Per Germano 56
L’utilizzo e la resa delle palle “dure o morbide” è basato anche in funzione del calibro: ovvero certe palle morbide impiegate in alcuni calibri (generalmente nei piccoli calibri piccoli e medio-piccoli) diventano invece abbastanza dure ed affidabili se sparate con altri calibri (generalmente nei grossi calibri): non solo, ma anche nei grossi calibri devono essere sempre proporzionate in base alla tipologia di selvatico che si vuol perseguire, valutando ovviamente la sua morfologia (stazza), il suo stato stato d’eccitazione (tranquillo, nervoso, ferito, arrabbiato, in fase di carica ecc. ecc.), come altrettanto importanti sono la situazione e l’ambiente dove si svolge l’attività venatoria. Ecco perché la scelta di un certo tipo di palla, pur all’interno dello stesso calibro, non è così semplice: dev’essere ben ponderata in base alle varie esigenze venatorie locali di dove intendiamo cacciare, quindi nel limite del possibile scegliere la più adatta per quello specifico momento (e naturalmente quella che l’arma è disposta a sopportare soprattutto in caso di tiri lunghi). Ovvio che non possiamo portarci appresso un’infinità di tipi di munizioni: ad esempio per le nostre cacce locali (siamo in zona montana e cacciamo prevalentemente Cinghiali dentro vaste foreste di faggio, abete rosso, acacie, dai primi di Agosto fino alla fine di Febbraio, ma soprattutto nel rigido periodo invernale con neve e temperatura che talvolta può superare -30°C., in presenza di selvatici pericolosi sia per stazza che per tipologia – quindi tiri il più possibile vicini) una palla morbida che si apra facilmente subito è sconsigliata. Fra quelle che conosciamo (per tante ragioni non ci attraggono affatto le monolitiche in rame, impieghiamo solamente quelle di costruzione per così dire “complessa”, ovvero con un buon spessore del mantello in rame, piombo, "bonderizzate", peso elevato), e pertanto facciamo prima dirti quali sono le palle “dure” o “medio-dure” che non il contrario, ovviamente per i due calibri che utilizziamo. Ogni Casa costruttrice di ogive indica la tipologia delle proprie palle per armi, indicando spesso anche il tipo di selvatico per il quale sono più adatte (salvo bugie "commerciali"). E' necessario "testarle" le ogive provandole di persona prima di utilizzarle, come abbiamo fatto noi perchè non ci siamo fidati di quanto affermavano nelle loro pubblicità e/o confezioni poste in vendita.
Arma calibro 6x62 R. Freres: palla morbide le Nosler Ballistic Tipo 90 grs.per Volpe, piccoli cani randagi, gatti e nocivi in genere; palla dura Nosler E-Tip 90 grs. per Capriolo e grossi cani randagi.
Arma calibro 9,3x62: palla semidura adatta al Cinghiale e Cervo fino a kg. 130>150: CDP 285 grs., Lapua Mega 285 grs., RWS Evo Silver 291 grs., Woodleight 285 grs., Nosler Partition 285 grs.; invece palla dura adatta ai grossi Cinghiale, Cervo ma anche per il Capriolo: Swift A-frame (250 grs.>300grs.), RWS Uniclassic 293 grs, Nosler Partition Gold, Nosler Fail Safe, Queste palle dure, seppure grosse e pesanti, fanno soltanto il foro d’entrata e d’uscita sul piccolo cervide non danneggiando neppure un’etto di carne ! Fa molti più danni il 6x62R Freres causa la sua elevatissima velocità perché il Capriolo è “leggero” ed ha la pelle morbida (anche se qui il Capriolo adulto arriva anche a 40 kg.) !
Ad esempio la palla Nosler Ballistic Tip è morbida nei piccoli e medi calibri, mentre è decisamente più dura (perché ha uno spessore e peso maggiore) nei grossi calibri, viaggiando anche meno velocemente, quindi con la tendenza a penetrare, ma da tirare sulla “carne” e mai sul “telaio”.
Più si spara da vicino e più dura dev’essere la palla, soprattutto nei tiri ravvicinati e/o contro selvatici “robusti” con pelle-grasso consistente, a maggior ragione se si utilizzano calibri molto veloci oppure i vari Magnum (tipo 6x62 Freres, 7 mm Rem. Mag., 300 Winc. Mag., 300 Weth. Mag., 300 Dakota, 338 Winc. Mag,, 340 Weth. Mag., 338 Lapua Mag., ecc.); in particolare poi se a parità di calibro si utilizza una palla molto leggera, salvo rare eccezioni, la palla morbida quasi sempre si disintegra a contatto con la pelle dura, cioè esplode creando un’ampia ferita superficiale ma non penetra ! L’animale può cadere per la gran “botta” ricevuta ma si rialza subito con tre alternative: o se ne va …. o ci cerca e ci carica …. o fugge per nascondersi ed attendere che noi l’andiamo a cercare per aggredirci di sorpresa … capita spesso ….. com’è tipico del grosso Cinghiale e dell’Orso !!! La palla dev’essere abbastanza dura o molto dura per entrare attraverso pelo, pelle, grasso adiposo, rompere muscoli ed ossa lunghe (telaio) : se poi il selvatico è ben “protetto” come nel rigido periodo invernale e magari fosse anche piuttosto “arrabbino” … molto peggio ancora …..
Per le nostre uscite venatorie inseriamo nei caricatori e nelle cartucciere cartucce ricaricate con palle Lapua Mega 285 grs. e Swift A-Frame 250>285>300 grs., ovvero un tipo abbastanza dura ma che si apre a fungo (le Lapua) e l’altra molto dura (Swift A-Frame) che “spacca tutto” nei tiri ravvicinati o contro i selvatici più resistenti o pericolosi, da sparare sul telaio almeno per fermarli: ucciderli ci pensiamo dopo.
La Swift A-Frame è più dura della Nosler Partition, è più simile alla Nosler Partition Gold o alla Nosler Fail Safe che pur aprendosi un poco a fungo mantiene la quasi totalità del suo peso dopo aver attinto il selvatico,
Ecco perché insistiamo sempre sulla notevole maggiore importanza della Densità Sezionale rispetto al Coefficiente Balistico delle ogive: noi non andiamo al poligono, andiamo a caccia dove per quanto precisi i tiri non sono mai così perfetti come vorremmo (ed oltretutto né Maria né il sottoscritto siamo dei “cecchini”): infatti per l’insieme di tante circostanze spariamo il più possibile da vicino, ci mimetizziamo per far sì che il selvatico si accosti a noi più che può, e ripeto che siamo quasi sempre in foresta (nel 95 % dei casi), motivo per cui sono davvero molto rari i nostri tiri “lunghi” oltre i 40>50 mt.: preferiamo il massimo della potenza espressa dall’arma che imbracciamo ed il “bersaglio” ben grosso davanti …. ben mascherati ed “inghiottiti” nell’ambiente, immobili come statue, magari sepolti sotto un manto di foglie <o di neve>, attendiamo il malcapitato a 15>20 mt. …. a volte anche meno, situazioni nelle quali non è così importante considerare il “Coefficiente Balistico” …..
In ogni caso se spari 58 grani con una calibro veloce impiega una palla dura o almeno semi-dura, e da VICINO solamente DURA : utilizza la morbida solo se vuoi “distruggere” il bersaglio a pelle tenera (e di poco peso) perché il selvatico con la pelle robusta facilmente ti va via …. forse morirà ma avrai da fare le tue per trovarlo ……. ammesso che lo trovi … In ogni caso ti auguriamo un buon “In bocca al Lupo”. Giorgio e Maria.