calendario venatorio regione sicilia

Re: calendario venatorio regione sicilia

RENEGADE 4X4 ha scritto:
http://www.federcaccia.org/regione_news_show.php?idn=1164
ecco il calendario venatorio si capisce meglio qui perche in pratica e una parte di tutto quello pubblicato.... comunque la tortora apre il 18 settembre,il 3 il coniglio e il 10 colombaccio e merlo

no la tortora e' consentita il3,il 5 ed il 10 da appostamento..,ma se io sono a conifgli con i cani giorno 3 posso sparare ad una tortora?
mi viene da ridere e piangere.
pap
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

mi piace troppo questa parola(turuna).... la prima volta l'ho sentita da 1 catanese.....si dice anche nel palermitano????[/quote]


Solo a palermo lo chiamano "turuna" a catania e nella maggior parte delle provincie sicule "tutuni", saluti[/quote]
A Palermo si dice " u Tiruni"!![/quote]


infatti io ho sentito sempre tiruni e turuna...tutti e 2...
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

Per alessandrourika: solo la concessione governativa per il pda è legata alla data di rilascio dello stesso, tutti gli altri versamenti (atc, regionale) hanno validità annuale dalla data di versamento e, quindi, se vengono fatti in data diversa da quello del pda, scadranno dopo 365 giorni, cioé un anno.
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

Faremo la fine dei polli in gabbia... [****.gif] Come ho postato precedentemente ci stanno mettendo dentro un recinto.
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

robertino messina 20 ha scritto:
cipolla ha scritto:
robertoRC ha scritto:
scusate ma per i non residenti quando apre allora? e che siamo fessi che paghiamo le 84 euro senza poter venire? e poi apertura solo per coniglio? ai primi colpi colombacci e tortore ne tagliano di strada..... VERGOGNA!!!!

La caccia a volte e' piu' bella se difficile ed impegnativa . . .
E poi scusa puoi anche cacciare nella tua regione no ?
[eusa_clap.gif]
Scusatemi amici ma noi per questo siamo arrivati a questo [lock] tu nella tua io nella mia
e c'è lo siamo presi in quel posto. [sconvolto.gif] vi lascio immagginare dove.[/quote]

, siamo prorpio messi male, ci siamo ridotti a farci la guerra tra noi. Se siamo in questa situazione è solo colpa nostra, dell'invidia e dell'ingordigia. [eusa_naughty.gif]
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

Ogni tanto indovino almeno per quanto riguarda l'apertura .......... In pratica da giorno 3 settembre al 10/09 non si può usare il pacchetto migratoria!!!! NOi messinesi dove andremo!! Un calendario che fa schifo l'unica cosa lieta è l'apertura al 3 settembre e che probabilemnte apriranno le ZPS...... poi per il resto fa schifo... chiusura in pratica la 15.....
Mi sapete dire che multa si rischia per andare fuori ambito?
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

Giammi92 ha scritto:
è una vergogna..il 3 apre la tortora...i colombacci li spareranno cmq ed io giorno 10 cosa vengo a fare??? mah......

il 3 i colombacci si spareranno al 101 %
ki deve venire gli conviene il 3 o poi ci si accontenta dei 5 10 colombacci.
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

Luchy ha scritto:
alessandro urika ha scritto:
tiruni

ieri volate circa 20 quaglie ma stranamente neanke una ferma e con cani ke fermano tra cui una esperta di 5 anni..
boooo...

quest'anno si può uscire anke lunedi mercoledì e giovedì in una settimana l'importante ke sn tre giorni a settimana vero?

ad esempio io sn uscito lunedì oggi posso uscire?

ti rimane solo un giorno tra giov,sab,e dom. oggi e domani solo conigli

vado a conigli cn il setter.
ogni tnt li ferma.
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

So che a molti siciliani non frega niente degli extraregionali , anzi meglio se i cacciatori sono di meno, ma con questo tipo di calendario le presenze dei fuopri regione saranno sicuramente dimezzate e sara' un peccato per una parte dell'economia locale bar ,stazioni di rifornimento,ristoranti ,hotel,armerie,ecc ecc.

Forse ai politici interessa poco l'economia privata dei poveri cittadini, tanto non sono soldi che possono mangiare loro...o almeno per loro c'e' un piccola parte...che non fa testo.

Probabilmente quello che mettono sul piatto le forze ambientaliste e' piu' appetitoso di quello che il mondo venatorio puo' offrire.
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

Ha sorpresa abbiamo trovato un po di tortore..... visti i pessimi pronostici non ci possiamo lamentare..... centinai di colombacci [Trilly-11-11.gif]
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

alessandro urika ha scritto:
ATTENZIONE!!! VENERDI' 12 Agosto ore 10.00 tutti i CACCIATORI SICILIANI protesteranno a MESSINA presso l'imbarco della Caronte. E' arrivato il momento di mostrare i muscoli e metterli in guardia per le decisioni di giorno 16 per il CALENDARIO VENATORIO che limiterebbe ancora di più la caccia in Sicilia. Che non manchi nessuno e portate i vostri cani.

l'ho letto su facebook su caccia ambiente


scusa ale sai per caso fino a che ora durerà la protesta??
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

messina ha scritto:
Ogni tanto indovino almeno per quanto riguarda l'apertura .......... In pratica da giorno 3 settembre al 10/09 non si può usare il pacchetto migratoria!!!! NOi messinesi dove andremo!! Un calendario che fa schifo l'unica cosa lieta è l'apertura al 3 settembre e che probabilemnte apriranno le ZPS...... poi per il resto fa schifo... chiusura in pratica la 15.....
Mi sapete dire che multa si rischia per andare fuori ambito?

diciamo kiusura dal 21 per le anatre e beccaccini.
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

eugeni9o ha scritto:
10 settembre, per me è il calendario piu schifoso che abbia mai visto, senza tortore per me non è apertura... ormai siamo alla frutta piu totale, ormai sono sempre in disagio quando leggo i calendari e le norme...


concordo pienamente, a partire di mio padre siamo sotto shock, cose turche!ormai la caccia non e tradizione ,ma significa fare i cani da febbraio a settembre.saluti
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

richiesta di impugnazione del ddl da parte della A. S. C. N.

Ecc.mo Sig. Commissario dello Stato
per la Regione Siciliana
Piazza Principe di Camporeale, 23
90138 Palermo
Prot. n° 27/07/LF
A.R.
OGGETTO: OSSERVAZIONI E RICHIESTA DI IMPUGNAZIONE DEL DDL 740
“MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA LEGGE REGIONALE 1 SETTEMBRE 1997, N° 33”
In relazione all’oggetto, ci permettiamo sommessamente di segnalarLe alcuni palesi
profili di illegittimità costituzionale a carico delle norme appresso elencate e per i motivi infra
esposti:
- Art. 1 comma 3 del d.d.l. nella parte in cui modifica l’art. 14, comma 3 L. 157/1992 nella
seguente guisa: “è destinata a protezione della fauna selvatica la quota minima del 20 per cento
calcolata esclusivamente sul territorio agrosilvopastorale regionale, fermo restando il
divieto di caccia nei territori in cui sia comunque vietata l’attività venatoria per effetto di vincoli
derivanti dalla normativa comunitaria e/o da altre leggi o disposizioni”.
Violazione degli artt. 3 e 117 lettera s) della Costituzione in relazione agli artt. 10 e 14
della L. 157/1992.
Com’è noto, la c.d. Legge Quadro sulla caccia (L. 157/1992) prescrive gli standard minimi di
tutela della fauna e dell’ecosistema, in osservanza dei quali è consentito alle Regioni
disciplinare, per mezzo di atti aventi forma di legge o attraverso provvedimenti
amministrativi, l’esercizio dell’attività venatoria.
Detta finalità è stata più volte sottolineata dal Giudice delle Leggi, nonché dagli stessi
Tribunali Amministrativi regionali, e, in virtù della competenza esclusiva statale in tema di
ambiente, le disposizioni colà contenute e poste a tutela del bene ambiente costituiscono
inevitabilmente lo spatium deliberandi in cui le Regioni possono organizzare una gestione
programmata della caccia.
La norma oggetto di osservazioni confligge vistosamente con tali obiettivi minimi di tutela e
finisce quindi con l’invadere la competenza esclusiva dello Stato in materia di legislazione
ambientale.
Vero è, infatti, che l’art. 10, comma 3 della L. 157/1992, nell’imporre alle Regioni di destinare
a protezione una quota del proprio territorio agrosilvopastorale variabile dal 20 al 30%, non
impone delimitazioni territoriali subregionali.
Parimenti evidente appare, tuttavia, come la ratio legis imponga un’articolazione
omogenea del territorio a livello provinciale; in tal senso, il comma 7 dello stesso art.
10 testualmente prevede che “ai fini della pianificazione generale del territorio
agrosilvopastorale, le province predispongono, articolandoli per comprensori omogenei,
piani faunistico-venatori”.
Il legislatore del 1997, volendo riservare al Governo centrale regionale la pianificazione
faunistico venatoria, ha opportunamente previsto, al fine di non mortificare l’obiettivo di
omogeneità della tutela sotteso alla norma statale sopra richiamata, che la
pianificazione del territorio agrosilvopastorale avvenisse nell’ambito provinciale (art.
14 L.R. 33/1997 formulazione originaria).
D’altra parte, anche l’art. 14 L. 157/1992 prevede che “le Regioni, con apposite
norme…ripartiscono il territorio agrosilvopastorale destinato alla caccia programmata
ai sensi dell’art. 10, comma 6, in ambiti territoriali di caccia, di dimensioni
subprovinciali, possibilmente omogenei”.
L’omogeneità presa in considerazione delle suddette norme impone, dunque, una
distribuzione equa del territorio protetto nei diversi territori provinciali, e ciò anche
all’intuibile fine di rendere più efficaci gli strumenti di conservazione.
Tale risultato è evidentemente compatibile (anzi, è concretamente raggiungibile) solo
attraverso il mantenimento degli obblighi di protezione a livello provinciale, o meglio
ancora comprensoriale (come nel caso delle Isole minori).
Non a caso – ripetesi – il Legislatore siciliano, con la L. 33/1997, ha previsto che la
percentuale di territorio protetto vada computata a livello provinciale e, per le isole minori,
addirittura a livello subprovinciale.
La novella normativa introdotta dal d.d.l. in oggetto produce invece l’effetto devastante di
consentire il mantenimento di una sperequazione in atto esistente tra i diversi territori
provinciali, in alcuni dei quali la concentrazione di cacciatori per ettaro è superiore del
quadruplo rispetto ad altri, imponendo, quale unico limite, il raggiungimento di un valore
regionale “medio” (il 20% per l’appunto) senza alcuna garanzia di omogeneità degli ambiti di
caccia.
Tale soluzione, altresì, mortifica e vulnera irrimediabilmente gli obiettivi di tutela della
fauna e degli habitat imposti dal legislatore statale in ottemperanza alla normativa
comunitaria, che ovviamente devono essere raggiunti uniformemente su tutto il territorio
regionale, al fine di scongiurare il rischio di irreversibile depauperamento delle aree oggetto
di particolare concentrazione venatoria.
Al contempo, in ragione della mobilità limitata dei cacciatori in ambito regionale, essa
produce una irragionevole violazione del principio di uguaglianza, apprezzabile nella
misura in cui un cacciatore residente in una provincia avrà certamente a disposizione una
minore quantità di territorio agrosilvopastorale in cui esercitare l’attività venatoria.
- Art. 3 del d.d.l. disposizione transitoria “Nelle more della definizione del procedimento
amministrativo di approvazione del Piano faunistico - venatorio, trovano immediata
applicazione, esclusivamente per la stagione faunistico - venatoria 2011/2012, le disposizioni
della proposta di Piano di cui alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Regione siciliana
del 3 giugno 2011, fermo restando il divieto di caccia nei territori in cui sia comunque vietata
l'attività venatoria per effetto di vincoli derivanti dalla normativa comunitaria e/o da altre leggi
e disposizioni. L'esercizio venatorio all'interno dei Siti Natura 2000 è consentito secondo le
indicazioni previste dal decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
17 ottobre 2007, eventualmente implementate con le indicazioni contenute nei piani di gestione,
approvati o in via di approvazione, previa valutazione d'incidenza, come previsto dal decreto del
Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, e successive modifiche ed integrazioni”.
Violazione dell’art. 117 della Costituzione.
La norma in questione elude l’applicazione della normativa comunitaria in tema di
Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.), recepita dalla Repubblica italiana con D.Lgs.
152/2006 e ss.mm.ii..
Il Piano regionale faunistico venatorio di nuova adozione, per espressa previsione normativa,
in quanto formato successivamente all’entrata in vigore della normativa VAS, deve
essere sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica, che comprende, alla luce delle
modifiche normative intervenute ad opera del D.Lgs. 4/2008, anche la procedura di
Valutazione di Incidenza.
La disposizione transitoria in osservazione produrrebbe, invece, l’immediata vigenza
delle disposizioni contenute in una bozza di piano non ancora sottoposta alle dette
procedure, “cristallizzandola” alla data del 3 giugno 2011, di talché le opportune modifiche
eventualmente adottate dal competente organo amministrativo all’esito della complessa
procedura di V.A.S. e delle osservazioni nelle more proposte dalle associazioni ambientaliste e
venatorie non potrebbero trovare applicazione, in patente violazione degli obblighi, di
derivazione comunitaria, di salvaguardia degli habitat e della fauna.
Alla luce delle considerazioni che precedono, la S.S. è pregata di volere procedere
all’impugnazione delle suddette disposizioni per le ragioni sopra esposte e/o per quelle altre
che Ella riterrà di individuare.
Con osservanza
Il Presidente
dott. Francesco Lo Cascio
Palermo, lì 27/07/2011
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

Beh alla fine in totale quante africanelle si sono incernierate? visto che i turuna si aprono il 10!..
[5a]
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

richieste di impugnativa del ddl da parte di Legambiente:


LEGAMBIENTE
Comitato Regionale Siciliano
Dipartimento Conservazione Natura
LEGAMBIENTE Comitato Regionale Siciliano - Via Tripoli 3- 90138 Palermo
tel. 091/301663 - fax 6264139 C.F. 97009910825
Comunicato Stampa Palermo, 27 luglio 2011
Assessore D’Antrassi e Maggioranza di governo ammazzanatura:
approvata una norma che riduce le aree a protezione faunistica e
scarica solo su alcune province gli oneri dei divieti di caccia.
Legambiente ricorre al Commissario dello Stato
e auspica che anche le associazioni venatorie impugnino la norma
che impedisce una corretta pianificazione faunistico-venatoria.
Ieri sera è stata scritta una brutta pagina dell’attività legislativa regionale.
Con un blitz il Governo Regionale ha proposto e fatto approvare un emendamento che
modifica la percentuale di territorio protetto, passando dall’attuale 25 per cento a livello
provinciale al 20 per cento a livello regionale.
“E’ una norma assurda e tecnicamente sbagliata, che non tutela la fauna né consente una
corretta pianificazione dell’attività venatoria in danno degli stessi cacciatori – denuncia
Angelo Dimarca Responsabile Regionale del Dipartimento Conservazione Natura di
Legambiente Sicilia.
Ma la cosa più grave è che questa nuova disposizione è stata approvata in alternativa ad
una norma più corretta predisposta all’unanimità dalla Terza Commissione Legislativa e
che computava la percentuale di protezione a livello provinciale, garantendo condizioni
omogenee di tutela e di corretta regolamentazione della caccia in tutte le province.
Il Governo Regionale e la sua Maggioranza parlamentare hanno anche cancellato la
precedente norma che garantiva livelli minimi di tutela in ogni isola minore”.
Legambiente presenterà nelle prossime ore un’articolata memoria al Commissario dello
Stato per gli evidenti profili di violazione dei principi della legge quadro nazionale in
materia di caccia e di tutela della fauna.
Legambiente auspica che anche le Associazioni venatorie ricorrano contro tale norma che
penalizza i cacciatori di alcune province a vantaggio di alcuni sponsorizzati politicamente.
A causa di questa ennesima forzatura del Governo Regionale di cui si è fatto artefice
l’Assessore D’Antrassi (che aveva prima approvato in Commissione la norma che ha
invece fatto cancellare ieri in Aula) si inaugura cosi’ non una stagione di concertazione
per una corretta pianificazione faunistico-venatoria ma un periodo di nuovi e più accesi
contenziosi.
L’ufficio stampa


LEGAMBIENTE Comitato Regionale Siciliano - Via Tripoli 3- 90138 Palermo
tel. 091/301663 - fax 6264139 C.F. 97009910825
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

bellissima manifestazione.. l'ho vista oggi alle 14,00 al telegiornale regionale, e è stato d'impatto veramente, ho rosicato perche non cero non sono riuscito a farmi lasciare libero, purtroppo troppi colleghi in ferie... [6]
Ora aspettiamo le risposte del mondo politico, penso che vedendo quanti cacciatori vi erano si facciano due conti per le prossime elezioni.. [lol.gif]
 
Re: calendario venatorio regione sicilia

cipolla ha scritto:
Non scherzate. Una cosa sono le sanzioni amministrative . . un' altra cosa quelle penali . . .

Perchè è prevista la sanzione penale se ti trovano con i colombacci? E' qual'è questa sanzione? Io credevo ci fosse solo la sanzione amministrativa.
Grazie in anticipo per la risposta.
 
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