Angolo del Grifone 2010-2011

Re: Angolo del Grifone 2010-2011

Genoa-Bari 2-1

35' pt Palacio, 7' st Barreto (rig), 50' st Toni



Difesa, contropiede e tante sceneggiate dei galletti, puniti al 95' da un colpo di testa di Toni su assist di Milanetto


Genoa in vantaggio con una magia di Palacio che in area beffa Masiello e insacca alle spalle di Gillet. Dopo il vantaggio Veloso pareggia il conto dei pali colpiti su calcio di punizione, il pallone scorre sulla linea di porta e viene allontanato. In precedenza Barreto in contropiede aveva colpito il palo alla destra di un Eduardo oggi provvidenziale diverse volte in uscita sui veloci attaccanti di Ventura. Il Bari pareggia al settimo del secondo tempo con gol di Barreto su rigore per atterramento di Moretti ai danni di Castillo. Fallo probabilmente fuori area, ma per Giannocchero é rigore ed espulsione. Il Genoa in dieci non molla e spinti dalla grinta di un capitano Criscito eccezionale trova le energie per chiudere i baresi nella loro metà campo. Diverse opportunità per i rossoblù, pericoloso Toni di testa che fa le prove generali del gol che il Genoa segnerà al quinto dei sei minuti di recupero concessi per le continue sceneggiate e perdite di tempo messe in atto dagli ospiti. Non potevano esser puniti che così, con un gol all'ultimo. Mesto conquista una punizione ai venti metri, finta di Criscito e pennellata di Milanetto, entrato al posto di Veloso colpito duro alla caviglia, Toni batte tutta la concorrenza sia amica che della contraerea pugliese e piazza il pallone sul secondo palo della porta sotto alla Gradinata Nord. Inutile il tuffo di Gillet, portiere e quasi quasi regista della squadra di Ventura.
Vittoria meritata, ottenuta in inferiorità numerica, voluta con grinta e tenacia da una squadra che ci ha creduto fino all'ultimo.
Il Genoa voleva la vittoria per rilanciare una classifica deficitaria e non corrispondente al livello di gioco fin qui espresso e alla potenzialità della squadra. Ora sosta per via della nazionale, intanto Criscito si riprende la sua maglia in nazionale: le ultime prestazioni non potevano essere ignorate. Fra due settimane incontreremo i giallorossi all'olimpico. Sono in crisi, dovremo fare di tutto perché ci rimangano.
 
Re: Angolo del Grifone 2010-2011

Lando hai perfettamente ragione. Con una formazione più equilibrata abbia vinto una partita non facile. Comunque possiano dire con orgoglio ci siamo fatti "u ciuccio"
 
Re: Angolo del Grifone 2010-2011

Le stelle di San Lorenzo [dal muro]

di Ziobello


Sogni di San Lorenzo

A guardarlo di notte, il cielo, mancano le parole. Perchè quando si guardano le stelle, la mente è rapita e gli occhi persi nel'infinito: il silenzio, se non imperativo, quanto mai opportuno.
Nelle notti di San Lorenzo, notti che trascorro frequentemente sulle colline tortonesi dove nacqe Fausto Coppi, i miei occhi conoscono ormai a memoria lo spicchio di cielo a loro concesso dai limiti geografici e paesaggistici.
Le notti delle stelle sono delimitate da Cassiopea a Nord vicino al grande pino, e dallo Scorpione, a Sud, a ridosso della vetta del S.Vito.
Disteso su un prato mi abbandono allo spettacolo di arte varia fino a quando Morfeo trova il modo di impossessarmi della mia coscienza e inizia il Sogno.
Il Sogno di un genoano sotto un cielo stellato è pericoloso, è un azzardo, ma è il sogno più desiderabile e bello.....
Il Ferraris era stracolmo di gente in quella caldissima domenica di Giugno.
Bandiere, striscioni, in ogni settore. La tribuna stampa era decisamente in fermento e multietnica. Si vociferava di una possibile presenza di Abramovich in tribuna vip. Vicino a Preziosi erano attesi Capello e Trapattoni. Prandelli era già arrivato da un pezzo.
L'atmosfera era surreale, il Genoa si giocava lo scudetto, -1 dall'Inter, all'ultima giornata. L'avversario del Genoa, l'Udinese. L'Inter ospitava il già retrocesso Bari.
Ci guardavamo tutti negli occhi, increduli, ma consci di essere parte di un qualche cosa di miracoloso, ai limiti del paranormale.
Consci anche di occupare un posto, nell'immaginario collettivo, destinato ad altri. Roma, Juventus, Fiorentina, Napoli, Milan, Palermo. Partite con grandi ambizioni, arresesi una dopo l'altra...
Le squadre entrano in campo inizia la partita in una bolgia infernale.
I primi venti minuti sono da incubo. Veloso e Zuculini permettono un possesso palla sontuoso ma dietro l'Udinese è organizzata alla perfezione. Subiamo così le ripartenze friulane che trovano spazio ed efficacia contro una retroguardia rossoblù solida ma non velocissima. Si arriva all'intervallo in perfetta parità. L'Inter sta vincendo facile per uno a zero goal del Principe.
Aumenta la tensione nel secondo tempo, l'Udinese non molla un metro ma il Genoa spinto da una Nord in fiamme attacca a capo chino. Palo di Di Natale in contropiede. Gasperini si gioca il tutto per tutto, il capitano scala terzo di destra al posto di Chico per marcare Di Natale ed entra Destro a dar manforte a Toni e Palacio.
All'88esimo il Bari pareggia a Milano su autogoal clamoroso di Samuel. Il Principe pochi minuti prima aveva sbagliato un rigore.
Il Genoa attacca alla morte, traversone di Rafinha dopo un 1-2 da applausi con Zuculini, Toni stacca perentoriamente ma la palla si infrange sulla traversa...
4 minuti di recupero a Milano.
2 minuti a Genova.
Kharja verticalizza per Toni, sponda per Destro che irrompe in area infilandosi tra i due centrali friulani e segna spiazzando Handanovic...
Trema il Tempio, un boato mai sentito prima.
Finisce la partita a Genova e si aspetta il risultato finale da Milano, i giocatori in lacrime camminano nervosamente in campo nel cerchio di centrocampo, Gasperini è seduto in panchina, Preziosi tiene tra le mani un Havana di proporzioni colossali...
Poi un colpo sul fianco mi sveglia improvvisamente...riapro gli occhi...
"Ehi! Hai visto che stella? Ha lasciato una scia incredibile..."
"L'ho vista, l'ho vista, cavolo se l'ho vista...."
 

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