Re: consigliatemi un sito,se esiste...

paolettoaolo ha scritto:
Salve a tutti.
Leggendo i vostri interessantissimi post sui caricamenti,le polveri...,vorrei accrescere la mia cultura in campo balistico.
Sapete consigliarmi un sito,ammesso che esista,sulle proprieta' delle polveri e sulle tematiche attinenti a questo settore?
CORDIALITA',Paolo


Caro "paolopa" (x sintesi ..... ricordando una simpatica canzone della band Banco del Mutuo Soccorso, io sono un vecchietto .....), aldilà delle discussioni, dei libri e delle interessanti segnalazioni già pervenute da parte di valentissimi colleghi, ritengo sempre costruttivo et indispensabile a prescindere, x ciascuno di noi ed aggiornarsi compiutamente, navigare sui siti di shotgunners-waterfowlers USA e FRANCIA, associandomi in toto al suggerimento "di indirizzo" dell'amico Antonelli, noto e grande esperto balistico nazionale.

In italia, x l'anima liscia, sulla ricarica dei cartuccini, dei medi-standard dosaggi (fino a 36-38gr), a mio parere, noi italiani siamo ancora i migliori, ovviamente col piombo.
Ma laddove si spostino e valutino le nuove frontiere delle pressioni e delle componenti-cariche, oltre ai nuovi pallini ed agli sviluppi tecnologici recenti, gli Usa sono divenuti prevalenti ed i veri benchmark da battere (ciò non significa che singoli munizionamenti italici non possano essere superiori, ma solo singoli prodotti ..... xchè nella medietà commerciale, x me, i loro prodotti sono superiori ai ns).
Ecco il vero motivo x cui occorre conoscere bene, quasi x forza, anche gli studi made in Usa.

X le analisi ed i dati poi dei processi di canna di borre e cariche, ..... magari fatti proprio con armi italiane, gli Usa sono nettamente i migliori, visto che sono all'avanguardia dei brevetti mondiali di choke, un elemento chiave dei risultati balistici a prescindere.

Internet poi agevola il compito e accorcia le distanze ..... .
Buona navigazione
Cordialità
 
LA DISCUSSIONE E' BELLA, INTERESSANTE E PACATA E NON VERRA' BLOCCATA, anche se credo che ormai ognuno abbia detto la sua, con chiarezza e compostezza.
La prossima volta che organizzeremo un raduno degli amici del forum, mi auguro ci si possa vedere tutti ( così avrò il piacere di conoscere anche il Sig.Antonelli, che - non c'è bisogno che lo dica io- scrive e ha sempre scritto dei bellissimi racconti di caccia, oltre ad intendersi di fuclili e cartucce).
Lui e 58 peppe spareranno le "mondezze" :D americane, io e G.G. le pregiate :D italiane.
OCCHIO ALLE BRETTE! ( CIOE' AI CAPPELLI DA PRETE). :D :D :D :D
 
Anni fa in una mio articolo, credo su A&T, feci notare che gli americani erano più avanti di noi sia storicamente che culturalmente sulle cariche magnum e sui caricamenti da valle e da acquatici, cacce che del resto essi conoscono e praticano molto più assiduamente di noi.
Dopo pochissimo il maestro Granelli, mi redarguì pesantemente facendomi notare che gli americani non hanno inventato nulla di tutto ciò.
Che gli inglesi già dal XIX secolo impiegavano fucili speciali pesanti e robusti per cariche maggiorate ad elevata velocità iniziale e che tali cariche erano la vera base storica delle cartucce magnum!
Rimasi molto colpito da tale affermazione e ricercando notizie storiche trovai che egli aveva del tutto ragione, oltre a queste cariche proprio gli inglesi per primi avevano fatto prove e ricerche sui pallini legati con antimonio e rivestiti in rame, per migliorare la densità delle rosate.
L'America famosa per le scoperte balistiche se si guarda in fine è John Moses Browning, un mormone di intelligenza geniale che ben poco ha a che fare con l'intelligenza e l'intuizione yankee.
Qusta del resto è andata sulla Luna nel 1969 (però oggi fatica ad andare in orbita con uno Shuttle e non esce dalle Fasce di Van Allen con nessuma navicella) ed è stata attaccata alle Twin Towers nel 2001 ed al Pentagono facendo attribuire alla fisica quello che non esiste nella realtà.
La problematica ipocrita e falsa del saturnismo è un fenomeno inizialmente americano, frutto della mentalità ambientalista contorta che là ha spazio pur se priva di raziocinio, poi quel cancro cerebrale è arrivato anche qui.
Il discorso dei materiali alternativi al piombo è stato un'emergenza ad un problema non esistente, improvviso, inaspettato e balisticamente affrontato su due livelli differenti e successivi per evoluzione ed efficacia.
Il primo capitolo definibile Steel-Shot inteso come pallino d'acciaio decarburato, è un argomento in generale conosciuto più dagli europei che dagli americani (la M92S è nata proprio per il caricamento Steel Shot poco meno di vent'anni fa) a cui fece seguito il capitolo successivo ed evolutivo relativo ai pallini in lega pesante.
La parentesi bismuto e stagno, mi pare trascurabile, visti i difetti congeniti di entrambi.
Si sono viste varie materie alternarsi nella produzione dei pallini, dall' Hevy-Shot (ora abbandonato), fino ai vari Matrix ed ai recenti HD e poi ai successivi nomi di mescole sempre riferiti a pallini di elevato peso specifico (10,9-12,5).
I problemi sono di due ordini: il costo pazzesco dei pallini e il suo effetto distruttivo sui vecchi fucili in cui deforma e rovina canne e strozzature.
La mia speranza non è che si trovi un metodo per sparare e rovinare in "solo 5 anni" un vecchio Cosmi o un SO3EELL , ma che il mondo, il raziocinio, l'intelligenza della massa umana, salga di qualche punto e inizi a capire che di fenomeni devastanti non ce ne sono, che se il piombo si usa da 400 anni e non ha mai dato luogo a pur pretesi disastri ambientali, lo si può continuare ad usare senza tema di terribili disastri.
Finora solo Svezia, Danimarca e Finalandia pare se ne stiano accorgendo e abbiano deciso di fanculare l'unione europea e le sue dabbennaggini politicamente corrette.
Poi se invece prevarrà l'idiozia, come spesso accade sotto questo cielo, compreremo un automatico moderno della Benelli, Beretta o della Fabarm col suo bravo giglio fiorentino sulla canna e in Internet andremo tutti sui forum americani, a farci insegnare da questi salvatori del mondo come si carica ed impiega una cartuccia con pallini in lega pesante! :D :lol:
Perchè noi... non lo sappiamo!!! :lol:
Una nota sulle cartucce metalliche ed armi rigate: lo Springfield 1903, simbolo principe di una America nascente altro non è se non un Mauser K98 tedesco in cui oltre al meccanismo di chiusura si è scopiazzata pure la cartuccia 8x57JS, allungandola di 6 mm. e portandola ad un più anglosassone calibro .30 già sperimentato sul 30/40 Krag!!
Quando i tedeschi adottarono il boat tail e provarono la palla leggera da 154 grani/10 grammi, come per incanto il 30/06 adottò la coda rastremata e la palla passò a 150 grani! :D :D
Le cartucce controcarro tedesche ad elevatissima vuzero, con bossolo enorme sono la mamma delle varie 30/378 Wby Mag. e 300 Pegasus.
Le palle a doppio nucleo di W.Brenneke vennero riprese da Nosler e Speer solo... 40 anni dopo...!


Cordialità
G.G.
 
Il caldo imperversa fuori casa, io sono al PC al fresco, acqua e vino ghiacciati vicini - non mescolati - che c'è di meglio che rispondere a GG sui propri gusti?
Badate bene io e GG siamo grandi amici e l'uno apprezza il lavoro dell'altro.
Una volta trovato un argomento divergente, infatti, continuiamo con garbati fioretti.

Caro Gianluca,
non penso proprio che le auto inglesi e italiane siano auto al top, sempre che non si vada a scomodare Ferrari, Maserati e Jaguar.
Io credo che le migliori siano giapponesi e tedesche, sempre che si investighi sulle auto disponibili per tutti, voglio dire.
E' come parlare di Piotti e Fabbri, ma chi li conosce? in una discussione come questa si potrà parlare di Perazzi, Perugini e Visini, Famars, Beretta, Benelli etc... ovvero aziende che fanno prodotti da € 1500 in su, ovvero anche di primo prezzo e poi non trascurano fucili importanti per qualità e prezzo dai € 5000 e oltre, ma lasciamo stare i 30000 euro.
La Fiat fa grandi prodotti nel settore piccolo ed economico, ma i giapponesi sono stati i primi a dare garanzie di 5 anni.
Gli inglesi in campo motoristico hanno prodotto solo catarri con bellissime carrozzerie. La tecnica motoristica inglese è sempre stata buon ultima.
Cartucce da piccione.
Conosco i successi B&P ma sono riferibili a anni e anni fa.
Io sparavo allo storno le *storno* maionchi e ti posso garantire che era una grande cartuccia. Ugualmente la *Granditalia* clever.
Dopo aver visto gli effetti sugli uccelli in gara, ci consorziammo l'anno dopo per comprarne 10.000 in tre amici, in mente seconda e terza canna per tordi, sasselli e cesene alti. Meglio che non ti dica la delusione, dosi e polveri e componenti cambiati, le ho ancora... ****! le smonto per prendere il piombo, ma non è un gran che neppure questo, piombo ottenuto per caduta, il 30% è ovale. Un bel nichelato, non c'è che dire...
Io in USA ci sono stato per lavoro in più riprese a fare fiere.
Ebbene... quella gente spara, ma spara davvero e carica da sè.
Se uno carica da sè si accorge se la polvere che compra non è la stessa, mette gli occhi sui componenti, lo vede se il polietilene della borra è meglio o peggio.
Le macchine ricatrici casalinghe che tutti hanno non pesano la polvere, ma vanno a volume con i bocciolini. Sono esatti i bocciolini ma non sopportano variazioni di densità e fisicità della polvere. Praticamente le case produttrici sono obbligate a non cambiare le cellulose e gli ingredienti, e se le cambiano nasce una nuova polvere e ci sarà bisogno di un nuovo bocciolino: No come qui che la polvere ha sempre il suo nome di 50 anni fa ma con sua madre non ha più niente a che vedere!
Là il piombo è sempre stato carissimo al punto che molti se lo fanno in casa da sè con le macchinette che esistono in commercio.
I fucili li provano davvero e per questo attualmente il Beretta Xtrema2 e i vari Benelli e Browning si sono affermati riducendo nell'angolo la Remington, la più grande casa mondiale che con il 60/70% detiene, meglio deteneva, i record di vendita.
Il mondo americano ha tanti difetti e tanti pregi. Se hai voglia di fare, quella ruota ti mette in orbita, così come ti sbatte in terra se non hai voglia di fare niente.
Mio nipote è a S.Francisco insieme a suoi amici a fare il cameriere, qui era un buon meccanico e non guadagnava niente, là guadagna bene, molto bene e l'altra sera mi ha mandato una e- mail dove mi dice che a una festa di compleanno in pizzeria dei ragazzi come lui gli hanno lasciato $ 640 di mancia. Quasi quasi vado via anch'io, ecco, qui mi resta triste non avere più l'età per andarmene, ma non si sa mai...
Il tuo elogio della Superfiocchi - ne ho un po' e non le carico per non tirarle e non sciuparle - mi sembra il peana del guerriero sconfitto che ricorda i momenti in cui era vincitore e superiore agli altri.
Ma le cartucce da piccione del passato non fanno testo, contano quelle di ora, contano i fucili di ora dove siamo i primi al mondo: abbiamo ridotto la Remington a divenire importatrice dei prodotti Baikal, ma sulle cartucce... meglio stendere un velo pietoso; io carico per passione, come tutti gli iscritti a questo forum, però penso di accorgermi quando una cartuccia mia o industriale è peggiore o migliore.
Ho un tronchino beretta 20/70 che regolarmente con una tua dose - 616 PSB1 1,25X26 super G stellare - ridicolizza cariche originali e strozzatori moderni e fucili da grandi prezzi... accidenti al tronchino, lui non legge articoli e non vede il tempo che passa; ma per le corazzate in 12/70, 76 e 89 lasciamoli stare gli USA.
Almeno queste sono le mie sperimentazioni, non pretendo che tutti siano d'accordo con me.
Ah... dimenticavo, la roba americana non mi sembra che rincorra le cariche superveloci, anzi, questo sì dovrebbe essere argomento per un interessantissimo post, dove ognuno dica la sua; mi piacerebbe sapere cosa ne pensa al riguardo il commendevolissimo Apache.
Saludos,
Franco
Se vogliamo analizzare questi due mondi dobbiamo farlo equiparando con giustizia dando merito e demerito senza innamorarsi di nessuno.
La nuova GP è uguale a quella precedente?
 

paolo

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