Re: Il mio capanno

Ciao Michael diciamo che se non c fossero per le allodole sarebbe meglio però ho trovato il modo giusto nel disporre i richiami e zimbello imbalsamato vengono sempre bene a tiro e gicano anche bene poi dipende un po dai giorni saluti

--- AGGIUNTA AL POST --

Beh allora sei davvero fortunato. Hai trovato un bel posto per una caccia mista che secondo me è la migliore.
Bravo!
 
Re: Il mio capanno

A ME SEMBRAVA PIU FACILE togliere il capanno dall asua sede...alzare il basamento e rimetterlo sopra....non so dirti cosa sia meglio fare perchè non ho capito gran che ..come fai con le feritoie? le chiudi e nefai deòlle altre? e per dove appoggi i gomiti? togli e poi rimetti?ciao

avevo pensato di chiudere le feritoie e riaprirle ad altezza giusta.
 
Scusate per le foto se sono scure, ma il sole ci sorge alle spalle e poi con i pini fino sopra il capanno il sito rimane quasi sempre all'ombra, infatti il nostro capanno ė uno di quelli che la mattina presto spara sempre per ultimo, causa il buio totale!!!
 
Re: Il mio capanno

Diego ha scritto:
andreav ha scritto:
ps: complimenti ai bergamaschi!! bei posti veramente...questa primavera devo fare una gita per curiosare un po' (in che valli ci sono i posti più belli?)..

Andrea ci faccio fare da guide turistiche dal buon Carlo (caccia78) e dal suo mitico papà e abbiniamo escursione a mangiata :mrgreen:


ok carissimi vi aspetto e porate uno straccio per lustrarvi gli occhi
!!!!!!!!!!!!!!!!1
 
Re: Il mio capanno

LORENZOPT ha scritto:
Nelson64 ha scritto:
Il problema dei capanni fissi nelle provincie Liguri almeno per Imperia e forse anche Savona dove non c'e' una tradizione e una mentalita' in quel senso, e dove proprio non vengono prese in considerazione licenze in tal senso, e' che se mai ne venisse concesso qualcuno penso che nel giro di pochi giorni il povero cacciatore si ritroverebbe con tutti gli alberi "SEGATI", sempre che non si accontentasse di farlo in un buco o in un fondovalle con scarsissimi risultati.
Forse l'unica zona dove si potrebbe farne qualcuno e' nel Comprensorio Alpino dove su tutta la provincia si contano 5/6 cacciatori di tordi, ma negli ATC bassi neanche da parlarne.
Ciao/N
il problema delle concessioni nelson e' legato alla 157, purtroppo ogni provincia ha un limite massimo, e piu' di quelli non possono essere autorizzati..........

la provincia di la spezia ha 0 capanni fissi non esistono ... da noi fai il temporaneo definitivo aahahahhahahahh
 
Ma nessuni mette più le foto dei suoi capanni?
Seguo sempre questo post, perchè è davvero bello vedere i capanni ,specie in questi momenti in cui non si può andare a caccia!

Spero presto di veder nuove foto!

Ciao
 
Re: Il mio capanno

A prescindere che per esprimere un parere dovrei vedere il posto nel suo insieme , posso provare a dirti che tendenzialmente tordi e merli si posano nel fitto .mi viene da pensare che se hai un boschetto vicino , magari prima si posano lì poi ti vengono nelle tue piante anche se rade , per curiosare attirate dal canto . Discorso a parte per cesene e sasselli che si posano comunque sui secchi e quindi ben visibili . Nell' ottica di avere un' appostamento che sia integrato nel paesaggio circostante ad ottobre mi vedrei meglio circondato da piante ben potate e non completamente spoglie . Alcune foto aiuterebbero ,ciao
 

Uno dei nostri
"sorbetti" montani, precisamente quello a sinistra che coclude il
cerchio.

2wnxovr.jpg


Di fronte al cerchio...

5arr6u.jpg


Dal punto di vista del tordo...

2gyaqvl.jpg
 
Io sono l'ultimo arrivato in fatto di carrucole, ma per il posizionamento mi sono dovuto adattare all'altezza della pianta e soprattutto alla sua conformazione. Ovvio che più in alto si sale, più lontano dovrebbe irraggiarsi il canto ed aumentare la visuale dei richiami. Le ho posizionate verso l'entrata dei richiami e per come è fatto il mio capanno anche verso il sorgere del sole. Ho elevato tutte le specie tranne i merli.
 
Re: Il mio capanno

segue........[attachment=0:15cgd8g9]DSCN1447a.jpg[/attachment:15cgd8g9][attachment=1:15cgd8g9]DSCN1448a.jpg[/attachment:15cgd8g9][attachment=2:15cgd8g9]DSCN1446a.jpg[/attachment:15cgd8g9]
 
Lorenzo dal vivo è impressionante il lavoro che avete fatto, dopo una lunga e faticosa preparazione sembra un giardino, in cui gli uccelli invitati dal canto sosteranno volentieri anche se più che ristorazione troveranno Requiem, che poi con la pulizia e la sistemazione è anche facile e veloce raccattarli.

Francesco che posto, il capanno è invisibile e quella quercia dominante richiede un grosso alto secco, le piante al limite del bosco sono attraenti con il canto e specialmente se nella radura pulita c'è un gioco vivo. Se zona di passo avrai delle soddisfazioni e trarrai vantaggio dalla caduta delle foglie.
 
A me ci si è messo pure il mal di schiena e allora sabato ho contattato un mio amico giardiniere e ha sistemato molto bene un 8 piante, ieri nulla causa maltempo....speriamo di farcela a sistemare il tutto nei prossimi week end ...

[h=2]Il santo patrono dei giardinieri: Saint Fiacre[/h]
Saint-Fiacre-209x300.jpg
Il santo patrono dei giardinieri si festeggia il 30 agosto, è lo scozzese san Fiacre. Figlio del re Eugenio IV i Scozia, nato intorno al 600, rifiutò sin da giovanissimo il trono paterno trasferendosi in Francia, a Meaux, per poter frequentare il vescovo di Faron. Questi mandò il giovane principe nella foresta di Breuil, in modo che potesse seguire la sua vocazione. (alcune leggende dicono che sia nato in Irlanda e non in Scozia, ma poi le storie concordano sul fatto che sia andato in Francia)
Il vescovo avrebbe assegnato al giovane, nella foresta, il terreno che egli fosse riuscito a delimitare nell’arco di una sola notte: miracolosamente la vanga entrò nella terra alla velocità della folgore e Fiacre ebbe così una grande tenuta, in cui coltivò rigogliosi giardini, orti e frutteti. Ne ricavò frutti e ortaggi che donò ai poveri accorsi numerosi, arrivavano da lui anche per farsi curare il corpo e la mente. I fiori invece ornavano la cappella da lui eretta in onore della Vergine Maria.
Quando Fiacre morì, nel 670, il profumo dei fiori nei giardini di Breuil divenne così penetrante che tutta l’aria intorno ne fu saturata. Subito incominciarono i pellegrinaggi sulla sua tomba, e continuarono intensamente nei secoli tanto che, nel 1620, Nicole Sauvage creò un servizio regolare di trasporto da Parigi alla tomba del santo. Le carrozze utilizzate presero il nome di ‘fiacre’, proprio il nome del Santo.
Sembra che tuttora, ogni anno, nell’anniversario della morte, i fiori coltivati da Fiacre appaiano all’improvviso emanando un sentore così penetrante di invadere tutta la zona del monastero, il profumo svanisce al calare delle tenebre e i fiori si chinano verso la tomba del Santo per poi scomparire.
Curiosità: L’inzaffardatura (miscela in parti uguali di acqua, letame e terra) dove vengono immerse, prima dell’impianto, le radici nude dei fruttiferi, degli alberi, degli arbusti e dei rosai ha preso il nome di ‘unguento di san Fiacre‘ perchè si dice che fu lui il primo a prepararlo.
Personalmente ritengo la pratica dell’inzaffardatura indispensabile per dare a tutte le piante a radice nuda quella ‘chance’ in più nel difficile periodo dell’attecchimento.

..guardacaso proprio sabato..pota..mica tutti hanno queste conoscenze..:)..
 
Fortuna di cacciare in tt e tre le tipologie e in tt e tre ci ho trovato un qualcosa di bello anche se la montagna ha molto più fascino resta il fatto che ormai è la pianura che dà più risultati vuoi perché la montagna non offre più l'abitat del passato vuoi altro ma ormai è cosi questo e quello che mi sento di dirti cmq è solo il mio parere ciao
 
Vedi l'allegato 54106Vedi l'allegato 54107Vedi l'allegato 54108Vedi l'allegato 54109Vedi l'allegato 54110Vedi l'allegato 54111

La copertina della nuova edizione del 21/09/2014-15 è pronta.
Prefazione: dedicata a tutti quelli che nonostante tutto e tutti sanno ancora apprezzare questo mondo,
ricordandogli per prima cosa di essere contenti perchè ciò è possibile,
secondo sfogliate le pagine della nuova edizione con bramoso desiderio ogni giorno perchè comunque saranno ricche di emozioni per chi saprà apprezzarle e
terzo e ultimo so per certo che l'ottimismo è la porta del divertimento.

é più bello del giardino Garzoni di Collodi
 
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