Ciao a voi tutti Cacciatori.
Son iscritto a Mygra da otto anni ma, per un periodo diciamo “mio moscio”, da ultimo non ho partecipato assiduamente alle varie discussioni, standone assente, quindi, per chi non mi conoscesse, di seguito farò un breve escursus della mia vita anche venatoria.
Mi chiamo Domenico Tursi detto Mimmo, ho circa 63 anni, risiedo dalla nascita a Palo del Colle (Bari) – zona di tordi e di olio extravergine - , sono laureato in Legge ma ho sempre fatto l’imprenditore con vari supermercati sino al 1999 quando vendetti in blocco tutto.
Dopo 6 mesi di caccia, son partito per il Kenya dove, con acquisizioni di un ristorante, agenzia viaggi e un Casinò, son rimasto sino al giugno 2005, quando ebbi una ematoma cerebrale con rottura arteria temporale -praticamente un ictus – ho smesso ritornandomene in Italia.
San Pietro quando mi vide disse: cacciatori e rompiscatole oggi non ne voglio e, per fortuna, mi rimandò indietro.
Da allora, avendo molto tempo libero (praticamente non faccio un cazz@) vado a caccia all’estero.
La prima fucilata l’ho tirata ad 8 anni, con la doppietta di mio nonno ad una lepre e per il rinculo…son andato a gambe in aria.
In famiglia siamo cacciatori dal bisnonno, poi nonno, mio padre, due zii ed io. Va menzionato, in verità anche mio figlio ma, son 8 anni che ha mollato per dedicarsi al lavoro ed alla famiglia, lui che vive nel Triveneto – Vicenza - fattivo ed operoso. Confido in un suo ritorno di fiamma perché, sia il suocero che il cognato, son cacciatori e lui, che ama molto camminare per boschi, da me è stato educato al rispetto massimo della Natura e del selvatico anche in ambito venatorio.
I primi anni di porto d’armi li ho dedicati molto ai tordi, con qualche inizio ed accenno a quaglie e beccacce con mio padre ma, come tutte le famiglie terrone che in cui i figli litigano con i padri, a 22 anni mi han regalato un breton, che ho avviato io catturando le quaglie selvatiche con le reti in spiaggia ad Aprile, capendo la bellezza ed il fascino delle cacciate con l’amico fidato a 4 zampe.
Per completezza di verità, devo dirvi che a novembre del 1978 mi portarono , per la prima volta, in Montenegro sul lago di Scutari dove, credendo fossero anatre, con un mio amico abbiam fatto razzia di cormorani, con risate e prese per i fondelli di tutti gli altri cacciatori che dura ancora oggi. Quindi, ho lasciato perdere i tordi dedicandomi a quaglie e beccacce ma, quando avevo chiamate peri i becchi piatti da oltre Adriatico …, partivo il venerdì sera e rientravo il lunedì mattina successivo pronto per il lavoro. Tutto ciò è durato sino al 1999 anche se, chiuso Scutari, le mete per i becchipiatti son state Delta del Volga (quello vero non le cazzate che ti propinano ora), Crimea e il 1990 – dopo la morte di Ceausescu – son atterrato in Romania, prendendo come riserva (allora era facilissimo, bastava qualche conoscenza giusta ed un po’ di soldi) quasi tutta la Ialomita.
Ci son rimasto, cacciando quaglie, fagiani, lepri, starne, volpi, anatre ed oche sino al 1999 quando poi, come detto, me ne andai in Kenya. In Romania mi son divertito veramente tantissimo, era una Terra bellissima, naturalissima, con gente disponibile e molto buona, non ancora intaccata dai soliti str@nzi di italiani che li depredavano, sfruttavano obbligandoli a difendersi tirando loro fregature e pacchi come fanno ora. I rumeni li ho sempre rispettati e visti come miei pari e loro, ancora oggi, mi stimano e rispettano, sia li che in Italia.
La gente deve capire, imparare ed attuare il rispetto del proprio prossimo ovunque, specialmente quando è ospite in casa loro !!!
Per tutto il 2006 e 2007 ho cacciato assiduamente anatre, oche, lepri e fagiani in Ungheria con una ottima organizzazione, preferendola tra altre 5 che avevo testato, per “terreni di caccia, ospitalità, mezzi e agganci in loco” ma, con la naturalmente pessima abitudine di farne troppo mercato. Ciò è, ripeto, naturale per chi ci vive e fa business con e sulla caccia poiché, cosa per me antipaticissima ed odiosa, raggruppa settimanalmente molti e troppi sparatori e crea una pressione venatoria assurda sul selvatico. Questo potrebbe andar bene in Ungheria perché il 70% di ciò che si caccia è di lancio (anatre germanate incluse) ma lascia quasi nulla al vero cacciare.
Riflettendo su quest’ultima considerazione, ricordando i vecchi amici dei tempi del Montenegro e considerando la mia natura imprenditoriale, mi detti da fare ritornando in Romania. Certamente i tempi del 1990 non v’erano più ma, combattendo e brigando… riuscii ad accaparrarmi oltre 18.000 ettari in Delta Danubio – lago Uzlina a ridosso della Biosfera – dove con pochi e carissimi amici cacciatori e non sparatori vi siam rimasti sino alla chiusura del Delta avvenuta a fine stagione del 2012.
In questi indimenticabili anni, non si cacciavano solo veri becchipiatti ed oche, ma anche tantissime beccacce di arrivo e ripasso da e per il Nord, cattivissimi fagiani, quaglie e starne con qualche estemporanea fucilata a cinghiali e lepri.
Con la chiusura del Delta Danubio (quello vero e non le fregature che continuano a vendere ancora oggi), essendosi “abbruttiti gli organizzatori italiani e indigeni” a fine di quella stagione ho lasciato la Romania per dedicarmi al mio vecchio amore: la caccia con il cane a Beccacce, prendendo una riserva in Bulgaria di oltre 40.000 ettari. In verità ho ancora zone in Romania, che ho ceduto a dei bravi ragazzi rumeni che organizzano caccia, mi son fedeli, ho insegnato loro cosa il vero cacciatore italiano vuole e, a detta di amici che invio loro oltre che mia che li visito un paio di volte l’anno, non danno fregature perché dichiarano, prima che si prenoti, lo stato veritiero delle cose !!!
Ora in Bulgaria caccio, molto bene e con soddisfazione, beccacce, quaglie e qualche starna, lo faccio in compagnia di vecchi amici o nuovi cacciatori raccomandati da chi mi conosce e sa come pretendo ci si debba comportare a caccia, abbiamo un notevolissimo rispetto per l’habitat e la Natura del posto oltre, ovviamente, per i Padroni di Casa che ci ospitano. Decisamente non è un questione di danaro: me ne fotto di ciò.
In conclusione vorrei che fosse chiaro a tutti quanti voi che:
a) Non vendo caccia
b) Non guadagno, ne con chi viene a caccia con me, ne con chi vorrà chiedermi dritte su mete di caccia all’estero
c) È molto difficile cacciare con me perché pretendo si debba essere solo ed unicamente Cacciatori
d) Qui in Mygra non sono un neo moderatore – non ne ho doti diplomatiche per farlo – ma trovo Mygra eccellente nei suoi principi, ideali e servizi venatori
e) Lo spirito base di questa discussione/pagina è e sarà mettersi al servizio di chiunque vorrà interpellarmi in proposito
Scusandomi per essermi dilungato, vi auguro le migliori fortune nella vita e IBAL a tutti
mimmotursi