Benelli 121 se non altro e un fucile più dolce da caricare e scaricare .......
Giusto. Forse molti danno dei giudizi sui due fucili con le cartucce odierne, tutte in plastica e tutte molto veloci. Anche i fucili a lungo rinculo che negli anni settanta facevano letteralmente imbestialire i cacciatori per i frequenti inceppamenti e rotture di bossoli di cartone, che si verificavano frequentemente, oggi sono molto più regolari. la differenza, a mio avviso, fra i due fucili, con i quali ho sparato migliaia di colpi, è tutta a favore del 121. Era il fucile che, negli anni settanta, dava meno fastidi in assoluto. Era, ed è, molto più equilibrato del Beretta, e di qualunque altro semiautomatico, consentiva una rapida sostituzione della cartuccia in canna, che era una vera maledizione per i possessori del Beretta, un veloce svuotamento del serbatoio, un primato che detiene ancora oggi,una qualità dei legni nettamente superiore, una facilità di smontaggio superiore anche ai Benelli moderni, ecc., ecc......Il Beretta A 300, comunque, negli anni settanta, era, certamente il migliore fucile a sottrazione di gas sul mercato mondiale. Certamente superiore al Remington, che allora imperversava, merito del sistema autopulente ideato da Beretta, che aggiornato, viene utilizzato e copiato in decine di fucili simil-Beretta ancora oggi.Il Benelli, però, era un'altra cosa. Era un fucile Semplicemente geniale, così definito dagli americani. Ti sbalordiva, se capivi un po' di armi, la sua meravigliosa semplicità, non esistevano pistoni e cilindri da pulire, non aveva buchi nella canna che si otturavano,non aveva astine di armamento che costringevano a montare aste grosse e sgraziate. il punto debole del 121, nel confronto dell' A 300, era il prezzo, di molto superiore e il prezzo delle canne,poi, era quasi doppio rispetto alle canne Beretta.
Saluti Cafiso