Use enough gun! (Usa abbastanza fucile, come diceva Robert Ruark, che fra una sbornia e l'altra andava a caccia in Africa con la celebre guida Harry Selby). La .44 Magnum... Purtroppo la Rugerina della foto (da tanto tempo non piu' in produzione) non digerirebbe le cartucce spintissime della Buffalo Bore, che poi fra l'altro sarebbero troppo lunghe con la loro enorme palla cilindrica di piombo induritissimo e causerebbero inceppamenti ad ogni colpo. Queste sono le cartucce che infilavo nel mio revolver Ruger Redhawk se andavo a pesca in zone remote frequentate da orsi Kodiak, che spesso pescavano anche loro a venti metri da me. Ma anche cosi' non mi sentivo troppo sicuro. Una volta, nel Montana, colpii una grossa lepre con l'altro revolver che ho in .44 Magnum, un Ruger Super Blackhawk. Usavo le Remington da 240 grani a punta piatta. Sebbene il punto d'impatto si vedesse bene sul lato della lepre, completamente bianca nella sua livrea invernale, la lepre corse via come se niente fosse. Vero che gliela feci un po' troppo dietro, ma--perdinci!--era una lepre, non un cinghiale.
Quindi smisi di portarmi appresso il Redhawk, e optai invece per la Marlin Mod. 95 in .450 Marlin, con cariche casalinghe tostissime--palle da 405 grani a quasi 2000 piedi al secondo di vuzero. Con una canna di 18 pollici e mezzo la portavo a spalla con una comoda cinghia, e se un orso avesse mostrato cattive intenzioni mi sarei sentito sufficientemente protetto con quel fucile. In Alaska c'e' un detto: "Se porti una .44 Magnum per difenderti dagli orsi, e' meglio che ne limi il mirino fino a farlo scomparire completamente. Cosi' se spari ad un orso e quello non apprezza cio' che gli hai fatto, ti toglie la pistola e te la infila nel cu10 fara' molto meno male.
Per il cinghiale, invece dell'anemica e rachitica .44 Magnum, ci sono tante scelte molto migliori. Poi ognuno faccia come vuole.