Caccia in Romania.... Alla frutta...

Pensa se questo video fosse girato in Romania invece che in Canada.....
Ovviamente tutto regolare.....ma l'impatto ai miei occhi è lo stesso.

P.S.: ti potranno rispondere meglio altri ma anche in Romania esistono limiti di carniere,non stabiliti a livello nazionale ma a livello locale dalle loro associazioni....tipo i ns atc.

Come hai detto tu, tutto regolare. Premesso che il Canada ha limiti di carniere piu' generosi di quelli U.S. e che vedo un gran numero di oche delle nevi uccise (oche che sono in enorme soprannumero e sono divenute nocive a se' stesse e a centinaia di altre specie poiche' stanno distruggendo il fragile ecosistema artico, zona di nidificazione di milioni di uccelli delle Americhe, e non solo palmipedi), nel filmato e' dichiarato (e visto) che il numero di uccelli abbattuto rientra nei limiti individuali e collettivi. Il numero di anatidi nelle Americhe e' cresciuto enormemente dopo essere crollato alla fine del 19simo secolo e al principio del ventesimo a causa della caccia commerciale e continua a crescere anche se l'habitat originale e' diminuito moltissimo a causa di bonifiche, agricoltura, e urbanizzazione.
Passiamo all'immagine dei grossi carnieri che--lo sappiamo con certezza--sono stati ottenuti legalmente da un gruppo di cacciatori canadesi o U.S. mentre in Romania (e altri paesi dell'Est Europa e dell'Africa) molto probabilmente, o altrettanto certamente, viste le misure prese dalla Romania stessa, dai continui sequestri di numeri spropositati di selvatici nelle auto (principalmente italiane) fermate ai confini, dalle condanne penali, dagli articoli di giornali cartacei e cibernetici europei, i carnieri enormi sono fatti anche da singoli "cacciatori" stragisti. in barba alla sostenibilita' del prelievo di enormi numeri di selvatici. Orbene, a parte il fatto che, come ho scritto, il 74% dei cittadini U.S. (non conosco le statistiche canadesi ma suppongo siano simili) sono favorevoli alla caccia, tali filmati su YouTube--con la certezza della legalita' dei carnieri--non scateneranno le ire del popolino come lo fanno da voi le turpi imprese degli stragisti italiani che offuscano il comportamento corretto di tanti altri italiani che in Romania o altrove si recano per poter avere qualche opportunita' venatoria non riscontrabile in Italia, ma che non fanno come la volpe nel pollaio e non cadono in preda ad una specie di furia sanguinaria e distruttiva, approfittandosi della lassita' delle regole locali e della corruzione sempre presente in questi paesi--diciamo cosi' piu' o meno terzomondisti e a volte "sottocivilizzati," come il Marocco e altri paesi nordafricani--corruzione che, ne sono sicuro, contagia anche alcune delle societa' che organizzano viaggi venatori in tali paesi e che pur di mungere i clienti tacitamente autorizzano le loro azioni piu' deprecabili.

Detto cio' voglio aggiungere che sebbene sia assolutamente legale far fuori 1000 tortore al giorno (o anche 2000 se siete come il compianto Tom Knapp e non sbagliate un colpo) in Argentina, il fatto che sia legale, secondo me, non diminuisce il disgusto che provo.
Una dozzina di anatre a persona e quattro o cinque oche canadesi o lombardelle al giorno a persona non e' strage (ricordiamocelo: negli U.S. il limite e' di sette anatre o anche meno, in certe zone, e di un paio di oche un po' dappertutto, ma in certe zone qualcuna di piu', in altre una sola e in altre ancora neanche una, come era a Kodiak fino a pochi anni fa). E di quelle bianche piu' ne ammazzi e meglio e'. Percio' il filmato che alleghi di certo fara' schifo agli animalisti, ai quali avrebbe fatto schifo anche l'abbattimento di un singolo selvatico, farebbe schifo ai buonisti italiani che non capiscono un tubo di wildlife management, e di certo farebbe schifo anche ad un numero molto piu'piccolo in proporzione di animalisti e buonisti U.S.

Ma il fatto che ha dato la stura a otto pagine di commenti in questa discussione rimane, chiaro e sonoro: la Romania ha chiuso la caccia a diverse decine di migratori. Perche' l'ha fatto? Dopotutto il turismo venatorio porta soldi. Se l'ha fatto e' a causa degli abusi degli stragisti e delle organizzazioni che ce li portano e ne sono complici. Questo non lo puo' negare nessuno. Eliminate le stragi, e le chiusure verranno eliminate. Continuatele e Serbia, Bulgaria, Grecia, Spagna e altre nazioni vi sbatteranno la porta in faccia.

E per quanto riguarda me, cinquanta cesene o tordi al giorno, cacciabili fino a qualche giorno fa in Romania, sono venti capi di troppo. La lunghezza ed il costo del viaggio non giustificano un carniere di piu' di trenta cesene o tordi al giorno, e di sessanta come limite complessivo. Se ne prendete sessanta in due giorni, avete finito. O tornate a casa, o vi dedicate ad un'altra specie cacciabile (anche questa ben limitata come carniere) o ve ne state in citta' a fae il turista senza fucile. Ci sono tante cose da fare, da vedere ed imparare (e da mangiare e bere) in un paese straniero. E molte romene sono ragazze belle e... volenterose, sebbene per quest'ultimo tipo di caccia io sceglierei l'Ucraina.
 
(Untitled)

e cmq, dato che ancora una volta c'è chi denigra l'operato delle aa.vv., cercate di operare ad hoc... oggi giorno i cv devono essere emanati con una quantità di dati, leggi, e scartoffie varie da far impallidire anche il piu' ferrato uomo di legge... purtroppo la comunitaria (voluta da noi, ma non da me) ci impone questo... è una battaglia che si combatte tutti i giorni, 365 giorni l'anno, e se fino ad ora gli attacchi hanno avute risposte decise il merito và dato esclusivamente alle aa.vv. in particolar modo agli uffici avifauna... stop... il resto e fuffa e voglia di voler essere bastian contrario a prescindere.... chi invoca i tempi che furono deve farsi una ragione che non esistono piu e mai torneranno, non importa che al governo ci sia destra, sinistra o centro... l'unica speranza che possiamo avere noi cacciatori è cercare di mitigare i pensieri dei nostri nemici dimostrando a tutti che la figura del cacciatore moderno è tutt'altra cosa da quello che si legge su tutti e dico tutti i social..
 
Grazie Sfiamma: terreno in debita considerazione le tua opinione ed i tuoi consigli. Vediamo che sei "Toscano": anni addietro, quan'eravamo in Italia (Verona) Maria ed io cacciavano molto spesso i Cinghiali nell'ambito 18 di Siena appartenendo al gruppo MBS (Monteroni-Buonconvento-Siena): ricordi e località davvero stupende che portiamo ancora nel cuore... Grazie ancora.
 
No, non e' che si tratta di foto da non divulgare, ma di cose non da fare. Si nun u si' capitu 'n tu-u saccio spiega'. Sara' pure un carniere gonfiato con le foglie, o il carniere cumulativo di due o tre cacciatori invece di uno. E se un carniere cosi' si fa anche in Puglia, si vede che in Puglia i guardiacaccia non fanno il dovere loro. Ma insomma, non e' che io scriva in greco o sanscrito. Possibile che ancora nessuno ha capito che quando uno ha abbattuto una quindicina di tordi, o una decina di palombe, o sei o sette becchipiatti e' ora che raccolga baracca e burattini e vada a pranzo a casa se e' in Italia, e se e' all'estero in albergo, per poi farsi una pennica, r ipulirsi ed uscire la sera per vedere le vedute caratteristiche, la storia, le chiese, i musei, i monumenti, la vita del posto. E magari, se e' possibile, legale, e se non si ha moglie a casa, andare a rimorchiare una ragazza locale... Se poi vi va di sparare 500 cartucce, c'e' sempre il TAV e ci sono sempre i piattelli. Posso (ma soltanto fino a un certo punto) capire i cacciatori italiani che almeno si possono riportare le prede a casa per gustarle con gli amici. Ma i miei conterranei che vanno a sterminare 1000 tortore o 100 anatre al giorno uccelli che spesso non vengono raccolti e utilizzati ma o lasciati a marcire dove sono caduti, o seppelliti in una buca nel fango, ammazzano tanto per il gusto di ammazzare e mi fanno veramente schifo. Ho un vicino che e' andato in Argentina e si e' lamentato perche' non e' riuscito ad ammazzare 5000 tortore in cinque giorni, ma soltanto intorno alla 3500. Gli ho chiesto che cosa avessero fatto i locali con le tortore uccise. "Niente," mi ha risposto. "Neanche le abbiamo raccolte."
Poi non mi dite che sono ingenuo, perche' in 27 anni di vita in Italia, ne ho viste, e so come certi cacciatori italiani (o anche americani, adesso che son qui) che vanno a caccia in transferta si comportano come volpi nel pollaio. Quando era ancora possibile per i continentali andare a caccia in Sardegna li ho visti io con i miei occhi i carnieri che lo zio della mia ex-fidanzata riportava a casa dalla Sardegna. Poi i continentali si lamentarono come pazzi quando la regione sarda sbarro' la strada agli stragisti. E adesso la Romania... Coraggio, stragisti. Potete sempre andare a collaroni in Inghilterra, Irlanda o Scozia, dove sono considerati nocivi e un carniere di 100 capi al giorno e' possibilissimo. Avvantaggiatevi della pacchia oggi, perche' del doman non v'e' certezza, e la pacchia potrebbe finire--come in Romania.
Io non voglio addurmi ad esempio, ma sebbene io potrei abbattere 7 o 8 cervi a stagione, quando ne ho presi due o tre mi fermo. Quando andavo ad anatre spesso smettevo di cacciare quando ne avevo gia' tre o quattro di un limite di sette, e ancora venivano al gioco, ma mi sentivo appagato e preferivo godermi lo spettacolo che la natura metteva in scena per me quando non la disturbavo a suon di schioppettate. Si va a caccia solo col carniere in mente? Mi dispiace per qelli che la pensano cosi', perche' quando lo scopo principale e' di prendere un limite di carniere, poi non si godono tante altre cose che la caccia ci offre, e si rimane delusi se non si porta a casa il carniere gonfio di animali. Il cacciatore vero preferisce avere il cuore gonfio di emozioni legate non solo agli abbattimenti, ma a tante altre cose: la liberta' di cacciare, l'alba piena di promesse, l'aroma delle piante (o la piacevole puzza del padule), il canto degli uccelli, il lavoro del cane, un gioco di stampi ben disposto o la maestria nel chiamare una preda a tiro con un richiamo a bocca. Gli sparacchiatori non hanno ne' il tempo ne' la voglia di godere queste cose. Gonfiare (e a volte sforare) il carniere e' tutto cio' che conta. Ammazzare, ammazzare, ammazzare. Perche' poi, a conti fatti, questa e' l'unica ragione per cui tanti vanno a caccia all'estero. Perche' il godimento della caccia lo si puo' provare anche in Italia, dove pero' si ammazza molto di meno. Quante volte, in Italia, son tornato a casa con ai laccioli un tordo di spollo, ed una lodola carpita ad un campo vicino alla strada del ritorno. Poca cosa? No. Grande cosa. Mi sentivo appagato. Certo, mi sarebbe piaciuto prendere qualche capo in piu', ma non ne facevo una malattia. Invece ero deluso soltanto quando per qualche ragione non potevo andare a caccia.
Se il carniere fosse l'unica ragione di cacciare, com'e' che tanti di noi insistono a fare levatacce e macinare chilometri per andare a caccia anche dopo una lunga serie di "purghe"? Se io andassi a lavorare quattro giorni di seguito senza essere pagato per la mia fatica, di sicuro alla fine della settimana direi al mio boss di andare a prendersela nei Paesi Bassi, e mi troverei un'altra occupazione. Ma a caccia non siamo pagati col carniere per tante volte di seguito, eppure torniamo, torniamo, torniamo. E' evidente che ci sono altre soddisfazioni oltre al carniere. Gli stragisti pero' non sanno, non possono provarle. Per loro sparare e amazzare e' tutto. Io non li considero cacciatori veri. E smetto qui per non fare incazzare quei soliti che difendono la caccia in trasferta perche' la praticano. Cicero pro domo sua. E' normale. Li capisco--ma solo fino a un certo punto...

Sai xché dico che sei ingenuo?
Perché a sostegno della tua tesi hai postato una foto fasulla....una fake.
Se tu ingrandisci la foto è guardi dove i tordi sono meno "fitti" sotto vedrai del verde....hanno fatto una montagnetta d'erba x far sembrare i tordi molto di più di quelli che sono.
Tutto il resto del discorso lo condivido....anche se il tuo fermarti prima del limite stabilito non ti fa migliore di chi al limite ci arriva quando può.
Ti posso assicurare che la stragrande maggioranza di noi si sente appagato anche da un carniere misero....una piccolissima minoranza vorrebbe bruciare il mondo....in Italia,USA....ovunque....
In Romania è stato fatto un abuso ai danni dei cacciatori locali....perché la Romania non si è ancora adeguata alle normative UE.....tutto il resto è sterile pretesto.
 
nel tardo pomeriggio di oggi (fra le ore 16,30 e circa le 18,30) abbiamo osservato il passaggio di numerosi gruppi di una miriade di Fringuelli, soltanto Fringuelli, tantissimi Fringuelli, moltissimi a 15>20 metri da terra....... alle 18,30 siamo venuti via da una nostra postazione-osservatorio per non rischiare di diventare dei Fringuelli anche noi !!!

Ma i "filunguelli," home li hiamano i toscanacci, non erano quasi estinti--tant'e' vero che la caccia al fringuello (forse l'uccellesimo piu' delizioso su uno spiedino, fra un crostino e una salsiccia) in Italia l'hanno chiusa da tanto? Ai tempi quando la nonna di Berta filava, Papa' ando' con un amico a fare la posta serale alla beccaccia fuori della riserva presidenziale di Castel Porziano. Andarono nel primo pomeriggio, e per ingannare la lunga attesa aprirono il fuoco contro i fringuelli che venivano "a fune" (sempre come dicono i toscanacci). Di beccacce non ne videro, ma tornarono con due "palle" variopinte di fringuelli attaccati ai laccioli--tanti che dovettero usare ogni singolo lacciolo per due o tre uccelli. Ero bambino piccolo, ma ancora mi ricordo quei mazzi di uccelli e quanto erano buoni. E quando, anni dopo, cominciai (senza licenza, dapprima) a cacciare le allodole con la civetta meccanica con Papa', io tiravo ai babbussi (pispole) col 24 mentre facevano il loro balletto intorno al rapace finto, insultandolo col loro "ti-ti-ti!" Quanto erano buone!! Da infilare intere in bocca dopo averle sfilate dallo spiedino e masticarle fino a ridurlle in una poltiglia soffice abbastanza da inghiottire... O cotte, avvolte nella pancetta, in una palla di pasta di pane, e non si sapeva mai se fosse l'uccello, la pancetta o il pane croccante e fumante ad avere il sapore piu' delizioso... Cotti cosi', anche i volgari passeracci delle due specie allora comunissime in Italia erano incredibilmente buoni.
E i beccafichi? Le cincie, i pettirossi, i cardellini, le sterpazzole, i verdoni? Forse e' giusto che non siano piu' cacciabili, tutti questi uccellesimi--ma con la loro caccia se ne e' andata anche una parte di noi, delle nostre tradizioni, della nostra cultura, della nostra passione, della nostra storia. E prima o poi allodole, tordi e merli verranno aggiunti al numero gia' imponente delle specie protette. Altre (parlo dell'Italia) non sono ufficialmente protette, ma a causa della chiusura prematura della caccia e' come se lo fossero. Parlo delle marzaiole, un tempo una preda da me agognata nelle lagune di Fogliano--oggi, naturalmente, parco...

Alla mia eta' si vive di ricordi, e sono grato a Dio per essere stato in grado di crearne tanti, di ricordi, nella mia lunga vita piena di avventure, peripezie, pericoli, esperienze che la stragrande maggioranza dei miei compagni di scuola non hanno mai goduto ne' tampoco sognato. Adesso che di ricordi ne ho una miniera inesauribile, anche se data l'eta' ne posso costruire pochi di nuovi, mi basta ogni tanto fare un salto nella soffitta della mia mente e del mio cuore, spolverare un vecchio ricordo, contemplarlo, e goderlo come se lo stessi vivendo oggi. Stasera mi rispolverero' il mio primo uccello ucciso col 24--una tottavilla posata su un albero nell'uliveto di un mio prozio, non lontano da Sassari. Avevo otto anni. Domani sera voglio trovare la foto, ed il ricordo che ci e' attaccato, di una mattinata a Kodiak con la mia compianta Scout, ed un carniere di sette grossi capoverdi...

Rinvanghiamo, Giorgio e Maria, rinvanghiamo... Hai ragione: i ricordi ci aiutano a vivere un po' meglio "Till human voices wake us, and we drown..."
 
Oh, un suggerimento per chi ama sparare a mucchi di animali vivi e trasformarli in animali morti a mucchi e farsi fare la foto con i mucchi. Qui dove abito io, fra casa mia e la citta' di Enterprise, quasi a meta' strada, c'e' un posto dove ogni tanto fanno una "battuta" ai fagiani. Prima della battuta l'organizzatore compra una partita di fagiani di gabbia. C'e' nel mezzo di un vasto campo un'alta torre in legno, molto alta, con un locale in cima dotato di quattro finestre. Balle rotonde di fieno vengono disposte in circolo intorno alla torre, a un centinaio di metri da essa e a una ventina di metri l'una dall'altra.. Dietro ogni balla ci sono due sedie pieghevoli. I "cacciatori" arrivano verso le undici di mattina (perche' mai alzarsi nel cuore della notte?), e vanno ad una grande casa a trecento metri dalla torre, e parcheggiano le loro auto. Nella casa prima qualche bicchiere di Martini o Bloody Marys, e tante chiacchier, barzellette, cazzate, e poi un ricco pranzo di bisteccone al Barbecue e altre leccornie rustiche. Dopo il pranzo, i "cacciatori" vengono portati con le buggies elettriche da campi di golf alle postazioni (guai se dovessero camminare trecento metri con fucile e cartucce!), dove, seduti comodamente, aspettano che i fagiani vengano lanciati dalle finestre della torre, in rotazione. I poveri gabbiaroli, che non hanno mai volato liberamente, piu' o meno planano verso le postazioni. Non importa da che parte vadano, ci saranno sempre almeno due fucili ad aspettarli, e se volano nel mezzo di due postazioni, quattro fucili, a patto che non volino bassi, nel qual caso si pregano rispetosamente i signori clienti di aspettare che siano ben dietro le postazioni e non in linea con loro prima di sparare. Ben pochi fagiani sfuggono al tiro incrociato di automatici senza "tappo," cioe' capaci di cinque colpi. Quei pochi che sono feriti ma non abbattuti e quei pochissimi che vengono mancati del tutto proseguono il volo e finiscono nella campagna circostanti, dove se sopravvivono a coyotes, volpi, procioni e falchi per qualche giorno, moriranno poi di fame e di sete perche' non sono capaci di trovare cibo ed acqua come i fagiani selvatici.
E se sei un padellaro e non ne becchi neanche uno? Avrai sprecato i 300 dollari che hai pagato per questa memorabile "cacciata"? Macche'. I fagiani abbattuti vengono divisi in parti uguali, secondo le leggi della statistica: se Tizio prende 10 fagiani e Caio nessuno, ne hanno preso cinque a testa...
Poi le foto sono di prammatica. Ma bisogna sistemare il tableau in modo che non si veda che tutti fagiani sono scodati. Ci vuole una certa arte... Poi, per una mancia obbligatoria come da contratto i fagiani possono essere puliti. Li spellano, tagliano le ali, strappano il petto (sterno e i due muscoli pettorali) dalla carcassa, mettono ogni petto in un saccheto di plastica, e ti porti a casa tanta bella ciccia. Si spera che con la rimozione della pelle anche la puzza di gabbia e di penne intrise di cacca e di sangue sia sparito.

No, non chiedetemi se ho mai partecipato a queste gloriose battute di caccia. Voi che pensate?
 
Non vedo piu' il mio commento.Pazienza. Faccio pero' cortesemente notare a tutti, e specialmente a quelli che come Grifonenero (che probabilmente, anzi sicuramente e' un aficionado e promotore della caccia all'estero) mi chiamano "certa gente," che le lepri e gli scoiattoli di terra del Montana, in tremendo soprannumero a causa dell'agricoltura se not tenuti a bada non solo danneggiano le colture, ma distruggono anche l'habitat per diverse specie. Gli scoiattoli di terra sono anche carnivori e mangiano uova e nidiacei di starne, fagiani e tetraonidi (alcuni dei quali in pericolo d'estinzione) Le lepri, sopravvissute ai tremendi inverni del Montana in numeri enormemente piu' grandi di quanto avrebbero fatto prima dell'agricoltura estensiva ed intensiva grazie alle pianticelle di grano che provvedono al fabbisogno di proteine piu' delle erbe native, poi, finito l'inverno, invadono cio' che rimane della prateria distruggendo foraggi naturali dai quali dipendono tante altre specie. Inoltre, le lepri non sono considerate selvaggina da nessuno nel Montana e nessuno le mangia. Io almeno ne mangiavo tante. Gli scoiattoli di terra non sono commestibili.
C'e' una grande diifferenza fra cio' che facevo nel Montana e cio' che i miei connazionali fanno quando vanno in altri paesi vicini. E' vero che le tortore saranno dannose all'agricoltura, ma non vedo come possano essere dannose all'ambiente, cosi' come non lo erano i piccioni migratori che popolavano a milioni il continente americano prima di essere soggetti a stragi. Poi i miei connazionali vanno in Argentina non per aiutare gli agricoltori. Ci vorrebbero eserciti di cacciatori stanieri per eliminare o ridurre sostanzialmente il problema. Invece ci vanno per ammazzare anche mille, millecinquecento uccelli al giorno, e soltanto per divertirsi ad abbattere bersagli alati e piumati. Non nego che il controllo nocivi che facevo io era anche divertente, ma lo facevo anche per profitto. A parte le lepri che portavo a casa (chi va in Argentina non porta a casa nulla, e le tortore sono lasciate dove cadono nella maggioranza dei casi), come ho scritto mi ingraziavo gli agricoltori nei cui campi controllavo i nocivi, e cosi' facendo mi assicuravo il permesso di cacciare starne, fagiani, grouse e cervi. Negli U.S. non c'e' l'Art. 842. Ci vuole il permesso del proprietario del fondo per cacciare, raccogliere funghi, pescare, passeggiare, fermarsi a fare acqua, ecc. E spesso e' molto difficile ottenerlo. Ma un centinaio o due di lepri che notte dopo notte fanno strage di pianticelle di grano (di notte ne vedi veri "greggi." Sono bianche d'inverno, e nella luce dei fari sembrano pecorelle che pascolano) in una settimana o due ti distruggono il raccolto primaverile di qualche ettaro. E quando ne uccidi tante, e ne fai fuggire via il resto, gli agricoltori sono molto, molto riconoscenti. E poi persino ti ivitano a cacciare cervi e altra vera selvaggina sui loro terreni. Che cosa accade se alcuni come me (il mio tipo di "gente" spregevole secondo l'ingrifato nero) non fanno la caccia ai nocivi? Gli agricoltori sono costretti ad usare veleni. In Argentina gli agricoltori non si possono permettere i veleni, e del resto come fai ad avvelenere le spighe di grano ed i girasoli senza renderli velenosi anche per il consumo umano? Ma gli agricoltori americani sono sempre pronti ad usarli. Con le conseguenze di cui parlavo per il resto della fauna.
Nota, caro Ingrifato, che non ho criticato chi fa stragi di colombacci nell'UK o Irlanda. Li' sono dannosi perche' troppi, ed inoltre le spoglie, a differenza dell'Argentina, vengono utilizzate, donate ad istituti di beneficenza, trasformate in cibo per cani e gatti, mangiate da chi li ha abbattuti, non lasciate a marcire sul campo. In Scozia e' lo stesso con le lepri bianche. Non vengono sprecate.
Ne' critico i miei connazionali che abbattono migliaia di oche bianche gia' cn l'uovo al cq10 in risalita, perche' quelle oche stanno distruggendo le zone artiche di nidificazione e abbisognano di un grande sfoltimento.
Aggiungo poi che le stragi inutili e disgustose commesse dai miei connazionali che vanno nel Messico a cacciare anatre hanno come bersaglio molte specie che transitano dal Canada al Messico e che nel Canada e negli U.S. hanno uno status di semi-protezione, effettuata con limiti di carnieri. Di codoni, per esempio, finche' stanno al di sopra del confine messicano se ne possono in genere uccidere soltanto due al giorno. Ma quando arrivano nel Messico i cacciatori in trasferta ne ammazzano quante pare loro, senza limiti. Poi, figurati, con la corruzione che c'e' nel Messico, anche se ci fossero limiti una manciata di pesos ai locali glieli farebbe dimenticare... In Argentina magari non credo che si tratti in gran parte delle stesse anatre ed oche dell'America settentrionale.e del Messico Ma quando i cacciatori vanno a fare una strage poi arriva il trattore, scava una buca e seppellisce le trenta o quaranta o piu' carcasse di anatre ed oche. Domanda a un locale perche' non se le porta a casa, e ti dira': "Patos no son comida, saben barrio." "Le anatre non son buone da mangiare--sanno di fango." Per gli argentini c'e' solo un tipo di carne commestibile, ed e' il manzo.
Quindi, cari ozannah in excelsis e ingrifato, la differenza c'e', anche se voi non la riuscite a percepire. Ma mi va bene lo stesso. Poi pero' spiegatemi come i tordi, le allodole, le tortore, le beccacce e le anatre che si possono (o si potevano) cacciare con limiti di carniere generosissimi o addirittura senza limiti possano essere considerati nocivi. Ammetto che almeno avete la scusa che ve li potete portare a casa e mangiarli, ma e' una scusa soltanto per fare la volpe nel pollaio.

E a chi mi cancella anche quanto sopra scritto, IBAL!

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Leggo troppi interventi incentrati sulle malefatte derivate dal turismo venatorio, sui cacciatori ( c minuscola ovviamente ) additati come stragisti e responsabili ( secondo alcuni ) della chiusura di molte speci migratorie, quando la colpa è soprattutto degli organizzatori, spesso locali. La colpa ovviamente dell'immagine della caccia, ma non certo della chiusura imposta, il cui principale responsabile è il mondo venatorio rumeno, impreparato ad aggiornare le leggi imposte dall'entrata in ue, come invece impreparato non è il nemico animalista ( non ambientalista ), che non ha confini territoriali.
Riguardo poi le sciagurate uscite di chi si dichiara e scrive ovunque la propria soddisfazione delle gravi limitazioni imposte, perchè consentiranno maggiori carnieri nel bel paese, meglio stendere un velo pietoso, perchè l'ignoranza, in questi casi, rasenta il ridicolo e questi soggetti fan ben più danni sui social delle solite foto che girano da anni.
 
Io sinceramente non conosco il calendario rumeno ma se è successa una cosa del genere significa che era al di fuori delle disposizioni europee in materia di caccia quindi era una cosa che prima o poi doveva succedere... il turismo venatorio concepito per andare a fare sparatorie è un concetto che secondo me deve cambiare... i tour operator fino ad ora vendevano questo e per guadagnare i locali dovevano garantire questo...vieni che ti faccio sparare!!! mentre invece ora dovrà essere: vieni che ti faccio cacciare in posti fantastici, con strutture eccelse e con compagnie eccezionali...
Ma non è stato il cacciatore sparatore a far succedere questo...la colpa è quella di non essersi adeguati ai dettami europei...giusti o sbagliati... Per redigere il calendario venatorio, l'organo competente, dovrà sempre più portare dati scientifici su quella determinata specie per consentirne il prelievo. Tale operazione diventa ogni anno più difficile ed è per questo che da tempo chiedo e desidero avere un'unica associazione venatoria forte e unita per aiutare il mondo venatorio a far valere i propri diritti...
Lo spezzatino è buono ma volete mettere una bella bistecca!!! Quindi unica associazione, più soldi a disposizione e più azioni mirate!!!

Saluti
 
visti i numeri e poteri esigui, pure se "antidemocratico" anch'io auspicherei una associazione unica o almeno di meno e più coordinate. Così come tutti gli pseudoambientalisti gattari complottari sono coalizzati contro la caccia come se fosse IL problema ambientale maggiore, e non già tutta la pessima gestione edilizia, acque, colture e boschivi, nocivi, etc
 
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Io ti parlo di tortore argentine e tu mi rispondi di anatre...qualche giorno fa in questo thread tu hai pubblicamente detestato i tuoi connazionali che vanno in Argentina a fare i record di tortore e poi scrivi che hai fatto montagne di lepri e scoiattoli...un po' di coerenza non guasterebbe,non trovi?
Sulla Romania ti è stato risposto sa chi vive lì che x tutte le specie esiste un limite di carniere ,quindi anche qui dimostri di non sapere...eppure pontifichi.
Poi che ci siano imbecilli che non rispettano le norme è altrettanto vero....ma non x questo devono rimetterci chi le regole le rispettive dentro e fuori l'Italia....
 
Che io sappia dall'anno 2004 (anno nel quale ho sostenuto l'esame statale ed ottenuto il Porto d'Armi Romeno iscrivendomi poi alla AJPVS) la caccia alla Migratoria è sempre stata permessa: mi ricordo in quegli che anni la sede Regionale AJPVS di Baia Mare in Maramures permetteva la libera caccia alle anitre che cacciavamo sia lungo i corsi d'acqua che nei laghetti poco lontani dall'aeroporto di Baia Mare, senza limiti di orari nè di carnieri. Poi negli anni successivi sono state fatte alcune modifiche che prevedevano la richiesta da parte della AJPVS (Associazione Regionale) di un'elenco sia della tipologia che del quantitativo dei vari selvatici abbattibili (ovvero sia degli ungulati <Cervi, Caprioli, Camosci, Cinghiali>, dei plantigradi <Orsi> e dei canidi <Lupi, Linci, Gatto selvatico> e sia dei vari migratori) da inoltrare alla AGPVS (Associazione Generale di Bucarest). A partire dall'anno 2011 (quando sono stati "instaurati" i Fondi Venatori privati) è stato obbligatorio che ogni Presidente del Fondo presentasse annualmente entro il mese di Marzo alla AGPVS la domanda con l'elenco della selvaggina che gli associati intendevano perseguire per la Stagione Venatoria successiva, compresa la tipologia dei vari migratori ed il loro numero abbattibile in base al numero dei Cacciatori iscritti nel suo Fondo Venatorio. Che io sappia la storia è sempre funzionata così, tant'è che noi come associati ascoltavamo e facevamo solo quello che ci diceva il nostro Presidente del Fondo Venat., e continuiamo fare così anche adesso. Ovvero fin dall'inizio ci hanno insegnato che quello che Lui ci dice per noi è Legge insindacabile e non si discute: noi siamo Soci in due Fondi Venatori con due diversi Presidenti ed entrambe hanno sempre adottato queste "misure" con tutti noi. Per questo motivo adesso ci suona "nuovo" questo articolo di legge che ci hai indicato, a meno che non esistano della disposizioni Regionali particolari che hanno regolamentazioni per così dire "locali" o "temporanee" che ci hanno "gestito" finora, delle quali non siamo a conoscenza in quanto personalmente nessuno di noi si è mai interessato direttamente per non "scavalcare" le disposizioni impartite dai Presidenti dei nostri Fondi Venatori. Speriamo che questa situazione che ci "pesa" sulle spalle in modo tanto "penalizzante ed umiliante" venga risolta al più presto in quanto per noi (Maria, Michele e me) la caccia alla Migratoria è davvero un'arte che si svolge in un'atmosfera ricca di fascino e di magia come poche..... Adesso, binocolo in mano, ci dobbiamo accontentare di osservare transitare i nostri amati pennuti "sospirando" ad ogni loro passaggio ..... Ma per il momento va bene lo stesso .... altro non si può fare .... !
 
Scusa Arsvenandi, ma il messaggio appena inviato è partito prima che terminassimo di scrivere in calce " : Con stima e rispetto, Giorgio e Maria".
 
Arsvenandi: provo allegare un "Calendario Venatorio Romeno" aggiornato al 2018 (che avevo trascritto) che è stato valido anche per l'anno 2019 (a parte le Allodole che sono state vietate nel corso del mese di Ottobre 2019). Se lo cerchi in lingua Romena, digita su internet " Vinatoare.RO"
 

Allegati

  • CALENDARIO VENATORIO ROMENO.doc
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Che io sappia il Calendario Venatorio Romeno, conforme alle disposizioni dell'anno 2006, ha sempre avuto validità permanente, ovvero non si cambiava mai nel corso degli anni come invece avviene in Italia. Ed il termine "deroga" è una parola sconosciuta, così mi ha detto poco fa il Presidente del nostro Fondo Venatorio locale. Certo è che nei "meandri" della burocrazia può essere che si nasconda (o sia ben occultato) qualche articoletto scritto a carattere super-micro...... qualche sotterfugio....... che poi quando meno ce lo aspettiamo ci arriva dritto dritto nei denti......
 
Una precisazione: L'Orso Bruno, il Lupo, la Lince, il Gatto Selvatico ed il Bisonte sono specie cacciabili qui in Romania: sono selvatici "protetti", ma in alcune circostanze e con le dovute autorizzazioni si possono abbattere: hanno un solo "difetto": costano un patrimonio ed in caso di bracconaggio selvatiche si apre una procedura di carattere penale che non finisce più...... di gran lunga molto peggio che non ammazzare un'uomo.... !!! Lo stesso dicasi quando si tratta di altre specie selvatiche dichiarate "vietate" ed ancor peggio "protette" ........
 
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