Re: Angolo del Grifone 2010-2011
Cinque dietro: un autogollonzo e raddoppio in 23 minuti. Meglio nella ripresa con Kharja, Destro e Rudolf in campo. Sul secondo gol pesa l'ammonizione di Criscito al 15'. Pali di Mimmo e Kharja.
Dunque vediamo... esterni infortunati, giocatori contati, ruoli improvvisati e modificati durante la partita, con i jolly come Rossi giocano un po' dove serve, difensori sostituiti dopo un tempo, Toni isolato... E sconfitta con una "grande", come al solito. Di diverso, rispetto a prima, cosa c'é?
E' cambiata un po' la tattica. Oggi all'inizio c'é stato un bel 5-4-1 per la gioia di chi si riempiva la bocca di moduli spregiudicati e presuntuosi utilizzati a scapito di una bella blindatura difensiva. Risultato: due gol presi in meno di 25 minuti con i bianconeri che hanno bivaccato nella nostra metà campo andando avanti e indietro come gli pareva e piaceva, come tanti invitati ad un buffet.
Primo gol? Un autogollonzo ridicolo: cross in area, sponda di testa di Quagliarella, un tiro apparentemente innocuo di Marchisio da dentro l'area di rigore, pallone deviato da Dainelli e che viaggia rasoterra alla destra di Eduardo che un po' goffamente tocca mandando sul palo e poi in rete con la testa.
Secondo gol sul quale pesa un'ammonizione data a Criscito per una dura a centrocampo ai danni di Krasic.
Un fallo non da Mimmo e che condizionerà il laterale della nazionale in occasione del raddoppio. La marcatura, praticamente ad uomo, viene mantenuta e la percussione di Krasic al 23' dalla destra non può essere ostacolata da Criscito, pena la seconda ammonizione. Il tiro del serbo da posizione angolata, di piatto destro tra l'altro, sorprende Eduardo.
Un sussulto del Genoa al 27' con un bolide di Criscito che colpisce l'incrocio dei pali e goffa ciabattata di Luca Toni sulla respinta a portiere battuto: pallone oltre la rete, nella sud. Toni poi illude lo stadio, ma segna un gol di mano e per questo viene ammonito.
Nella prima parte del match ci sono altre opportunità per la Juventus che però non riesce ad infierire.
Meglio la ripresa con l'innesto di Destro e poi Rudolf e Kharja. Un Genoa più offensivo, che spinge con grinta verso la Nord e costringe la Juventus a giocare di rimessa. Davanti però fatichiamo troppo. Toni é in giornata no, stoppa male e smista peggio. La manovra é evidentemente confusa mancando movimenti giusti e collaudati dei "terminali". Bisognerebbe decidersi una volta per tutte a far giocare Destro e Toni insieme, sempre. Kharja e Rudolf danno vivacità alla squadra e proprio il nazionale del Marocco colpisce la traversa da 30 metri. Storari deve parare deviando in angolo un bolide di Destro, già pericoloso con un altro tiro deviato in corner. Per il resto colpi di testa e tiri molli, fuori dallo specchio della porta. Male.
Juventus pericolosa in contropiede, Eduardo deve rimediare con un'uscita delle sue in una situaizione viziata da un fallo su Kaladze ignorato da un Morganti troppo permissivo con i bianconeri e troppo fiscale con i nostri. Vedere gli ammoniti.
La forza dell'avversario e le innegabili difficoltà determinate dalle tante assenze in attacco possono giustificare una confitta come questa.
Eppure... oggi c'è tanto amaro in bocca. Chi sperava in una conferma dell'inversione di tendenza, decisa e decisiva, ora ha ricevuto un responso inequivocabile: questa squadra appartiene ad una fascia diversa da quella che lotterà per le competizioni europee.
Un grazie a Milanetto, Criscito e Rossi, gli unici rossoblù venuti sotto alla Nord a salutare e ringraziare.
Nord che detto tra di noi oggi non è stata degna del suo nime.
Gli altri, forse, si degneranno mercoledì prossimo dopo la partita di Coppa Italia col Vicenza.