenze diverse e di comportamenti/caratteri individuali non sempre adeguati alla caccia soprattutto quando impegnati fisicamente e nelle attenzioni sensoriali.

Tornando a bomba, Non rileggete me, ma rileggete bene il Grande Giovanni che ha esperienza da vendere ..... la casualità della spezzata est un fattore molto sottovalutato e che fa confondere caccia e balistica. Egli ha parlato della caccia al tacchino: si spara con choke dedicati anche da 16/17dec di restrizione, inconcepibili anche solo 20 anni fa, quando13dec erano quasi un tabù insormontabile x munizioni appena appena pesanti e restrizione che nessun produttore “sfidava” nella propria produzione, cannonieri bravissimi rinomati compresi (max. arrivavano a 12dec). Trattamenti al teflon, alcuni in nano ceramica, porting esasperati, alberi interni di sfiato spesso elicoidali con passi ben studiati, hanno consentito di creare questi capolavori tecnici specialistici. Qualcuno pensa qui che con qualsiasi altro fucile in ns. mani e choke che possediamo si ottenga la stessa resa balistica, anche con fucili da tiro ?? Certo o probabilmente lo ammazzeremmo sto tacchino, ma poi lo butteremmo via..... xché loro sparano solo alla testa x non rovinarlo, fulminandolo sul colpo. Balistica pura applicata alla Caccia. Se questi sono i ragionamenti su cui dialogare in questo post si può dibattere, se si pensa al tiro a volo come dominus ..... scappa da ridere e basta. Torniamo a sforzarci di capire e leggere bene prima di sparare ..... in tutti i sensi. Bye
 
il punto era che nonostante tutte le pippe mentali che mi sono fatte, sancivo di non avere gli strumenti per rispondere cosa sia meglio o peggio, canne, camere, etc Sono solo le mie/altrui osservazioni isolate...che valgono poco di per sé e da cui posso dedurre poco.

Indagare a livelli "pro"...diventa estremamente complesso e necessita di strumenti e competenze.
Poi mi si è offeso uno degli esperti che invece proprio lungi da me offendere o altro... quindi lascio perdere.
Le mie idee personali rispetto a tiri kilometrici, pallettoni sulle allodole e canne da pesca le ho esternate abbondantemente.

Ma la sensazione rimane che ci sono troppe variabili frustranti non controllabili da profani e estrema casualità delle osservazioni non sistematiche...alla luce delle quali, comunque, nella realtà dei fatti teoria e pratica concordano: il tiro utile reale e "costante" è comunque 35/40m. canne da 66 o 76, 36 o 56g.
 
Tanto rumore per nulla.
Purtroppo la mia idea di razionalizzare la discussione si è infranta contro oggettive difficoltà del sistema di gestire operazioni che ritenevo necessarie.
Amen.
Andiamo avanti qui, con le raccomandazioni che ho già fatto e che non perdono di valore.
Nel frattempo continuerò a valutare qualche operazione possibile ... vedremo ...
 
commentata
21/02/20, 15:09
Sicuramente ciò che influenza di più la distribuzione della rosata è la strozzatura, non solo in funzione del valore di strozzatura ma anche per quanto riguarda le geometrie e l'accuratezza della lavorazione con cui è realizzata.

Riprendo il commento di Mauro b per cercare di ottenere qualche risultato tangibile da una discussione che poteva essere interessante se fosse stata avulsa da interessi personali. Lo riprendo per porre a Mauro b, a Maurizio e ad altri volenterosi un quesito a cui vorrei dare una risposta non dettata dalla mia esperienza ma con un supporto “scientifico” diciamo....il quesito è questo: perché passando da una canna Beretta A301 71** 18,4 ad una canna A301 67*** 18,3 le prestazioni non sono diminuite né in distanza nè in lesività nè in distribuzione di rosata? Eppure se si deve dar credito alle affermazioni scritte in questa discussione una canna rosicchiata di ben 4 cm dovrebbe essere usata come sostegno per i pomodori....
Confesso che è stato PAOLO ( sfiamma) a farmi ricordare di questo mio dilemma ormai archiviato , quando nel suo post ha citato la canna 67*** del suo A300 , infatti mi sono ricordato di averlo ancora il mio A301 con la stessa canna , ormai da 20 anni lasciato a riposare in armadio a favore del cal.20; insomma mi ha preso la curiosità di capire come mai accorciando la canna i risultati sono stati uguali se non migliori.🙋‍♂️


L'ipotesi per me più plausibile è che la differenze di foratura delle due canne annulli le differenze di strozzatura; per capirci meglio:

la canna da 71** forata 18.40 dovrebbe avere come diametro di strozzatura min. 17,60 / max.17.70

la canna da 67*** forata 18.30 dovrebbe avere invece diametri di strozzatura min.17.70 / max.17.90

A parità di cartuccia, in teoria la canna più stretta dovrebbe sviluppare qualcosina in più di pressione che potrebbe (sempre in teoria) compensare la differenza di strozzatura (in questo caso più larga).


Altra possibilità (ma secondo me un po' meno probabile) nel caso avessimo queste due condizioni:

la canna da 71** al minimo di tolleranza del diametro di foratura (18.36) e la strozzatura al massimo della tolleranza (17.70)

la canna da 67*** al massimo della tolleranza della foratura (18.35) e la strozzatura al minimo della tolleranza (17.70)

In questo caso avremmo invece due canne praticamente identiche (salvo differenze di materiali, camere, geometrie di strozzatura che non conosciamo) che differiscono solo per i 4cm di lunghezza.

Attenzione però che sono ipotesi teoriche, senza dare una misurata corretta e un'occhiata alla canna è difficile esprimere delle valutazioni oggettive.
 
Sui diametri di canna: come mai con le munizioni, pressioni e borre scarse di una volta con max 33/34gr, le doppiette sia artigianali che di serie dei ns. nonni, zii e genitori avevano canne lunghe, diametri stretti 18,1/2/3 max. X il cal.12, e strozzature spesso 1/1 o 1/2 st. ??? X arrivare più lontano di altre soluzioni altrettanto testate e studiate che avevano altre soluzioni tecniche. Anche gli anglosassoni foravano molto più stretto di oggi ...... . Si parte da questi studi di base dei fucili e relativi testi storici x cercare di capire certe logiche CONSOLIDATE in balistica e fisica, che IN PARTE sono state messe progressivamente in discussione dalla evoluzione di materiali e soprattutto dal munizionamento. Questo crea le insicurezze di tutti noi e le differenti percezioni venatorie in pratica, .... ma NON cambiano le leggi fisiche in campo, vecchie e nuove: semplicemente introducono NUOVE variabili negli effetti balistici che prima NON erano analizzati o ignorati portando a risultati diversi da quelli che in precedenza si credeva fossero statisticamente più probabili. Se questo est l’approccio alle discussioni si dibatte ..... se si pensa che solo un elemento del fucile tra diametro, coni di camera, acciai, bindella, forma canna, choke design, lunghezza canna, ecc. risolva tutte le problematiche della resa coi variegati munizionamenti di oggi ..... ha già deragliato dai binari ..... .
Un fucile asfittico di spinta che tira cartuccini standard necessita più di choke con coni corti e paralleli più lunghi ..... mentre la canna esuberante dietro deve controllare decimature e allungare i coni, magari riducendo i paralleli. I choke influenzano la lunghezza degli sciami aerei ..... e quale sarà mai quello che fora più pagine o penetra di più a centro rosata rispetto a quello che arriva con rosata più piatta in bidimensionale e trasferisce invece più forza ai pallini di 2* cerchio di rosata ?? Il colpitore vero cosa preferirà secondo Voi, e cosa invece enfatizzeranno altri a Caccia ?? Effetti diversi della balistica trasferiti nella percezione individuale ..... . Il cacciatore a fermo tenderà a privilegiare come il Colpitore la prima soluzione alla 2* canna che distribuisce le forze in modo più omogeneo, ma meno penetrante al centro, ma più in periferia. Vogliamo parlare di questo e perché vi sono risposte diverse in pratica e con esso ad es. delle filosofie antitetiche di Luterotti e Bentivoglio ?? Io sono pronto a leggere qualsiasi contributo che abbia contenuti tecnici o logici x dibattere con chiunque ed imparare se mi est sfuggito nella sintesi ormai divenuta convinzione personale, ma sapendo e conscio che NON sono verità assolute e che basta ad es. cambiare munizionamento e tipo di pallino x avere effetti diversi, x cui sono pronto a ragionare e a cambiare idea se qualcuno porta spunti di riflessione ..... veri. Bye e mi sono già rotto di scrivere ..... .
buon wend a Tutti e buona camomilla a Tutti Noi. Bye
 
Purtroppo i tordi sono stati scarsi e localizzati in pochi angoli. Le mie zone, S.Severina, Scandale, Rocca di Neto..ne hanno visti pochi dopo il passo. E fra ZPS, giorni limitati, cinghialari, volontari...è stata una grossa noia. Però il resto della selvaggina se n'è vista
 
Credo che questa tabella potrà essere di aiuto ([26])


ps. -un nome un destino (enigma da risolvere ..vediamo chi ci riesce)
saluti.
 

Allegati

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Io non credo che Centro se ne sia andato perche' le sue teorie spesso venivano prese un po' in giro perche' per la maggior parte contraddette da fabbricanti di canne e cartucce e da esperti veri che scrivono su riviste cartacee attendibili o blogs ugualmente attendibili. Mi levo pero' tanto di cappello per cio' che diceva a proposito di calcistica e adattamento del fucile al tiratore, non viceversa e per la sua indiscussa abilita' di rompicocci, se non per sua esperienza venatoria, limitata agli uccellesimi. Del resto neanche lui ci andava leggero: "moncherini mangiati dai topi," canne inutili, padellari, ecc. Ma si scherzava, ovviamente. anche se a lungo andare qualcuno di noi non gradiva eccessivamente un certo atteggiamento da "io so' io e voi nun sete un caxzo." In genere per salire in cattedra e dare lezioni di balistica, caccia, tiro ad altri a colpi di tastiera ci vuole una certa reputazione che non si acquista soltanto con attivita' amatoriali al TAV e con tre o quattro (o anche 10) lodolette bruciate a 45 metri alla borrita, caccia che illo tempore era anche la mia caccia preferita sulle piane del Tevere in localita' Settebagni.
Ma sia io che Gianni abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento cordiale l'uno verso l'altro, anche se a volte le critiche rivolte dal "padellaro dei Castelli" al proprietario di fucili con canna "bolognese" sebbene leggere tagliavano in profondita' perche' dettate da anni di esperienze, letture, e concetti spesso radicalmente differenti. Io non me la prendevo affatto, e credo che anche lui non se la prendesse, e sono sorpreso dalla sua improvvisa assenza e preoccupato che forse sia dettata da qualche problema serio, tipo Coronavirus, o altro. Io lui non ce lo vedo proprio a fare l 'aventinismo per qualche battuta o per essere stato contraddetto. Da noi si dice: "Se non ti piace il caldo, sta' fuori dalla cucina." Be' mi sembra che a Gianni piacesse rimanere in cucina e che sopportasse bene il caldo, che spesso attizzava anche lui cuocendo un calderone di boutades e teorie campate in aria.
Io spero che torni presto, anche perche', in memoria di lui che, come ha scritto, ci ha perdonati tutti, anche quelli che non l'hanno capito, ho installato una canna da 76 cm sul mio 11-87. Be', magari non perche' creda alle teorie sciamanistche di Gianni e nei suoi amuleti da 81 cm, ma per una semplice ragione: il mio moncherino perse la pallina bianca attaccata al suo mirino dopo pochi giorni di uso brutale in Alaska (io non caccio piu' lodolette nei prati o tordi negli uliveti ben manicurati). Non fu una perdita, perche' quella pallina bianca troppo grande mi distraeva nel tiro, facendomi mirare e percio' tirando dietro al bersaglio in volo. Pero', adesso che i miei occhi sono vecchi e stanchi, e nel tiro a fermo ai tacchini--tiro che richiede mira accurata perche' il bersaglio (la capoccia) e' grande soltanto come un tordo, e la rosata a 25 metri fa ancora palla--la pallina bianca sulla canna che ho comprato per un esperimento che voglio fare mi permette di mirare meglio invece della piccola protuberanza scura e sfocata sulla volata del moncherino. Aggiungi poi che si spara da seduti piu' o meno scomodamente, da un capanno basso ed angusto, e di imbracciare correttamente neanche te lo sogni. Con i coyotes ed i richiami elettronici magari non importa troppo, perche' con le cartucce a ocarole che uso e uno strozzatore "Improved cylinder" (che mi da' le migliori rosate entro 30 metri con quella cartuccia) mirare bene e' meno importante, e spesso si tira mentre camminano o corrono, ma sempre dal capanno. Poi i coyotes non sono commestibili (a meno che uno non sia un cinese, per il quale un coyote rappresenta molta piu' ciccia di un pipistrello o di un soriano o di una scodella di topolini vivi appena nati) e percio' una rosata piu' larga e pallini in tutto il corpo non sono un problema.

Percio', Gianni, se mi leggi ritorna. Per un po' saro' degno di te mentre caccio con una canna da 76 cm (che pero' non vedo l'ora di rimettere in cassaforte prima che apra la stagione alle tortore, il cui volo a cavatappi e' inseguito meglio con una canna corta, priva di inerzia eccessiva che ti fa sparare allo zig mentre la tortora e' gia' a zag. Ah, come sarebbe bello se le tortore volassero dritte come i piattelli!)
 
(omissis)

Attenzione però che sono ipotesi teoriche, senza dare una misurata corretta e un'occhiata alla canna è difficile esprimere delle valutazioni oggettive.

Nun te preoccupa', che quine annamo avanti a furia de ipotise teoriche, immagginazzione, de l'ho sentito di' ar bare da uno che 'ste cose le sa, de l'ho letto su un forumme de internette o robba scritta 'n secolo fa quanno li nembrotti sparaveno co' li fucili a porvere nera e co' na bora de carta de giornale ammalloppata! Chi caxxo ne sa, quine, de misure corette, de valutazzioni oggettive, de robba seria. Abbasta che tre lodole su cinque cadeno stracciate e la canna e' bbona perche' e' lunga quattro centimetri piu' de n'antra--quattro centimmetri... Mo' quattro centimmetri de' pisello 'n piu' magara farebbero parecchia differenza, ma de canna? A meno che nun se tratta de' 'na canna de quelle che t'arotoli da te! Co' quattro centimmetri ciarimedi armeno quattro boccate de piu', e te la spassi mejo!
 
Pienamente d'accordo con te Tullio. Infatti negli scritti che seguiranno anche io porrò l'accento su quanto da te evidenziato
Tuttavia una "infarinatura" generale sui principali fenomeni balistici può rendere più razionale la scelta sulle cartucce che compra, anche a chi non ricarica.
 
Credo che questa tabella potrà essere di aiuto ([26])


ps. -un nome un destino (enigma da risolvere ..vediamo chi ci riesce)
saluti.

ok su alcuni punti, ma su altri...

lunghezza del raccordo..diametro della canna (diametro sarebbe la foratura?)
ma il raccordo non sarebbe la lunghezza della camera stessa però.
 
Aggiungo che, per quanto valga poco il mio giudizio, esistono esempi balistici e produttivi coerenti con le tesi espresse come alcune vecchie canardouze con canne da 1m, le supergoose Fabarm con canna da 90cm, le 81cm poi si sprecano tra gli huttiers di Francia .... con il chiaro obiettivo balistico di arrivare più lontano della norma contro bersagli molto resistenti come oche e anatre peraltro a fermo, ovvero contro il massimo della resistenza fisica che questi eccezionali e nobili bersagli possono opporre a Caccia.
Poi c’e’ sempre Digweed che coi suoi Perazzi da tiro colpisce e abbatte a distanze incredibili x abilità indiscutibili, ma anche x prestazioni di canna e munizioni assolutamente fuori dal normale ..... . Insomma basta motivare ciò che si scrive e dimostrare che sussistono elementi a supporto e non solo sensazioni o esperienze individuali. Tutti in tantissimi anni di Caccia abbiamo fatto tiri da oltre 70m col piombo .... ma casuali e poco ripetibili e ripetuti, xche’ a Caccia ..... i vecchi dicevano sempre che ..... “e roz us fa da vzen” ovvero il carniere grande o mazzo si fa da vicino cioè a tiro. Bye Bye
 
Ciao Bigrillo, grazie per l'apprezzamento: gratificante e incoraggiante.
Se ci sono argomenti che non ti sono chiari, o hai qualcosa da aggiungere, sei il benvenuto.
 
Io ho postato la tabella perché potrebbe essere utile a chi ha le conoscenze tecniche per interpretarla. Personalmente non ne capisco un acca in quanto miseramente le mie conoscenze balistiche sono limitate.Trattasi di una tabella risalente al 1972 dove si può leggere che tali studi vanno corretti con lo sviluppo che hanno avuto armi e cartucce da allora ai tempi di oggi,ma credo che gli amici forumisti più edotti ne trarranno spunti validi per confermare o meno le proprie personali tesi.
Saluti di nuovo.
 
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