Ok discorso chiuso con Luca, mi pareva strano dopo 7 anni che sono in questo forum, spesso ci siamo scambiati opinioni senza mai malintesi, ma siccome cera come riferimento pure il padre... Ho capito male io. Come detto da (Tullio ) jiza chi ricarica non ha problemi se ha l'asperienza idonea, perchè riuscira sempre a mantenere alta la velocità necessaria, comunque al girno d'oggi le commerciali sono ad un livello altissimo come prestazioni. però la ricarica domestica è sempre un'altra cosa.
 
Magnum con le prove che hai fatto,hai notato differenze con cameratura 76 e 70,

Prossime allo 0.
A dire la verità ho provato poco le differenze tra le varie canne camerate 70/76.
La differenza che ho provato è questa: benelli s90 70** e centro 65 + in/out da 5 cm **.
Con 32 grammi dell'8 l'oscillazione della placca era identico.
Prova ripetuta 4 volte (2 cartucce a canna)
 
Se volete, vi dico come mi approccio io nei confronti della caccia ormai da molti anni a questa parte.

Diciamo che per questa passione serve solo un fucile e delle cartucce.

Partiamo dal fucile. La prima cosa che faccio quando prendo un fucile nuovo è controllare se spara dove voglio io. Rigorosamente a fermo e meglio in appoggio, una dozzina di cartucce di cui la metà a 18 metri per controllare meglio se il tiro è centrato. Non date per scontato che il fucile mandi la rosata dove avete mirato, non sempre è così. Se il fucile spara bene, In pochissimi casi o quasi mai c'è il bisogno di passare in "sartoria" a farsi aggiustare il calcio. Quella menzionata è un'operazione che fanno pochissimi cacciatori, nel mio paese su 300 credo di essere l'unico, per gli altri è tempo perso e cartucce sprecate.

Premetto che ho scaricato qualche migliaio di cartucce originali, tutte ottime ma le eccezioni ci sono anche tra le più blasonate, sia nei caricamenti che nel piombo (pessimo) utilizzato.
Prima di ricaricare sparavo solo Maionchi (Speed, Rekord, Glasgow, e Velox) , F2 Baschieri e Standard Winchester con qualche altra rara eccezione, ma quelle nominate bastavano e avanzavano.

Oramai da 30 e più anni solo cartucce homemade, non per sfiducia ma per passione. Ho comprato tutto il comprabile in termini di testi balistici, praticamente li ho tutti.
Caricamento: dopo i primi due anni ho capito che era fondamentale una buona attrezzatura, ho venduto la Olimpyc classica a motore per passare ad una DUEFFE poi modificata con aria compressa. Tutto un altro mondo.
Dopo anni e anni di esperienza potrei indicare di un dato caricamento (sbagliandomi di poco) quanta velocità e pressione potrebbe sviluppare.
Ho anche capito che almeno un dato indicativo dovevo averlo per avere più certezze dei miei caricamenti, ed ho comprato un Prochrono Digital. Mi fa capire meglio a che velocità debbo portare la cartuccia per la sua micidialità, specialmente se abbinata ad un'ottima rosata.

Ora vediamo se con questo concetto si smontano le 100 e passa pagine di questo thread.
Ho sempre pensato, e continuo a sostenerlo che addosso all'animale ci va il piombo. La cartuccia per essere micidiale deve avere rosata stretta e alta velocità, in modo che la residua sia sempre sufficiente alla giusta distanza a secondo dell'animale insidiato e del pallino utilizzato per quell'animale.
Ora pensate per un momento solo al concetto e non ai numeri. Se per un tordo a 30 metri c'è bisogno (supponendo a bersaglio i famosi 5 pallini) di una velocità residua di 200 m/s per far in modo che la cartuccia sia micidiale, non dobbiamo far altro che mantenere questa velocità per quella distanza in qualsiasi condizione meteo. Chi ricarica può farlo tranquillamente. Chi non ci riesce probabilmente commette ancora degli errori concettuali nell'approccio della carica da fare, o non ha sufficiente dimestichezza con gli attrezzi che usa, o non ha tutti gli strumenti che dovrebbe avere.

Tutto qua.
Per me questo è l'essenza per non accampare scuse o stregonerie varie sul meteo.
Come non quotarti,ma come leggi non è per tutti così.

Per quanto riguarda il discorso di Luca,non me ne volere, sull importanza dell esperienza non mi pare che leggendo il post si deduca che voglia dire che l esperienza è fondamentale,lui dice che anche 40 anni di caricamento non vogliono dire saper caricare.e che il pescatore è diventato campione senza esperienza in poco tempo,e sono concetti,a volte,reali ma in italiano quello che ha scritto vuol dire che l esperienza serve a poco.

Per ronin io credo che,in questo campo,al contrario della vita,l esperienza delle persone anziane non serva a molto,prima di tutto perché i componenti moderni sono molto diversi da quelli vecchi e poi perché,sopratutto gli anziani,sono portatori di quelle dicerie obsolete che non hanno mai trovato riscontri scientifici,parlo del sangue chiaro poco piombo e scuro troppo..non aumentare la velocità per non fare la passata..,dei misti assurdi di polveri,dell aglio e delle polveri messe al sole e di tante altre sciocchezze che una volta venivano attuate,io avevo uno zio che quando non cadevano toglieva pallini o metteva del fango sull orlatura e continuavano a non cadere,ma lui era convinto che così miglioravano le cartucce.io ho messo da parte queste dicerie e ho preferito un approccio più scientifico facendo da subito un uso costante di un banco di prova vicino a casa che mi diceva esattamente ciò che dovevo fare
Saluti
 
ora che si parla con più calma a parte centro 67 che stuzzica ancora Ronin ahahahh....voglio aprire un altro discorso, ma forse e meglio una nuova discussione quella sugli strozzatori, non so se lo faccio qua oppure nuova, che dite ? questa estate provando una miriade di fucili a chi portava le rosate migliori sia per distribuzione che per penetrazione, ci siamo imbattuti con 2 armieri in un fenomeno strano, che dite continuo qua o cambio ?
 
questa estate provando una miriade di fucili a chi portava le rosate migliori sia per distribuzione che per penetrazione, ci siamo imbattuti con 2 armieri in un fenomeno strano, che dite continuo qua o cambio ?

No continua siamo curiosi, stiamo in Sicilia e' difficile che si verifichino fenomeni strani :D
Dajje che scherzo:eek:
 
Bene è quello che faccio io con il trapano a colonna ,uno massiccio al quale posso regolare il numero di giri, uso una cortini e pezzotti t2 per la stellare e per la tonda sempre cortini ...900 giri per la stellare e 500 per la tonda ,le chiusure sono perfette e le altezze precisissime [emoji106]

Perfetto.
L'importante in questo caso è controllare il numero di giri della bobina sulla cartuccia e la pressione progressiva che si fa sulla leva. Con un minimo di esperienza si tende a rendere simili questi due valori senza nemmeno accorgesene. Basta avere orecchio.
 
Il discorso di Tullio è accettabile. Però la conformazione dello sciame di pallini può essere diverso con conseguenti differenze sulle Vn.
Per intenderci: le Vn della 61 **** non è uguale alla 76* a parità di carica.

Ho cercato di capire quanta energia possiede una carica a una data distanza Dn mettendo una placca che contenga tutta la rosata e che oscilli tipo pendolo balistico.
Con questa, anche se rudimentale, ho ottenuto delle interessanti informazioni sulle Vn.

Non farmi il ronin della situazione.
Ho iniziato parlando di un fucile e delle cartucce ....... e pari velocità a quella distanza.
Il mio fucile è 71 ** e con quello mi regolo.

Se tu utilizzi altro fucile, per esempio 67 **** devi cambiare qualcosa sul caricamento per avere le stesse velocità di 200 m/s dell'esempio precedente.
Per quanto riguarda lo sciame dei pallini è più o meno 1/10 della lunghezza del tiro, la grandezza dipende più dalla strozzatura e in minima parte anche dalla lunghezza della canna. Se vuoi mandare 5 pallini a bersaglio devi infoltire la carica di piombo rispetto a me.
 
Il discorso di Tullio è accettabile. Però la conformazione dello sciame di pallini può essere diverso con conseguenti differenze sulle Vn.
Per intenderci: le Vn della 61 **** non è uguale alla 76* a parità di carica.

Ho cercato di capire quanta energia possiede una carica a una data distanza Dn mettendo una placca che contenga tutta la rosata e che oscilli tipo pendolo balistico.
Con questa, anche se rudimentale, ho ottenuto delle interessanti informazioni sulle Vn.
Caspita non è affatto male, se si partisse da una carica standard di cui si sapessero con precisione i dati al banco certo che qualcosa di indicativo si potrebbe avere in base allo spostamento della placca ,certo in assenza di vento...ci devo pensare
 
Dal Vangelo secondo Granelli:

"La bassa temperatura e l'umidità ambientale riducono le prestazioni della polvere contenuta nelle cartucce, cioè ne abbassano il rendimento termico. Di conseguenza, si verifica una sensibile diminuzione della pressione interna sviluppata dalla cartuccia, e anche della velocità iniziale raggiunta dalla carica di pallini."
 
Per quanto riguarda il discorso di Luca,non me ne volere, sull importanza dell esperienza non mi pare che leggendo il post si deduca che voglia dire che l esperienza è fondamentale,lui dice che anche 40 anni di caricamento non vogliono dire saper caricare.e che il pescatore è diventato campione senza esperienza in poco tempo,e sono concetti,a volte,reali ma in italiano quello che ha scritto vuol dire che l esperienza serve a poco

Odio la tastiera perché a volte non si riesce ad esprimere il concetto che si vuol esporre.
Volevo intendere che l'esperienza, se costruttiva, è importante... e non ha tempi tecnici.
Ho fatto l'esempio del pescatore che dopo tantissimi anni di pesca non si è informato e non ha evoluto il suo bagaglio di conoscenze in maniera tale che non riesce nemmeno ad annodare l'amo o se riesce, usa la stessa tecnica tramandata.
Ergo conosco pescatori che da 40 anni sono anacronistici e persone come Antonello Salvi che in 12 anni è diventato un campione mondiale.
Da questo piccolo ragionamento desumo che l'esperienza (nel primo caso) non è valsa a nulla.
In riferimento all'intervento dell'amico che asseriva che bastano i testi sacri per avere una conoscenza perfetta del caricamento domestico, mi sento di dire che non basta, ogni tecnica è in continua evoluzione e quindi con una buona base di partenza (esperienza) e con l'informazione (libri & forum) si riesce ad arrivare ad un alto livello di sapere.
Spero di essermi espresso bene.
Ciao.
 
Dal Vangelo secondo Granelli:

"La bassa temperatura e l'umidità ambientale riducono le prestazioni della polvere contenuta nelle cartucce, cioè ne abbassano il rendimento termico. Di conseguenza, si verifica una sensibile diminuzione della pressione interna sviluppata dalla cartuccia, e anche della velocità iniziale raggiunta dalla carica di pallini."

Ecco, bravo.
Credo che questo concetto in queste pagine era già sto esposto, comunque hai fatto bene a ricordarlo.

Ora, se devi rispondere a questo quesito:

"Se per un tordo a 30 metri c'è bisogno (supponendo a bersaglio i famosi 5 pallini) di una velocità residua di 200 m/s per far in modo che la cartuccia sia micidiale, non dobbiamo far altro che mantenere questa velocità per quella distanza in qualsiasi condizione meteo."

Come ti comporteresti nel caricamento domestico?

- - - Aggiornato - - -

Fabio, sempre quotati a 2?
..... qui ci si dilunga.

..... se vuoi smetto. Dimmi tu.
 
Ecco, bravo.
Credo che questo concetto in queste pagine era già sto esposto, comunque hai fatto bene a ricordarlo.

Ora, se devi rispondere a questo quesito:

"Se per un tordo a 30 metri c'è bisogno (supponendo a bersaglio i famosi 5 pallini) di una velocità residua di 200 m/s per far in modo che la cartuccia sia micidiale, non dobbiamo far altro che mantenere questa velocità per quella distanza in qualsiasi condizione meteo."

Come ti comporteresti nel caricamento domestico?

Perdonami se non ho letto come te tutte le 1112 risposte.

Professore, ci sono vari accorgimenti per rimediare al calo prestazionale, in funzione anche delle variabili ambientali in gioco. ;)
 
allora, estate scorsa un pomeriggio proviamo tre fucili di un unico propietario, uno di quelli che dopo 30 anni non ha ancora capito nulla di fucili li cambia per simpatia, ma non spara tanto male. sono un beretta urika, un bernardelli automatico, ed un 121 canna francese, tutti cal 20 stessa misura di canna, con uguale strozzatore, 2 stelle premetto che io non ho mai cambiato fucile in 35 anni di PD sempre i soliti a canna fissa che mi trovo benissimo e mai avuto problemi, quindi di strozzatori non me ne intendo, allora ritorno al disccorso, stesse cartucce le migliori rosate le otteniamo con il benelli poi il bernardelli e poi lìurika, che ha delle rosate bruttine, e poca forza di penetrazione rispetto al benelli con canna francese, salta in mente ad un amico di invertire gli strozzatori mette quello del bernardelli nell'urika uguali a parete sottile, si prova con tutti i tipi di cartucce, ed ecco il fattaccio, l'urika sempre drogato, rosate pazzesche come concentrazione, come forza ecc con tutte le cartucce, batte sonoramente il benelli. Come è possibile ? la stessa bernardelli battuta dal suo strzzatore messo in una canna beretta, come può un fucile con lo strozzatore originale non funzionare a dovere, e poi mettendo uno strozzatore di altra marca, che nemmeno nel fucilr originale sapeva far rendere a quel livello cambiando arma di altra marca diventare così portantoso ? il tizio spara ancora con quello strozzatore bernardelli messo sull'urika e ci fa miracoli. a dimenticavo Le canne hanno la stessa anima come foratura. Troviamo una spiegazione logica
 
Perdonami se non ho letto come te tutte le 1112 risposte.

Professore, ci sono vari accorgimenti per rimediare al calo prestazionale, in funzione anche delle variabili ambientali in gioco. ;)


Non ti smentisci.
Entri solo e sempre per mettere zizzania.

Proponi qualche accorgimento.

Ora, se hai letto un libro, visto che sei entrato nel thread, dicci come comportarci.

.....è di te che mi ricordo che vuoi sempre salire in cattedra. E spesso a sproposito.
 
Non ti smentisci.
Entri solo e sempre per mettere zizzania.

Proponi qualche accorgimento.

Ora, se hai letto un libro, visto che sei entrato nel thread, dicci come comportarci.

.....è di te che mi ricordo che vuoi sempre salire in cattedra. E spesso a sproposito.

Mi sembra che quello sei tu. Mi sono limitato a fare una citazione erudita e guarda caso sei apparso. Forse covi del rancore? Hai paura che ti si tolga il proscenio?
 
Mi sembra che quello sei tu. Mi sono limitato a fare una citazione erudita e guarda caso sei apparso. Forse covi del rancore? Hai paura che ti si tolga il proscenio?

Io ero apparso prima. Tu adesso. Puntuale.
Non mi chiama professore nessuno. Solo tu. E questo mi fa pensare che il rancore lo covi tu.
 
Io ero apparso prima. Tu adesso. Puntuale.
Non mi chiama professore nessuno. Solo tu. E questo mi fa pensare che il rancore lo covi tu.

Sei tu che mi hai posto un quesito, mentre io non ti ho nemmeno notato. Se replico è solo per educazione e cortesia.

- - - Aggiornato - - -

Vaijiiiiiii un'altro personaggio alla telenovela,Sergio non te ne andare

Non ti preoccupare, non mi farò coinvolgere.
 
Sei tu che mi hai posto un quesito, mentre io non ti ho nemmeno notato. Se replico è solo per educazione e cortesia.

Allora continua a non notarmi. Ignorami. NON ti considero una "bella" persona. Preferisco fare a meno di te. (Vedi, non sono educato al tuo pari).
 
allora, estate scorsa un pomeriggio proviamo tre fucili di un unico propietario, uno di quelli che dopo 30 anni non ha ancora capito nulla di fucili li cambia per simpatia, ma non spara tanto male. sono un beretta urika, un bernardelli automatico, ed un 121 canna francese, tutti cal 20 stessa misura di canna, con uguale strozzatore, 2 stelle premetto che io non ho mai cambiato fucile in 35 anni di PD sempre i soliti a canna fissa che mi trovo benissimo e mai avuto problemi, quindi di strozzatori non me ne intendo, allora ritorno al disccorso, stesse cartucce le migliori rosate le otteniamo con il benelli poi il bernardelli e poi lìurika, che ha delle rosate bruttine, e poca forza di penetrazione rispetto al benelli con canna francese, salta in mente ad un amico di invertire gli strozzatori mette quello del bernardelli nell'urika uguali a parete sottile, si prova con tutti i tipi di cartucce, ed ecco il fattaccio, l'urika sempre drogato, rosate pazzesche come concentrazione, come forza ecc con tutte le cartucce, batte sonoramente il benelli. Come è possibile ? la stessa bernardelli battuta dal suo strzzatore messo in una canna beretta, come può un fucile con lo strozzatore originale non funzionare a dovere, e poi mettendo uno strozzatore di altra marca, che nemmeno nel fucilr originale sapeva far rendere a quel livello cambiando arma di altra marca diventare così portantoso ? il tizio spara ancora con quello strozzatore bernardelli messo sull'urika e ci fa miracoli. a dimenticavo Le canne hanno la stessa anima come foratura. Troviamo una spiegazione logica

Prima di chiudere definitivamente la pratica io continuerei a testare quell'Urika con tutti gli strozzatori in dotazione (con cartucce diverse)e controllerei scrupolosamente l'effettivo grado di strozzatura di quel ** incriminato.
 
Sergio citando granelli dice che la bassa temperatura e l'umidità diminuiscono sensibilmente il rendimento della cartuccia per un fatto di combustione della polvere,post precedenti pawnee afferma che un esperto di balistica (non so chi sia) le cartucce odierne dopo varie prove effettuate con escursioni termiche anche di 60 gradi non risentono un calo di rendimento tale da imputare al meteo un malfunzionamento della cartuccia.....ora mi chiedo,non ho capito una mazza io oppure una sola verità non c'è?
 
Sergio citando granelli dice che la bassa temperatura e l'umidità diminuiscono sensibilmente il rendimento della cartuccia per un fatto di combustione della polvere,post precedenti pawnee afferma che un esperto di balistica (non so chi sia) le cartucce odierne dopo varie prove effettuate con escursioni termiche anche di 60 gradi non risentono un calo di rendimento tale da imputare al meteo un malfunzionamento della cartuccia.....ora mi chiedo,non ho capito una mazza io oppure una sola verità non c'è?
Il Granelli stesso ha fatto queste prove,la prova di mettere delle cartucce alla temperatura di -20 gradi e 40 gradi e provarle per verificare più che altro se la combustione della polvere fosse regolare
 
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