Ecco Sergio, se vuoi soffrire e leggereti ancora le palle o musse come le chiamiamo noi, che ci ha raccontato il Pinocchio della regione eccotele.
Raccomando a tutti, visto il personaggio in questione, a fine lettura una strizzata in basso dove non batte il sole...
Genova, 14 Marzo 2005
Caro amico,
poiché ci vengono da tempo attribuite in materia di caccia e di parchi posizioni che non corrispondono a verità, consideriamo giusto e doveroso rivolgerci direttamente a te, come a tutti i cacciatori, per dirti cosa pensiamo su questi temi.
Riteniamo corretta l’attuale perimetrazione dei parchi: abbiamo infatti contribuito alla sua definizione nel corso di questi 5 anni, grazie a un lavoro che ha visto coinvolte sia le forze della maggioranza che quelle dell’opposizione.
Crediamo che una politica di salvaguardia del territorio e di valorizzazione ambientale debba essere costruita con il contributo attivo della popolazione residente.
Pensiamo inoltre che la caccia sia un’importante tradizione culturale delle zone dell’entroterra ligure, praticata da chi con ostinazione ha presidiato e mantenuto vivi questi territori.
Proprio per questo abbiamo collaborato alla stesura della nuova legge di modifica dell’attuale 29/94 relativa all’attività venatoria.
A riprova del nostro impegno, è utile ricordare che Rossella D’Acqui, che ci ha tenuto a sottoscrivere questa lettera insieme a me, è la seconda firmataria del disegno di legge che il Consiglio Regionale non è riuscito ad approvare nelle ultime sedute.
Ci impegnamo a riproporre i contenuti di questo disegno di legge anche nella prossima legislatura regionale.
Con questa legge sarà infatti possibile:
? Risolvere i grossi problemi legati agli incendi boschivi, privilegiando il recupero forestale con la rivitalizzazione del territorio e dell’ambiente, consentendo la caccia agli ungulati e se possibile anche alla migratoria;
? Privilegiare la gestione del territorio e la gestione faunistica, ponendo la centralità del cacciatore come operatore attivo su tutto il territorio, non solamente nei periodi di caccia aperta ma durante tutto l’arco dell’anno, individuando programmi di gestione ed incremento della fauna;
? Sottolineare lo stretto rapporto con il mondo agricolo, che dovrebbe essere il protagonista attivo nell’allevamento della selvaggina e della gestione del territorio, anche come fonte di reddito;
? Contribuire, sempre più, a rendere l’ATC lo strumento per una gestione snella ed efficace, da realizzarsi in stretta collaborazione con le province e i comuni e, soprattutto, con i cacciatori iscritti.
In queste condizioni ottimali, si collocano la gestione venatoria, il prelievo sostenibile, la caccia in deroga, i tempi e modi di caccia.
Si sottolinea la volontà di affrontare questi temi con una modalità che si basi sul confronto con tutto il mondo venatorio (associazioni, ma anche ATC e cacciatori).
L’impegno è quindi quello di risolvere, in tempi brevi e possibilmente già per la prossima stagione venatoria, i problemi evidenziati, convinti di potere fare questo percorso insieme e da protagonisti.
I temi della valorizzazione del territorio, con particolare riferimento all’entroterra, sono parte centrale del nostro programma per il governo della Liguria, presentato ai cittadini il 15 marzo e disponibile per quanti ne vogliano prendere visione.
Rossella D’ACQUI Claudio BURLANDO