- Messaggi
- 3,094
- Punteggio reazioni
- 15
- Punti
- 138
Concordo con Mirko, ho fatto personalmente l'antibiogramma ai miei uccelli un paio di volte perchè avevo alcuni soggetti che avevano tosse, nonostante il trattamento con l'ivomec. Arrivata la risposta ho dato l'antibiotico del caso e tutto è passato. Vi copio e incollo la risposta, ad una mia domanda sull'uso di farmaci cortisonici, che ho avuto da un veterinario che si occupa eslusivamente di patologie aviarie che , secondo me, può essere utile:
"Gentile Signor Andrea,
i farmaci a base di corticosteroidi possono essere impiegati in medicina aviare così come avviene nella pratica umana od in altri settori della veterinaria. Ci si avvale di questi farmaci per la loro potente azione antinfiammatoria, molto utile nel trattamento di patologie cutanee così come per quelle che coinvolgono diversi organi ed apparati. Come “farmaco d'emergenza” il cortisone trova applicazione anche nel trattamento dello shock, condizione non rara nei volatili.
Bisogna, tuttavia, tener presente che i corticosteroidi hanno anche effetti collaterali che potrebbero interferire con i processi di guarigione di alcune malattie, specie se impiegati per tempi prolungati.
In particolare il loro effetto immunodepressivo può ridurre le difese immunitarie nell'organismo e compromettere la reazione agli agenti microbici. Per questo motivo il loro impiego nelle malattie infettive deve essere molto limitato. I cortisonici ritardano anche i processi di guarigione delle ferite e, di conseguenza, non dovrebbero essere utilizzati in caso di ulcere, piaghe ed altre alterazioni della cute, specie se complicate da fenomeni infettivi. Sono invece utilizzati spesso, in associazione con antibiotici o antimicotici, per aerosol nelle malattie respiratorie od in forma di pomate ad uso cutaneo od oftalmico.
Saluti
Gino Conzo "
"Gentile Signor Andrea,
i farmaci a base di corticosteroidi possono essere impiegati in medicina aviare così come avviene nella pratica umana od in altri settori della veterinaria. Ci si avvale di questi farmaci per la loro potente azione antinfiammatoria, molto utile nel trattamento di patologie cutanee così come per quelle che coinvolgono diversi organi ed apparati. Come “farmaco d'emergenza” il cortisone trova applicazione anche nel trattamento dello shock, condizione non rara nei volatili.
Bisogna, tuttavia, tener presente che i corticosteroidi hanno anche effetti collaterali che potrebbero interferire con i processi di guarigione di alcune malattie, specie se impiegati per tempi prolungati.
In particolare il loro effetto immunodepressivo può ridurre le difese immunitarie nell'organismo e compromettere la reazione agli agenti microbici. Per questo motivo il loro impiego nelle malattie infettive deve essere molto limitato. I cortisonici ritardano anche i processi di guarigione delle ferite e, di conseguenza, non dovrebbero essere utilizzati in caso di ulcere, piaghe ed altre alterazioni della cute, specie se complicate da fenomeni infettivi. Sono invece utilizzati spesso, in associazione con antibiotici o antimicotici, per aerosol nelle malattie respiratorie od in forma di pomate ad uso cutaneo od oftalmico.
Saluti
Gino Conzo "