[h=1]Sicurezza, non restrizioni[/h]






[h=2]Assoarmieri, con Fesac, l’associazione dei collezionisti europei, e l’European shooting sports forum stanno lavorando a un documento comune sulla proposta di direttiva del parlamento europeo e del consiglio che modifica la direttiva 91/477[/h]


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Il presidente di Assoarmieri, Antonio Bana, è in stretto contatto con i vertici di altre associazioni europee, in particolare Fesac, l’associazione dei collezionisti europei, e l’Essf (European shooting sports forum) e insieme stanno monitorando i lavori di parlamento europeo e commissione, relativi alle modifiche in senso super restrittivo della direttiva 91/477. Modifiche scattate dopo gli attentati a Parigi e che hanno suscitato la disapprovazione di diverse federazioni sportive e associazioni di categorie in tutta Europa. Le tre associazioni, di cui è parte attiva anche Assoarmieri, stanno elaborandoo un documento con le osservazioni da spedire agli organi europei competenti con una serie di osservazioni.
 

axel69

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[h=1]Il Comitato Direttiva 477 ha emesso un nuovo comunicato nel quale riassume la situazione dell’iter legislativo della proposta della Commissione europea per la revisione della normativa armi comunitaria. Nel comunicato viene inoltre riferita la valutazione espressa dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato Italiano, che ha deliberato un'approvazione senza riserve della proposta comunitaria. Il comunicato delinea uno scenario molto complicato e sicuramente preoccupante[/h]





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[h=2]Scarica gli allegati:[/h]

Il Comitato Direttiva 477 ha emanato un nuovo comunicato nel quale riassume la situazione dell’iter legislativo della proposta della Commissione europea per la revisione della normativa armi comunitaria. Nel comunicato viene inoltre riferita la valutazione espressa dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato Italiano, che ha deliberato un'approvazione senza riserve della proposta comunitaria. Il comunicato delinea uno scenario molto complicato e sicuramente preoccupante.
"Una situazione davvero paradossale", ha dichiarato il comitato, "in relazione alla quale il Comitato 477 pone alla politica, alle istituzioni e soprattutto ai cittadini italiani che praticano attività del tiro e della caccia una serie di inquietanti domande, lasciando a ciascuno il compito di trovare le risposte. Tutto è perduto quindi? No!!! Il Comitato e le sue migliaia di iscritti non sono cittadini arrendevoli disposti a farsi improvvisamente ed ingiustamente privare senza alcuna valida e comprovata ragione le libertà civili acquisite e meritate in tanti anni per la volontà di oscuri e mai eletti burocrati delle istituzioni europee, evidentemente ben lontani da una corretta percezione della realtà sociale italiana, dove i delitti compiuti con le armi legali sono una frazione statisticamente irrilevante sul totale dei crimini violenti realizzati con armi da fuoco. Il Comitato - ormai al lavoro in crescente sinergia con tutte le principali associazioni del comparto - invita a considerare che il milione e mezzo di titolari di licenze di armi sportive e da caccia possono organizzarsi senza grandi sforzi in un efficace movimento di opinione, divenendo un bacino elettorale il cui orientamento di voto non potrà in nessun caso essere ignorato dalla politica e dalle istituzioni, perché in grado con un solo terzo dei suoi numeri di cambiare nettamente il risultato di una competizione elettorale nazionale. Cosa fare quindi? Vi si chiede di investire da 15 a 30 minuti su internet per iscrivervi - senza alcun onere - al Comitato 477 e di compilare il questionario proposto dalla Commissione Ce e la petizione internazionale che ha già raccolto oltre 300.000 firme in Europa. Le vostre giornate a caccia ed al poligono, la salvaguardia della proprietà delle vostre armi, la vostra dignità di cittadini onesti – sino ad oggi certificata dalle Istituzioni - valgono 15-30 minuti del vostro tempo? Si?! Allora adesso sapete cosa fare! Il prossimo appuntamento con il Comitato 477 è all’Hit di Vicenza il 13 febbraio, dove sarà possibile incontrare tutto il Direttivo e molti volontari che si sono offerti per raccogliere firme e per informare i partecipanti delle iniziative promosse dalle associazioni del settore per lavorare nella direzione indicata".
Per scaricare il comunicato in forma integrale, clicca sull'allegato.
 
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