SPAZIO PUBBLICITARIO Wild Duck Club (Delta Danubio)

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Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Posto anche qui, dove forse era meglio farlo subito, ciò che ho raccontato in "gli acquatici e la loro caccia" lo ritengo doveroso nei vostri confronti e verso Mimmo:
Ciao a tutti. Anche se da un po' di tempo bazzico il sito non avevo ancora osato entrare in questo "club" di specialisti.....Oggi però, dopo una magnifica esperienza che ho vissuto la scorsa settimana alle foci del Danubio, mi è venuta la voglia di rendervi partecipi dei miei primi passi in questa "arte" della caccia agli acquatici che non avevo mai praticato!



Partenza da Pisa il 18/10 con Ryanair....non vi dico lo stress...a 57 anni suonati era la prima volta che prendevo un aereo. Fortunantamente mia figlia Alice, molto più scafata di me, aveva accettato di accompagnarmi nell'avventura!

Arrivo a Constanta, viaggio di un paio d'ore sino all'imbarcadero, 15 minuti di barca fino al barcone ancorato "pontone" che ci avrebbe fatto da base per le cacciate.

Ci ritroviamo in un ambiente caldo e accogliente dove conosciamo il personale e George, carismatico personaggio che ha svolto per molti anni questo lavoro con la Montefeltro ed ora, messosi in proprio, fa da tramite tra noi e il Governo Rumeno per consentirci di cacciare con l'amico Mimmo. Qui apro una parentesi....il Mimmo T. (molti di voi sanno già di chi parlo...) è una "forza della natura" o lo ami o lo odi, non ci sono vie di mezzo! Sprizza simpatia ed entusiasmo per questa caccia per la quale nutre un amore viscerale ed assoluto. Un momento scherza e cazzeggia il momento dopo, da buon terrone (con affetto), si adombra per una battuta per poi immediatamente scoppiare in una risata! Insomma un personaggio a tratti difficile ma impossibile non amarlo proprio per come è! Se stesso! Qui chiudo altrimenti mi prendo del paraculo da voi ed in primis, dal Mimmo! Facciamo anche la conoscenza di Vittorio e Mauro L. da Albenga, padre e figlio. Negli occhi cristallini di Vittorio, il papà, esperto cacciatore ed inanellatore, si scorge il fuoco sacro della passione e, a ben guardare, anche qualche volo di anatre!

Mattina del 19/10 .... grande delusione! Pioggia e vento in quantità tali da rendere impossibile anche solo "pensare" di uscire! Facciamo una ricca colazione e...torniamo a dormire! Insomma, dormire...potete immaginare.

Finalmente alle 10.30 la pioggia rallenta ed il tempo si apre un pochino. Si parte!

Contenitore stagno con attrezzature varie, contenitori cartucce, fucili legati (per legge) al barchino, prime esitazioni di chi su un barchino non è mai salito....macchine fotografiche alla mano...abbigliamento gentilmente fornito da Mimmo in quanto il mio è stato bocciato per il colore verde e la poca impermeabilità...non vi racconto la testa che mi ha fatto. Vabbè siamo partiti....ambiente che ti strappa letteralmente il cuore...la vastità del Danubio che cede il passo a stretti canali, che solo i barcaioli sanno trovare, e dove le canne ti accarezzano delicatamente. Si susseguono splendidi chiaretti con ninfee e lenticchie selvatiche fino ad arrivare al chiaro scelto per l'appostamento. Qui ci piazziamo su uno speciale barchino a fondo piatto in vetroresina (progettato e fatto fare da Mimmo in Italia ) e ben ancorato al fondale ed alla vegetazione così da permetterci di tirare agevolmente. Vengono piazzati con arte stampi vari, moio di germano, due oche vive....e l'immancabile Plurifon RIGOROSAMENTE a nastro (manie di VECCHI acquaioli che non subiscono il fascino del progresso....) dopo qualche minuto una gomitata di Mimmo mi avverte dell'arrivo di alcune canapiglie, naturalmente non le vedo perchè non so bene dove guardare, sono inoltre intossicato dalle due ciminiere che, in stereofonia, mi affumicano senza tregua…. e tiro all'ultimo minuto spadellando vergognosamente! Alice, mia figlia, ride e continua a farci foto estasiata dalla felicità che legge sui nostri volti. “Papà ho capito finalmente cosa significhi per te andare a caccia! Riesco ad immaginare le emozioni che provi! Continuerò a provare pena per la selvaggina, non posso forzare la mia natura, ma ho compreso molte cose di te e della caccia!” Cosa posso volere di più? Magari cominciare a buttare giù qualche anatra! Mimmo, da buon maestro, pazientemente e non senza qualche sfottò, mi spiega il vento e i più elementari "segreti" di questa caccia estremamente affascinante e coinvolgente....Dopo alcune altre padelle comincio a "prendere le misure" e a buttare giù qualche animale anche se, credetemi, in quella circostanza non era il mio obbiettivo primario tale era il fascino di tutto l'insieme.... Il secondo giorno è stato mitico! Siamo finalmente riusciti a fare l'alba! Sveglia alle 4.30, ricca colazione e partenza. Laggiù siamo molto ad est e quindi viene giorno parecchio prima. Una mezz'ora di attesa in cui mi sono fumato una mezza dozzina di sigarette NON MIE ma di quella ciminiera di Mimmo...dovrò chiedere i danni causati dal fumo passivo! Si posa per prima un'alzavola isolata che mi regala l'emozione dello sciabordio causato dalla discesa in acqua e l'emozione di un tiro che SEMBRA banale ma non lo è per chi è come me alle primissime armi. La mattinata prosegue con numerosi abbattimenti di canapiglie, morette, germani, un magnifico maschio di fischione, un moriglione e due alzavole. Purtroppo Mimmo a con se' delle cartucce che fanno cilecca e così tutto il lavoro tocca a me......che faticaccia....! Alle 16.00 stanchi, appagati e, nel mio caso, con spalla e guancia doloranti, leviamo le tende. Il benelli 121 cal. 20 che mi ha procurato George è ormai una propaggine del mio corpo!



Mauro e Vittorio sono stati meno fortunati ma sono anche loro soddisfatti hanno abbattuto anche due beccaccini, una pavoncella e…..un’allodola!



Il terzo giorno sono ormai un esperto (scherzo naturalmente) e provo finalmente l'emozione dell'arrivo a tiro di un'oca che abbattiamo in società con

Mimmo e che stupidamente perdiamo non accorgendoci che è ancora viva. Verso le 11.00 Mimmo mi lascia da solo perchè deve rientrare al pontone per problemi logistici. Un po' mi dispiace ma nello stesso tempo sono ansioso di provare a me stesso che qualcosina ho imparato....prendo possesso dell'appostamento con la regia del Plurifon...faccio una bella coppiola alle canapiglie (Gianfranco, sei molto fortunato, quest'anno sono arrivate prima!) altre belle fucilate, riesco a far venire al gioco un paio di morette incazzate quando......QUECK, QUECK....l' OCA! Sposto il selettore del Plurifon sull'uno, alzo leggermente il volume, comincio a ripetere mentalmente come un mantra gli insegnamenti di Mimmo....cappuccio in testa, mani ferme e nascoste, sguardo verso il basso, sangue freddo, non avere fretta, stai calmo (una parola...), lasciala entrare.....con la coda dell'occhio cerco di capire dov'è senza farmi vedere il volto, la intuisco più che vederla, bassa alle spalle, dopo un attimo è davanti a me, a tiro, quasi sulle oche vive....mira al collo...stai calmo....al primo colpo va giù gliene tiro un altro, senza colpirla, mentre cade, la centro con il terzo e.....splasch! Non dimenticherò più quel rumore, rimarrà per sempre indelebile nella mia memoria. Credo che molti di voi mi capiranno ma mi commuovo mentre sto scrivendo e non è demagogia! E' in acqua è la mia PRIMA oca, l'ho cacciata da solo mettendo in pratica gli insegnamenti del mio amico (non posso pensarlo diversamente) Mimmo....alza la testa...memore della prima, le tiro mirando alla testa per non rovinarla, sono talmente emozionato ed agitato che la padello clamorosamente! Mentre inserisco freneticamente una cartuccia nell'otturatore aperto, reclina il capo e si immobilizza. Continuo a cacciare ma ogni minuto l'occhio va a quel corpo immobile dieci metri alla mia sinistra che non posso raccogliere, ammirare e soppesare e che, nello stesso tempo, vorrei potesse continuare quella planata che egoisticamente ho interrotto. Sono emozioni contrastanti che per un non cacciatore non possono che apparire paradossali e demagogiche. Ma voi tutti le avete già provate o vi auguro di provarle e quindi mi capite.

Ciao a tutti. Sono diventato un maledetto acquaiolo nonostante la mia artrite! GRAZIE MIMMO! E qui chiudo.

Non mi resta che invitarvi a provare....Ciao.
Gianfranco.
_________________
 
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Tanti auguri Mimmo da parte mia che anche questa annata venatoria ti dia tante soddisfazioni!
 
Re: SPAZIO PUBBLICITARIO Wild Duck Club (Delta Danubio)

Andrea 76 ha scritto:
prima o poi voglio venire pure io a farmi una bella gita


C'avessi el dinero io partirei pure domattina [Trilly-11-11.gif] [Trilly-11-11.gif] [Trilly-11-11.gif]
 
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

cacciatore96 ha scritto:
Complimenti Mimmo, bellissimo racconto.
Aspettiamo le foto.

Mi spiace ma le foto non riesco a metterle.
Se qualcuno mi aiuta o mi dice come fare....
Grazie a te amico mio.
Mimmo Tursi
 
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

grifonenero ha scritto:
mimmotursi ha scritto:
Signori,
se andate su.......................... vi trovate in fotogallery
oltre 150 foto nuove in Immagini 2010.
Buona giornata a tutti
Mimmo Tursi



Mimmo, come sai da sempre, se fosse solo un sito di belle foto di caccia si potrebbe lasciare, purtroppo vi sono riferimenti pubblicitari che NON si possono tenere su questo spazio.
Se lasciassmo questo si potrebbero metterere tutti i link di caccia all' estero e qui, come sai, non vogliamo fare la fine di certi siti innondati di pubblicità di caccia all'estero.
Grazie per la collaborazione.

Il Grifone

Armando,
mi trovi d'accordo e scusami per il "fastidio": hai fatto benissimo !!!
Scioccamente non ci avevo pensato.
Ciao e grazie,
Mimmo Tursi

P.S.: ho capito ora l'errore a cui in altra sede ti riferivi. :p
 
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Buonasera a voi tutti.
Sono le 15,30 ora del Delta e siamo appena rientrati dal completamento di 3 nuove postazioni di cui 1 sulla parte bassa e 2 sulla parte alta della riserva a ridosso del Lago Duna Lepka.
Siam partiti intorno alle 8 di questa mattina, temperatura di 3° e vento da Nord intorno ai 10 km/h, con a rimorchio della nostra barca, 2 dei nuovi barchini in vetroresina fatti questa primavera a Ravenna.
Appena affacciati nel grande lago, subito dopo la traversata dell’ UIzlina strapieno di folaghe e morette, ci hanno accolto un 100naio circa di guardinghe lombardelle che, sostando in centro area, alla nostra vista immediatamente si sono involate.
È sempre bello, come spettacolo, vedere innalzarsi un simile uccello potente e possente con la sua apertura d’ali ed il suo canto che ricorda i bimbi sulle piste da sci che urlano il loro “pistaaa”. Entrati nel primo chiaro abbiamo visto, sotto costa ed al riparo dal vento gelido, tantissime canapiglie, germani, morette ed alzavole serenamente galleggiare. Subito ci siam bloccati, per non disturbarle e capire come giocavano e stazionavano. Questo ci ha permesso di ammirare i volteggi di 3 stuoletti, 2 di germani tutti maschi e 1 di canapiglie, giunti in questi 40 minuti e posatesi insieme alle consorelle.
Intanto il vento ed il freddo incalzavano e avendo da preparare i capanni, abbiamo deciso di muoverci e costruire l’appostamento tra le canne esattamente dove la maggior parte di queste erano state.
Finito qui, ci siam mossi per gli altri chiari seguendo le “stradine” tra i canneti che ci sorprendevano con involi di coppie di germani li in intimità ricoverati. Durante questo tragitto abbiamo potuto anche notare, sempre alti e di arrivo, oche selvatiche e lombardelle con 2 voletti di morette che si son calate in direzione proprio del chiaro ove eravamo diretti. Infatti le abbiam puntualmente ritrovate, insieme ad altre anatre anche qui ricoverate sotto vento, ma accompagnate da un cinquantina di oche selvatiche parcheggiate più lontane verso il largo.
Posizionare qui il barchino è stato molto più difficile perché, l’innalzamento dell’acqua, faceva si che una ubicazione decente ove camuffarsi nelle canne fosse molto lontano dal possibile chiaro di arrivo dei becchipiatti.
Fatta anche questa, siam subito ripartiti alla volta del pontone anche perché il freddo si stava facendo più pungente. Giunti dopo una 40ina di minuti di barca, fermatici appena per un caldo caffè nel frattempo che Lucikà caricasse la barca grande con i pali, chiodi e fil di ferro necessari per la terza postazione, con il terzo barchino a rimorchio, siam partiti per la parte bassa.
Il primo dei 4 chiaretti era impraticabile per le tante reti da pesca posizionate e ci siam dovuti muovere lentissimamente per non rimaner bloccati.
Nel secondo chiaro abbiam visto una buona quantità di anatre accostate proprio dinanzi ad un appostamento già fatto e , cercando di non spaventarle, a remi e favoriti dal vento alle spalle ci siamo allontanati verso il terzo chiaro. Qui vi erano tante nostre amiche – germani, canapiglie ed alzavole – che al nostro arrivo si sono involate allontanandosi subito ma, cosa particolare, mentre fissavamo il barchino al fondo con i lunghi pali, diverse son ritornate svolazzandoci tutto intorno per riallontanarsi ancora e posarsi sul lato lontano del chiaro.
Abbiamo fatto appena in tempo a completare il tutto che il vento, aumentando ancora, ci ha portato acquaneve che continua ancora. Son sempre più convinto che già da domani si potrebbe sparar bene ma i maggiori e copiosi carnieri li avremo intorno al 10/15 dicembre.

Chi ci sarà? :D
Arrivederci a voi tutti
Mimmo Tursi
P.S.: ieri pomeriggio ho raccolto la 4 beccaccia di quest’anno. Ciao
 
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Buongiorno a tutti.
Finita altra gita venatoria di 3 giorni con solo 3 cacciatori perché 2 miei amici, che qui leggono, hanno avuto la pessima idea di “suicidarsi” e per giunta, ora, fanno anche gli spiritosi.

Come detto, la situazione qui in Delta, 5 giorni fa, era di freddo con quasi tutti i chiari ghiacciati ed andirivieni di anatre ed oche in cerca di zone o piccoli spazi vivibili. Molte anatre si erano rifugiate sulle terre allagate in prossimità degli argini tra gli alti alberi, alberi immarcisciti e quindi caduti, salci e canne perché l’acqua, continuando ad affluire, creava delle piccole correnti impedendone la solidificazione.
Tutto ciò valeva anche per le oche, ma in spazi più grandi e meno oppressi dalle piante, sempre nella parte sud della Riserva, che è stata la zona in cui si è svolta tutta la gita ma con solo 2 postazioni distanti una dall’altra al massimo 2 kilometri.
Sin dal primo giorno il tempo ha iniziato un lento ma incessante cambiamento, con leggerissimo vento da Sud il quale, se pur veramente molto leggero, riscaldava la temperatura portandola a dei massimi che son oscillati dai -2° ai +3°.
Capite bene che i primi due giorni son stati veramente “una pacchia” e non soltanto per i capi fucilati e raccolti ma principalmente per l’andirivieni delle anatre – specialmente germani, alzavole e fischioni - in gran quantità alla ricerca di dove poggiarsi per il loro sustentamento. Diveniva ancora più bello, sempre come spettacolo intorno alle 8,30/9,30, quando si muovevano anche i pescatori in cerca di aree lavorative i quali disturbavano e quindi muovevano quelle nostre amiche che nel frattempo si erano accasate magari evitando anche la fucilata giornaliera.
Vi son stati dei momenti veramente da cineprendere perché si avevano stuoletti di alzavole sfarfallanti sull’acqua, germani in gruppetti e a coppie ad altezza leggermente superiore, ancora germani di spostamento più alti, fischioni che si precipitavano giù a straccio alla vista degli stampi e delle anatre in volo ed ancora su questi, oche ancora più alte che si spostavano per andare sulla terra ferma o in giro per cibarsi, e palle enormi , altissime in cielo, di centinaia e centinaia di colombacci in arrivo.
Veramente uno spettacolo emozionante ed entusiasmante con tutt’intorno un cielo plumbeo some sfondo su uno specchio d’acqua riflettente la luce del giorno e per cornice il giallo/beige delle canne ormai secche.
Questa “situazione ghiacciata”,in verità, alla lunga però ha fatto si che le morette e le canapiglie andassero via, un bel po’ di alzavole si son anche dileguate ma ugualmente ho notato un maggior arrivo di germani – tutti maschi e con testosterone a mille – e di oche selvatiche e lombardelle.
Continuando con la leggera brezza da SUD, il sole che si affacciava verso le 11 riscaldando l’aria e rimando sino al tramonto, han fatto si che quasi tutti gli specchi si siano poi sghiacciati, ritornando alle difficoltà venatorie che questi luoghi non ti lesinano affatto e che a parer mio (e di tanti veri cacciatori) differenziano il valore della cattura di un anatide da un altro in diverso posto ed ubicazione.

Voi dovete sapere che tra i tantissimi amici cacciatori che ho veramente il piacere di conoscere da diversi anni, ve ne sono tre che mi fanno inca zzare poiché, in una tutta loro particolare scala di “gusti venatori”, disdegnano o non amano molto tirare ai germani reputandoli monotoni come tiro e gioco.

L’ultima mattina di caccia, consci della situazione climatica cangiata, dello stato dei luoghi e delle anatre esistenti, ho perfezionato una postazione già pronta come nostro solito da 4 giorni prima, già nel canneto mimetizzandola maggiormente non solo con le reti mimetiche desert ma con canne ancora tagliate, incastrare e tenute ferme con fascette elastiche. Quella mattina siamo giunti molto per tempo perché il giorno precedente avevo sentito in questa direzione e già con il buio cantare e levarsi in volo oche selvatiche e lombardelle.
Infatti, messi gli stampi ed entrati in capanno già verso le 6,40 – si può iniziare a tirare vedendoci e capendo qualcosa intorno alle 7,00 – dopo appena 10 minuti, senza fischi e richiami in attività e con tanto di sigaretta accesa in bocca (io), di fronte basse sono arrivate 5 selvatiche posandosi a fianco gli stampi e annunciando la loro venuta con un sonoro splash. Neppure il tempo di avvisare il mio amico che lui ne aveva già fucilate 2 in acqua ed una terza in volo lasciandomi le altre due che urtavano le ali cadendo tra le canne. Felicissimi per il primo bottino è iniziata la giornata con in mente il fatidico: “se tanto mi da tanto….“ seguito dai primi fiu-fiu dei germani in volo.
Sono giunte subito le prime educatissime – come loro solito – alzavoline per augurarci il buon giorno ricambiato da un più rumoroso nostro, ancora 4 germani maschi precipitatisi vicino ad uno stampo di una femmina intenti in un corteggiamento tanto intenso che li ha letteralmente colpiti lasciandoli li, dopo qualche decina di minuti ancora 5 germani in volo radente sul mojo ma restii ad accomodarsi han tentato di impennarsi ma son stati convinti a desistere e con successo, poi via così sino alle 8.30.
Nel frattempo ci han visitato anche 6 lombardelle, le quali appena di arrivo sono diffidentissime e non credono a nulla, ma mentre il mio amico ne ha bagnata la prima e padellata spudoratamente l’altra, io mi sono incartato con il mirino nella rete della paratia dinanzi a me smoccolando peggio di uno scaricatore di porto.
Eravamo giunti, dicevo, intorno alle 8,30 che Madre Natura ha deciso che per quel giorno avevamo quasi finito la quota di catture, dimostrandocelo subito con un volo da 18 germani che avanzava, alto a 70 metri, dinanzi a noi iniziando con l’abbassarsi ma di colpo virando sulla nostra destra, passarci da dietro, sfrondare a sinistra, prende il vento per scendere sugli stampi e…..involarsi andando via.
Allibiti ci guardiamo e gli chiedo: ti sei mosso ?; hai toccato il fucile da farlo luccicare ?
Mi guarda e mi dice nei denti: sei scemo o sei impazzito ? Sono a 10 cm da te !!!
Ok, Va bene, pazienza.
Dopo neppure 20 minuti, prima una decina di germani che fanno lo stesso giro e van via e poi ancora tre sempre germani che si comportano ugualmente.
Incomincio ad innervosirmi e voglio capirci qualcosa.
Ne parliamo e ci solleviamo per guardar bene la nostra postazione dal di fuori caso masi fosse cambiato qualcosa, guardiamo in acqua e gli stampi son tutti li fermi e precisini dove son stati messi, le catture la brezza li ha portati sotto bordo dalla parte opposta e quindi non creano scandalo…che diavolo è successo ? Mentre facciamo tutto ciò sento in lontananza e di arrivo cantare delle oche.
Immediatamente ci copriamo e ne vedo una 30ina arrivare dalle nostre spalle alte un centinaio di metri. Parte il richiamo e subito cambiano rotta dirigendosi verso di noi. Li seguo coperto dal passamontagna che mi lascia liberi solo gli occhi e con le mani in tasca per non mostrare il chiarore della pelle mentre il mio amico è totalmente coperto e viso in giù. Ci cantano in testa, andando su è giù iniziano a scendere quando intravedo dalla mia sinistra giungere ancora un altro volo di selvatiche di una 50ina di esemplari.
Lo sussurro al mio amico che leggermente mi riporta alla realtà ricordandomi di quanto fatto dai germani quando di colpo si alza urlando VAIIIIIII. Mi alzo all’unisono con lui e senza neppure mirare parte da entrambi una scarica di colpi che ci regala 6 selvatiche che si eran staccate dal gruppo (da quale poi perché son venute già basse e da destra ???) finendo in acqua e affondando gli stampi di alzavole.
Mentre lui esulta lo riporto di forza in ginocchio vicino a me facendogli notare che c’erano ancora oche che volteggiavano in cielo e che potevano ancora arrivare, cosa che poi è successa con una sola cattura ma tirata giù dall’alto.
Finito ciò è ripresa la cacciata con le anatre e di queste le alzavole e fischioni venivano e giocavano normalmente mentre i germani, stessa storia di prima, con solo 5 catture ancora con visti e fatti avvicinare almeno 200.
Non ho capito che cosa sia successo e son certo che non lo capirò mai, ma se qualcuno mi dice ancora che i germani sono monotoni o fa lo schifilzinoso, giuro lo butto in acqua !!!
Magari lo saranno anche, ma certamente non qui, non sono “polli colorati” ne anatre germanate come in molte altre parti del mondo.
Un abbraccio a tutti voi ed IN BOCCA AL LUPO
Mimmo Tursi
 
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

MUARMAULIN ha scritto:
Mimmo, il 15 sarò lì! Non rompere i c.....ni....guarda che il pomeriggio del 15/12, o a beccacce con Khon o a cesene o a colombacci....SI VA A CACCIA! Partiamo con Alice da Pisa alle 6.20 quindi arriveremo, se non ricordo male, intorno alle 9.30 locali.....Ti affondo il pontone se non mi porti a caccia! Uomo avvisato.......Ciao. A presto.
Gian.
[Trilly-77-24.gif]
Che tipo! [Trilly-77-24.gif]
 
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

IN BOCCA A TUTTI I MER DOSI LUPI E SPACCAGLI IL CU...ORE !!!



per favore mi spieghi il senso di questa frase? Grazie [26]
 
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Buonasera a tutti voi amici e colleghi.
Stamattina, come anche ieri, siamo usciti intorno alle 7,30 per completare alcune postazioni iniziate ieri e cercare nuovi specchi.
Oggi era il terzo giorno con vento da NORD intorno ai 20 kh/h ed una temperatura di 3°.
Poichè l'acqua si è abbassata di circa 70 cm. in due giorni - che cosa eccezionalmente strana è il Delta - abbiamo perso quasi tutti gli 800 ettari a sud e quindi ci siam rivolti verso il nord della Riserva.
Puntando direttamente sul Lago Uzlina e tagliandolo con questo vento, ci siam bagnati ben bene, ed io nella fattispecie, completamente la gamba sinistra. Attraversato quindi l'enorme massa d'acqua che ha un raggio di circa 8 km, abbiamo iniziato ad immetterci nei laghetti e nei chiaretti subito a ridosso ed affossati dalle canne notando l'involo, al rumore del motore, di gruppetti di anatre in lontananza. Volendo esser più certo di quello che poteva esserci e specificatamente del dove vi sarebbero stati, al chiaro successivo ci siamo entrati a paradello.
Uno spettacolo fantastico: dalla sponda subito alla mia sinistra, sotto le canne e al riparo dal vento si saran levate 1500 anatre, tutte morette, alzavole e mestoloni le quali, andando andando richiamavano in volo le loro sorelle.
Eccitatissimo e felicissimo ho bloccato il barcaiolo e ci siam gustati i voli fumandoci una sigaretta in pace e riscaldati - si fa per dire - dal sole nel limpidissimo cielo.
Messo in moto abbiam lasciato questa zona e ci siam diretti esattamente di fronte, verso e tutto a Nord, passando da un chiaro in un altro per circa 5 kilometri. Ad un certo punto, entrando ancora in una vasca, non molto grande, abbiamo involato ancora 7/800 anatre anch'esse della stessa specie di quelle precedenti.
Intanto incominciavo a non sopportare più il freddo pungente alla gamba sinistra ma, incuriosito da "movimenti" visti di lontano ad est di questo posto, ho indicato a Lucikà di dirigersi verso quella zona.
Dopo oltre 20 minuti di viaggio siamo entratii in un Lago che sapevo esserci ma che fa parte di quelli in cui non ci abbiam mai cacciato reputandoli molto lontani dalla base di partenza.
Qui son rimasto veramente, credetemi, stupefatto con la bocca aperta: c'erano almeno 5000 anatre e sentendole cantare, perchè non volevo disturbare, ho riconosciuto alzavole, morette, canapiglie, germani e fischioni.
Mentre ero li che li scrutavo di lontano ancora incantato, la gamba mi ha ricordato di rientrare immediatamente perchè dal freddo non sentivo più il piede nello stivale tanto che, liberatomi di quest'ultimo, ho iniziato a massaggiarlo con forza - spavento, paura direi - .
Appena rientrati ho organizzato il tutto per fare delle postazioni nuove nei tre posti ove abbiam trovato le nostre amiche e mi son letteralmente avvolto di acqua caldissima di una doccia ristoratrice.
Intorno alle 16,00 in compagnia di George - proprietario del barcone che ci ospita - ci siamo incamminati sulla diga a cui è attraccato il barcone per qualche schioppettata alle decine di migliaia di colombacci presenti, qualche fagiano e altro ancora di selvatico.
Ora non dilungherò sull'oretta passata a ciò ma sull'ultimo episodio.
Stavamo rientrando ben contenti quando sento cantare, dinanzi a me in una bacinella di acqua stagnante sotto alcuni salci secolari, un germano. Muovendomi delicatamente e con il fucile a mezz'aria inizio a scendere dalla diga e guardingo mi dirigo verso l'anatra. Mi vede e si alza impennando immediatamente. Fucilata e padella, altra fucilata e altra padella. Rido di me stesso quando, alle mie spalle, dopo la seconda fucilata, sento un POPOPOPO.
Mi giro di scatto e ammiro SUA MAESTA' LA REGINA che si allontana nel vento, fiera, maestosa e magretta.
In conclusione, anche per voi che siete nelle patrie terre: continuano gli spostamenti, i movimenti di alzavole, morette, fischioni, canapiglie, germani, oche, tordi, colombacci confermati TUTTI dalla prima BECCACCIA.
In bocca al lupo a tutti
Mimmo Tursi
 
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

mimmotursi ha scritto:
Voi dovete sapere che tra i tantissimi amici cacciatori che ho veramente il piacere di conoscere da diversi anni, ve ne sono tre che mi fanno inca zzare poiché, in una tutta loro particolare scala di “gusti venatori”, disdegnano o non amano molto tirare ai germani reputandoli monotoni come tiro e gioco.

Preparati, ti faccio conoscere il quarto.... :roll: :roll: :roll:
 
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

mimmo curiosita vedi cesene li in romania ciao grazie
 
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

grifonenero ha scritto:
Adesso leggo, mimmo, ma fammi dire di botto...
avevo paura che stessi male non ti si sentiva +
iniziavo a preoccuparmi !

???come medico o come moderatore ???
 
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

13 con 143 oche abbattute [sconvolto.gif] [sconvolto.gif]
Maonna ma quante ce n'erano?????????
 
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Dal 19 u.s., giorno della mia iscrizione ho navigato in tutte le sezioni del forum e devo fare i miei complimenti prima all'amministratore e soprattutto a coloro che con le varie esperienze hanno scritto messaggi. Ho trovato veramente interessante tutto e devo dire che, almeno per me, c'è tanto da imparare. Logicamente (per il tipo di caccia che esercito) mi sono soffermato sulle sezioni riguardanti gli acquatici. Quella per me più interessante è radio Botte, seguita per chi vuole andare all'estero da ...dal Delta del Danubio. L'unica stonatura, secondo me, è stato chiudere ..Degenerazione del Delta..., lungi da me fare polemiche ma l'argomento poteva essere interessante per il nostro futuro.
Ciao da Claudio
 
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Buongiorno a voi,
son sveglio per andare a caccia ma piove alla grande con vento da SE a 18 km / H e sapendo benissimo che non gira niente se piove.....si aspetta.

Comunque, questo attendere stamattina mi ha fatto sentire e vedere i primi tordi in arrrivo e ancora colombacci.
In bocca al lupo anche a voi
Ciao
Mimmo Tursi
 
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Ciao Mimmo!!! come è la presenza di becchipiatti ?? Son arrivati animali nuovi? Speriamo che tra 10 giorni quando ritorno in Delta ci sia un bel venticello da Nord che faccia un po' muovere le paperelle.
Salutoni !!!!!!!!!
 
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011

Veramenteua cosa incredibile, da voi è completamente tutto canneto?
Volevo chiederti per curiosità mia che tipo di pesci pescano?
 
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