Buongiorno a tutti. Approfittando della discussione, mi aggrego per raccontare la mia esperienza e per chiedere lumi agli anziani (venatoriamente parlando...
)))) della discussione.
Zona: Cetona, fascetta per un MG. Premessa: secondo anno di caccia di selezione, con un'annata non venatoria alla spalle di quelle che non si dimenticano ma, come natura vuole, si deve andare avanti. Giugno con poche uscite ma con ottime premesse (vista coppia stabile MA e FG ed altri)
Ferragosto 2013: pranzato con la famiglia, scattano i saluti di rito con uno scettico IBAL di mia moglie... Fatti i miei 160 Km (sono un selecontrollore extracomunitario tendente al profugo) mi metto nel mio metro quadrato di blind (zero IMU) con musica et acqua. Giornata fresca ed una brezza niente male, di quelle che fanno dimenticare i problemi. Alle 18.30 va in onda un porno capriolesco... MA ed FG che si divertono onestamente, dopodichè brunch e rientro nel bosco. Della serie, avessero ragione loro...?
Alle 19.20 riesce il MA per uno spuntino e, poco dopo, dal lato opposto del campo fa la sua timida apparizione il mio MG. Timida e breve poichè MA entra in modalità missile e parte alla caccia del malcapitato. Mi passano a 10 metri incuranti del sottoscritto che non può far altro che lanciare oscuri anatemi al MA della serie ti aspetto il prossimo anno... Tutto tace fino alle 19.40 quando riesce la FG e poco dopo il MA che, tranquillamente, si fa il suo brunch e si sdraia, stanco della corsa e del resto. Alle 20.00 i signori si ritirano. Finita la giornata ? No, perchè alle 20.30, dallo stesso lato da dove era entrato prima, torna il mio MG. Il sole è andato via e la luce è scarsa (il mio appostamento è un prato circondato da foresta e macchia posto in una conca) Verifico ancora una volta le sue caratteristiche (maschio, postura e sagoma da giovane, palco non sviluppato) e procedo al tiro. La palla è correttamente indirizzata sul piano orizzontale (altezza cuore e dintorni) ma "inspiegabilmente" va bassa. Il capriolo si china in avanti, accusa il colpo e fa una rapida fuga dentro il bosco vicino. Vista la reazione penso di aver colpito i polmoni per cui attendo 10 minuti e mi reco, lampada sulla testa, nel bosco. So che è troppo presto ma la notte ormai avanza e voglio provare il recupero. A 20 metri sento sfrascare e realizzo che il capriolo è ripartito. A questo punto marco la zona (macchia di sangue rosso vivo) con un bel bastone messo a palo e contatto il recuperatore.
Appuntamento all'indomani ore 6.45; questo significa che vista la data e la situazione dovrò dormire nell'ottimo hotel Toyota. Scomodo ma è l'unica soluzione possibile. La notte passa presto e mi incontro con il mio recuperatore e la sua Zoe (Hannoveriana di 11 mesi). Rapido scambio di informazioni, con Zoe che subito trova l'anschuss (scritto bene ?) Pezzi di muscolo e sangue rosso mi fanno capire che la palla (30.06 da 180 grani... 180 ? Ma non lo avevo tarato con una 150 ? L'inspiegabile viene spiegato...) ha interessato molto probabilmente le gambe anteriori. Il sangue non è molto ma Zoe, pendolando pendolando, punta con decisione verso un terrapieno pieno di erba fitta posto appena sopra il campo. Ad un certo punto si ferma e, se posso dire una mia impressione da inesperto, il suo sguardo diviene severo e si rivolge verso di noi. Il capriolo è lì, sdraiato nell'erba, con le zampe anteriori rotte, tra ginocchio e torace. Si era allontanato a meno di 150 metri dall'appostamento, e si era rimesso giù. Poniamo fine alle sue sofferenze. Fascetta di rito, e congratulazioni al recuperatore ed alla sua Zoe.
Il ritorno. La scena che si presenta alla signora è di quelle che non si dimenticano.. Tornata dalla spesa, con la sua carnina impacchettata e plastificata, vede il sottoscritto che, armato di coltello, procedeva alla spellatura e sezionatura dell'animale, non senza aver prima separato
la testa per le preparazioni di legge (testa con fascetta in un sacchetto, mandibola in un altro, scheda di abbattimento in un altro ancora ed il tutto nel quarto sacchetto...)
Qui finisce il mio racconto e, approfittando ancora della pazienza del forum, iniziano le domande:
a) Separazione della mandibola dal resto del cranio. La cosa mi ha fatto penare non poco poichè, non sapendo come doveva essere conservata la testa, ho cercato di evitare un taglio indiscriminato. Mi chiedo: esiste un modo efficiente per la rimozione della stessa ?
b) Mandibola: dopo averla rimossa, ho proceduto alla sua bollitura e, per quanto ho letto in giro, rimarrebbe il suo trattamento in
acqua ossigenata a 130 volumi. Suggerimenti sui tempi e/o eventuali trattamenti da eseguire prima dell'operazione ?
c) Bollitura cranio e successivi trattamenti: anche se questa domanda è prematura (la potrò eseguire solo dopo il controllo teste)
suggerimenti in tal senso ? Ho letto di diverse scuole di pensiero (leggi prima scarnifico e poi bollitura seguita da trattamento acqua
ossigenata, altri prima bollitura poi scarnifico et successiva acqua) ma, come al solito, è l'esperienza che conta.
Mi scuso ancora per la lunghezza del post ma, abbiate pazienza, il primo capriolo non si scorda mai.. IBAL a tutti.
Triboletto a.k.a. Massimo