Eccoli finalmente i grillini...

Riscaldare una minestra rifiutata quand'era appena cotta e fragrante, non è la stessa cosa...non è appetitosa allo stesso modo...questo per dire che per renderla appetibile la minestra è sempre meglio rifarla ex novo...magari utilizzando gli stessi ingredienti...in somma Renzi andrebbe riproposto solo dopo la liturgia (riveduta e corretta) delle primarie...a meno che non cambi la legge elettorale ad esempio reintroducendo il sistema proporzionale , naturalmente con uno sbarramento sostanzioso.
 
Con questi grillini e i loro capi ho l'impressione di essere caduto dalla padella alla brace. Forse è solo un giudizio a caldo e forse prematuro. Aspettiamo un po di tempo prima di emettere un giudizio definitivo!
 
Grillo va eliminato nel breve tempo,fa fermato stroncato,naturalmente parlo politicamente!Non possiamo permetterci un simile individuo.

Ed a tutti i signori chelo hanno votato va la mia solidarietà,ma credo abbiate fatto una sciocchezza!
 
Mi viene da ridere e alla faccia di chi lo ha votato!

a me vien da piangere ....... comunque finalmente si inizia a scoprire il pentolone m5s = pci più accozzaglia di altri parenti di vari trombati.....
....... e poi ti dicono che non è vero che dietro c'è qualcuno che ha moolti interessi a governare passando per lo sfascio del paese......
 
Figli, mogli, mariti e nipoti: è parentopoli in Parlamento. Dal Pd al Pdl passando per il M5S, che fa registrare anche una curiosità, madre e figlio in Aula, lui alla Camera e lei al Senato. A scrivere l'albero genealogico dei parlamentari è il quotidiano Libero, che riporta alcuni esempi: Marietta Tidei, eletta deputata Pd, nella circoscrizione Lazio 1. Il padre è Pietro, ex deputato democratico nelle due ultime legislature che però non ha potuto candidarsi dato che dal 2012 è sindaco di Civitavecchia. Sempre nel Lazio c'è Monica Cirinnà, moglie di Esterino Montino (sono stati sposati da D'Alema). Coinvolto nello scandalo finanziamenti Montino non era ricandidabile, ma consorte sì.

Stessa sorte è toccata anche a Daniela Cardinale, deputata eletta nella circoscrizione Sicilia 1. E' figlia del ministro del secondo governo D'Alema, Totò Cardinale. Ci sono poi i casi più recenti di Anna Serafini moglie di Fassino e di Anna Maria Carloni consorte di Bassolino. Parentopoli anche in Sel: basta ricordare il caso della sorella di Nichi Vendola. Quasi parentopoli anche in casa Monti: è stato infatti eletto per Scelta Civica Paolo Vitelli, presidente di Azimut Vitelli, gruppo attivo nella produzione di barche, che si era candidato come capolista per la lista del prof in Piemonte. Non ce l'ha fatta, invece, Francesco Barbavara, marito della figlia di Paolo Vitelli e candidato al Senato, sempre in Piemonte.

Nel M5S troviamo madre e figlio eletti nel collegio Latina 2. La madre Ivana Simeoni, 63 anni, operatrice del servizio 118 cittadino di Latina, andrà a Palazzo Madama, e il figlio 40enne Cristian Iannuzzi, ha un posto assicurato a Montecitorio. Poi Azzurra Cancellieri, eletta alla Camera per Grillo, sorella carissima di Giancarlo, capogruppo M5S per l'Assemblea Regionale in Sicilia, l'isola felice del movimento, isola in cui lo stesso Grillo ha tuonato contro il nepotismo. E Cristina De Pietro, senatrice per la Liguria ,è sorella di Stefano, consigliere comunale a Genova. E Yvonne De Rosa, risultata capolista per la circoscrizione Europa con molti (troppi) voti raccolti in pochissimo tempo, è la compagna dell'emergente Roberto Fico, di stretta confessione casaleggiana, ora eletto alla Camera per la Campania. E anche in Lombardia, le due neosenatrici, Giovanna Mangili e Laura Bignami, risultano consorti di consiglieri 5 Stelle di Cesano Maderno e Busto Arsizio. Anche nelle liste del Pdl spunta qualche parentopoli. È il caso di Katia Gentile, vice sindaco di Cosenza, figlia dell’assessore regionale ai lavori pubblici Pino e nipote di Antonio Gentile, senatore di Berlusconi.
(Affaritaliani.it)
 
Non parole cosa combinano adesso questi.........................................................................................................................................................................
 
Io sono sempre più inquietato....
Nel movimento parla SOLO e SEMPRE Grillo....che non è eletto né candidato premier....gli altri zitti....
Alle consultazioni con il Capo dello Stato và Grillo....
Grillo ha dettato e detta in continuazione le regole del movimento.....
Casaleggio....sempre nell'ombra....ora è sempre al fianco di Grillo....
Gli eletti hanno sfilato uno ad uno come scolari il primo giorno di scuola....
Mah......
 
Reality Grillo gli Onorevoli si presentano:

"Sono vegano"
"Facevo l'arbitro"
"Non so dove è il Senato"
"La fiducia non serve"
"Mi auguro di demolire il nostro ego"
"Darò una mano a tutti"
"Ciao, mi occuperò di famiglia e lavoro"
"Scusate non so cosa dire..."





Viva L'Italia !



Questa e' l'Italia che avete voi nel passato pensando al futuro
Bravi!!!!!
 
Governo, Grillo: “Senza di noi la violenza”. Bersani: “Discorsi seri, basta insulti”

Il portavoce dei Cinque Stelle: "I partiti mostrano di essere l'uno contro l'altro, ma dietro le quinte sono la stessa cosa". La replica del segretario Pd: "Nessuna volontà di scambi di sedie. Bisogna dare risposte serie e non incappucciate davanti al Paese".

L’ascesa del Movimento Cinque Stelle non è finita. Beppe Grillo non si accontenta. L’obiettivo è conquistare il governo del Paese, ma senza alleanze o maggioranze relative: “Vogliamo il 100% del Parlamento, non il 20% o 25% o 30%: quando il movimento arriva al 100%, quando i cittadini diventeranno lo Stato, il movimento non avrà più bisogno di esistere. L’obiettivo è quello di estinguere noi stessi”. Il portavoce del Movimento parla così con Time al quale spiega di aver “incanalato tutta la rabbia in questo movimento. Dovrebbero ringraziarci uno ad uno: se noi falliamo l’Italia sarà guidata dalla violenza nelle strade”. E mette in guardia: se il suo movimento fallirà “questo accadrà”. ”Tutto è iniziato qui: il fascismo, le banche. Abbiamo inventato il debito e anche la mafia. Se la violenza non è iniziata qui” è grazie ai Cinque Stelle, insomma. Tutto questo mentre il presidente della Bce Mario Draghi non ha dubbi e tranquillizza i mercati: indipendentemente dall’esito delle elezioni, ormai è inserito il pilota automatico e dunque le riforme in Italia si continueranno a fare.
A Grillo parla però ancora Pierluigi Bersani: ”Grillo non vuole diplomazia né scambi di sedie, io meno di lui. Bisogna dare risposte serie e non incappucciate davanti al Paese. Non inseguo Grillo in tutto questo che dice la mattina, il pomeriggio e la sera. Non replico agli insulti, ho in testa il mio Paese”. “Lui ha scelto la via parlamentare – evidenzia il segretario Pd – poteva incanalare questa protesta per via extraparlamentare. Ora dica come intende prendersi responsabilità davanti al Paese”. “Io riconosco – ha spiegato Bersani -il risultato elettorale, cerco di interpretarlo ma loro dicano che cosa vogliono… La situazione sociale è grave, non c’è spazio per scherzare”. Quanto ad un futuro governo, se il tentativo del Pd andasse in porto, il segretario sostiene che “il cambiamento dovrà essere confermato anche nella formazione del governo che deve avere novità e competenze perché la situazione è seria e ci vuole esperienza”.
Poi il leader del centrosinistra chiede prudenza. “Non si deve evocare la violenza, bisogna avere senso di responsabilità. E’ sempre molto difficile – ha aggiunto – dire chi spegne micce e chi le accende, posso solo dire che c’è un’enorme tensione in questo Paese e ci vorrebbe grande senso di responsabilità, dare risposte serie, perché questo Paese può morire. Io riconosco questo risultato, loro dicano cosa vogliono. Non c’è spazio per scherzare”.
Infine Grillo sul tema della democrazia interna ai partiti: “Se si parla di ridurre i costi della politica, a Grillo a dico siamo pronti, ma tu sei pronto a discutere di democrazia interna, trasparenza, codici etici, a fare una legge sui partiti?”, ha detto il segretario Pd. “Noi non abbiamo nessun timore che prendiamo la questione nell’insieme perché c’è un oggettino che si chiama democrazia, su questo saremo abbastanza resistenti e su questo Grillo da noi non avrà sponde”, ha assicurato.
Ma Grillo insiste. I partiti ”mostrano di essere l’uno contro l’altro ma, dietro le quinte, sono la stessa cosa. Sinistra e destra in Italia hanno sempre fatto finta di combattere. Ora devono fare alla luce del sole gli accordi che hanno fatto nell’ombra per 20 anni. E se lo fanno, saranno politicamente morti”. L’intervista pubblicata dal settimanale statunitense è intitolata “Incontrando il comico canaglia diventato persona influente”. Destra e sinistra – ha aggiunto Grillo – vogliono “scaricare la loro infelicità politica, la loro disintegrazione politica su di me, affermando che sono io a non formare un governo, a creare instabilità. Ma io non posso discutere con loro”.
Da qui il no a qualsiasi accordo con altri partiti, ribadisce: “C’è una regola nel nostro movimento. Noi non facciamo accordi con i partiti. Chiunque si unisce al nostro movimento firma questa regola. Non c’è niente da decidere. E’ come nel calcio. Se tu giochi, affermi di voler segnare con una mano? No, accetti le regole”. Rispondendo al cronista che gli faceva notare come lotta a corruzione e riduzione dei costi della politica siano misure sulle quali anche il Pd vuole lavorare con il M5S per ottenerle, Grillo ha osservato: “Loro parlano della trasparenza dei partiti, noi parliamo della loro dissoluzione. E’ differente. Wellington e Napoleone non possono trovare un modo per collaborare. Noi siamo qualcosa di differente”.
Per il leader del M5S oggi “il Paese è diviso in due. Coloro che votano per gli altri partiti, è gente che non vuole cambiare le cose. Perchè hanno pensioni elevate, forse due case. Lo stato è il loro datore di lavoro”. “Ma il dibattito cambierà perché presto non ci saranno salari pubblici o pensioni. Non ci saranno soldi”. E già ora, “metà della popolazione non ne può più”, ha ancora aggiunto Grillo.
Quanto al rapporto dell’Italia con l’Unione Europea Grillo precisa di non aver “mai detto che voglio essere dentro o fuori dell’euro, ma che “voglio informazioni corrette. Voglio un piano B per la sopravvivenza per i prossimi dieci anni. E poi, con un referendum decidiamo”. “Prima è necessario informare: cerchiamo di capire cosa sono i costi e i benefici”, ha aggiunto spiegando che solo suggerendo di lasciare l’euro, si viene considerati “pazzi”: “Non c’è dialogo. Solo suggerendolo sei un demagogo, sei pazzo, vuoi trascinare l’Italia in default, sei irresponsabile. Solo perché si dice” di esaminare questa ipotesi, di pensare a “cosa accadrebbe davvero”.
“Se Barack Obama fosse capace di fare il 5% di quel che dice, sarebbe un grande. Ma anche lui è imprigionato in un sistema. L’arte del compromesso, che è stata un’arte della politica, non è più valida. Il compromesso deve essere tra cittadini, non tra repubblicani e democratici”. Dagli Usa “abbiamo copiato l’uso di internet: ho preso le piattaforme ‘meetup’ da Howard Dean. Lui le usava per raccogliere fondi, io per raccogliere informazioni, forum”.
Poi il consueto attacco ai media italiani: “Sono peggio dei partiti“. “Forse i giornali locali vanno bene. Ma quelli che formano l’opinione pubblica, i sette canali televisivi e i tre giornali” maggiori “fanno parte del sistema”, dice. Il futuro di Grillo? Non da politico, ma da comico, il suo mestiere: “Farò un tour mondiale – annuncia – Farò spettacoli. E sarò quello che sono”. E alla domanda se si considera ancora un comico, il leader del Movimento Cinque Stelle risponde: “Un comico straordinario“.
 
Io penso che sono tutti spaventati per quello che gli è accaduto...secondo me anche grillo e casaleggio sono in ambasce...non pensavano in questa tornata di arrivare al 25%...hanno difficoltà a catalogare il loro elettorato...in poche parole non sanno che pesci prendere...e l'unica strada che gli rimane per mascherare il tutto è quella di dire che non vogliono far niente in attesa della prossima tornata elettorale...perchè - dicono - di essere sicuri che avranno i numeri per governare da soli...nel frattempo, una gran parte del loro elettorato preme per vedere i risultati del loro voto...comunque ci sono ancora alcuni giorni affinchè il polverone alzato si depositi...certo che azzardare delle ipotesi su cosa ci riserva il futuro prossimo è da tripla al totocalcio.

Pienamente con te!
Il gioco si è fatto piu' grande di quello che pensavano.....e i loro "nuovi senatori e deputati" non son all'altezza ..........e lui lo sa!!!!!

Il silenzio è d'oro...se non si sa che dire........

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a me preoccupa di piu' 'sto casaleggio e' dal g8 che e' fra i ******** ma chi e'???

Un miliardario ...annoiato.......che si è dilettato a "cacciare" i politici.......e non si è reso conto che il gioco è troppo grande.....
 
qui' mi stanno ''piaciando'' solo che crocetta e' una mosca bianca:
Mezzo milione di euro all’anno per l’affitto e la gestione di 800 volatili, uccelli di varie specie come la tortora pugnalata o il pappagallo di Cuba, che dal lontano 1954 arricchiscono la fauna dello storico parco di Palazzo d’Orleans. L’ultimo spreco dissennato delle risorse pubbliche siciliane è vecchio di sessant’anni. Correva l’anno 1954 e ai vertici della Regione Sicilia si posero una fatidica domanda: potevano i fastosi giardini di Palazzo d’Orleans rimanere privi di uccelli che ne popolassero degnamente gli enormi ficus famosi in tutto il mondo? Ovviamente no. E la Regione Sicilia, presieduta all’epoca dal democristiano Franco Restivo, trovò un accordo con la ditta Lauricella, originaria proprietaria degli 800 pennuti destinati al parco della presidenza regionale. Un accordo talmente importante da essere suggellato da un’apposita legge regionale studiata per l’occasione.
Una insolita norma per la locazione degli uccelli che negli anni deve essere evidentemente sfuggita ai vari inquilini di Palazzo d’Orleans, sicuramente allietati dalla presenza dei volatili nel giardino adiacente, nonostante nel frattempo quel piccolo lusso sia arrivato a pesare sulle casse della Regione per la cifra esorbitante di cinquecento mila euro all’anno. In pratica per 60 lunghi anni la Regione Sicilia ha pagato l’equivalente di 625 euro ogni dodici mesi per ognuno dei pennuti presenti nel giardino di Palazzo d’Orleans: pennuti praticamente d’oro. “Senza considerare che dopo sessant’anni quegli uccelli saranno morti” ha fatto notare sarcastico l’attuale governatore Rosario Crocetta, che ha annunciato di aver finalmente abrogato quella legge per i pennuti d’oro. “La fantasia della casta supera l’immaginazione: la classe dirigente passata dovrebbe fare harakiri” ha detto il presidente siciliano che ha presentato alla stampa un pacchetto di disegni di legge ribattezzato ironicamente “Tsunami”, lo stesso nome che Beppe Grillo ha dato al suo tour elettorale.
Un folto pacchetto di norme su cui svetta senza dubbio la proposta di abolizione delle province siciliane. “Saranno sostituite dai liberi consorzi tra comuni che sono previsti dallo Statuto siciliano” ha detto Crocetta. Nel ddl del governo si prevede che i consorzi tra comuni abbiano competenze su rifiuti, sulla gestione idrica e sull’ edilizia popolare. Un nuovo impianto di gestione che farebbe quindi scomparire gli Ato rifiuti e gli Iacp per la gestione delle case popolari. Ma quale sarà la differenza a livello di costi nel passaggio dalle province ai consorzi dei comuni? Crocetta a parlato di un “risparmio di almeno 10 milioni e 300mila euro all’anno dato che scompariranno presidenti assessori e consiglieri”. Adesso il pacchetto Tsunami sarà immediatamente spedito all’Assemblea regionale siciliana. Dove potrebbero esserci alcuni problemi tutti interni alla maggioranza. “Non voteremo mai un testo burla sulle province. Il testo del governo mi sembra una bufala. Fare una operazione di facciata per arruffianarsi i grillini è inaccettabile” è stato l’aspro commento di Gianpiero D’Alia, coordinatore regionale dell’Udc, che insieme al Pd sostiene il governo di Crocetta.
Immediata la replica del governatore: “D’Alia è critico sulle province? Il suo partito non ha forse sostenuto Monti, che voleva abolire le province? E basta dire che sono vicino ai grillini. Io sono più grillino dei grillini. Qualcuno è nervoso? Forse capiscono che l’abolizione di alcuni organismi non consentirà di piazzare qualche militante”. Positiva la prima reazione registrata da parte del Movimento Cinque Stelle, che è il primo partito all’Ars. “Non è esattamente uguale a quello che avevamo fatto noi, ma ne prende ampiamente spunto. Nel complesso rivendichiamo di aver avuto un ruolo incisivo nelle scelte che sta compiendo il governatore. Adesso questo ddl arriverà all’Ars, noi potremmo anche produrre degli emendamenti, ma comunque se l’assemblea avrà il coraggio di approvarlo c’è la possibilità per la Sicilia di entrare nella storia. E non è un caso se soltanto da quando siamo presenti in parlamento si è scoperto che il taglio delle province fa solo bene ai cittadini” dice al fattoquotidiano.it Giancarlo Cancelleri, capogruppo del Movimento di Beppe Grillo. Crocetta ha anche annunciato di aver avviato l’ennesima rotazione dei dipendenti regionali: questa volta a cambiare ufficio è stato Franco Schillaci. “È il genero del capo della famiglia mafiosa di Villabate – ha spiegato il governatore – e da vent’anni si occupava della gestione dei fondi strutturali. Ci è sembrato il caso di trasferirlo”.
 
Leggetevi questo discorso....indentico a quelli di Grillo.....solo piu' vecchio di 80anni......

Grillo parla come Hitler? Pi


"...i contadini, gli operai, i commercianti, la classe media, tutti sono testimoni... invece loro preferiscono non parlare di questi 13 anni passati, ma solo degli ultimi sei mesi... chi è il responsabile? Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare. Abbiamo una nazione economicamente distrutta, gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli, milioni di disoccupati.. sono loro i responsabili!
Io vengo confuso.. oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano che siamo come loro. Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba! Mi hanno proposto un'alleanza. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico...noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. E' un movimento che non può essere fermato... non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta..noi non siamo un partito, rappresentiamo l'intero popolo, un popolo nuovo..."
(A. Hitler, Discorsi di lotta e vittoria, 1932)

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L'originale.......anche lui animalista!!!!!!! che sia un caso?
 
La situazione è grave, anzi gravissima. Se tutto rientrerà in una boutade, ok. Se la situazione peggiorerà, dovremo usare i nostri fucili per difendere la nostra democrazia costituzionale. Signori, la caccia sarà il problema minore. Il futuro della democrazia è in pericolo. Se poi tutto il movimento si sgonfierà, bene. Ma stiamo all'erta!
 
Rudy però ora non eccediamo nel senso opposto ricorrendo tutta la melma che i giornalai, ben remunerati, cercheranno di fare nei confronti del comico...semmai prendiamocela con chi dice di aver i numeri x governare e se la sta prendendo comoda facendo finta di non vedere che qui siamo quasi alla canna del gas.
 
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